domenica 16 maggio 2010

EUCARISTICA



Eucaristica
la voragine che mi scaraventò
quel colpo di pistola alla tempia.

E' diversa dallo sbattere il viso
di piatto contro il cemento

del marciapiede sotto il balcone.
Quella volta fu fastidioso
soprattutto il dolore al naso

e quell'odore di ruggine e metalli freschi

su per le narici.

Davvero non mi devo più mollare nell'aria
è poco elegante.

Eppoi ti vedono tutti.


Mentre voli
hai ancora il tempo di pensare

un attimo abbondante

se uno dei calzini è bucato.

Perché è sempre così
il corpo poi giace alieno lì
e le scarpe saltano via.
Come restare nudi in pratica.


Meglio la cartuccia
è più virile,
netta, pedagogica quasi.


Heiligt das Leben
und
Opfen Particule persönliche
Darlegung der unwillkommenen

incomprensibile l'unione

pensano sempre che tu sia un'uscita

una di quelle girate di schiena
con le mani alzate dai polsi molli

ti lanciano i fiori, applausi,
sputi, grida, fischi,
poi la quinta nera,

la pensano sempre così quelli seduti,

si figurano la fine
come liberazione dell'atto
e quello che se n'è appena andato
ora è in pace,
firma autografi,

beato tra gli ignobili delinquenti dell'exodos,
mai è così.
Eucaristica
appunto

con un punto.


Ringraziare
molto
in gratitudine
senza pensarci due volte
farlo in fretta

usare poca voce

trattenere il fiato

chiudere la glottide

impedirsi
suturare anche i secondi
cauterizzare

evitare eufonia
altrimenti ridono.

Epentesi occlusiva finale,

Eucaristica.



Lucio Galluzzi
©2010 Common Creative Licence

su Blogger

su ChiareLettere

su I Nuovi Mostri Oliviero Beha

su Liquida

su Report on Line

su faceBook

su Twitter

su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election

Nessun commento:

Posta un commento