Eucaristica
la voragine che mi scaraventò
quel colpo di pistola alla tempia.
E' diversa dallo sbattere il viso
di piatto contro il cemento
del marciapiede sotto il balcone.
Quella volta fu fastidioso
soprattutto il dolore al naso
e quell'odore di ruggine e metalli freschi
su per le narici.
Davvero non mi devo più mollare nell'aria
è poco elegante.
Eppoi ti vedono tutti.
Mentre voli
hai ancora il tempo di pensare
un attimo abbondante
se uno dei calzini è bucato.
Perché è sempre così
il corpo poi giace alieno lì
e le scarpe saltano via.
Come restare nudi in pratica.
Meglio la cartuccia è più virile,
netta, pedagogica quasi.
Heiligt das Leben
und Opfen Particule persönliche
Darlegung der unwillkommenen
incomprensibile l'unione
pensano sempre che tu sia un'uscita
una di quelle girate di schiena
con le mani alzate dai polsi molli
ti lanciano i fiori, applausi,
sputi, grida, fischi,
poi la quinta nera,
la pensano sempre così quelli seduti,
si figurano la fine come liberazione dell'atto
e quello che se n'è appena andato
ora è in pace,
firma autografi,
beato tra gli ignobili delinquenti dell'exodos,
mai è così.
Eucaristica
appunto
con un punto.
Ringraziare
molto in gratitudine
senza pensarci due volte
farlo in fretta
usare poca voce
trattenere il fiato
chiudere la glottide
impedirsi
suturare anche i secondi
cauterizzare
evitare eufonia altrimenti ridono.
Epentesi occlusiva finale,
Eucaristica.
Lucio Galluzzi
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