I bloggers/webmasters sono soliti utilizzare strumenti per monitorare gli accessi ai siti. Contatori, visibili o meno al fruitore/lettore, servizi più complessi e professionali, anche on line, per statistiche e controlli sul traffico.
Ogni tanto ci si ferma ragionando sui dati raccolti.
Questo blog ha la caratteristica di essere ben segnalato ed indicizzato e di far parte di diversi circuiti, italiani ed internazionali ed ha un suo mirror, chiamiamolo così, su ChiareLettere che a sua volta segnala gli aggiornamenti ai motori di ricerca, aggregatori, circuiti specifici.
Sono presenti i feeds, che chiunque può sottoscrivere; è un sistema veloce ed affidabile per ottenere rapidamente i contenuti pubblicati, ai quali ricorrono sono solo utenti singoli ed associazioni, ma Goggle, Bing, Yahoo...
INDICIZZAZIONE: il blog è nelle prime posizioni in Google e non solo lì. Se si digita come chiave di ricerca "lucio galluzzi" lo si può verificare. E' presente nelle maggiori directory di aggregatori da Liquida a SeoGuru, passando per Technorati, Blog Laici, BlogItalia, BerlusGoogle... Basta dare un'occhiata a destra ed è tutto lì, in quei piccoli rettangoli colorati messi uno sotto l'altro.
I DATI DI ACCESSO: i sistemi usati per le statistiche rivelano che il blog è visitato/letto da un gran numero di navigatori USA, Australiani, Europei, Asiatici, Mediorientali. Da Università straniere e Centri Studi/Documentazione, Archivi storici, Agenzie di Stampa, televisioni come Al Jazeera, Iran News, testate di quotidiani e periodici... Dall'Europa: Francia, Spagna, Grecia, Irlanda, Gran Bretagna, Svezia, Finlandia, Germania, Svizzera, Romania, Olanda, Belgio, Polonia... E poi naturalmente l'Italia.
CHIAVI DI RICERCA: la maggior parte degli accessi stranieri lo fa usando motori di ricerca con parole precise (tra i target più numerosi: neonazismo, fascismo, nazionalismo, razzismo, berlusconi, repressione, massoneria, occulto...); quindi sanno perfettamente cosa cercare. Un'altra fetta di utilizzatori del blog, sempre non italiana, lo consulta arrivando dagli aggregatori che "segnalano" contenuti specifici. Anche in questo caso: fruizione non sprovveduta.
Gli italiani invece arrivano al blog dopo faticose ricerche, lunghe stringhe di parole chiave, tentativi di indirizzarsi verso qualcosa d'altro e poi capitano qui [è chiaro che qualcuno si salvi, ma giustappunto pochi].
TEMPI DI PERMANENZA E ORARI:
Stranieri: è raro che ci stiano pochi minuti. La media è di 20 min. con picchi di mezz'ora. Utilizzano quasi tutti i links di rimando, salvano materiali. Escono dal sito per approfondire il tema che hanno letto e i più ci rientrano dopo. Leggono più post. Orari: diurni.
Italiani: da pochi secondi [evidentemente sbagliano o non si "coprono" bene e se ne accorgono tardi] a qualche minuto, non usano i links di rimando, non salvano materiali. Leggono un solo post.
Orari: diurni solo in pause pranzo, serali non oltre le 17.00. Qualche nottambulo.
IDENTIFICAZIONE:
Stranieri: rarissimi i casi di anonimizzazione e comunque solo da aree geografiche non garantiste. Tutti "mostrano" IP, provenienza, server, provider...
Italiani. Sono, non stranamente, la fetta più piccola dei lettori, pur essendo molti. I più "nascondono" i propri dati, o lo fanno non da casa. Usano una rete e quindi non sono identificabili. Tranne pochi casi. Così si vedono per esempio contatti da ospedali pubblici, case di cura private, amministrazioni tra le più disparate, ministeri, scuole, segreterie di partiti, aziende metalmeccaniche, giornali e periodici. In pratica sono anonimi.
PARTECIPAZIONE:
Stranieri: usano tutti i mezzi a disposizione per contattare l'autore. Lo rintracciano anche su MySpace FaceBook e twitter, mandano mails e messaggi nei quali esprimono apprezzamenti e interesse, informano che si sono iscritti per seguire feed e blog, commentato. La media dei contatti è 15 al giorno, con picchi di 50.
Italiani: nessuna partecipazione: no mails, messaggi, commenti e alcun seguito.
ANALISI RETORICA
Ma questi italiani, fruitori degli annizeri, ballarò, otto e mezzi, chi li ha visti... network sociali, giornali on line e chi di più ne ha ne metta... che fanno poi concretamente?
Che hanno fatto questa mattina, e per tutta la giornata, dopo che i TG RAI/Fininvest hanno rivelato come prima notizia che a Tehran "la polizia spara e uccide i manifestanti"?
Cioè: oggi?
I giornalisti di Stato si sono accorti solo il 25 giugno che in Iran si muore manifestando pacificamente contro la dittatura?
Ma che bravi!
Gli italiani, spettatori, sempre e comunque spettatori, si sono accorti pure loro che oggi 25 giugno i pasdaran macellano la gente?
Ribravi anche loro.
Fruiscono di servizi, li usano [servizi comunque non vuol dire cessi], li guardano, e poi?
Maggioranza silenziosa.
Immobili.
Assolutamente non coinvolgibili.
Sempre a protestare e bestemmiare contro i poteri forti, la crisi, il fascismo in doppiopetto, i soldi che non bastano mai, la moralità del Cavaliere... lo fanno dappertutto, per tutte le strade, in ogni dove... e poi?
Un antico adagio della mia terra risponderebbe così: "Figghia a vacca e faci u' bboi" [la vacca partorisce e fa un bue], come dire, se ne fa nulla.
Niente di niente.
Da anni e anni è così.
Sanno che per la prima volta dal dopoguerra il partito dei lavoratori non è in parlamento, che la sinistra non è rappresentata se non da figuri rosa slavati, e Votano Berlusconi.
Sono a conoscenza del disastro che le varie piante rosseggianti hanno creato alla opposizione vera (quercia, margherite, ulivi, carciofi e lattugari a non finire) e mandano al parlamento europeo Ciriaco de Mita.
Hanno tuonato [di riflesso] per la gestione della Giustizia e le mani in pasta: rieleggono Mastella.
L'informazione ce l'hanno, è disponibile.
Non quella della TV.
L'altra informazione, questa.
Come invita a fare Grillo: spegnete il televisore, non comprate più i giornali, usate il computer e la rete.
Così, gli italiani possono anche vedere la fine miserabile e cruenta dei "respinti" dalle coste italiane. Battersi il petto, indignarsi, sentire che i loro Paese è condannato da Onu, Chiesa, Caritas, Acnur, Amnesty International, Emergency e votano Borghezio, Calderoli, Bossi, Maroni, ci fosse Almirante voterebbero anche lui.
Alemanno sindaco di Roma.
E via così.
Concerti neonazisti nella capitale e raduni hitleriani a Milano.
Skinheads che riducono quasi a morte una ragazza che difende omosessuali attaccati.
Una madre che si uccide con il fuoco, in casa, abbracciata alla figlia di due anni.
Barboni bruciati vivi.
Sprangate, ladri istituzionali, condannati in Parlamento, utilizzatori finali di "femmine pagate", non ha importanza se si parla del primo ministro, ma utilizzatori finali?,
Ghedini che insulta tutti, il pubblico che ride e rumoreggia, tutta la Nazione lo vede, litigate e urla, strepiti e diffamazioni, insulti.
E gli italiani continuano a starsene a schiena piegata.
Con il culo non offerto a 90°.
A 120° che è meglio per gli utilizzatori finali.
E continuano sempre con la stessa secolare abitudine: votano il disastro.
Li strarieleggono.
Il giorno dopo sono di nuovo sulle panchine, nelle strade, nei bar, circoli, scuole, fabbriche a maledire il potere.
Emma Bonino inizia lo sciopero della sete e occupa la RAI per chiedere la libera informazione.
Marco Pannella arriva a 5 minuti prima della dialisi e domanda il rispetto della Costituzione.
Marco Travaglio offre il suo archivio di informazioni non addomesticate, si becca querele, magari pure minacce di morte e altro...
Roberto Saviano fa lezione di giornalismo militante ai pennivendoli dei padroni, lo fa sapendo che la sua vita di ragazzo libero è distrutta dalla segregazione obbligata dalla mafia.
Andrà a vivere all'estero.
Si indignano e hanno pure le lacrime agli occhi e la pelle d'oca brividosa, gli italiani, che assistono agli offertori.
Ma per poco.
Poi come sempre: non sentono, non vedono, non parlano.
Teste chine.
Pecore.
Armiamoci e partite per l'appunto.
Non partecipano, non solidarizzano davvero [solo a parole e con qualche donazione], non interagiscono, non cooperano, non infondono coraggio, in mandrie vanno verso la mandria più grande e ti lasciano da solo.
Non ci credo all'assoluzione data per addormentamento oppiaceo da mass media.
Non è più credibile.
E' per questo che ogni tanto ci si ferma e ci si incazza anche un po'.
Non si scrive, non si pubblica.
Solitudini digitali.
Perché la rete è disumana se non senti la presenza dell'altro.
E' un luogo vuoto.
Un non luogo dove chi la usa sembra si parli addosso.
Poi ti accorgi degli stranieri che "ci sono".
Sai che non potrai stare lontano dalla tastiera e dai mezzi che usi, perché lo sai.
Perché sei fatto così.
Diverso.
La carne di pecora ti fa schifo, non l'hai mai mangiata.
Ti prende alla bocca dello stomaco la tristezza delle bestie incolonnate.
Dei bambini in fila che escono da scuola.
Stringi i denti, pensi a Pasolini, tiri su la testa di nuovo e aggiorni la situazione dall'Iran.
Perché così farò.


Nessun commento:
Posta un commento