lunedì 6 luglio 2009

IRAN: 05 LUGLIO 2009, AGGIORNAMENTI DALLA RIVOLTA VERDE

SEMPRE IN SEGRETO: MA SI E' MORTI DI PIU'


Le notizie si susseguono frammentarie. Compulse.
Tra gli appelli confidenziali e non pubblici - embarged - di Amnesty International, i ragazzi di Teheran su Twitter/Twubs che chiedono sempre più notizie sui loro cari e amici e poche agenzie, sempre di meno, che aggiornano dati e li confermano.
Non si è riuscito neppure a capire se la dittatura di Ahmadinejad ha dichiarato e applicato la legge marziale o meno.
Poco importa se l'ufficialità manca. La repressione si fa sempre più mirata, feroce e "segreta".
Smantellati gli impianti domestici di ricezione satellitare, ambasciate controllate e intercettate, disinformazione guidata di Stato...
E' così che tutti i regimi sanguinari della Terra si sono comportati e si comportano quando si sentono osservati, isolati, sulla via del giusto declino.
Alla notizia ufficiale di Stato, confermata dalle agenzie straniere, della liberazione di un giornalista inglese si è saputo che le esecuzioni per impiccagione anche oggi sono state a decine.
Agli ayatollah, con tonaca o meno, sfugge anche il controllo al segreto dei crimini compiuti dalle loro polizie: giornalisti, oppositori, bloggers che erano stati arrestati sono stati torturati e non sono sopravvissuti ai giorni di sevizie.
Dello sciopero generale, oggi sarebbe stato il primo giorno, non se ne è saputo nulla.
Nessun accenno, probabilmente le informazioni non arrivano neppure ai tam tam della rete. Così anche i nostri TG, tutti, e la quasi totalità della carta stampata, non hanno nulla da dire. Da giorni.
Sarebbe interessante, molto, che gli organi d'informazione approfondissero e rendessero pubbliche le decisioni della UE contro le violenze in Iran.
Potrebbero, i nostri disinformatori, raccogliere l'ufficialità del clero riformista iraniano che in un documento di oggi dichiara le elezioni "vinte" da Ahmadinejad irregolari, brogliate e illegittime.
Invece ci meritiamo edizioni interamente dedicate alle stramaledette foto piccanti, ritoccate, montate, photoshoppate, murdochate... di un premier, del quale con ce ne frega proprio nulla, sia delle foto che di questo premier.
Un post stringato oggi. Con buone ragioni.
Tutto quello che c'è da "afferrare" è contenuto nei links, soprattutto nel documentario in sei parti, una al giorno, che compaiono all'inizio dell'elenco.




I links do oggi:



Lucio Galluzzi
su twitter/twubs #italy4iran #iraneletion

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