BASTONE E CAROTA
FIRMA LA PETIZIONE ON LINE: Ahmadinejad Criminale contro l'Umanità
Ora che il regime sanguinario e feroce di Ahmadinejad sta scricchiolando e ogni giorno di più è in forse, si sveglia l'occidente ricco.
Lo fa rimettendo l'Iran nelle prime pagine della sua stampa e nei titoli di testa dei vari TG.
Addirittura, in Italia, ieri sera, un approfondimento di un notiziario è durato più di dieci minuti.
Che succede?
Improvvisamente i giornalisti istituzionali si sono accorti che l'Iran è al secondo posto, dopo la Cina, per numero di esecuzioni al mondo [quasi 400]?
Oppure si sono ricordati di Neda Soltan e della sua fine.
In realtà si sono ricordati di lei. Si sono rivisti i video di quel 20 giugno, il volto distrutto, le urla e una gigantografia del suo viso da viva su LCD wall.
Delle altre/i Neda sembra non sappiano.
Iniziano i loro servizi raccontandoci che "di nuovo, dopo 40 giorni, gli iraniani sono per le strade a protestare, la polizia carica, manganella, spara al cimitero di Tehran..."
Veramente non è proprio così, direttore Di Bella, Mimun & Co.
Ogni giorno, per questi 40 giorni gli iraniani sono scesi nella strade e nelle piazze, disarmati, dichiarando a tutto il mondo che lo facevano, e lo fanno, consci di andare anche incontro alla morte.
Ogni notte, per queste 40 notti, dai tetti delle città principali, al buio, la gente, soprattutto le donne, urla la protesta e la rabbia contro i dittatori laici e religiosi.
In questa ultima settimana hanno aggiunto anche slogan contro la Russia.
Da stanotte la "rivolta dei tetti" non è più solo disperata, ma vengono lanciate frasi di vittoria.
40 giorni nei quali Ahmadinejad, Khamenei e soci di banda hanno fatto al proprio popolo quello che volevano incarcerando a caso, torturando, uccidendo in galere, sparando nelle piazze, bastonando, impiccando e chi più ne ha ne metta.
Di Neda morte c'è una lista lunghissima.
Di ragazzi 19 enni, e anche più giovani, martoriati e macellati nel braccio della morte del carcere di Evin si conoscono nomi e cognomi, sono circa 200.
Poi ci sono i giornalisti d'opposizione fatti sparire, reporters, registi da Leone d'oro [Jaafar Panahi, arrestato ieri al cimitero di Tehran] e cineasti meno conosciuti, cantanti, poeti, artisti, studenti, politici...
E' un'enorme prigione l'Iran.
Amnesty International, Reporters sans Frontieres, Human Right Watch, Nennuno Tocchi Caino, Revolution Road... rendono noti rapporti giornalieri sulla mattanza [inclusi poi in quelli annuali].
Eppure solo ieri l'Iran ritorna al suo diritto di cronaca.
Si diceva: il mondo deve guardare e farlo sapere che guarda.
Si diceva...
Bello riempirsi la bocca di etici propositi e poi fare tutt'altro.
Nokia e Siemens hanno venduto all'Iran tecnologie per spiare i liberi cittadini, attraverso tali pratiche sono scattate persecuzioni, sequestri di persona, morti assassinati... ancora adesso in questo momento il controllo digitale degli oppositori è in atto. Eppure: nessuna sanzione ai due colossi del digitale, così come nulla di nulla si è abbattuto sull'illegittimo governo di Tehran.
Il mondo politico, quasi tutto, le organizzazioni internazionali preposte sono stati solo a guardare, e neppure con molta attenzione.
Qualche giorno fa il dittatore iraniano chiedeva la liberazione di tutti gli oppositori nella prigione di Evin in quella gemella alla periferia della capitale.
Tutti a darne notizia: "distensione, apertura al dialogo, Ahmadinejad pronto a trattare..."
Peccato che da liberare ad Evin ci siano solo i cadaveri accatastati e cementati degli arrestati.
Subito dopo Khameney chiede la chiusura delle carceri in questione.
Di nuovo tutti a darne notizia!
Nessuno però ha avuto la correttezza, il giorno dopo, di dire che i due sono dei bugiardi, lestofanti ed assassini.
Non lo avete detto neppure ieri.
Eppure i filmati della milizia che bastona e spara li avete mandati in onda.
I circuiti internazionali, youtube, twitter, twubs vi informano di tutto, ora per ora.
Sarebbe bastato poco per aiutare gli iraniani tutti.
Essere deontologicamente e politicamente responsabili e giorno dopo giorno fare il vostro dovere, perché siete pagati per quello.
Informare e fare pressione, divulgare le richieste del popolo iraniano di intervento, usare il potere che avete, che è enorme, per convogliare energie concrete e pratiche.
Di tutto questo si è visto nulla.
Un ultimo dato: il 25 luglio tutto il mondo si è mobilitato in solidarietà con l'Iran. Esclusa l'Italia. Da noi si è fatto nulla.
Ci sarà una ragione no?
Dell'immobilismo degli italiani si sta trattando e discutendo in questi ultimi giorni.
Non è che siamo diventati improvvisamente insensibili e cinici. Semplicemente non siamo informati.
Non ci informate.
Adesso che il regime di Ahmadinejad vacilla, destinato a finire; che gli ayatollah al potere sono considerati peccatori non degni di dio... ricominciate a favellare tra il libro di qualche amico da promozionare e la birra nel giardino della Casa Bianca.
E' per caso cominciata la paura vera?
Che fine faranno le presunte atomiche iraniane in corso di finitura?
Quel lembo di terra così strategico che cosa ci riserva?
Ok ci rivediamo fra una manciata di secondi.
Consigli per gli acquisti
N.B.
Nel nostro Paese in questi ultimi mesi, 61 su 64 sono i decreti legge approvati dalle Camere, tutti proposti dal Governo.
Nessuna proposta dal Parlamento, sono state centinaia, è stata presa in considerazione.

i links di oggi:
Lucio Galluzzi
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