mercoledì 8 luglio 2009

IRAN: 06 LUGLIO 2009, AGGIORNAMENTI DALLA RIVOLTA VERDE

LA RIVOLUZIONE DEI FERRI DA STIRO, CHIODI E PEZZI DI PLASTICA

Notizie sempre più frammentarie. Si ha il ragionevole dubbio, in queste ultime 24 ore la certezza, che Twitter/Twubs - canali della Rivolta Verde - siano filtrati e controllati ad ondate orarie. Per un intero pomeriggio si sono potuti leggere solo post poco rilevanti. Nulla riferito a Youtube veniva mostrato agli utenti.
La spiegazione dei "finti utenti" che tenevano in mano i messaggi è stata: "gli iraniani adesso sono in preghiera, torneranno più tardi quando sarà terminato il loro dovere."
Si era però a conoscenza di due cose specifiche in quei momenti: gli iraniani stavano sì pregando, come tutte le sere appena scende il buio, ma dai tetti delle case. Lodi a dio e maledizioni ai dittatori. E' un appuntamento obbligatorio, è vero pure questo, ma della Dottrina.
E' fare sentire ai mullah, ayatollah, muezzin, polizia, Ajmadinejad... che la protesta non si ferma, la voglia di libertà e democrazia non è addormentata.
La seconda cosa: proprio al calare della sera era iniziata l' "azione dei ferri da stiro". Un'idea arrivata da noi occidentali, proposta a loro. Costava poco provarla, senza garanzia di riuscita. Ma valeva la pena tentare.
Ad un ora precisa e per 15 minuti continui in ogni casa iraniana hanno cominciato ad accendere elettrodomestici, ferri da stiro, lavatrici, stufe elettriche, boiler, condizionatori...
Si è capito che stava succedendo qualcosa legato alla "super richiesta di energia" durante la diretta TV del dittatore: un breve momento di buio, quasi impercettibile.
Era l'inizio del black out.
Da lì a pochi minuti le otto città dell'Iran hanno cominciato a spegnersi per zone. A Tehran prima la zona Ovest, poi l'illuminazione pubblica in centro, zona Est, periferie... e così è stato a Esfehan, Tabriz... La tecnica funziona.
Ieri è stata una prova generale.
Si risponde al back out delle informazioni imposto dal regime con il black out al regime.

Quindi: i ragazzi non erano nei canali twitter/twubs causa preghiera!
Ed è sempre al buio che dai tetti di lanciano nelle strade minuscoli "cavalli di Frisia" fatti con chiudi incrociati in supporti di plastica e pezzi di candele. Servono per fermare le moto della milizia.
Da ieri poi nei canali per l'Iran si sono riversati utenti dall'Honduras/America Latina e Cina per comunicare anche loro delle tragedie e stragi di Stato in atto in queste ore in quei Paesi.

Ora che in Iran le informazioni sono state tagliate e il controllo di regime è quasi totale sul web, le uniche fonti attendibili su notizie riferite alle violazioni quotidiane dei diritti umani, arrivano con il contagocce e solo da tre canali: Amnesty International, Reporters sans Frontieres e Ambasciate.
Le esecuzioni proseguono, sia giudiziali che extra, a decine al giorno. Così come centinaia sono le sparizioni, gli arresti immotivati, i casi di tortura.
Ancora sparano sui dimostranti per strada, manganellano, prelevano dagli ospedali i feriti ricoverati e se provate a guardare i video pubblicati nei links di oggi... le parole diventano inutili di fronte a certe atrocità [è il primo della lista: non guardatelo se non vi sentite preparati]

- Un altro giorno è passato. Un altro giorno di silenzio della stampa italiana sulla Rivolta Verde -









I links di oggi:

Lucio Galluzzi

su Twitter su Twubs: #italy4iran #iranelection #neda



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