lunedì 10 maggio 2010

PINOCCHI E FATE CARABINE

C'ERA UNA VOLTA UN RE SEDUTO SUL SOFA'
DICEVA ALLA SUA SERVA "RACCONTAMI UNA STORIA",
LA STORIA INCOMINCIO'...



Di sicuro o lorsignori delle mille e una fiaba pensano certi che siamo tutti idioti boccaloni.
Talmente coglioni da credere a ogni balla azzurra che ci raccontano.
In pratica dovremmo sorridere divertiti e accettare di buon grado qualsiasi novità si sognino di fare.
E ne fanno di cotte e di crude.
Ormai siamo al fondo del fondo. Neppure Totò sarebbe riuscito a produrre tanto.
Loro non trovano mai fine.
Non hanno epidermide in faccia, ma bronzi, culi e qualcos'altro che non mi va di scrivere.
Sarebbe tutto ridicolo all'estremo.
Una specie di nuova Cantatrice Calva Statale. Sparano assurdità da scenari di gabinetto ministeriale.
Sarebbe meglio dire cessi ministeriali, talmente li usano solo per cacate.
Tutti imbellettati, laccati, stirati, posticci, levigati, finti come solo al Cremlino di una volta sapevano fare.
Sarebbe comica, ma purtroppo questi frequentano la tragedia.
Non quella di Aristofane, non diteglielo altrimenti si inventano pure di essere le vere Medea.
E' tragedia umana.
Fallimento doloroso di una nazione portata allo sfacelo da una manica di incompetenti e sicumerosi.
La similitudine con Ionesco e il Teatro dell'Assurdo è solo una mia comodità, non meritano vicinanze con la cultura.
Meritano il nulla assoluto.
Neppure la compassione.
Men che meno il dialogo.
Non si deve più discutere con loro, non è il caso.
Chi lo fa è per tornaconto personale o per fumo negli occhi alla base tesserata che ancora, poveretta!, crede nell'opposizione.
E' ora di finirla con i baciamano e il buonismo.
Piantiamola tutti di trovare giustificazioni per una parte e pure per l'altra.
E' tempo di invettiva.
Non sono più tollerabili loro e non lo siamo noi.
Loro perché occupano posti dei quali non sogno degni.
Noi perché non siamo stati capaci fino ad oggi di mandarli a casa a calci nel sedere come fu per Tambroni.
E che aspettiamo ancora?
Mi sa che vogliamo veramente vedere fra tre anni il cancro debellato dal Messia d'Ardore tra il nucleare "sicuro" e i milioni di posti di lavoro che prometterà la prossima volta che dovrà essere eletto per non farsi processare.
Abbiamo di certo bisogno di leggi speciali fatte ad hoc per uno solo che non può presentarsi in tribunale causa legittimi impedimenti da sempre, però passa cinque ore davanti al giudice, in tribunale!, per gli interessi economici suoi nella causa di separazione dalla ex moglie.
Lì il tempo lo trova, eccome!
Poveretto, sta facendo così tanto per la Nazione, L'Europa e il Mondo intero che fuori dall'Italia tutti gli ridono dietro, lo fanno anche per noi, popolo di pecore che accettiamo il giogo.
Non è solo lui a sparare palle grosse come il castello di Carcassonne.
E' tutta la sua cricca ad aver seguito l'esempio del capo.
"Siamo stati eletti, quindi legittimati a fare quello che vogliamo"
Forse non era proprio così l'interpretazione costituzionale dell'eletto dal popolo.
Ma si sa: loro della Costituzione se ne fottono, adesso dicono che ne cambieranno la seconda parte in tre mesi.
La prima l'hanno insozzata con leggi porcata, insistenze, prepotenze, insulti alla magistratura, diffamazioni alla Corte Suprema.
Poi il Capo dello Stato ha scoperto che una sua prerogativa è quella del firmaiolo.
Ha firmato tutto fino ad oggi.
Solo il DDL sull'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ha rimandato indietro, ma non per chissà che cosa…
Aveva semplicemente paura di proteste profonde in odor di rivolta. In pratica ha preso tempo.
Tanto lo sa, lo cambieranno lo stesso, lo abrogheranno, e più avanti lui firmerà.
Perché lui è Giorgio Napolitano, mica Sandro Pertini.
Lui è l'uomo che la stampa estera giudica come il meno influente al mondo.
Eppure persevera.
Adesso si è accorto pure che se si continua così si finisce male.
Peggio di così?
Lui dice che c'è pericolo di ribellioni violente e di proteste armate.
Se ne accorge adesso?
Cioè: fino a ieri ha dormito, ha permesso la qualsiasi cosa alla cricca, senza alzare la voce, scrivere un richiamo fermo e risoluto, censurare questo governo, mandare a casa qualcuno denunciandolo pubblicamente… e ora che la frittata è fatta, lui lancia il monito sulla pericolosità del momento?
Si lanciasse un monitor!




Abbiamo in conto i senatori PDL eletti con i voti della Ndragheta che hanno dovuto dimettersi, un altro che dichiara di essersi fatto eleggere per non finire in galera, l'ex ministro che prima aveva dato del rompicoglioni a Biagi e poi si è comprato una casa che gli è stata regalata neppure lui sa da chi… ed è l'unico a non saperlo, un altro ex che ha un palattozzo in via dei Prefetti con storie che non sono ancora chiare [diciamola così], il poeta di corte che nomina Direttore dei Grandi Lavori degli Uffizi un parrucchiere esperto in preparazioni terreni siciliani per la coltivazione di piante officinali, un capo plenipotenziario che va a farsi ripassare la cervicale da Monica in bikini, poi chi deve pulire il locale del Salaria Sporting Club non riesce a trovare i preservativi, ma lui piange e si dispera perché gli buttano addosso fango, lui non ha scopato, lui no.
Poi quelli che hanno le banche i Verdini, coordinatori del partito dell'amore, intercettati per mesi mentre parlano con i Dell'Utri, Carboni, Cappellacci sugli appalti dell'eolico in Sardegna, accusati di corruzione e concorso, tranne Dell'Utri. Ma anche qui dicono che è solo sporcizia gettata su di loro e che no, non si dimetteranno mai e poi mai.
Anche il fine poeta dice lo stesso, fango!
Anche Scajola, tra l'altro, lo diceva.
E via così in un crescendo di illeciti, puttanieri, corrotti e corruttori, troie, dichiaratori mendaci, giuramenti sulle teste dei propri figli, mitomanie, decreti per salvarsi il culo, bugie su bugie, invenzioni che a confronto Pinocchio impallidisce, psichiatrie, minorenni, ministre che non si sa da dove arrivino, sottosegretarie di ministeri inesistenti, P2...
Facce di bronzo e tolla che non si vergognano perché li abbiamo autorizzati a tutto ormai.
E' palese che questi non sono in grado di governare la cosa pubblica, ma amministrano bene quella privatissima.
E' altrettanto evidente che non intendono schiodarsi dalle poltrone che occupano.
Il tutto avviene nel bel mezzo di una crisi senza precedenti: disoccupazione ai massimi storici, povertà, precariato, suicidi per disperazione, scuola pubblica allo sfascio, forze dell'ordine che manganellano operai in protesta, gruppi neonazisti che liberamente manifestano senza il minimo disturbo da Torino a Milano, da Roma a Napoli, servizio sanitario nazionale senza un soldo, alcolismo alle stelle, consumo di droghe sintetiche aumentato esponenzialmente, etica e morale sotto i piedi…
Siamo alla frutta marcia difesa a spada tratta dalle varie Fate Carabine Gelmini, Menzognini-TG1, Vespa L'Insetto/Porca a Porca, Littorio Feltri, Il Pompiere della Sega mentale, BelPietro Mentone, Gnazio la Truzza, Gasparri LeSoTutte…
Insomma: una grande cascate di cacate!
E a farci le spese siamo noi, così vicini alla Grecia, in tutti i sensi.
E il poeta della cricca che s'inventa?
Non andrà a Cannes per la prima di Draquila della Guzzanti perché la pellicola infanga l'Italia e la rende ridicola…
La Guzzanti la renderebbe ridicola?
Sabina la infanga?
Voi invece l'avete resa credibile, pulita, soprattutto onesta.
Ha ragione in una cosa sola Napolitano: c'è davvero odore di rivolta violenta nell'aria.
Io non so cosa si possa fare ora, a questi punti, per evitarla.
Forse per processo Storico è inevitabile.
I popoli affamati e in dittatura non hanno mai risolto il giogo con le carezze, il dialogo, la trattativa ai tavoli, i sorrisi di circostanza.
Magari potreste pensare in fretta di andarvene da dove siete venuti, sparire.
Lasciare la politica alle persone serie, quello che voi non siete e non sarete mai.
A casa dai!

Lucio Galluzzi
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