venerdì 31 luglio 2009

IRAN: 31 LUGLIO 2009, AGGIORNAMENTI DALLA RIVOLTA VERDE

BASTONE E CAROTA
FIRMA LA PETIZIONE ON LINE: Ahmadinejad Criminale contro l'Umanità

Ora che il regime sanguinario e feroce di Ahmadinejad sta scricchiolando e ogni giorno di più è in forse, si sveglia l'occidente ricco.
Lo fa rimettendo l'Iran nelle prime pagine della sua stampa e nei titoli di testa dei vari TG.
Addirittura, in Italia, ieri sera, un approfondimento di un notiziario è durato più di dieci minuti.
Che succede?
Improvvisamente i giornalisti istituzionali si sono accorti che l'Iran è al secondo posto, dopo la Cina, per numero di esecuzioni al mondo [quasi 400]?
Oppure si sono ricordati di Neda Soltan e della sua fine.
In realtà si sono ricordati di lei. Si sono rivisti i video di quel 20 giugno, il volto distrutto, le urla e una gigantografia del suo viso da viva su LCD wall.
Delle altre/i Neda sembra non sappiano.
Iniziano i loro servizi raccontandoci che "di nuovo, dopo 40 giorni, gli iraniani sono per le strade a protestare, la polizia carica, manganella, spara al cimitero di Tehran..."
Veramente non è proprio così, direttore Di Bella, Mimun & Co.
Ogni giorno, per questi 40 giorni gli iraniani sono scesi nella strade e nelle piazze, disarmati, dichiarando a tutto il mondo che lo facevano, e lo fanno, consci di andare anche incontro alla morte.
Ogni notte, per queste 40 notti, dai tetti delle città principali, al buio, la gente, soprattutto le donne, urla la protesta e la rabbia contro i dittatori laici e religiosi.
In questa ultima settimana hanno aggiunto anche slogan contro la Russia.
Da stanotte la "rivolta dei tetti" non è più solo disperata, ma vengono lanciate frasi di vittoria.

40 giorni nei quali Ahmadinejad, Khamenei e soci di banda hanno fatto al proprio popolo quello che volevano incarcerando a caso, torturando, uccidendo in galere, sparando nelle piazze, bastonando, impiccando e chi più ne ha ne metta.
Di Neda morte c'è una lista lunghissima.
Di ragazzi 19 enni, e anche più giovani, martoriati e macellati nel braccio della morte del carcere di Evin si conoscono nomi e cognomi, sono circa 200.
Poi ci sono i giornalisti d'opposizione fatti sparire, reporters, registi da Leone d'oro [Jaafar Panahi, arrestato ieri al cimitero di Tehran] e cineasti meno conosciuti, cantanti, poeti, artisti, studenti, politici...
E' un'enorme prigione l'Iran.
Amnesty International, Reporters sans Frontieres, Human Right Watch, Nennuno Tocchi Caino, Revolution Road... rendono noti rapporti giornalieri sulla mattanza [inclusi poi in quelli annuali].
Eppure solo ieri l'Iran ritorna al suo diritto di cronaca.
Si diceva: il mondo deve guardare e farlo sapere che guarda.
Si diceva...
Bello riempirsi la bocca di etici propositi e poi fare tutt'altro.

Nokia e Siemens hanno venduto all'Iran tecnologie per spiare i liberi cittadini, attraverso tali pratiche sono scattate persecuzioni, sequestri di persona, morti assassinati... ancora adesso in questo momento il controllo digitale degli oppositori è in atto. Eppure: nessuna sanzione ai due colossi del digitale, così come nulla di nulla si è abbattuto sull'illegittimo governo di Tehran.
Il mondo politico, quasi tutto, le organizzazioni internazionali preposte sono stati solo a guardare, e neppure con molta attenzione.

Qualche giorno fa il dittatore iraniano chiedeva la liberazione di tutti gli oppositori nella prigione di Evin in quella gemella alla periferia della capitale.
Tutti a darne notizia: "distensione, apertura al dialogo, Ahmadinejad pronto a trattare..."
Peccato che da liberare ad Evin ci siano solo i cadaveri accatastati e cementati degli arrestati.
Subito dopo Khameney chiede la chiusura delle carceri in questione.
Di nuovo tutti a darne notizia!
Nessuno però ha avuto la correttezza, il giorno dopo, di dire che i due sono dei bugiardi, lestofanti ed assassini.

Non lo avete detto neppure ieri.
Eppure i filmati della milizia che bastona e spara li avete mandati in onda.
I circuiti internazionali, youtube, twitter, twubs vi informano di tutto, ora per ora.
Sarebbe bastato poco per aiutare gli iraniani tutti.
Essere deontologicamente e politicamente responsabili e giorno dopo giorno fare il vostro dovere, perché siete pagati per quello.
Informare e fare pressione, divulgare le richieste del popolo iraniano di intervento, usare il potere che avete, che è enorme, per convogliare energie concrete e pratiche.
Di tutto questo si è visto nulla.
Un ultimo dato: il 25 luglio tutto il mondo si è mobilitato in solidarietà con l'Iran. Esclusa l'Italia. Da noi si è fatto nulla.
Ci sarà una ragione no?
Dell'immobilismo degli italiani si sta trattando e discutendo in questi ultimi giorni.
Non è che siamo diventati improvvisamente insensibili e cinici. Semplicemente non siamo informati.
Non ci informate.
Adesso che il regime di Ahmadinejad vacilla, destinato a finire; che gli ayatollah al potere sono considerati peccatori non degni di dio... ricominciate a favellare tra il libro di qualche amico da promozionare e la birra nel giardino della Casa Bianca.
E' per caso cominciata la paura vera?
Che fine faranno le presunte atomiche iraniane in corso di finitura?
Quel lembo di terra così strategico che cosa ci riserva?
Ok ci rivediamo fra una manciata di secondi.
Consigli per gli acquisti

N.B.
Nel nostro Paese in questi ultimi mesi, 61 su 64 sono i decreti legge approvati dalle Camere, tutti proposti dal Governo.
Nessuna proposta dal Parlamento, sono state centinaia, è stata presa in considerazione.


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Lucio Galluzzi

Editor e Administrator per Italia e mondo Twubs #italy4iran #iranelection

mercoledì 22 luglio 2009

IRAN: 22 LUGLIO AGGIORNAMENTI DALLA RIVOLTA VERDE

CRIMINALI DI DIO

Com'è difficile smuovere le coscienze. E' un impresa che quando affronti appare sempre quasi impossibile. Perché l'abitudine alla vita pigra, tranquilla, disattenta, rubata da altro rende insensibili e poco pronti a crescere.
Abbiamo, tutti, saputo quello che un'elezione fraudolenta in Iran ha fatto scaturire. Un popolo intero che si rivolta contro la dittatura. Un totalitarismo clericare e nazista che giustifica i propri crimini contro l'umanità usando dio, le leggi celesti create dagli ayatollah di turno - che devono per obbligo essere considerati guide supreme, riti di massa dove la massa viene minacciata di morte se si ribella ai voleri dello stato assassino.
Da anni lo sanno tutti quello che succede in quel Paese. Eppure nessuno organismo internazionale preposto all'intervento si è mosso.
L'Onu, come sempre, sforna risoluzioni, manda qualcuno a fare viaggetti a Tehran, viene sistematicamente preso a calci in culo da Ahmadinejad e sbattuto fuori. Alla faccia di tutte le immunità diplomatiche.
E' impotente l'Onu. Lo è da parecchio tempo. Pure in altre situazioni. Chi si ricorda del Kosovo? Chi ha presente il Sudan? Il Burma con i monaci nel sangue? Il Tibet...
Pare che le forze Unite si muovano solamente quando c'è qualcosa di interessante e d economicamente utile alla comunità dei G8, G14, G20...
Succede che se un certo prodotto, che è meglio non nominare, dal quale dipendiamo tutti noi ricchi occidentali, viene garantito, allora i pazzi di Stato possono tranquillamente fare quello gli pare.
Non c'è Cia che tenga. Non è il Cile!
I folli come Ahmadinejad, quindi, possono cagare - non voglio essere polically correct - sulla Convenzione di Ginevra, trattare i prigionieri come trofei da circo e luna park, esibirli in pubblico, torturarli riprendendoli e mandando poi tutto sulla TV di Stato [i circuiti internazionali diffondono], tanto nessuno osa.
Il prete con il turbante di turno, Ali Khameney può permettersi di bestemmiare pubblicamente dio, trattarlo come suo servo, usarlo e modificarlo come fosse plastilina, forgiarlo e ridurlo ad arma letale.
Maledetta persona!
Ed è così che i sermoni diventano emanazione diretta di morte: chi scende in piazza, urla dai tetti, dissente, dice che le elezioni sono truccate, usa internet, si veste di verde, ha la tv satellitare, organizza il movimento studenti, cura i feriti: condannati a morte sicura.
Questo è quello che predicano i seguaci di Satana in Iran.
Ottengono quello che chiedono.
Basiji e forze speciali scatenate in strade, piazze, carceri, università, case private... ad uccidere, arrestare, torturare, impiccare, stuprare vergini la sera prima dell'esecuzione a morte perché altrimenti non sarebbero lapidabili...
L'Iran è il secondo Stato al mondo, dopo la Cina, per numero di esecuzioni capitali eseguite ogni anno.
Le sentenze di morte, dove i giudici non possono neppure essere visti in viso, avvengono sia per via giudiziale che extra.
Anche i bambini sono impiccati su pubblica piazza, poi issati con le gru, in alto, perché i corpi siano monito.
Le torture nelle carceri sono indescrivibili, tanto nessuno controlla.

Da anni avviene tutto ciò, senza alcuna tregua.
In qeusti giorni di Rivolta verde i numeri delle esecuzioni, sparizioni, morti non identificati sono aumentati moltiplicandosi; se l'Iran eseguiva circa 200 pene capitali l'anno, oggi lo fa giornalmente.
Bambini abusati, minori macellati, donne trattate alla stregua di animali da sgozzare...
Nessun servizio segreto però interviene davvero.
Mai un blitz per prendere la scimmia e portarla, insieme ai criminali che lo sostengono, davanti alla Corte Internazionale per i Crimini contro l'umanità.

Venerdì 17 c'è stato il giorno di preghiera con Rafsanjani e Mussavi. Da allora è repressione totale.
Feroce come non mai.
Centinaia gli arresti ogni 24 ore.
Esecuzioni continue.
Desaparecidos tra i bloggers, avvocati, giornalisti.
Le armi della Rivolta Verde: ogni giorno black out dell'energia elettrica usando a manetta elettrodomestici a forte consumo, controinformazione sempre attiva, scendere nelle strade e protestare, riorganizzare scioperi generali e soprattutto chiedere a noi occidentali di essere la loro voce e speranza.

PETIZIONE PER PROCESSARE AHMADINEJAD, ALI KHAMENEY, CAPI FORZE SPECIALI E BASIJI PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA' DAVANTI AL TRIBUNALE INTERNAZIONALE DELL'AJA- click qui -








I links:

& Hashemi Poster for Gathering- 26 Tir (tran... on Twitpic



Lucio Galluzzi


editor e administrator Italia e Mondo #iranelection #italy4iran su Twubs

sabato 18 luglio 2009

IRAN: 17-18 LUGLIO 2009, AGGIORNAMENTI DALLA RIVOLTA VERDE

IMMOLAZIONI

A volte si preferisce tacere. Il silenzio in certi momenti è un'arma etica, nei confronti di sé stessi. Si resta senza pensieri, difficile anche redigere due righe con un senso accettabile di lettura e comprensione.
C'è anche da dire che il silenzio, in certi casi, è come lo sciopero della fame/sete, perché si ha fame, come dicono Pannella e Bonino, di verità e di libera informazione.
In questo post trovate due immagini di pagine catturate in tempo reale dal canale #iranelection di twubs. Lì ci sono le prove del "sabotaggio" messo in atto giornalmente dagli agenti che controllano internet in Iran. Si chiamato "bot" e "pammano", cioè mandano messaggi senza senso o provocazioni in continuazione, ripetendoli all'infinito, occupando lo spazio nelle pagine, rallentando la comunicazione, azzerandola.
Non si fa in tempo a bloccarne uno che altri dieci entrano contemporaneamente a compiere il loro dovere di regime.
Ci si trova, noi bloggers che ci occupiamo della Rivolta Verde, a trovare le informazioni che servono superando molte difficoltà. Escogitando stratagemmi, studiando nuovi percorsi nella rete, anticipando le forbici di Ahmadinejad e della sua banda di pazzi furiosi.
Poi, le notizie devono essere verificate, controllate, trovare fonti ufficiali e quindi pubblicate il più in fretta possibile.
Nessuno ci paga per questo lavoro che di norma facciamo di notte.
Per giorni e giorni siamo stati solo noi a fornire aggiornamenti e notizie in anteprima, a volte esclusive. E lo facciamo puntualmente
Per giorni e giorni, in Italia, pochissimi organi di informazione si sono ricordati che in Iran continuava e continua giorno e notte la strage di Stato contro gli oppositori degli Ayatollah matti.
Quello che ha colpito, come già ho scritto un precedente post, è stato il silenzio totale che tutti i TG di tutte le reti hanno usato fino a ieri venerdì 17 luglio.

All'inizio c'erano le notizie che facevano share. Mostrare Neda sparata, morente sull'asfalto, mentre rovesciava gli occhi e se ne andava. Perché da sempre, lo si sa, la morte in diretta piace ai direttori e chi la manda in onda per primo è bravo.
Polizia, scontri, morti ammazzati ancora... e improvvisamente pare che la "questione Iran" non interessi più alle ai TG.
Neppure, appunto un titolo, un breve aggiornamento alla fine dei servizi sul calciomercato, sul jackpot del lotto.

Morivano ancora in Iran, più di prima. E quando l'attenzione dei media su crimini come quelli di Ahmadinejad cala, quando la dittatura non sente più il mondo che la osserva, allora è lì il momento usato per aumentare la repressione.

Anche la CNN aveva diradato i suoi servizi.
Nei giorni del vostro silenzio hanno ammazzato studenti, ragazze sparite e ritrovare cadaveri in discariche, prigionieri ad Evin e altre carceri uccisi con tortura o spari al cuore: avevano solo 18 o 19 anni. Un centinaio di impiccagioni pubbliche. Corpi ammassati negli obitori di Tehran, si parla di 200 o più...
E voi tutti zitti ad occuparvi d'altro.
Fino ad ieri: giornata di preghiera convocata dall'opposizione con la presenza di Mousavi e Rafsanjani. Un milione e mezzo di persone per le strade della capitale, centinaia di miglia nelle altre città e tutte a urlare la stessa cosa "Vattene Aamadinejad", pronti e coscienti che la milizia li avrebbe attaccati.
E così è stato. Prima della preghiera e dopo il sermone anti dittatore di Rafsanjani che non solo ha dato del bugiardo ad Ahmadinejad, per frode elettorale, ma ha chiesto la liberazione di tutti i detenuti arrestati perché oppositori e le scuse di Stato alle famiglie degli assassinati dalla Milizia.
Se il governo di Tehran prima aveva cominciato a scricchiolare, ora l'Iran sta affrontando una svolta storica.
Ahmadinejad è sempre più isolato e contestato e con lui Ali Khamenei e altri mostri simili.
Polizia sulle moto, anche rosse, che carica la folla, manganella, spara, arresta tra lacrimogeni e altri gas.
Eccola allora la notizia per i TG nazionali che ieri, stranamente, hanno rotto il silenzio e l'hanno "gridata" come primo titolo.
Ma come mai?
Sia chiaro, pochi secondi di filmati e commento, ma l'hanno fatto.
Hanno anche avuto la bontà di dire che le notizie filtrano solo dai bloggers.
A volte, come ieri è stato, si preferisce tacere.
E gandhianamente non ho postato.
Un blogger in meno che ha fornito materiale ai mezzibusti abbronzati anticipatamente.



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Lucio Galluzzi

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giovedì 16 luglio 2009

IRAN: 16 LUGLIO 2009, AGGIORNAMENTI DALLA RIVOLTA VERDE


"AVANTI SU, LI GUIDA UN MACELLAIO E DIETRO A LUI A PASSO MILITAR..." (Bertold Brecht)


Domani: venerdì 17.

Da noi porta male. Si evitano molte cosa in questa giornata. Lo fanno anche quelli che non ci credono, perché 'non si sa mai, meglio evitare'.

E domani, venerdì 17 gli iraniani sono stati chiamati in piazza e nelle strade per la preghiera della settimana.

Questa volta sarà presente Moussavi, il rito officiato dall'ex presidente Akbar Hashim Rafsanjani e vi parteciperà anche l'altro ex candidato alle presidenziali il riformatore Mehdi Karoubi oltre all'ex presidente riformista Mohammed Katami.

Moussavi, ufficializzando la sua partecipazione ha dichiarato: “Mi sento nell'obbligo di rispondere all'appello dei miei compagni e di difendere con l'esempio il diritto di vivere in libertà e con animo nobile”.

La giornata di domani quindi sembra essersi candidata a diventare un giorno importante in Iran. Attesissimo il discorso che Rafsanjani terrà nella moschea dell’Università di Teheran. Di fatto con esso il capo della Commissione degli Esperti romperà il silenzio in cui si era chiuso dal giorno delle elezioni presidenziali, dello scorso 12 giugno scorso. Trentaquattro giorni durante i quali l’ex presidente aveva anche smesso di officiare la preghiera del venerdì a Teheran. Da allora infatti, la preghiera del venerdì era stata celebrata solo da esponenti conservatori.

Se da una parte si guarda a questa giornata come uno dei momenti più importanti della Storia iraniana, dall'altra le preoccupazioni che la ferocia della dittatura si scateni sono tante.

In queste ultime ore segnali forti e disperati di Ahmadinejad e banda annessa.

In un comunicato ufficiale reso noto dalle agenzie internazionali si dice che negli obitori di Teheran i cadaveri sono a centinaia, ammassati e non dichiarati/restituiti alle famiglie. Addirittura, in diversi treats su twitter/twubs, la Rivolta verde, ormai abituata alle maleffatte del regime e per nulla più stupida, si chiedeva se il disastro aereo della Iran Air non fosse in realtà un modo come un altro per fare sparire i cadaveri delle stragi.

Poi ci sono i bollettini giornalieri, i tam tam da verificare sempre: Persian Kiwi è stato arrestato e condannato a morte pubblica o meno? Ancora giornalisti spariti dei quali giungono notizie di tortura, cadaveri martoriati che appaiono al mattino buttati in giro come immondizia.

E' il caso di Tanareh M. sparita alla fine di giugno in stato di detenzione, torturata e ritrovata morta oggi. La stessa sorte decine di ragazzi e ogni giorno vengono annunciate pubbliche esecuzioni di gruppi di "nemici di dio".

E’ strategia del terrore. La milizia nelle strade comincia a non gradire più gli ordini di macellazione: Quella nelle carceri continua il ruolo di boia. Più la protesta si organizza, più i segnali d’orrore aumentano.

Per questo venerdì di preghiera gli avvertimenti degli oppositori militanti: non vestirsi di verde per non diventare bersagli, portarsi radioline, usare abiti convenienti, fare attenzione agli infiltrati e pregare dio che è uno solo e grande che li protegga.

Tutto il resto che si vuole vedere e leggere è sempre contenuto nei links.




Tanareh M.
i links di oggi

ایرانیان چپ Iranian Leftists - Probable Gang Rape and Murder of "Taraneh“
پارچه نوشتی بزرگ از سقف ساختمانی در همسایگی سفارت ایران در فرانسه « زنجیر
13 members of Jundallah terrorist group hanged in Iran
YouTube - Tazahorat iran After Election july 13 2009 picturs ( DJ EBLIS )
YouTube - University of Tehran dormitory attacked by Iranian riot police and Basiji forces - July 14, 2009
راه آزادی
Rainews24.it
Iran, Moussavi: "I morti? Più di 20, 46 scomparsi" - Esteri - ilGiornale.it del 15-07-2009
APCom - Iran; Riformisti: in obitorio Teheran, centinaia di cadaveri
YouTube - Iran - Funeral Sohrab Aarabis 13.july 2009 part 3
YouTube - Iran Election Protest Rally july 15-9-5 June19-18-16-14 2009 Boston usa
YouTube - Ghatering outside Sohrab A`rabis house!! July 15 Tehran
YouTube - pasargad sivand collecting signatures in London سد سيوند
YouTube - Hillary Clinton Blasts Iran as 'Deplorable

Lucio Galluzzi

Editor e Administrator per l'Italia e mondo di #iranelection e #italy4iran su twubs