IMMOLAZIONI
A volte si preferisce tacere. Il silenzio in certi momenti è un'arma etica, nei confronti di sé stessi. Si resta senza pensieri, difficile anche redigere due righe con un senso accettabile di lettura e comprensione.
C'è anche da dire che il silenzio, in certi casi, è come lo sciopero della fame/sete, perché si ha fame, come dicono Pannella e Bonino, di verità e di libera informazione.
In questo post trovate due immagini di pagine catturate in tempo reale dal canale #iranelection di twubs. Lì ci sono le prove del "sabotaggio" messo in atto giornalmente dagli agenti che controllano internet in Iran. Si chiamato "bot" e "pammano", cioè mandano messaggi senza senso o provocazioni in continuazione, ripetendoli all'infinito, occupando lo spazio nelle pagine, rallentando la comunicazione, azzerandola.
Non si fa in tempo a bloccarne uno che altri dieci entrano contemporaneamente a compiere il loro dovere di regime.
Ci si trova, noi bloggers che ci occupiamo della Rivolta Verde, a trovare le informazioni che servono superando molte difficoltà. Escogitando stratagemmi, studiando nuovi percorsi nella rete, anticipando le forbici di Ahmadinejad e della sua banda di pazzi furiosi.
Poi, le notizie devono essere verificate, controllate, trovare fonti ufficiali e quindi pubblicate il più in fretta possibile.
Nessuno ci paga per questo lavoro che di norma facciamo di notte.
Per giorni e giorni siamo stati solo noi a fornire aggiornamenti e notizie in anteprima, a volte esclusive. E lo facciamo puntualmente
Per giorni e giorni, in Italia, pochissimi organi di informazione si sono ricordati che in Iran continuava e continua giorno e notte la strage di Stato contro gli oppositori degli Ayatollah matti.
Quello che ha colpito, come già ho scritto un precedente post, è stato il silenzio totale che tutti i TG di tutte le reti hanno usato fino a ieri venerdì 17 luglio.
All'inizio c'erano le notizie che facevano share. Mostrare Neda sparata, morente sull'asfalto, mentre rovesciava gli occhi e se ne andava. Perché da sempre, lo si sa, la morte in diretta piace ai direttori e chi la manda in onda per primo è bravo.
Polizia, scontri, morti ammazzati ancora... e improvvisamente pare che la "questione Iran" non interessi più alle ai TG.
Neppure, appunto un titolo, un breve aggiornamento alla fine dei servizi sul calciomercato, sul jackpot del lotto.
Morivano ancora in Iran, più di prima. E quando l'attenzione dei media su crimini come quelli di Ahmadinejad cala, quando la dittatura non sente più il mondo che la osserva, allora è lì il momento usato per aumentare la repressione.
Anche la CNN aveva diradato i suoi servizi.
Nei giorni del vostro silenzio hanno ammazzato studenti, ragazze sparite e ritrovare cadaveri in discariche, prigionieri ad Evin e altre carceri uccisi con tortura o spari al cuore: avevano solo 18 o 19 anni. Un centinaio di impiccagioni pubbliche. Corpi ammassati negli obitori di Tehran, si parla di 200 o più...
E voi tutti zitti ad occuparvi d'altro.
Fino ad ieri: giornata di preghiera convocata dall'opposizione con la presenza di Mousavi e Rafsanjani. Un milione e mezzo di persone per le strade della capitale, centinaia di miglia nelle altre città e tutte a urlare la stessa cosa "Vattene Aamadinejad", pronti e coscienti che la milizia li avrebbe attaccati.
E così è stato. Prima della preghiera e dopo il sermone anti dittatore di Rafsanjani che non solo ha dato del bugiardo ad Ahmadinejad, per frode elettorale, ma ha chiesto la liberazione di tutti i detenuti arrestati perché oppositori e le scuse di Stato alle famiglie degli assassinati dalla Milizia.
Se il governo di Tehran prima aveva cominciato a scricchiolare, ora l'Iran sta affrontando una svolta storica.
Ahmadinejad è sempre più isolato e contestato e con lui Ali Khamenei e altri mostri simili.
Polizia sulle moto, anche rosse, che carica la folla, manganella, spara, arresta tra lacrimogeni e altri gas.
Eccola allora la notizia per i TG nazionali che ieri, stranamente, hanno rotto il silenzio e l'hanno "gridata" come primo titolo.
Ma come mai?
Sia chiaro, pochi secondi di filmati e commento, ma l'hanno fatto.
Hanno anche avuto la bontà di dire che le notizie filtrano solo dai bloggers.
A volte, come ieri è stato, si preferisce tacere.
E gandhianamente non ho postato.
Un blogger in meno che ha fornito materiale ai mezzibusti abbronzati anticipatamente.
attacchi bot/spammers su twubs
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i links di oggi:
Lucio Galluzzi
su Blogger
su Twitter
Administrator e Editor italiano e mondo per Twubs canali #italy4iran #iranelection
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