lunedì 29 giugno 2009

IRAN:29.GIUGNO, TWITTER IN MANO ALLA MILIZIA


ORE 11.00 GLI HACKER PASDARAN BLOCCANO TWITTER: LA REPRESSIONE CORRE NEL CYBERSPAZIO




Iran, esecuzione di giovani omosessuali


Iran, lapidazione per adulterio

Nelle ultime 24 ore è quasi diventato quasi impossibile adoperare twitter e altri canali usati dall'opposizione verde iraniana. I siti attraverso i quali giungevano notizie, iniziative e aggiornamenti sono stati messi fuori uso da attacchi telematici sempre più forti.
Se nei giorni scorsi si notavano pochissimi "infiltrati" tra gli utenti, oggi si è vista la sparizione completa di quasi tutti noi e la totale gestione dei messaggi portata avanti da evidenti sostenitori della dittatura.
Non è più possibile inviare video da youtube, gli aggiornamenti delle pagine sono "fittizi", lo spam con insulti e provocazioni continuo e totale.
Gli ultimi messaggi letti, autentici, ore 11.30, avvertivano di cancellare tutti i messaggi mandati precedentemente dai normali utenti, perché i pasdaran e "troll"/rats della polizia stanno identificando attraverso le tracce web i partecipanti alle discussioni.
La situazione è sicuramente in peggioramento, anche se questa mattina cinque degli otto arrestati all'ambasciata Inglese sono stati rilasciati.
Ne ha dato notizia lo stesso ministro degli esteri iraniano che ha telefonato al suo omologo in GB.
Sempre dallo stesso ministro iraniano la dichiarazione ufficiale che l'Iran non intende bloccare o raffreddare le relazioni diplomatiche con l'occidente.
Era stato annunciato per questa mattina l'inizio della farsa del riconteggio dei voti (il 10% random) in 22 circoscrizioni, smentito alle ore 10.00.
Numerose le notizie [tutte false] su arresti di Moussavi [poco prima della "presa" di twitter da parte degli hackers di Ahmadnenejad, gli stessi diffondevano: "Moussavi è stato arrestato con l'accusa di omosessualità, detenzione di materiale pornografico e toys sessuali"] :-(
Il leader dell'opposizione dal suo sito ha replicato convocando per oggi una nuova manifestazione nelle piazze della capitale.
Le ONG sui diritti umani parlano di 2.000 desaparecidos a Tehran e centinaia di morti.
I bloggers più attivi della capitale [si sa di Said e PersianKiwi] spariti nel nulla da 5 giorni.
Siti, blog, testate di opposizione chiusi in continuazione.
Come a Tiananmen.

links di oggi:





Lucio Galluzzi

su Twitter.com galluzzi_lucio


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