venerdì 23 aprile 2010

TROTE, SINDACI "SCHIERIFFI", GABINE ELETTORALI E ALTRI MOSTRI


A LORO GEORGE ROMERO GLI FA UN BAFFO

Ascoltare con attenzione è importate. Evita di farsi scivolare addosso la marea di cialtronate e castronerie dichiarate, cantate, urlate, scritte dai personaggi che ancora oggi imperversano dal Parlamento di questa stuprata Repubblica alle piazze, dagli studi televisivi ai giornali e formar più o meno di famiglia Berlussonini.
Sono passati anni, quindici circa.
Adesso quegli stessi figuri girano un po' la frittata.
Non dichiarano guerra così palesemente, se la tengono dentro, e la trattengono, con i loro fedelissimi popoli celtici padani, ruminandola fuori da occhio indiscreto.
Perché ora sono al governo.
Si sono dati una mano di intonaco, portano anche cravatte, giacche quasi presentabili.
E' vero, ogni tanto qualcuno, Calderoli, non sa che esiste anche la parte bassa del corpo umano, e si presenta ad un intervista con doppiopetto, camicia e sotto bermuda da stirare, piede nudo con infradito.
Sono fatti così.
Ieri dicevano che Berlussonini era mafioso, riciclatori di soldi di cosa nostra, pubblicavano prime pagine della "Padania" con titoli cubitali di insulti e accuse al nemico numero uno.
Da parte sua, il futuro Califfo d'Ardore non se ne stava di certo zitto, rendeva pan per focaccia. Sarebbe meglio dire: cassoela per polenta e ossei.
Ma, le poltrone e il potere sono una panacea.
Un filtro d'amore, solo per loro però. Il popolo non c'entra. Quello se ha fame può mangiare croissant o sposare Pier Silvio.
Ora le due parti antagonista si amano alla finta follia.
Fino a quando non succederà un altro caso di separati in casa [delle libertà] come quello tra Fini e il Mecenate Faraonico.
Allora puntuali ricominceranno le litanie di Satana, li lingue bifide, la schiuma ai lati delle labbra, gli sputi e la xenoglossia.
Come al solito non sarà presente alcun esorcista e andranno avanti fino al nuovo accordo d'amanti di fatto.
E gli italiani, educati a reality, fascismi, devolution culturali e scuola pubblica non si meraviglieranno.
Riandranno chini alle urne, soddisferanno la voglia di manganello e li ri-ri-ri-voteranno.
Mussolini diceva "io non ho creato il fascismo, l'ho tratto dall'inconscio degli italiani."
Quanto era ed è nerissimamente vero.
Montanelli lo ricordava benissimo: "questa [quella di Berlussonini-Fini, NdA] non è la destra, questo è il manganello, gli italiani non sanno andare a destra senza finire nel manganello…"
E ci siamo ricaduti grazie al potere della Società dello Spettacolo del Grande Fratello, predicante l'oblio Storico e la negazione dell'identità.


Cancellati i partiti, la satira è considerata criminosa, Daniele Luttazzi e Sabina Guzzanti trattati da terroristi, leggi non solo ad personam, ma ad rettum Costituzione, nuovi podestà travestiti da sindaci, neo governatori delle Regioni [davvero grossi nei! NdA] che prima dichiarano guerra alle Leggi dello Stato in nome della santa Nuova Crociata, poi devono tornare indietro, rimangiarsi quello che avevano detto perché arriva l'ordine contrario dei Capi.
Contrario non sta a significare, in questo caso, che la pensano diversamente dai Cota, Zaia, Polverini… ma: "non ditelo così apertamente, fate finta di nulla per un po'… il rapporto anale deve avvenire con tecnica precisa e studiata… la penetrazione dello sfintere non deve essere fatta di colpo, ma lentamente, un piccolo pezzo dopo l'altro, altrimenti il ricevente grida e si toglie e il dante di turno non può terminare…"
Sono ancora piccoli e inesperti, nella testa, questi Balilla assunti alla politica da non si sa dove e perché.
Scelti nelle "gabine" [cfr: Umberto Bossi, NdA] elettorali da loro simili, astinenti da manganello.
Questi non sanno neppure dell'emigrazione negli Stati Uniti di 30 milioni di italiani avvenuta tra la seconda metà dell'800 e quella del '900.
Non studiano, e ritengono che gli immigrati siano un fenomeno di questi ultimi due decenni che riguarda solo l'Italia, perseguitata dall'Islam, invasa dagli extra CEE.
Non conoscono la differenza tra extra CEE e comunitario.
Sì dirà: ma queste sono sottigliezze. [Gentilini direbbe sottilette, NdA].
Vero!
Non conoscono i congiuntivi, le preposizioni articolate, la costruzione della frase, non leggono…
Pensa un po' se si dovesse proporre a questi tristissimi di confrontarsi in contraddittorio sulla disparità dell'economia mondiale. Se gli si dicesse che gli immigrati da noi sono una risorsa irrinunciabile, anche culturalmente, che ci arricchiscono e che sono qui a chiedere, sprattutto!, a noi il saldo di un conto in sospeso fatto di colonialismo, occupazioni, guerre, sfruttamento, schiavitù…
Se si suggerisse ai legaioli e ai vari berlussonini di leggere con attenzione Susan George e di invitarla ai loro convegni.
Se queste cristianissime guardie padane approfondissero, anche poco, la conoscenza di multinazionali come la Del Monte, Ciquita, Nestlé, Doyle, Lipton… forse potrebbero anche cominciare a capire perché i disperati sono qui da noi.
Se dessero un'occhiata ai rapporti della Banca Mondiale sulla distribuzione della ricchezza nelle zone della Terra.
Se consultassero i rapporti annuali di Amnesty International e quelli dell'ACNUR, potrebbero anche iniziare un percorso di conversione vera, comprendendo che il Crocifisso non è quello che si appende nelle aule e nei luoghi pubblici, ma i fratelli stranieri, inchiodati proprio da noi centurioni del Primo Mondo in guerra perenne, sistematica, contro Terzo e Quarto Mondo.
Se solo avessero Carità.

***



[Le citazioni riportate qui sotto sono fedeli trascrizioni, compresi gli errori che volontariamente l'Autore non ha corretto.]

Bossi, comizio, 1995: "La lega avanzerà baionette in canna, paese per paese, villaggio per villaggio, andremo a snidare anche nel profondo sud la partitocrazia";
Maroni, intervista, 1998: "Noi giriamo casa per casa valle per valle, comune per comune, abbiamo i nostri militanti dappertutto.";
Inno Padano: "E noi che siamo padani, abbiamo un sogno nel cuore, bruciamo il tricolore… bruciamo il tricolore…";
Calderoli, tg1 "e con la mia t short è una bastaglia di libertà, poi lei non ci crederà ma la indosso anche adesso, guardi [mostra la vignetta contro Maometto sbottonando la camicia, NdA] ";
Bossi, comizio 1995 "Pure Mussollini aveva un monopolio televisivo delle dimensioni di quello di Berlusconi";
Berlusconi 1995: "Io non mi siederò mai più ad tavolo a cui ci sia il signor Bossi, e non sosterò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno perché è una persona totalmente inaffidabile";
Bossi 1998 "La magistratura di Palermo ha più o meno le prove che sedici holding diciamo occulte, fanno parte in realtà dell'impianto societario della Fininvest. E' come dire, che so…, che i quattrini che presero la Fininvest venivano da cose oscure, da cosa nostra, da cosa di questo tipo…";
Borghezio: "I leghisti anche duri e puri non hanno mai dato luogo in realtà ad aggressioni, e violenze…";
Borghezio, un comizio : "Fottuti islamici bastardi, solidali, sono moderati… moderati un cazzo!";
Borghezio, un comizio : "Cazzo, questa è la Lega! Perché come nelle Crociate Dio la vuole, contro l'Islam per difendere questa terra, gli facciamo un culo così, se siamo uniti se siamo forti";
Borghezio al megafono dopo un'azione contro gli immigrati "E' così che si deve fare, il nostro territorio non illudetevi, la polizia e i carabinieri data la situazione che c'è con la magistratura, hanno le mani legate, il territorio ce lo dobbiamo pulire anche noi, e questa sera abbiamo dimostrato di saperlo fare…";
Borghezio, un comizio: "Sinistra di merda, sinistra di vigliacchi, sinistra falsa, no global delle balle";
Calderoli, un comizio: "loro vengono a casa nostra a chiederci di toglierci i nostri crocefissi, o di rinunciare al nostro Natale o al nostro presepe? ";
Borghezio, un comizio: "Le nostre aule, davanti ai nostri figli, a cui negano addirittura i canti di Natale, pensate! Pensate se ai nostri nonni avessero raccontato che noi ci lasciamo togliere i canti natalizi da una banda di cornuti islamici di merda. Parole caute e moderate…";
Calderoli, un comizio: "La porta è sempre aperta, tornino giù nel deserto a parlar coi cammelli o nella giungla con le simmie, ma a casa nostra si fa come si dice a casa nostra!";
Borghezio, un comizio: "Questi Imam, che confondono il nostro paese con una terra di conquista, se lo mettano bene in testa: o provvede lo Stato con la nuova legge o andiamo a pigliarli noi uno per uno per la barba, e li buttiamo fuori, a calci nel culo, dalla padania e dall'Italia… detto con il massimo rispetto!";
Gentilini, comizio: "Quindi tolleranza sero! Questo è il vangelo della lega, tolleranza sero!";
Gentilini, l'allora prosindaco di treviso, intervista: "tolleranza sero, cioè io non permetto che per le strade vengano vendute paccottiglie da tutti quegli estracomunitari, non tollero assolutamente che si vendano fiori, che si lavano vetri, perché se lei entra nella città di Treviso vedrà scritto idealmenteeee 'lassiate ogni speranza o voi che entrate.';
Gentilini, comizio: "Pisanu, sta facendo la caccia alle cellule dormienti, vorrei sapere dove dormono, dormono nelle moschee, nei centri islamici, e dormono forse in quale paròcchia, di qualche prete rosso!, anche le gerarchie ecclesiastiche… torna il vangelo di Cristo e non amare il vangelo islamico, perché il vangelo islamico è morte e quindi anche qua: tolleransa seroooo!"
Monza, festa dei giovani padani: "sono iscritto ai giovani padani di Desio, mi avvicina alla lega il rapporto che ha con l'immigrazione e con anche il fatto che riguarda la criminalità e la giustizia"; "della Lega mi interessa ad esempio contro l'islam e contro gli immigrati che vengono qua, perché gli immigrati vengono qua e vogliono imporre le loro cose e non è giusto, se noi andiamo nel loro paese non possiamo imporre le nostre cose, ad esempio loro vogliono costruire qua le moschee, se noi andiamo nei loro paesi non possiamo costruire le chiese e quindi non è giusto"; "i valori che mi conquistano della Lega è l'identità del popolo padano, i valori padani, cioè, un valore padano… è… adesso non so, tipo… un padano è una persona onesta che lavora, una persona che mette agio…";
Gentilini, intervista "ah… io ho cercato di trasmettere quei ideali che ho sempre avuto dai tempi della mia gioventù… la mia gioventù era sotto il regime fascista e quindi ci hanno inculcato qual era l'ordine, la disciplina e il rispetto delle leggi"
Gentilini, comizio: "Tolleransa zero! Sotto sero! Sempre intolleranza! Non voglio sentir parlare di buonismo o di perdono! Se mi danno uno schiaffo io gli spacco il muso!"

Lucio Galluzzi

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