sabato 29 maggio 2010

BERLUSSONINI E' UN VISITOR

SE PERDE IL TRUCCO...




Bertold Brecht diceva che lo scrittore per chiamarsi tale deve essere un block notes. Capace di scrivere quello che osserva quotidianamente, senza usare penna e carta. Usa solo gli occhi e le orecchie, memorizza gli appunti, poi a casa li riordina e solo allora li può scrivere. Perché, sosteneva, "chi si occupa di scrittura deve essere una spia che ruba gli attimi giornalieri altrui, invisibile, per poi raccontarli".
Chi usa le parole, difatti è curiosissimo. Non di gossip, ma d'altro.

Ci sono cose che non si sono mai potute vedere. Si sa che esistono, ma non siamo ammessi al loro cospetto. Forse un giorno succederà. Per ora restano misteri.
L'Arca dell'Alleanza, il Cerchio Interno all'Umanità, la Biblioteca dei libri non ancora permessi alla coscienza umana e così via.
Però su un mistero particolare, che ci riguarda tutti, qualcosa di concreto si potrebbe fare per svelarlo.
Fino ad oggi nessuno di noi è riuscito a vedere il vero volto di SuaDeliranteEntità. Sappiamo molto di lui/loro/essi. E' basso, non ha praticamente collo, possiede enormi orecchie spropositate rispetto alla testa, le gambe storte lunghe quanto più o meno il torace, le scarpe con i tacchi interni e il soffietto a mantice, da anni prende strane pillole per castigarne due al giorno…

Nessuno però è mai riuscito a fargli una fotografia, una sequenza filmata, uno scatto da un telefonino al mattino appena sveglio.
Perché LeLoroPersonalitàMultiple, sempre lui il Napoleone con innesto di Giulio Cesare e Nostradamus, ti appare sempre in forma di Cappella Sistina, tirato a lustro, stuccato, incollato, vinilico, elasticizzato, levigato, censurato come i veli sul pube aggiunti agli affreschi Michelangioleschi, abbottonatissimo, imbustato, impalato.
Ha settanta e spingi anni, ma non accetta neppure un capello bianco, una ruga, un qualsiasi segno del tempo che passa pure per esso/lui/loro. Ha paura della vecchiaia e del decadimento fisico.
E' apparenza.
Un'illusione.
Maya.
Non umano.
Rigetta tutte le appartenenze all'essere terrestre, sempre più convinto della sua vicinanza all'informe.

SuaFolliaFattaLoop ha realizzato un pensiero tutto suo, che non prevede l'uso della logica e neppure quello codificato dal vocabolario della lingua italiana. Crede nelle lucertole e nel loro potere auto rigenerativo delle code. Probabilmente è per questo che giura sempre sulla testa dei propri figli, li considera Visitors. Frequenta un umorismo che quasi più nessuno comprende, se non le quattro galline morte che sono sempre davanti quando si presenta al pollaio, applaudono pure se lui non parla, alzano la mano per fare domande solo autorizzate quando non è manco iniziata la conferenza stampa, restano così fino alla fine, con bocche spalancate e fauci in vista, a metà tra l'attesa per un rapporto orale desideratissimo e l'estasi d'Eleonora Duse per l'amato.

Lui, cioè LoroStessiMedesimi, è felicissimo e fidanzato perfetto di tutti quando vede questa clack in ovulazione. E' sicuro che la sua informità affascini, rapisca, che tutti: uomini, donne, animali, pietre, specchi, cespugli e alberi debbano cadere ai suoi piedi per obbligo predeterminato da divine cause.
Non lo sfiora minimamente l'idea che la rappresentazione che gli parano davanti i devoti, sia proprio quello che è in realtà: una commedia. La stessa che è dovuta agli sceicchi, ayatollah, gheddafi, ai putin, agli ahmadinejad…

Si dirà: noi non siamo l'Iran però.
A Tehran diranno: noi non siamo il G8 di Genova però.
Si dirà ancora: ma voi ammazzate e torturate la gente in galera.
Khamenei non avrà problema a parlare di Cucchi, Uva, Aldovrandi…
La mancanza di percezione della realtà è un'altra delle misteriose e devastanti doti di SuaPontificazione.
Se provasse a pensare solo per un attimo a come la clack lo tratterebbe se fosse un comunissimo dipendente pubblico, senza potere e impero economico, controllo dell'informazione, ville e yacht, intrecci obliqui… ne morirebbe di colpo?
Probabilmente sì.

Perché oltre le materialità non possiede altro. Perse quelle sarebbe un nullaniente.
E se mentre è lì che racconta le sue panzanate, in mezzo alla festosità dei servi, gli occhi di bue sparati ad hoc, le telecamere addomesticate alle inquadrature migliori, gli si spaccasse il restauro giornaliero, crollasse tutto lo stucco che ha in viso, le colle per stirare le zampe di struzzo, lo spray di bitume per mimare i capelli, i ceroni, la dentiera… e crepa dopo frattura apparisse veramente il suo volto autentico?
L'informe svelato.
Un lucertolone.
Non avrebbe neppure più il becco di una troia.
Ne morirebbe proprio sì.
Forza paparazzi, appostatevi e immortalatelo, di mattina presto, prima del restauro.
Prima che tiri fuori un DDL contro i teleobiettivi.


Lucio Galluzzi
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