venerdì 30 aprile 2010

LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADOSSO

IL POTERE DEVE ESSERE OPERATO


Cosa si festeggia questo primo maggio?
Se c'è da festeggiare poi qualcosa…
E' già tanto che ci permettono di scendere in piazza, fare cortei.
Magari dobbiamo pure ringraziarli per la magnanimità, e non solo.
Stare attenti e soprattutto con due piedi in una scarpa.
Facciamolo in modo sommesso, nascondiamoci gli uni negli altri, dimostriamo che siamo in meno.
Meglio sarebbe uscire per le strade a piccoli gruppi silenziosi, vestiti di grigio, con il rosario in mano, una croce ben in vista.
Camminare lenti, parlare sottovoce, farlo mimando il salmodiare.
Se ci si accorge d'essere fotografati o filmati, portarsi subito il pugno al petto, battere sul torace, chinare la testa e dire in coro "mea culpa".
Molta attenzione poi dovremo fare a rilasciare interviste, sarebbe meglio tacere.
Ma, nel caso, meglio dire cose tipo "siamo pellegrini diretti a Torino per la sindone", "ci scusi, ma facciamo tardi alla messa", "non siamo manifestanti, non sappiamo nulla fratello"…
Negare.
Dimostrarsi stupiti e spaventati.
Certo che per essere davvero sicuri ogni gruppo dovrebbe possedere un suo prete, frate, suora, capo scout, una personalissima Polverini.
Chi non riesce in tempo a darsi un simbolo pacificatore, opti per la presenza al proprio interno di ragazza scollacciata, giovane, dai seni forti, le cosce in mostra, il cartello addosso "voglio fare la ministra" o "sono nata per la politica"…
Lo so che può sembrare troppo usare tutte queste precauzioni.
Ma uscire oggi in piazza senza preservativo indossato è pericoloso!
Qualcuno dirà: "ma il premier con la d'Addario non ha usato il profilattico, anzi: le troie che gli portavano erano avvertite prima che a lui piace il bare backing".
Beh? Che c'entra? Scusate, lui è Berlussonini, mica è umano come noi!
Altri avranno subito pronta la contigua contestazione: "dopo il massaggio alla cervicale di Bertoladro al Salaria Club, i figliocci dei padrini non li hanno trovati i preservativi!".
Ma allora volete proprio farvi scoprire che siete comunisti!
Forse anche omosessuali.
Avete anche la pentola per fare bollire i bambini?
Se il capo della Prostituzione Civile ha usufruito di una manipolazione massoterapia, che bisogno aveva del cappuccio?
Dovete convincervi di queste cose!
Oggi siamo all'aria aperta, è per l'appunto il primo maggio: diamoci una parvenza d'amore e allineiamoci se vogliamo la festa.
Ci vuole poco che la facciano a noi se non siamo buoni.
Ogni tanto dobbiamo ragionare bene, e non a muzzo rosso!


Avete ben visto la Stefania Craxi cosa ha detto dopo il 25 aprile: "se festeggiate la liberazione, da oggi in poi voglio anche una giornata di vergogna per ciò avete fatto a piazzale Loreto a quei poveretti del Benito e della Claretta."
Perché i nostri dirigenti politici di notte non dormono, di giorno non hanno da fare altro se non esternare le insonni pensate.
Lavorassero come noi non avrebbero il tempo di proporci certi merletti compassionevoli.
Per l'appunto!
Teniamoci pronti allora, perché di certo, domani, qualcun altro di loro vorrà l'omaggio di massa ad Hammamet, alla tomba del martire Bettino.
Chi si meraviglia è perduto.
Fare buon visto a cattiva sorte.
Piove merda, governo nuvola!
Anzi no, questa ultima non adoperiamola, è pericolosa.
Diciamo liberamente, tutti in coro: "lunga vita al presidente!"


Sorridiamo e mostriamoci felici!
Perché è festa oggi.
Spiegatemi perché allora non volete essere gioiosi?!
Non sono permesso il broncio e la faccia depressa. Dimostriamo che siamo contenti.
E quando il corteo sarà formato e passeremo dalle parti del Circo Massimo urliamo forte "viva il ministro Scajola, santo subito!", ma anche "Claudio: no pasaran!".
Sarebbe anche bello tenere in mano mazzolini di anemoni, che non siano tutti cremisi!, fare una deviazione equa e solidale in via Merulana al suon di "viva i generali" e "Lunardi sei tutti noi!".
Perché è vero, ci vogliono bene.
Ci amano.
Dai abbracciamoci tutti e piangiamo.
Come quelli di Comunella & Liberatutti.
Sarà bellissimo.
E stasera tutti al cinema a vedere "Uccidimi", il film con Balucci Jr.
Mi raccomando: non deviate, altrimenti se ne accorgono!

Lucio Galluzzi
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giovedì 29 aprile 2010

LA POLITICA DEL CAZZO






Sarà cambiato qualcosa dai tempi neri della Democrazia Cristiana?
Quasi sembra non sia mai esistito quello scudo crociato malefico.
Lo hanno messo in cantina, apparentemente, si sono dotati di cliniche estetiche personalizzate ed esperti d'immagine.
Hanno scoperto il maquillage totale, la forma dell'apparenza a tutti i costi, il mercato politico dello spettacolo.
Insomma: adesso abbiamo degli attori consumati al potere.
Intorno a l'enorme macchina della promozione d'immagine, a tutti i costi.
Costi quel che costi.

Li sì vede ad una Porca a Porca tristi e sommessi, vestiti grigio antracite, senza un sorriso, semi piangenti.
Raccontano di drammi privati, separazioni dalle mogli, persecuzioni profonde alle loro persone magnifiche.
Ostensioni del fondotinta.
Tra uno stacco e l'altro, di certo, le truccatrici di fiducia, hanno pronta la pompetta al mentolo e le lacrime di paraffina.
L'assistente di studio passa i kleenex, così al ritorno dai consigli per gli acquisti, l'eroe di turno lo si può vedere pure commosso.
Ed è impennata di share.
E se anche non ci fosse impennata, truccano i dati auditel ad arte perché l'audience appaia alta, la più alta.
Più alta di Ballarò, Annozero, Amici, l'Infedele. Finanche dell'Isola dei Famosi.
E l'Italia mammona, romantica, cresciuta a Liala e De Amicis, abbandonata sui letti Eminflex, col telecomando del Mediaset Premium on Demand tra le mutande si identifica nella sofferenza di Stato rappresentata.
Una volta si sapeva che: "l'hanno detto da Raffaella Carrà, quindi è vero!"
Oggi si afferma per negazioni:"Non l'hanno detto a Report, non lo dicono Santoro o Travaglio, neppure il TG3 o La Repubblica… quindi è vero!!
Non si legge più: libri all'indice.


La scuola pubblica è stata ridotta ad appendice fastidiosa, la Gelmini andrà a Ficarazzi per abilitarsi medico chirurgo regimental, e poi zac!
Non ci sarà neppure bisogno di punti di sutura.
Sarà una endoscopia senza dolore, così non ve ne accorgerete.
E dopo, tutti a casa per il prossimo passaggio televisivo dei Capi dei Miracoli Riflessi.
Ed eccolo lì, è lo stesso che c'era poco prima dall'Insetto, ma non piange più. Ha cambiato abito, camicia e cravatta. E' abbronzato, sorridente, proprio un amore di omino. Ha anche i capelli nuovi.
E dire che sono passati solo pochi minuti.
Ma dalla finestra colorata in full HD, sesta generazione, tridimensionale tutto quello che passa DEVE essere vero.
Non c'è più possibilità di critica.
Se prima quel tizio era in depressione da abbandono d'affetti di famiglia, e aveva detto, tra lacrime e voce rotta, che non ci stava più al gioco dell'apparire in TV, e ora è di nuovo lì, in un altra scenografia, completamente diverso e con messaggi contrastanti i precedenti suoi.. beh?
Chi si meraviglia è un comunista, magari pure omosessuale!
Fa bollire i bambini e invita i giudici a casa sua a mangiarli.
E se ha dubbi sull'autenticità del pagliaccio di turno che sta guardando, faccia attenzione: c'è sempre un Littorio Feltri, un Brachino Calzino, uno Sgarbi Macho di turno pronto a spararti addosso con un kalashnikov, un criminologo Bruno e uno psicologo Meluzzi Cristico che preparano il plastico per il Vespone, una Santadeché con lo sputo pronto.
Si ha un bel dire "ma è la televisione, mica possono colpire davvero!"


Basta spegnere lo schermo e guardarsi "Videodrome."
Sarà anche Sci-Fi, allora anche il Grande Fratello lo è, quello della Marcuzzi non di Orwell.
Cioè, l'Autore non lo sa neppure lui, ormai, quale sia il Grande Fratello autentico e quello reality.
Perché se è reality allora è quello vero, direbbe un qualsiasi Cantatrice Calva.
Direbbe anche: "sono muta e mi pettino sempre allo stesso modo". Nessuno se ne accorgerebbe della logica ribaltata e resa assurdo.
"L'hanno detto alla TV quindi se la Cantatrice Calva è muta e si pettina sempre allo stesso modo… è vero e sarà un'ospite di Paola Perego allo Show dei Records…"
È cambiata proprio la Democrazia Cristiana!
Una volta, quando c'era lei, ci stavano i treni che saltavano, le piazze che esplodevano, le stazioni rase al suolo dal tritolo, gli aerei inabissati, le brigate rosse e le falangi armate più o meno di Stato, le leggi Scelba, il codice Rocco, la legge Reale, gli scioperi dei metalmeccanici manganellati dai reparti celere, le piazze Navona con i Cossiga di turno e Giorgiana Masi ammazzata, massonerie, IOR, Marcinkus, mafie, mani pulite…
Una volta anche Aldo Moro è stato rapito.
Non lo hanno fatto più ritornare.
Chissà perché.
Ma oggi no, i tempi sono cambiati.
E noi mister Tamburini che non abbiamo voglia di cantare, rimettiamoci la maglia!
Minima Moralia e Adorno.
Chiedo scusa, dimenticavo: i libri non sono più ammessi.
Di quello scudo con la croce restano solo, solo?, cariatidi a testimoniare il "siamo qui a controllare che tutto sia fatto per il meglio".
Ce n'è una che ha quasi cent'anni. Una specie di vergine di Norimberga. Inquietante tanto quanto Licio Gelli.
Se ne sta ancora lì, seduta al Senato di questa Repubblica Assoluta d'Arcore, come una Suspiria, forse attende che il Piano di Rinascita della P2 si applicato fino alla fine e pedissequamente.
La mummia è tranquilla, lo è sempre stata, mai alcun processo per mafia e stragismo l'hanno minimamente scalfita.
Semmai le sentenze hanno detto che lei, la cariatide, ha avuto parte personale con la Mafia e i poteri occulti criminali fino ad un certo periodo della nostra Storia, è colpevole, ma prescritta.
Così come è prescritto Mills.
E subito i Minchliolini di turno a strillare "assolti! assolti!"
Come la Giulia Buongiorno: "Presidente: assolto! Assolto! Dai dai dai dai!"
Ma no, non è assoluzione: è prescrizione, cioè la legge voluta dai corruttori per non essere considerati tali.
Ora, quelli che non sono più la Democrazia Cristiana, ma ci sono ancora eccome! hanno imbiancato il sepolcro però, visto che tutta la progettazione di Gelli è stata messa in pratica, resta solo la seconda parte della Costituzione da cambiare, ma il 25 aprile scorso, Berlussonini ha promesso a reti unificate, che lo farà… non hanno più molto da compiere, infatti da tempo si occupano d'altro.


Cioè: si occupano di sé stessi, quasi ed esclusivamente.
Ogni tanto c'è qualche G8 a Genova da sistemare, ma normale amministrazione.
Ora che tutto è tranquillo, quasi nessuno sciopera più, nelle piazze si applaude l'Unto dal Signore che entro tre anni sconfiggerà il cancro, poi costruirà le centrali nucleari per ridarcelo; ora che è stato stabilito per editto imperiale l'obbligo d'amore di Stato, gli italiani possono stare tranquilli.
E' finito il tempo del casino: ora c'è Casini che lui c'entra, bello, atletico, sempre reduce dal solleone, pieno di vitale, sana e santa sessualità. Lo si può ancora ammirare sullo yacht negli scatti che mostrano il suo bigolo sprepuziato, le pelurie, i glutei signorili. Che bell'uomo!
Lui di sicuro non se n'è accorto quando il paparazzo lo fotografava. Non ha saputo che il suo pipone era in copertina sul settimanale preferito dalle care elettrici.
E se quello del Pierferdy non è gradito per dimensione, c'è l'over size di Montezuma, dai corpi cavernosi più industriali e semi tonico; poi quello del premier, ma dicono sia un falso; il piccolo ma tosto gioiello dell'amico Silviesco Topolanek pro/teso verso due ragazze seminude a Villa Certosa.
Hanno così sdoganato la politica del cazzo.
Un chiodo fisso di questa classe dirigente: la trombata ad ogni costo.
Copulare e farlo nel proibito, in mezzo a scandali e mazzette, prostituzione civile, senza preservativo, parlandone al telefono, prenotando troie e ammiccando a minorenni, girarsi con le trans, pippare, qualche morto arso vivo, far sì che vedano le stelle tra anemoni e ex del cacao meravigliao.
Ridere durante un terremoto e organizzare la festa megagalattica della topa per il messere di turno.
Più scopi, più ti gonfio l'appalto e distraggo denaro pubblico, lo giro a parenti e ti compro pure la casa al centro di Roma.
Tanto non mi arresteranno, c'è un decreto fattapposta, se non c'e lo faranno.
E in questo turbinìo d'inguini bollenti, in mezzo alle autoreggenti della Brambilla, i nudi della Carfagna, le igieniste orali personali, è nata la nuova era della marchetta: l'utilizzatore finale tromba con la carne fresca di turno e gli italiani gli pagano salata la prestazione e nel mentre sentono un gran bruciore all'ampolla rettale.

Lucio Galluzzi
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domenica 25 aprile 2010

RESISTENZA D'AMORE VERO

PICCOLA ANALISI DELLA MALATTIA PSICHIATRICA AL POTERE

E SUA CURA


Hanno giocato talmente sporco per tutto questo tempo che la confusione è totale.

La loro "democrazia" sottrattiva fa paura perché applicata scientemente e in continuità.

Non si fermano un solo attimo. Sono feroci, cinici, malati, rabbiosi, integralisti delle Crociate.

Ma non li vedete?

Sono incapaci di ridere, la satira li fa andare in bestia, la verità li irrita al punto tale che emanano editti e scomuniche segreti,

ordinati telefonicamente, se ne vantano pure se scoperti.

Tutto gli deve essere permesso.

Urlano quando li si sorprende con le dita nella marmellata.

Se provi a chiedere perché rubavano confettura, risponderanno che è tutta colpa degli omosessuali e delle trans.

Tu gli fai notare che non hanno risposto, loro ti danno dell'idiota, continuando a parlare d'altro.

"Parlare" è un eufesmismo.

Non lo sanno fare.

Urlano, insultano, sputano, diffamavano, distruggono vite usando i loro giornali.

Quello che hanno detto oggi con la carta stampata, domani sarà ripreso, approfondito, intossicato nei salotti televisivi loro.

Perché è solo lì che si decide.

Convinzione di massa, ipnosi catodica mista a sermoni di preti veri per ore.

Prima se ne stanno avvoltoi sul trespolo preparato dagli scenografi. Difficile capire la loro vera natura di dilania carogne: sono stuccati in volto, abbronzati anche a gennaio, pettinati che neppure un capello si muove all'aria condizionata.

Hanno i curatori dell'immagine.

L'estetista personale.

I tricologi pronti con spray e sintetico per chiome impresentabili alle loro età.

Li vedi?

Settantenni con la pelle della faccia che pare il culetto del bambolotto Cicciobello, tirata, lucidata, senza una ruga, stirata, plastificata.

Non una sola imperfezione.

Plastinazione!

Vestiti perfetti.

Sono sempre lì, illuminati dall'occhio di bue che guardano come al loro personalissimo e devoto dio.

Cannibali!

Non sembrano avvoltoi davvero.

Appena aprono bocca, eccolo il fiume irrefrenabile di putrescina.

Il vapor d'alito verde: cadaverina.

Lì capisci, ma solo se vuoi, se quelli sono dei morti.

Cadaveri che si cibano d'altri.

Chissà quante cure fanno per mantenersi semoventi. Non te lo vengono certo a dire.

Spariscono ogni tanto, per qualche giorno.

Speri non si siano più svegliati al mattino.

Poi, non a volte, ma sempre, ritornano più "giovani" e atletici. Fingendosi teen agers.

Buffoni patetici.

Mi viene in mente Ceaucescu e la sua criminale nomenclatura.

Usavano il sangue dei bimbi di Bucarest per farselo sparare nelle vene periodicamente.

Erano convinti che così facendo il loro corpo non sarebbe invecchiato.

I bimbi poi morivano di Aids.

Loro, i Ceaucescu, fucilati, spazzati via in poche ore da una piazza di milioni che non ce la facevano più.

Ma noi non siamo la Romania seppure quasi al fondo di ogni umana sopportazione.

Non solo qui da noi ci stanno i pagliacci con il culto della personalità.

C'erano, per l'appunto, a Timisoara-Bucarest, ci sono a Mosca, in Francia, Libia, Bielorussia…

I megalomani in delirio, esasperati dalla paranoia, si frequentano tra di loro. Si rimirano.

Si amano.

Si consigliano, collaborano e stringono pure alleanze.



Convinti della propria eccezionale forza fisica e bellezza irresistibile, usano troie come contorno, perché è solo con loro che possono far finta d'essere vincenti.

"Pagano" e le ragazze, con doveroso attaccamento alla professione del corpo, li gratificano con bugie e compassione obbligata.

Mi sono chiesto come una bella donna, perché lo è proprio, giovane e vitale si sia vissuta la "storia" di sesso con un vecchio.

Che cosa abbia realmente provato dentro la sua anima.

Dubito fortemente che lei sia gerontofila o fetish.

Come dubito per le altre che vengono offerte ai megalomani sparsi di qua e di là.

Perché questi malati pensano veramente che tutte le donne devono obbligatoriamente cadere ai loro piedi.

Perché sono superuomini, profeti, maghi, tutti i meriti gli sono dovuti, hanno i titoli, le ricchezze, tutte le alte relazioni possibili.

Persino con i padreterni.

Fino a quando restano nella loro sfera privata, facciano pure cosa vogliono. E ci mancherebbe!

Ma i paranoici e i megalomani vanno in compulsione, non ce la fanno più a stare nel privato, devono sconfinare.

Dimostrate a tutti la loro potenza.

E tutti sono le loro puttane.

Questo "soggetti" che sono fuori, devono per l'appunto, manifestarsi fuori.

Passano ai fatti.

La loro "potenza" e i "titoli" sono esibiti con la parola, il modo di vestire, il linguaggio corporeo, l'agito.

La parola, che per loro è il Verbo, la usano insultando, infrangendo le regole sociali, legali e d'ordine pubblico, denigrando i giudici…

Non è un caso questa ultima cosa sui giudici.

Il delirio di onnipotenza e di grandezza è spessissimo legato a quello di persecuzione.

Se il matato "sa tutto", è potente all'infinito, convinto d'essere lucido, ne desume che tutti gli vogliono male.

Che si voglia attentare alla sua vita.

Sopprimerlo.

Perché quelli che lui considera i suoi nemici, quasi tutti, hanno un solo interesse: attentare alla sua fortuna/posizione.

E il paranoico "produce" sempre di più.

Non riesce a smettere.

Vuole essere protetto a tutti i costi, comincia a nascondersi, si inventa menzogne sulla sua incolumità, richiede leggi speciali, le ordina.

Le ottiene pure.

Si rapporta solo con i fedelissimi, che sono la sua vera ed unica famiglia.

Quella naturale deve sgretorarla, perché non si fida neppure della moglie.

Ha previsto la sepoltura dei fedelissimi "fratelli" insieme a lui.

Anche da morto lo dovranno proteggere e difendere.

E saranno deposti nel bunker mausoleo.

Con lampade eterne.

Perché lui ha paura della morte, della fine.

Non sopporta solitudine e silenzio, l'abbandono lo ciclotimizza.

Il delirio d'onnipotenza non ammette mortalità.

Deve inventarsi pure acrobazie sfibranti come quella dell'odio che solo lui sa trasformare in amore.

Comincia a parlarne, nessuno deve volergli male, perché lui/loro ama/amano tutti.

E' proprio questa l'arma da usare per l'attuale resistenza nostra: l'amore vero.

Noi che si sa cos'è il calore della fratellanza, ne conosciamo storicamente e geneticamente il colore, lo abbiamo praticato: riprendiamoci!

Usiamolo questo amore contro quello malato.

Sarà dirompente, terapeutico.

Sarà Rivoluzione.


Lucio Galluzzi
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venerdì 23 aprile 2010

TROTE, SINDACI "SCHIERIFFI", GABINE ELETTORALI E ALTRI MOSTRI


A LORO GEORGE ROMERO GLI FA UN BAFFO

Ascoltare con attenzione è importate. Evita di farsi scivolare addosso la marea di cialtronate e castronerie dichiarate, cantate, urlate, scritte dai personaggi che ancora oggi imperversano dal Parlamento di questa stuprata Repubblica alle piazze, dagli studi televisivi ai giornali e formar più o meno di famiglia Berlussonini.
Sono passati anni, quindici circa.
Adesso quegli stessi figuri girano un po' la frittata.
Non dichiarano guerra così palesemente, se la tengono dentro, e la trattengono, con i loro fedelissimi popoli celtici padani, ruminandola fuori da occhio indiscreto.
Perché ora sono al governo.
Si sono dati una mano di intonaco, portano anche cravatte, giacche quasi presentabili.
E' vero, ogni tanto qualcuno, Calderoli, non sa che esiste anche la parte bassa del corpo umano, e si presenta ad un intervista con doppiopetto, camicia e sotto bermuda da stirare, piede nudo con infradito.
Sono fatti così.
Ieri dicevano che Berlussonini era mafioso, riciclatori di soldi di cosa nostra, pubblicavano prime pagine della "Padania" con titoli cubitali di insulti e accuse al nemico numero uno.
Da parte sua, il futuro Califfo d'Ardore non se ne stava di certo zitto, rendeva pan per focaccia. Sarebbe meglio dire: cassoela per polenta e ossei.
Ma, le poltrone e il potere sono una panacea.
Un filtro d'amore, solo per loro però. Il popolo non c'entra. Quello se ha fame può mangiare croissant o sposare Pier Silvio.
Ora le due parti antagonista si amano alla finta follia.
Fino a quando non succederà un altro caso di separati in casa [delle libertà] come quello tra Fini e il Mecenate Faraonico.
Allora puntuali ricominceranno le litanie di Satana, li lingue bifide, la schiuma ai lati delle labbra, gli sputi e la xenoglossia.
Come al solito non sarà presente alcun esorcista e andranno avanti fino al nuovo accordo d'amanti di fatto.
E gli italiani, educati a reality, fascismi, devolution culturali e scuola pubblica non si meraviglieranno.
Riandranno chini alle urne, soddisferanno la voglia di manganello e li ri-ri-ri-voteranno.
Mussolini diceva "io non ho creato il fascismo, l'ho tratto dall'inconscio degli italiani."
Quanto era ed è nerissimamente vero.
Montanelli lo ricordava benissimo: "questa [quella di Berlussonini-Fini, NdA] non è la destra, questo è il manganello, gli italiani non sanno andare a destra senza finire nel manganello…"
E ci siamo ricaduti grazie al potere della Società dello Spettacolo del Grande Fratello, predicante l'oblio Storico e la negazione dell'identità.


Cancellati i partiti, la satira è considerata criminosa, Daniele Luttazzi e Sabina Guzzanti trattati da terroristi, leggi non solo ad personam, ma ad rettum Costituzione, nuovi podestà travestiti da sindaci, neo governatori delle Regioni [davvero grossi nei! NdA] che prima dichiarano guerra alle Leggi dello Stato in nome della santa Nuova Crociata, poi devono tornare indietro, rimangiarsi quello che avevano detto perché arriva l'ordine contrario dei Capi.
Contrario non sta a significare, in questo caso, che la pensano diversamente dai Cota, Zaia, Polverini… ma: "non ditelo così apertamente, fate finta di nulla per un po'… il rapporto anale deve avvenire con tecnica precisa e studiata… la penetrazione dello sfintere non deve essere fatta di colpo, ma lentamente, un piccolo pezzo dopo l'altro, altrimenti il ricevente grida e si toglie e il dante di turno non può terminare…"
Sono ancora piccoli e inesperti, nella testa, questi Balilla assunti alla politica da non si sa dove e perché.
Scelti nelle "gabine" [cfr: Umberto Bossi, NdA] elettorali da loro simili, astinenti da manganello.
Questi non sanno neppure dell'emigrazione negli Stati Uniti di 30 milioni di italiani avvenuta tra la seconda metà dell'800 e quella del '900.
Non studiano, e ritengono che gli immigrati siano un fenomeno di questi ultimi due decenni che riguarda solo l'Italia, perseguitata dall'Islam, invasa dagli extra CEE.
Non conoscono la differenza tra extra CEE e comunitario.
Sì dirà: ma queste sono sottigliezze. [Gentilini direbbe sottilette, NdA].
Vero!
Non conoscono i congiuntivi, le preposizioni articolate, la costruzione della frase, non leggono…
Pensa un po' se si dovesse proporre a questi tristissimi di confrontarsi in contraddittorio sulla disparità dell'economia mondiale. Se gli si dicesse che gli immigrati da noi sono una risorsa irrinunciabile, anche culturalmente, che ci arricchiscono e che sono qui a chiedere, sprattutto!, a noi il saldo di un conto in sospeso fatto di colonialismo, occupazioni, guerre, sfruttamento, schiavitù…
Se si suggerisse ai legaioli e ai vari berlussonini di leggere con attenzione Susan George e di invitarla ai loro convegni.
Se queste cristianissime guardie padane approfondissero, anche poco, la conoscenza di multinazionali come la Del Monte, Ciquita, Nestlé, Doyle, Lipton… forse potrebbero anche cominciare a capire perché i disperati sono qui da noi.
Se dessero un'occhiata ai rapporti della Banca Mondiale sulla distribuzione della ricchezza nelle zone della Terra.
Se consultassero i rapporti annuali di Amnesty International e quelli dell'ACNUR, potrebbero anche iniziare un percorso di conversione vera, comprendendo che il Crocifisso non è quello che si appende nelle aule e nei luoghi pubblici, ma i fratelli stranieri, inchiodati proprio da noi centurioni del Primo Mondo in guerra perenne, sistematica, contro Terzo e Quarto Mondo.
Se solo avessero Carità.

***



[Le citazioni riportate qui sotto sono fedeli trascrizioni, compresi gli errori che volontariamente l'Autore non ha corretto.]

Bossi, comizio, 1995: "La lega avanzerà baionette in canna, paese per paese, villaggio per villaggio, andremo a snidare anche nel profondo sud la partitocrazia";
Maroni, intervista, 1998: "Noi giriamo casa per casa valle per valle, comune per comune, abbiamo i nostri militanti dappertutto.";
Inno Padano: "E noi che siamo padani, abbiamo un sogno nel cuore, bruciamo il tricolore… bruciamo il tricolore…";
Calderoli, tg1 "e con la mia t short è una bastaglia di libertà, poi lei non ci crederà ma la indosso anche adesso, guardi [mostra la vignetta contro Maometto sbottonando la camicia, NdA] ";
Bossi, comizio 1995 "Pure Mussollini aveva un monopolio televisivo delle dimensioni di quello di Berlusconi";
Berlusconi 1995: "Io non mi siederò mai più ad tavolo a cui ci sia il signor Bossi, e non sosterò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno perché è una persona totalmente inaffidabile";
Bossi 1998 "La magistratura di Palermo ha più o meno le prove che sedici holding diciamo occulte, fanno parte in realtà dell'impianto societario della Fininvest. E' come dire, che so…, che i quattrini che presero la Fininvest venivano da cose oscure, da cosa nostra, da cosa di questo tipo…";
Borghezio: "I leghisti anche duri e puri non hanno mai dato luogo in realtà ad aggressioni, e violenze…";
Borghezio, un comizio : "Fottuti islamici bastardi, solidali, sono moderati… moderati un cazzo!";
Borghezio, un comizio : "Cazzo, questa è la Lega! Perché come nelle Crociate Dio la vuole, contro l'Islam per difendere questa terra, gli facciamo un culo così, se siamo uniti se siamo forti";
Borghezio al megafono dopo un'azione contro gli immigrati "E' così che si deve fare, il nostro territorio non illudetevi, la polizia e i carabinieri data la situazione che c'è con la magistratura, hanno le mani legate, il territorio ce lo dobbiamo pulire anche noi, e questa sera abbiamo dimostrato di saperlo fare…";
Borghezio, un comizio: "Sinistra di merda, sinistra di vigliacchi, sinistra falsa, no global delle balle";
Calderoli, un comizio: "loro vengono a casa nostra a chiederci di toglierci i nostri crocefissi, o di rinunciare al nostro Natale o al nostro presepe? ";
Borghezio, un comizio: "Le nostre aule, davanti ai nostri figli, a cui negano addirittura i canti di Natale, pensate! Pensate se ai nostri nonni avessero raccontato che noi ci lasciamo togliere i canti natalizi da una banda di cornuti islamici di merda. Parole caute e moderate…";
Calderoli, un comizio: "La porta è sempre aperta, tornino giù nel deserto a parlar coi cammelli o nella giungla con le simmie, ma a casa nostra si fa come si dice a casa nostra!";
Borghezio, un comizio: "Questi Imam, che confondono il nostro paese con una terra di conquista, se lo mettano bene in testa: o provvede lo Stato con la nuova legge o andiamo a pigliarli noi uno per uno per la barba, e li buttiamo fuori, a calci nel culo, dalla padania e dall'Italia… detto con il massimo rispetto!";
Gentilini, comizio: "Quindi tolleranza sero! Questo è il vangelo della lega, tolleranza sero!";
Gentilini, l'allora prosindaco di treviso, intervista: "tolleranza sero, cioè io non permetto che per le strade vengano vendute paccottiglie da tutti quegli estracomunitari, non tollero assolutamente che si vendano fiori, che si lavano vetri, perché se lei entra nella città di Treviso vedrà scritto idealmenteeee 'lassiate ogni speranza o voi che entrate.';
Gentilini, comizio: "Pisanu, sta facendo la caccia alle cellule dormienti, vorrei sapere dove dormono, dormono nelle moschee, nei centri islamici, e dormono forse in quale paròcchia, di qualche prete rosso!, anche le gerarchie ecclesiastiche… torna il vangelo di Cristo e non amare il vangelo islamico, perché il vangelo islamico è morte e quindi anche qua: tolleransa seroooo!"
Monza, festa dei giovani padani: "sono iscritto ai giovani padani di Desio, mi avvicina alla lega il rapporto che ha con l'immigrazione e con anche il fatto che riguarda la criminalità e la giustizia"; "della Lega mi interessa ad esempio contro l'islam e contro gli immigrati che vengono qua, perché gli immigrati vengono qua e vogliono imporre le loro cose e non è giusto, se noi andiamo nel loro paese non possiamo imporre le nostre cose, ad esempio loro vogliono costruire qua le moschee, se noi andiamo nei loro paesi non possiamo costruire le chiese e quindi non è giusto"; "i valori che mi conquistano della Lega è l'identità del popolo padano, i valori padani, cioè, un valore padano… è… adesso non so, tipo… un padano è una persona onesta che lavora, una persona che mette agio…";
Gentilini, intervista "ah… io ho cercato di trasmettere quei ideali che ho sempre avuto dai tempi della mia gioventù… la mia gioventù era sotto il regime fascista e quindi ci hanno inculcato qual era l'ordine, la disciplina e il rispetto delle leggi"
Gentilini, comizio: "Tolleransa zero! Sotto sero! Sempre intolleranza! Non voglio sentir parlare di buonismo o di perdono! Se mi danno uno schiaffo io gli spacco il muso!"

Lucio Galluzzi

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