martedì 2 giugno 2009

LA MERDA E LO SQUADRISMO DI STATO


- introduzione [click qui] -

Io credo ancora
Non voglio pensare che da questa crisi nera, anzi bruna, e dalle vicende giudiziarie del feudatario che pensa di governarci, usciremo a destra.
Voglio pensare che invece si possa, ancora, in estremo sforzo, sortire a sinistra.
Lo so. E' speranza grossa.
Quasi impossibile.
Ma la quasi impossibilità non è non realizzabilità imperativa.
E' ormai evidente che l'indignazione di una massa ha sconfinato.
Oggi il potente di turno è definito dal Times come "buffone, sciovinista, con l'assoluto disprezzo con cui tratta gli italiani, anziano libertino, clown a cui cade la maschera, invoca la legge per proteggere la sua privacy, il suo infelice ministro degli esteri ha tentato di difendere il suo boss puntualizzando che l'età del consenso in Italia è 14 anni, gli elettori italiani devono riflettere (e come potranno? NdA), lo sconcerto degli alleati dell'Italia."
E con il Times anche El Pais, il FT, Liberation, The Guardian...
E' ora che questa indignazione diffusa cominci ad avanzare richieste forti di moralizzazione della nostra società portata alla putrefazione politica e al ludibrio internazionale.
Che da questo passo vitale si organizzi concretamente un progetto politico serio e soprattutto veramente alternativo.
Il PD ci pensi con molta attenzione e smetta di inseguire a tutti i costi la vittoria scimmiottando l'avversario e riempiendo a dismisura gli spazi elettorali con sempre e solamente botte e risposte.
Non se ne può più.
Anche perché è buffonata conosciuta da decenni, questa pratica.
Le mummie silenti per mesi e mesi non fanno altro che organizzare le proprie strutture burocratiche di partito, tacciono e si intellettualizzano tra un cambio e l'altro del leader di turno.
Abbandonano completamente spazi sociali, azzerano il dissenso, lasciano senza preoccupazione alcuna i lavoratori al proprio destino, permettono che la scuola pubblica italiana sia ancora una volta bombardata da incapaci e smantellata a favore della privata cattolica... e ce ne sarebbe ancora molto da dire sui sarcofagi di questa sinistra rosa slavata.
Ma guarda caso, non è un caso: ci sono le elezioni; e che succede?
Si alzano gli zombies.
E con loro, il tiro.
Litigano, si accusano, promettono, si fanno guerra, contro dichiazione, fulmicotone, strali, Franceschini e Ghidini, Cota e Fassino, D'Alema e Lupi, Bondi, Panorama, Mario Giordano, bla bla bla bla e ancora bla.
La Santanché che dal parrucchiere ha saputo che il suo ex capo era tradito, che lui non lo ha detto perché ha sofferto in silenzio per salvare la famiglia, sì lei l'Onorevole lo sa! Ne ha le prove. Ma è un'onorevole o una portinaia?
E poi questo poveretto di Presidente, così angosciato e depresso, solo e abbandonato, dovrà pure prendersi qualche "sfogo". Machismi e padronato dell'informazione Feltriana.
Aerei di Stato per Apicella, ospiti, ragazze e amici. Tutto legale, dicono il potente e la sua corte.
Non lo è stato per Mastella però.
Stesso errore, volo di Stato per il Gran Premio accompagnato dal figlio.
Allora ne fecero battaglia di moralità, pulizia, epurazione, giudici, Vespe.
E oggi?
Oggi no.
Oggi la stessa legge che è stata applicata per punire Mastella, non vale per l'Imperatore. Vari pesi, varie misure.
Soprattutto tante cazzate grosse come villa Certosa.
E Franceschini si indigna.
Palermo è piena di immondizia, venga il Cavaliere con un aereo di Stato a vedere se non è vero!
Ci manderò Bertolaso, tutto sarà pulito in una settimana!
I giornali stranieri sono fomentati dal Partito Democratico e dalla sinistra italiana.
Non è vero! Si vergogni.
Mi consenta cribbio, siete peggio di Novella2000.
Non se ne può più!
Perché mancano pochi giorni al voto.
L' 8 giugno litigheranno ancora a morte finta.
Poi nel giro di una settimana, tutto sarà stemperato con tempestiva veloce abitudine.
Ritorneranno nei sarcofagi.
Si stringeranno le mani.
Pranzeranno insieme.
E se me fotteranno, come hanno fatto per un decennio, dei veri problemi. Quelli concreti.
Ecco fatto.
Iva Zanicchi sarà al Parlamento Europeo per la seconda volta a prendersi circa 8.000 € al mese senza fare nulla.
Chi ha voglia vada a vedere quante volte la cantante è stata presente ai lavori nella scorsa legislatura, quanti interventi e interrogazioni ha fatto.
Soprattutto come ha rappresentato chi l'ha votata, ops, chi l'ha mandata!
Perché l'elettore non sceglie.
Vota con una croce su giochi di poltrone già fatti.
E' un po' come dire... io conosco il valore di Luciana Castellina. La stimo. So chi è. La voto.
E poi al suo posto ci va Flavia Vento.
Misteri della fede elettorale.
Amen
E allora, schifo dopo fango, putrescine con cadaverine, fogne e cloache che ormai ci hanno assediati in ogni dove, possiamo ancora pensare di andare oltre questo arrogante sfascio/fascio ,incontaminati e soprattutto con le mani intonse?
Eh no.
Chiamarsi fuori è la vera perdita.
Perché la merda insozza, infetta, decompone, attacca la vista e nasconde le alternative, sommerge, ingloba e cela le responsabilità, quelle conclamate, compone l'erba d'un solo fascio, confonde corruttori e corrotti, semina egoismi, individualismi.
La merda, questa che vediamo e manipoliamo, facendo finta di ignorare, è il mattone primo base delle antipolitiche.
Quello che porta alla rassegnazione.
All'invidia.
Alla negazione del reale.
La merda attuale è quella che Berlusconi e il berlusconismo usano per annegarci.
Da una parte l'informazione [che "informa i fatti e non dei fatti" che dilata urlando come a un rave acido le bugie spudorate del premier, bugie economiche, personali, politiche, finanziarie supportato dallo stuolo di portavoce e avvocati dipendenti] che ci coinvolge (l'informazione), che diffonde i comportamenti reazionari di massa, atto furbo del potere, mai sperimentato prima, che costringe alla "scomparsa" anche noti soggetti della trasformazione sociale italiana.
Emma Bonino da oggi inizia lo sciopero della sete, e con lei altri radicali.
Marco Pannella il suo lo aveva fornito ad Annozero. Ma lì Bondi e Franceschini dovevano litigare e urlare.
Pannella che cazzo ci stava a fare per l'appunto?
Non è che per caso questi che sono stati soggetti storici per la crescita dell'Italia laica e dei diritti civili devono essere "nascosti" ai più?
E insieme a loro le altre liste minori.
Tranne i soliti Romagnoli e camerati vari che sono prezzemoli ormai.
Non possiamo più stare a testa bassa.
Neppure delegare.
Neanche sperare di non sporcarci le mani perché non le vogliamo mettere in pasta!
Questa enorme ameba che è il Tiranno sta ricoprendo tutto, con lui il suo corpo di difesa personale, numerosissimo, maschissimo, insieme ai portavoce registratori ripeto-la-lezione-che-la-so-a-memoria, teste rasate con rayban a specchio attente nervose pronte a scagliarsi sul primo povero cristo che protesta, a meno che non sia una vecchina che non ha più neppure la dentiera a causa del terremoto, mi aiuti lei presidente la prego.
O ragazze dai gridolini vogliosi d'essere condotte.
La nostra crisi non è lì.
E' sociale ed economica.
E' concreta.
Non appartiene più ai media.
Non è sui percorsi delle passeggiate imperiali del premier.
E' nascosta.
Censurata.
Bannata.
E' nelle manifestazioni di protesta che sono sempre presentate dai nani vari come violente o sobillazione della sinistra e supportate da esperti in economia che sono solo cassandre.
La crisi è fuori dai palazzi e dai festini.
Lontana dalle foto sarde sequestrate.
Non appartiene ai salotti dello squadrismo dell'informazione di Stato.
E' fatta di dannazione degli ultimi.
Di pensionati a 500 euro al mese sotto fratto.
Di cassintegrati.
Di cinquantenni che perdono il lavoro.
Di precari giovani senza ammortizzatori sociali se si trovano sbattuti in mezzo alla strada.
Questa crisi è fatta anche di ragazzine che si sentono sussurrare, neanche tanto sussurato, di sposare uomini ricchi, o di affiliarsi al papi, perché no, magari un posto in parlamento salta anche fuori per loro.
Io sono pure convinto che i giudici facciano bene il proprio lavoro.
Esprimo solidarietà a Nicoletta Gandus, ma i giudici non possono toglierci dalla merda.
Dobbiamo una volta per tutte diventare soggetti.
Fare del conflitto un mezzo per riprenderci la vita e la lotta.
Lavoratori, l'Onda, le donne alle quali vogliono togliere libertà ed autodeterminazione, movimenti LGBTQ, immigrati che questo stato ora razzista vuole invisibili e colpevoli perché fuggono dai disastri di guerre, persecuzioni e fame.
Insomma questo è già un movimento che deve unirsi politicamente per ridare dignità al lavoro politico.
Ed è vero che la "crisi non la paghiamo noi". La crisi non è un fenomeno scaturito per clima impazzito.
Non è natura.
E non dobbiamo/possiamo neppure affidarci a Di Pietro.
Dobbiamo difendere la magistratura, questo sì. Ma abituarci di nuovo a resistere, a scavare anche nelle nostre responsabilità, a fondo, senza paura.
Marco Bellocchio nel suo "Vincere" fa una lettura del dittatore di allora che deve indurre alla vergogna i servi pagati di oggi.


Lucio Galluzzi

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