COME TI FACCIO SPARIRE SE NON SEI MAGGIORDOMO

Enzo Biagi, Daniele Luttazzi, Sabina Guzzanti, Aldo Busi… nomi che rimandano subito ad una parola “epurazione”.
Parrebbe un metodo usato da pochi anni, a ricalco dell’uso mussoliniano censorio.
Invece non è così.
In pochi ricorderanno un caso gravissimo che colpì uno dei più grandi giornalisti italiani: Ruggero Orlando.
Durante un suo editoriale, nel TG dove lavorava, si scagliò contro i privilegi vaticani e il Concordato fra Stato e Chiesa. Disse in pratica che i preti disseminati nelle varie parrocchie italiane erano ospiti del territorio nazionale, il Vaticano pure, essendo in Roma e parte di Roma; che i rappresentati tutti dello Stato Pontificio dovevano rispettare le leggi nostre e non imporre le loro rivendicando il “suolo parrocchiale” come appartenente alla Santa Sede, quindi una sorta di Ambasciata straniera; si spinse oltre e chiese pubblicamente, in diretta, al Papa e ai suoi ministri di non interferire nella sovranità italiana, smettendo una volta per tutte le ingerenze politiche sulle leggi del nostro Stato [allora si riferiva in particolare al referendum sul divorzio, ma non solo]. Concluse con un’invettiva: “loro sono per l’appunto ospiti, che noi tolleriamo a casa nostra, si comportino da ospiti rispettandoci, altrimenti se ne vadano.”
Ruggero Orlando non fu più visto in televisione. A lui di certo non fregò molto, era vicinissimo alla pensione, però lo fecero sparire. Aveva osato parlare pensando. Soprattutto si era “permesso” di attaccare la Chiesa. E guai a farlo allora come oggi.
Visto cosa è successo ad Aldo Busi? Stessa fine. Cacciato da ogni programma televisivo. Perché in una delle più belle pagine della letteratura sociale che si sia mai vista alla RAI, la sua, ha detto quello che pensava del Papa e non solo. Ha parlato di cultura, pecore, popolo italiano ormai costretto a camminare a schiena china, ignoranza del potere, omofobia, presidente del consiglio… E lo ha fatto senza risparmiarsi, con l’onesta intellettuale che solo un Pasolini sarebbe riuscito a fare.
Uno dei più grandi scrittori, provocatori, intellettuali, omosessuale dichiarato, tradotto in decine di lingue al mondo nei suo libri viene cacciato per decisione dei vertici RAI perché “una valanga di proteste del mondo cattolico lo ha chiesto”. E’ strano che qualche cardinale, arcivescovo, premier, capo di Comunella e Liberatutti, magari pure governatore della Lombardia, siano definiti valanghe. Ma tant’è. Epurato!
Cancellavano pure Carmelo Bene da ogni dove. Lo fecero talmente tanto che Lui decise di boicottare l’Italia e portare il Teatro solo all’estero. Poi, dopo anni, si accorsero che non avevano a che fare con il solito cialtrone loro simile, lo riproposero. Ma lui era “peggiorato”. Tra gli umani in platea e il simulacro sul palco c’era il baratro. Da una parte Lui non più neppure rappresentante del suo medesimo io, negazionista della presenza corporea, pura idea; dall’altra, in basso la cloaca assordante, che manco riusciva ad essere phoné. Si accorsero improvvisamente di lui anche i teologi, i prelati, l’Avvenire [organo della CEI] tanto da scrivere che “quell’uomo è talmente vicino a Dio e alla santità che ci ha dato una altissima lezione di fede incondizionata”. Se ne accorsero talmente in tempo che Lui dopo poco morì. Aveva già il cuore con un numero non chiaro di pace-makers, non gliene fregava poi più molto di questa vita. Tanto per quello che gliel’avevano fatta valere…
Anche Pasolini fu “attenzionato” dai porporati per il suo “Vangelo secondo Matteo”. Al miracolo! In mezzo a persecuzioni continue, denunce perché omosessuale, sequestri dei suoi film, fango dallo stesso PCI al quale lui sentiva di appartenere, processi per offesa alla religione di Stato e al comune senso del pudore, insulti dalla stampa nazionale… ecco un “finocchio” che fa un film meraviglia su Gesù. Peccato che poi quel “frocio” abbia deciso anche di raccontare il fascismo di Stato nel “Salò e le 120 giornate di Sodoma”, e lo abbia fatto in modo così immortale che ancora oggi è attualissimo, profetico, racconta di noi, di quest’Italia di oggi, ma lo aveva fatto più di trent’anni fa.
E poi lo hanno ammazzato perché basta così. Ridotto al silenzio eterno. Macellato come un agnello pasquale. Banda della Magliana, fascisti, segreti più o meno di Stato, connivenze, criminalità organizzata. Guai ad uscire dal seminato, e se lo fai stai attento, sii modo signorile e devoto. Ossequiante il Padrone, chiunque esso sia.
Puoi anche fare casino, urlare e bestemmiare in qualsiasi salotto televisivo, insultare il prossimo, augurare la morte al tuo simile, spogliarti nudo, raccontare le peggio palle, alzare pure le mani e sputare. Sei anche autorizzato a derubare il povero, fotterti la donna d’altri, rendere falsa testimonianza, disonorare padre e madre, uccidere, giurare sulla testa dei tuoi figli, tradire gli affetti più cari, prendere anche meno di trenta denari per mandare in croce l’avversario, adorare idoli e prendere l’ostia allo stesso tempo; l’importante è che tu sia alla scuola dei maggiordomi professanti l’amore parolaio. Che tu contribuisca alla stabilità di questo sistema basato sul peccato mortale e l’orgasmo con satana.
Vedrai che pure a te, poi, daranno sepoltura a Sant’Apollinare.
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