Ho sempre avuto una curiosità.
Una di quelle curiosità che restano tali. Perché lo so che non potrà mai essere soddisfatta. E’ una curiosità disumana perché riguarda dio in Terra, e quando si chiede qualcosa a dio quello mica ti risponde. Se lo fa ne è costretto, si fa per dire, da qualche rogatoria internazionale. Una volta dei giudici italiani, forse anche qualche commissione d’inchiesta parlamentare sulla mafia, gli chiese di fornire i dettagli di certi conti bancari di un certo Andreotti. Giulio sarebbe, quel tizio che è stato sempre il presidente del consiglio, è ancora vivo, ma è come se fosse morto, con i fili in mano, è in una specie di coma, ogni tanto ha spasmi contrattori e come per incanto, ma non è incanto, certi burattini sobbalzano. Beh, dio in Terra rispose alla rogatoria italiana, però con documentazione falsificata. Grossolanamente contraffatta. Come dire: dio non vuole farvi sapere le privatissime mosse di miliardi e miliardi di lire transitati nella banca di nostro signore. Però domineddio in carne ed ossa vi fa sapere che è bugiardo e intende restar tale.
Chi pensa adesso che false dichiarazioni contenute in documenti bancari fatti pervenire a procure richiedenti gli atti, rappresentino più che un reato, si sbaglia. Il Concordato fra Stato italiano e Vaticano glielo permette, insieme ad una smisurata raffica di altri privilegi.
La curiosità. Partivo da quella. Come mai quando c’è di mezzo la Santa Sede in casi giudiziari, criminali, patrimoniali, scandali locali e internazionali, morti ammazzati, vicende storiche naziste, massonerie, signorinaggi, gentiluomini di Sua Santità non trasparenti, rapimenti, pedofilia cristiana… tutto viene nascosto, celato, complicato, deviato, inquinato tanto da non far mai pervenire una seppur minima chiarezza sulle circostanze specifiche.
Si tengono per 17 anni il cadavere di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa della Trinità a Potenza. Prima il corpo era nascosto sotto “un altare” di tegole impilate, poi, e non si sa da chi, i cocci sono stati rimossi. Per avvenimenti alquanto bizzarri per essere casuali, finalmente i resti della ragazza vengono scoperti. Sarebbero stati “asportati” reperti dal luogo, prima del rinvenimento della salma, da chi non si sa. Il parroco defunto forse conosceva quel segreto nascosto lì in alto, sempre forse!, il vice di adesso afferma che le signore delle pulizie lo avvertirono, o è il contrario, poi le une negano l’altro e viceversa. Comincia il macabro balletto del tennis carismatico. Non sanno, non parlano, non dichiarano, spariscono.
Emanuela Orlandi. Cittadina vaticana. Sparita il 22 giugno 1983. Apparentemente nel nulla. Telefonate anonime alla famiglia di gente legata, anche se esternamente, alla Banda della Magliana. Ali Agca attenta alla vita di Giovanni Paolo II e da lì comincia il delirio del forse “lupo grigio” che aveva messaggi dalla madonna di Fatima. Il pontefice ci crede. Dice che quello sparo in piazza San Pietro è in realtà il III segreto che la Vergine dettò ai tre pastorelli. Ne è talmente convinto, che la pallottola estratta dalle sue carni la fece incastonare nella corona sul capo della statua di quella Madonna a Fatima. Ma Alì Agca dice di sapere dov’è Emanuela Orlandi, che è viva, che si sarebbe adoperato per portarla a casa dai suoi genitori. La Santa Sede tace. Come sempre. Passano gli anni e dalle dichiarazioni dell’ex compagna di De Pedis [Banda della Magliana] e lettere anonime giunte alla redazione di “Chi l’ha visto?”, si viene a sapere che nella Basilica di Sant’Apollinare in Roma, con sepoltura degna di un pontefice, riposano le spoglie proprio di De Pedis. Che Emanuela Orlandi sarebbe stata rapita dalla Banda della Magliana e usata come ricatto/pressione nei confronti del Vaticano, che non restituiva i soldi prestati dalla stessa Banda alla Santa Sede. Miliardi di allora. Serviti non si sa a cosa. Qualcuno dice per finanziare Solidarnosc. Intanto nessun comunicato, neppure una riga dalla Sede Papale. Tutti zitti. Non rispondono quando gli si chiede perché un criminale assassino, ammazzato a pistolettate per strada debba “riposare” con gli onori di un santo. Se rispondono, lo hanno fatto, è solo per raccontare fandonie. L’ultima tesi sono due. Il corpo sarebbe lì perché “era un gran cristiano che aiutava un prete della basilica per la mensa dei poveri”. Ma anche: De Pedis avrebbe pagato 750 milioni per quella tomba.
Ombre davvero scure, brutte. Storie di uno squallore unico, nascoste nei segreti e nei silenzi complici del dio in Terra, che le cose le sa, ma non le vuole dire e non le dirà mai. Emanuela Orlandi pare sia stata uccisa dalla Banda della Magliana. Forse “cementata” in uno stabile romano. Quindi, una giovane minorenne, cittadina vaticana, sarebbe diventata la “vendetta” della Banda criminale più ricca d’Italia contro la Santa Sede. Se è così è terribile. Ma se non fosse questa la verità perché il Vaticano, coinvolto, tace? Perché mischiare Madonne personali, Segreti divini, assassini, soldi, IOR, Marcinkus? Soprattutto perché permettere che le prove venissero inquinate per decenni e mai essere dalla parte della Verità? I non so i cattolici come chiamino questo genere di peccato. Però mi sa che sia grave.
Macchie: l’improvvisa morte di Papa Luciani, la fine di Michele Sindona, l’impiccagione di Roberto Calvi, il rapimento di Mirella Gregori, la strage nelle guardie svizzere con la morte misteriosa di Alois Estermann, Gladys Meza Romero e Cédric Tornay, il buio preoccupante dell’Opus Dei, la copertura data ai gerarchi nazisti per fuggire in Sud America… Fino all’oggi, alla cricca berlusconiana, a quel Balducci che guarda caso, e ci sarebbe da stupirsi se non fosse così!, ha un conto presso la Banca Vaticana. Una Banca unica al mondo. Un solo sportello dove transitano capitali che possono essere trasferiti all’estero, girati a chissà chi, tanto è la banca di dio. E dio non risponderà e spiegherà mai ad alcuno. Altro che Lussemburgo, Svizzera e paradisi fiscali esotici!
Perché il papa è il monarca assoluto dello Stato del Vaticano. Nessuno può denunciarlo o inquisirlo. Non lo si può interrogare per rogatoria. Si fa le sue leggi che sono verità assoluta. E’ sovrano di uno Stato sovrano. Tutti i suoi ministri godono dell’immunità, non solo diplomatica, ma santa e protetta dal padreterno in persona. Non possono essere sottoposti ad alcun controllo, né fiscale, tantomeno patrimoniale/personale. Sono intoccabili.
E se per caso qualcuno, come qualche Stato degli USA, tenta di trascinare il pontefice in giudizio per aver coperto i casi di pedofilia ecclesiastica, c’è sempre il Concordato che unito alle leggi di San Pietro farà scudo più che crociato per le loro santità.
Ma tutto questo che cosa ha da spartire con la Fede e con Cristo, la Verità, la Via e la Luce?
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