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venerdì 24 gennaio 2014

ANIME NERE: NEONAZISMO IN ITALIA - PER NON PERDERE LA MEMORIA

INCHIESTA - PARTE PRIMA
GRUPPI FASCISTI E ASSOCIAZIONI NEONAZISTE, I NOMI E LE STORIE DEI LORO CAPI, SEDI E CITTA', POLITICA ED EVERSIONE NERA, I CONTATTI CON LA NDRANGHETA
CON LINKS RAGIONATI A DOCUMENTAZIONE ESTERNA E CRONACA GIUDIZIARIA
[OGNI ASTERISCO DIETRO PAROLE EVIDENZIATE IN GRASSETTO E' UN LINK A DOCUMENTI SPECIFICI]

E' da qualche anni che allarmi specifici sulla riorganizzazione delle estreme destre, neonaziste, si susseguono, ma l'informazione non è interessata a far sapere.
Gli sparuti e coraggiosi servizi, su carta stampata e TV, vengono relegati in pagine interne, senza alcun rilievo, in orari notturni o in rubriche, all'interno di qualche TG, neppure annunciato con anteprime.
Ricordo, qualche tempo fa, una lunga inchiesta di Sky TG 24, particolareggiata, precisa, con nomi e cognomi, sigle, affiliazioni politiche insospettabili ai più e allarmi preoccupanti; ma quel servizio, con ospiti in studio e in collegamento, fu trasmesso in fascia pomeridiana, non riproposto e dimenticato.
Gli ultimi decenni di questa sempre più Repubblica delle Banane, sono serviti a sdoganare il peggio del peggio: ladroni di Stato, grandi evasori fiscali, corruzione, prostituzione [anche minorile] offerta al signore di turno, falliti sconosciuti riesumati dalla polvere e messi a capo di Dicasteri nevralgici, nepotismi, leggi ad personam e familiam, mafia e soprattutto fascisti, squadristi, ex sprangatori del disciolto Ordine Nuovo* o Fronte della Gioventù* e amici degli amici dei loro amici.
Tutta una corte di miracolati ai quali è stata concessa la riverginazione.
Così il delfino di Alminante diventa alta carica dello Stato, l'Ordinuovista con la croce celtica al collo al Campidoglio, gli squadristi ministri affiancati da un esercito di maggiordomi, cameriere e comparse del peggior avanspettacolo.
Il tutto promozionato a ciclo continuo da reti TV in mano all'oligarca, quotidiani del padrone, tagli mortali alla Cultura, Arte e Scuola Pubblica.
Sono riusciti pure a chiedere di mettere all'indice i testi di Storia che si permettono di parlar male del loro capo.
La memoria è un'avversaria temibile per questi figuri, così come lo Studio e la Libera Informazione.
Anche la Costituzione.
Nel silenzio, dissattenzione, tra le nebbie d'oppio sparate dai televisori e dai videomessaggi/comizi, durante i barbiturici somministrati agli spettatori dai talk show [tutti], con la complicità di un giornalismo vergognoso,  il Nero più Nero si è creato spazi, aiutato ed incoraggiato da queli amici nei Palazzi.

 

Non è un caso incidentale che l'Italia sia diventata omofoba, razzista, xenofoba, forcaiola, seminante odio, che il disprezzo per il diverso, il povero, lo zingaro, il senzatetto, il comunista, l'ebreo abbia raggiunto limiti insopportabili e squallidi.
Era tutto previsto ed annunciato, nessuno ha mosso un dito per fermare la nuove camicie brune del neo nazismo nazionale.
Erano e sono tutti intenti ad occuparsi delle mirabolanti acrobazie sessuali di un vecchio, delle palle d'acciaio di un altro, lo scudetto rubato, il gratta e vinci, Amici, X Factor, Grillo, predellini e Dudù dadadà.
*
Intanto in Grecia trionfa il nazismo di Alba Dorata, in Francia i sondaggi danno sopra il 20 per cento il partito xenofobo del Front National di Marine Le Pen, interessata alla Lega di Matteo Salvini*, tanto che lui la contatta e la invita e si prendono a braccetto, a Budapest governa un fronte nazionalista. 
E in Norvegia le ultime elezioni hanno legittimato persino Progresso*, il movimento in cui militava il massacratore neonazista Andres Brevik. 
Dice Matteo Varchi, professore all'Università di Firenze, ex dirigente del MSI: "In politica il 'mai' non esiste, e gli spazi di competizione vuoti sono destinati a riempirsi. Quindi, se non ci fosse l’offerta alternativa dei grillini, una formazione populista più spostata a destra, come Alba Dorata si potrebbe affermare. Dubito che i gruppi oggi esistenti abbiano comunque questa chance: l’ascendenza neofascista è per loro una palla al piede". 
Alle ultime elezioni politiche la galassia a destra del Pdl ha racimolato poco più di 400 mila voti. 
I Forconi improvvisamente, seppur in poche migliaia, hanno offerto mediaticità agli estremismi più pericolosi, la gente disperata e disperante gli offre il proprio consenso.
E' una menzogna dire che nessuno se l'aspettava.
Com'era successo per Grillo.
Preoccupata l’analisi del politologo Marco Revelli, figlio dello scrittore partigiano Nuto: "Ci sono tutte le condizioni drammatiche per un’espansione sul modello Alba dorata o Front national. Per un semplice motivo: l’habitat della destra è rappresentato dalla crisi".


ROMA NERA
Il Nero dell'Italia si muove principalmente nella capitale.
Da falliento del Fronte della gioventù e del Movimento Sociale, ma anche nell’ombra lunga degli Anni di piombo, sono fiorite le primule del neofascismo del terzo millennio. 
Il cuore nero dell’Italia pulsa sempre nell’Urbe. Qui sulle macerie del Fronte della gioventù e del Movimento sociale, ma anche nell’ombra lunga degli Anni di piombo, sono fiorite le primule del neofascismo del terzo millennio. 
 Ultras, visione cameratesca e ideologia nazionalista, si fondono dando vita a realtà esplosive.  
LE FORMAZIONI
FORZA NUOVA
Il partito guidato da Roberto Fiore* fondato nel ’97, ha come quartier generale Piazza Vescovio. 
Facile identificarlo: una croce celtica marca il territorio. 
Su uno dei lati della piazza c’è l’unico pub, ritrovo informale dei militanti e dei tifosi laziali, i famigerati “Irriducibili” e della banda “De noantri”. 
Forza Nuova è dinamica nei contatti europei: gli ultranazionalisti ungheresi Hvim* erano con loro due anni fa alla “marcia per la vita” antiabortista e il leader capitolino ha partecipato al congresso di Stoccolma dal partito Svenskarnas Parti. 
Fiore padroneggia la piazza ma ha esperienza del Palazzo: nel 2008 è subentrato come europarlamentare ad Alessandra Mussolini.
Inoltre  Gianni Alemanno, nel suo periodo di sindaco,  ha dato alla sua ed altre formazioni l’opportunità di intensificare l’impegno sociale. 
CASA POUND
 E' di certo la formazione più organizzata.ù
 Dalla palazzina occupata a due passi dalla stazione Termini fa proselitismo tra i giovani e gli scontenti, conquistando consensi in periferia e nei quartieri bene. 
In pochi anni ha costruito una rete nazionale, unendo iniziative culturali e concerti, mobilitazioni di protesta e distribuzioni di cibo alle famiglie povere. 
E anche per loro i “Forconi” sono stati un momento di gloria, con 300 militanti schierati nei presidi.
MILITIA/MILIZIANI DEL DUCE
Militia, descritta dai carabinieri del Ros come un’associazione "dedita alla commissione di atti violenti, anche di matrice xenofoba"
Ne sa qualcosa il capo della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, minacciato con frasi tipo: "Io ‘sto sempre con na bomba a mano e nel momento che sta per esplodere, lui esplode insieme a me"
I miliziani hanno lanciato accuse anche ad Alemanno, "sionista", e a Gianfranco Fini, "traditore antifascista"
I leader Maurizio Boccacci*, un passato in Fiamma Tricolore, e Stefano Schiavulli* sono stati condannati nel 2012 in primo grado per ricostituzione del partito fascista. E sono sotto processo per violazione della legge Mancino insieme a Giuseppe Pieristè*, già in Ordine Nuovo. 
Il fascismo continua a essere la loro unica fede. 
Le sedi principali sono la palestra occupata Primo Carnera, in via delle Vigne nuove, e il centro sportivo Doria di Albano Laziale, dove risiede Boccacci e dove hanno difeso il feretro di Erick Priebke dalla rivolta degli abitanti. 
Militia ha creato diverse sezioni distaccate al Nord e al Sud. 
Lavorano nell’ombra e rifiutano il dialogo con i gruppi istituzionalizzati. 
Sono pochi, il nucleo romano può contare su 30 persone, ma pronti a tutto. 
Secondo gli atti dell’inchiesta, volevano avviare un percorso politico rivoluzionario: "Militia è un’organizzazione politica di stampo nazional rivoluzionario, che si rifà alla memoria storica e alla dottrina di quei movimenti che presero il potere in Europa a cavallo degli anni ‘30-’40", si legge in un documento sequestrato. 
E tra i contatti spuntano cattivi maestri dell’eversione,  dal “Pantera” Luigi Aronica*, ex Nar a Serafino Di Luia*, ex Avanguardia nazionale.


LOMBARDIA BRUNA
In Lombardia la rinascita nera è meno visibile, ma trova spesso contatti con le frange radicali della Lega: un’intesa nel segno dell’odio razziale e del tradizionalismo cattolico. 
Milano è però diventata negli ultimi anni un crocevia di incontri internazionali estremisti, quattro solo nel 2013, e concerti nazirock. 
Ad aprile alle porte di Varese quattrocento persone hanno festeggiato il compleanno di Hitler, celebrando il ventennale di “Varese Skinheads*”: li ha ospitati l’associazione culturale filoleghista “I nostar radis”. 
Il 21 aprile, eccoli tutti radunati con “Memento” al campo 10 del Cimitero Maggiore di Milano per onorare i caduti della X Mas: c’era persino una corona di fiori della giunta Maroni, posata accanto a un’insegna delle SS. 
Il 15 giugno in un capannone di Rogoredo sono arrivati in cinquecento: teste rasate di tutta Europa per una kermesse di musica e slogan sulla superiorità ariana. 
A settembre la replica a Cantù con il Festival boreale, organizzato da Forza nuova. Qui si sono trovati per tre giorni i principali movimenti nazionalisti europei. 
 LEONI CROCIATI
Nell'opulenta Brianza sono spuntati i LEONI CROCIATI* monzesi: creste punk, tute mimetiche, svastiche e croci celtiche tatuate. 
Appoggiati dai commercianti del centro storico per tenere lontano gli ambulanti stranieri, si sono dati da fare per raccogliere fondi a favore dei loro “camerati” carcerati o agli arresti domiciliari come il forzanovista Mirko Viola*, esponente di Stormfront, sito neonazista chiuso per antisemitismo. Raccolgono firme contro Equitalia e contro i diritti delle coppie gay in difesa della famiglia naturale: temi che trovano sponda nella piccola borghesia lombarda.
VERONA E TRIESTE
FRONTE DEL NORD* / ALBA DORATA
La centrale veneta è Verona, la città dei delitti neonazisti della banda “Ludwig”*
Trent’anni dopo, a contendersi lo spazio più a destra sono i forzanovisti e Casa Pound. 
Le due sigle qui si fanno una vera guerra con agguati e raid. 
Ma anche la politica al potere è contagiata: a capo dell’associazione culturale Hellas Verona (la squadra di calcio in serie A) c’è Alberto Lomastro*, il leader dei duri della curva nei primi anni ’90, coordinatore e candidato nelle liste della Fiamma Tricolore e poi accolto a braccia aperte nella Lega di Flavio Tosi. 
Un altro amico del sindaco è il presidente della municipalizzata Amia Andrea Miglioranzi, un passato nel “Veneto fronte skinhead”e a metà anni Novanta tra i primi a finire in cella per istigazione all’odio razziale. 
Gli snodi del network estremistico arrivano fino a Trieste, dove un anno fa è nata Alba Dorata made in Italy. 
La discesa in campo dei cugini filonazisti del partito greco è monitorata dai Ros che mettono sotto osservazione il fondatore Alessandro Gardossi*, ex di Forza Nuova e Lega Nord: "Alba Dorata Italia intende accreditarsi, anche in prospettiva elettorale, quale catalizzatore del disagio sociale determinato dalla congiuntura economica".


NEONAZISTI E MALAVITA
L’intreccio di estremismo e malavita si manifesta un po’ ovunque. 
 L’icona è Massimo Carminati*, il “Nero” di “Romanzo Criminale” passato dai Nar al rango di re degli affari illeciti di Roma. 
Ma a Milano ci sono forzanovisti condannati per ‘ndrangheta, come Giuseppe Amato*, scagnozzo del padrino Pepè Flachi* e due volte candidato nelle liste di Forza Nuova Milano. 
La palestra della violenza restano però soprattutto gli stadi, spesso cercando di indirizzare la forza verso una strategia politica. 
Nel 2007 Roma è scossa da due episodi drammatici. Il 30 ottobre muore Giovanna Reggiani, aggredita da due immigrati. Due settimane dopo un poliziotto uccide il tifoso laziale Gabriele Sandri. Il pretesto ideale per mobilitare squadracce di ultras e militanti di Forza nuova con l’obiettivo di "fare pulizia" e mettere in difficoltà il governo di centrosinistra di Romano Prodi. 
"Pulizia etnica, solo quella può salvarci", è una delle frasi captate dall’antiterrorismo del Ros: "Se no uscimo tutte le sere e famo come ieri sera… perché chi ti governa dall’alto inizia a strippare… pensano se questi hanno fatto una cosa del genere, fra due anni me se presentano sotto ar Parlamento e me danno la caccia".
BLOCCO STUDENTESCO/LEALTA' AZIONE
Nelle scuole di Roma e provincia le sezioni giovanili di Casa Pound-Blocco Studentesco* e i loro rivali in nero di Forza nuova-Lotta studentesca crescono. Il Blocco ha ottenuto oltre 40 rappresentanti negli organismi scolastici. «Un risultato figlio del sindacalismo studentesco che portiamo avanti da oltre sette anni», commenta deciso il giovanissimo camerata Fabio Di Martino*, responsabile romano del movimento: «La lotta al caro libri, il contributo volontario obbligatorio e per una maggiore rappresentanza sono istanze molto sentite dagli studenti». Nel 2011 per il Blocco, che quest’anno per protesta non ha presentato proprie liste, si è candidato Manfredi Alemanno*, figlio dell’allora sindaco. Ma pure nel Napoletano sono presenti e mirano ad altre città del Sud. Lo stesso fa Lotta studentesca, che si vanta: «Rappresentiamo il 15 per cento degli studenti di Roma e provincia». 
A Milano la presenza negli atenei sta diventando incisiva: alla Statale  Lealtà Azione* si è incontrata 17 gennaio scorso.Scontri con la polizia e il Rettore che "non sapevo fossero estremisti di destra, altrimenti non avrei concesso i locali"
Sono tutti germogli infetti di un’onda nera, che punta sui giovani delusi da tutti i partiti. 
Un'onda che forte dell'ignoranza, perdita di memoria storica e connivenze politiche sta crescendo e mette radici.

[l'Autore si è servito di materiali da L'Espresso]


Lucio Galluzzi
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mercoledì 1 agosto 2012

BILDERBERG E LA SCOMPARSA DELLE SOVRANITA' NAZIONALI

NAPOLITANO/MONTI O DELL'OPERA AL NERO

Parlare di "Bilderberg" vuol dire fare riferimento ad una riunione internazionale, con cadenza annuale, che vede la partecipazione di oltre cento "personalità" della politica e finanza mondiale, solo su invito.
Vengono ammessi anche giornalisti, sempre di rilievo internazionale, tra le maggiori testate USA e d'Europa,. compresa l'Italia.
Il gruppo Bilderberg prende il nome dall'hotel che ha ospitato la prima riunione, nel 1954: l'hotel Bilderberg a Oosteerbek, in Olanda; lì in 24 maggio si "incontrarono" settanta potenti del mondo.
La riunione fu segreta, così come avviene ancora oggi, silenzio completo mediatico e un servizio d'ordine eccezionale.



Tra i fondatori del "simposio" Bilderberg ci sono:
Joseph Retinger
Economista polacco di famiglia ebrea, cattolico, soprannominato "Sua Eminenza Grigia".
Fondatore e segretario generale fino al 1952 dell'United European Movement [UEM], presidente Winston Churchill, finanziato dall'American Committee for United Europe [ACUE].
Retinger voleva costruire un Europa Unita per giungere ad un mondo unito in pace, guidato da Orgazizzazioni Sovranazionali che dovevano garantire stabilità ai singoli Stati membri.
Bernard di Lippe-Biesterfeld
Principe d'Olanda,  presidente del Bilderberg fino al 1976 quando si dimise, per lo scandalo di una tangente di 1.1 milioni di dollari dalla Lockheed Corporation per la vendita di caccia all'aviazione olandese.
Presidente del WWF dalla fondazione, 1961al 1971.
Fu affiliato al NSDAP, il partito nazista, tessera No. 2583009 del 1° maggio 1933 e vi restò fino al matrimonio con la regina d'Olanda.
Le attività di spionaggio di Von Lippe a favore delle unità speciali SS nell'industria chimica IG Farben [quella che forniva a Hitler lo Zyklon B, il gas per sterminare gli ebrei] sono documentate negli atti dei processi di Norimberga [Newsweek, 5 parile 1976].
Nel dopoguerra ricoprì importanti incarichi nell'industria petrolifera: Royal Dutch Petroleum [Shell oil] e Société Générale de Belgique.
David Rockefeller
Referente Bilderberg per gli USA, presidente del gruppo dal 1976.
Direttore della Chase Manhattan Bank, membro del Council of Foreign Relations [CFR], membro del Business Council e fondatore della Commissione Trilaterale.
Dice: "Siamo sull'orlo di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la "giusta" crisi globale e le Nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale."
"Il Mondo è pronto per raggiungere un governo globale. La sovranità sovranazionale di una élite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all'autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati."
Aaron Russo è un ex politico e regista, era amico di Nicholas Rockefeller e di tutta la famiglia, ma pose fine alle frequentazioni scioccato da ciò che venne a sapere sui suoi amici e le loro ambizioni.
Racconta: "Un giorno ricevetti una telefonata da un procuratore donna che conoscevo, la quale mi disse: 'ti piacerebbe incontrare uno dei Rockefeller?', e io risposi: 'Certo che mi piacerebbe!'.
Diventammo amici e Nicholas cominciò a confidarmi in sacco di cose... così una sera mi disse: 'Ci sarà un evento Aaron, e dopo quell'evento andremo in Afghanistan, così potremo far partire condotti petroliferi dal Mar Caspio... Andremo in Iraq per prendere il petrolio e stabilire una base in Medio Oriente... e andremo in Venezuela per sbarazzarci di Chavez.' I primi due obiettivi li hanno portati a termine, Chavez ancora no.
E mi disse: 'Vedrai degli uomini entrare in caverne alla ricerca di persone che non troveranno mai.' Rideva del fatto che abbiamo questa 'Guerra al Terrore' e non c'è alcun nemico reale.
Parlava di come avendo questa "Guerra al Terrore' non la si potrà mai vincere, perché è una guerra senza fine... "Così puoi continuare a sottrarre libertà alle persone', mi disse.
Io gli dissi: 'ma come farete a convincere che questa guerra è reale?', e lui rispose: 'Grazie ai mezzi di comunicazione, possono convincere chiunque che la guerra è reale, continua a parlare di qualcosa, continua a ripeterla più e più volte e la gente comincerà a crederci veramente. Hanno creato la Federal Reserve nel 1913, con le menzogne, hanno creato l'11/9 che è un'altra menzogna. A causa dell 11 settembre si sta combattendo una Guerra al Terrore e all'improvviso si va in Iraq che è un'altra menzogna, ed ora andranno in Iran.'
Gli chiesi: 'per quale motivo state facendo tutto questo, perché fate del male alla gente, qual è lo scopo, il fine?', e lui: "non preoccuparti della gente, pensa a te e alla tua famiglia, lo scopo e il fine è quello di impiantare un chip RFID a chiunque, trasferire tutto il denaro in questi chip, tenere tutto in questi chip, e se qualcuno protestasse o non rispettasse ciò che noi vogliamo, basterebbe spegnere semplicemente il suo chip'.
Le pressioni per un Governo Mondiale continuano da secoli, ma non  abbiamo mai raggiunto prima il livello al quale siamo oggi.
L'ingrediente chiave della formula attuale è mandare in bancarotta finanziaria la macchina internazionale.
Gli stanziamenti dei Governi sono ridotti giorno dopo giorno, a causa dei debiti interni ed esterni: tagli ai programmi sociali e mai ai programmi militari, la popolazione è colpita sempre di più... per uscire dalla "crisi" di Stati saranno obbligati a rivolgersi al Fondo Monetario Internazionale dell'ONU e alla banca mondiale.
La condizione per i Paesi debitori sarà elevatissima: rinunciare alla propria sovranità nazionale.
Ne consegue l'innalzamento del conflitto sociale, il senso di precarietà generalizzato, la paura del futuro: la sicurezza allora è il perno sul quale i governi nazionali impiegheranno le loro risorse, a scapito delle libertà individuali e di gruppo.



Mario Monti, dichiarazioni in linea con il terrore internazionale:
"Io ho una distorsione positiva che riguarda l'Europa, anche l'Europa ha bisogno di crisi e gravi crisi per fare passi avanti... I passi avanti dell'Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. 
E' chiaro che il potere politico e anche il senso di appartenenza del cittadino ad una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni, quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle, perché c'è in atto una crisi visibile e conclamata.
Abbiamo bisogno delle crisi per fare passi avanti, ma quando una crisi sparisce, rimane un sedimento, perché si sono messi in moto istituzioni, leggi... eccetera, per cui non è pienamente reversibile.
Per esempio ci sono dei software per cui il politico inizia un discorso, poi le pagine successive inserite nel computer, vengono adattate secondo le reazioni dell'audience presente.
Per evitare rivolte nei Paesi che hanno ceduto parte della propria sovranità nazionale, occorrono delle figure che si facciano rispettare, che siano indipendenti e che abbiano mezzi e risorse adeguati. Oggi abbiamo in Europa troppi governi che si dicono liberali e come prima cosa hanno cercato di limitare la portata, la capacità di azione, le risorse, l'indipendenza delle autorità che si sposano necessariamente al mercato di una economia anche solo liberale [gli Stati che si sono opposti hanno già cambiato governi: Italia, Grecia, Spagna. NdA].
Mario Monti fa parte del gruppo Bilderberg e del suo "ramo" italiano: l'Aspen Institute.
Economista di fama internazionale, ha studiato nelle scuole altolocate mondialiste: laurea in Economia alla Bocconi di Milano, specializzazione all'Università di Yale, la più mondialista fra tutte.
Ha insegnato a Trento, Torino e alla stessa Bocconi, della quale è stato anche Rettore ed ora ne è Presidente.
Ha ricoperto diversi incarichi politici, è stato per dodici anni vicedirettore della Banca Commerciale Italiana, per lungo tempo membro della Commissione Europea, appoggiato sia dal governo Berlusconi, che da quello D'Alema.
E' economista di stampo mondialista, Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici.
E' un profeta del turbocapitalismo e del Governo Mondiale.
E' stato il primo presidente del Bruegel, un think-tank, nato a Bruxelles nel 2005, composto e finanziato da 16 Stati membri della UE e 28 multinazionali.
E' presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neo liberista, fondato nel 1973 da David Rockefeller.
E' nel comitato direttivo del gruppo Bilderberg e international advisor per Goldman Sachs.
Appoggia il gruppo Spinelli, fondato per rinvigorire la spinta federalista nel'Unione Europea.
Intanto negli USA il chip RFID è inserito in tutti i nuovi passaporti, per legge;
alcune famiglie statunitensi si sono sottoposte spontaneamente per essere "micro chippate" intradermicamente;
Motorola produce bio chip, uno di questi, il BT952000, è grosso quanto un chicco di riso, dotato di una batteria al litio, ricaricabile con la fluttuazione della temperatura corporea.
Si sono spesi, finora, 1.5 milioni e dollari per studiare i punti idonei nel corpo umano per ospitare il chip, sono due: attaccatura capelli-fronte e dorso della mano.
-continua-


Lucio Galluzzi


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domenica 28 agosto 2011

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, MINISTRI INTERNI E GIUSTIZIA: CHIEDO LO SCIOGLIMENTO DEL GRUPPO NAZISTA DI GAETANO SAYA



PRETENDO CHE FONDATORE E SOCI SIANO PROCESSATI PER DIRETTISSIMA

FATE IL VOSTRO DOVERE!


Lo Schwarze Sonne o Sole Nero, chiamato anche Sonnenrad "ruota solare" apparve in Germania, usato come simbolo esoterico dalla Vril Gesellschaft nei primi anni del 1920.

Diversi sono i simboli che i costituenti nazisti presero dai loro numerosi viaggi in Tibet. La stessa svastica che in Tibet era ed è usatissima, chiaramente con altri fini e messaggio, venne rubata dagli emissari del futuro terzo Reich e scelta come logo principale della follia di morte.




Ne cambiarono solo l'orientamento delle braccia: quella hitleriana le ha a destra.

Il perché dei viaggi continui in Tibet è presto detto.

Dal Sud dell'India in epoca di era glaciale gli Arya, popolazione dai capelli biondi, statura alta, pelle chiara, occhi azzurri cominciarono a migrare, per sfuggire alla morte per fame, cercando territori nuovi nei quali fermarsi.

Durante questi spostamenti il popolo Arya si suddivise in diversi gruppi, ognuno dei quali proseguì per altre destinazioni.

I cammini obbligati per quelle migrazioni era quelli che passavano dal Tibet, proseguivano verso la Turchia e da lì aprivano le porte dell'Europa.

Non è un caso che proprio in Tibet si trovino ancora oggi individui con le caratteristiche genetiche degli Arya; lo stesso lo si può riscontrare in Armenia e in modo molto più marcato nelle ex Repubbliche Sovietiche del Sud e nella stessa Russia.

Un gruppo di Arya si stabilì al centro dell'Europa, in quella che oggi è la Germania, dando origine anche lì al ceppo biondo-alto-pelle chiara-occhi azzurri-poca peluria.

La cosa interessò parecchio i pazzi che stavano fondando il partito Nazionalsocialista: vedendo in Germania il ceppo così dissimile da loro pensarono che quella fosse la "razza pura".

Cominciarono a cercare testimonianze storiche e giunsero così agli Arya e per saperne di più spedirono i loro "studiosi" in India e soprattutto nel Tibet.

E' palese la delusione che subirono, quando dalle biblioteche di Lhasa e nei monasteri dove sono custoditi i documenti della storia della civiltà dell'umanità, scoprirono che gli Arya non erano quello che loro pensavano, ma solo e semplicemente, per l'appunto, una popolazione del Sud dell'India e neppure tanto "splendente" in cultura, tradizione e progresso; niente a che vedere con Mohenjo Daro.

Ma Hitler non muoveva dito se non autorizzato dal suo astrologo personale e dai maghi teosofi dei quali si circondava.

Così, il fatto che gli Arya, presenti in Germania, fossero in realtà immigrati stranieri, terroni del mondo e pure zingari, fu tenuto nascosto; ma anche che la madre di Hitler fosse ebrea e lui figlio illegittimo fu sempre omesso alle masse adoranti e oppiate dal Pangermanesimo.

L'importante era creare un mito utile a quel potere e al loro fine scellerato.

Così oltre ai simboli "presi" dal Tibet e modificati ad uso e consumo nazista, gli Arya diventarono per la Germania hitleriana "Ariani": questo raccontavano i capi al popolo stolto e il popolo che è stolto, delega da sempre al potere, non studia e non ha l'arma della cultura salda per salvarsi dalle cialtronate di morte.

Perché la palla della razza pura ariana fosse sempre più credibile, Hitler fece razzia in Polonia, e non solo lì, di donne e bambini: biondi, pelle chiara, occhi azzurri, statura alta. Li prese e se li portò in Germania e "forte" dei consigli "genetici" di macellai come Mengele, istituì "cliniche" dove i suoi soldati erano obbligati a congiungersi sessualmente con le donne polacche o ucraine, avere da loro figli "puri" per poi portali a casa dalle proprie mogli facendo finta che quel neonato fosse figlio naturale loro.

Per i bambini rapiti in Polonia e Ucraina c'era l'adozione segreta, piazzati nelle famiglie delle SS e anche loro presentati come figli naturali del Reich Ariano.

Molti di questi bambini, soprattutto gemelli, vennero consegnati a Mengele che, nel suo laboratorio d'orrore, "sperimentava": toglieva cornea e iride ai polacchi per innestarle a piccoli "non puri" e aspettava per vedere se attecchivano; sostituiva totalmente il sangue dei non biondi con quello degli "ariani"; mutilava e trapiantava; vivisezionava… e tutto nel nome della maledetta quando impossibile razza superiore.


Cripta segreta iniziatica dei 13 "apostoli"

della nuova religione nazista, il posto di Cristo

era riservato a Hitler [Castello Scuola della Gioventù

Hitleriana]


I pazzi nazisti volevano essere Ariani pure loro, maschi perfetti, belli ed irraggiungibili, la tragedia era la realtà contraria: erano per la maggior parte brutti, pelosi, scuri di occhi e capelli, bassi, omosessuali repressi in un machismo ridicolo: era più maschio Marlene Dietrich di tutti loro.

SS sono le iniziali di Schwarze Sonne [il sole nero, la ruota solare], il simbolo usato dalla Vril Geselschaft, associazione esoterica i cui membri eran chiamati Die Herren vom Schwarzen Stein [I Signori della Pietra Nera] e proprio da loro ebbe origine l'ordine occulto all'interno delle SS naziste, appunto lo Schwarze Sonne.

Il simbolo del Sole Nero, variazione della svastica, è presente nella sala delle SS Generali [Oberguppenfuehrersall] nella torre nord del castello di Wewelsburg, vicino alla città di Paderborn. La sala era usata per i rituali della nuova religione razziale nazista.

Da qualche anno a questa parte il simbolo del Sole Nero è riapparso in Italia adottato come logo del Partito Nazionalista Italiano, condiviso dalla Guardia Nazionale italiana, due "movimenti" cialtroni creati dall'altrettanto cialtrone Gaetano Saya, personaggio che usando un italiano quantomeno approssimativo [non conosce neppure la terza persona del presente indicativo del verbo "essere" e lo scrive come la congiunzione] millanta la qualsiasi cosa sulla sua persona e vomita proclami nazisti invocando la pulizia della Patria, in nome di Dio, da tutti gli stranieri, prostitute e omosessuali.

Dichiara di agire per conto di Berlusconi attraverso i servizi segreti.

Nello spot di presentazione, nuovo di zecca, del Partito Nazionalista del Popolo Italiano, il delirio è totale: dopo la presentazione dei mali della Patria, gli italiani vengono rassicurati con il logo del "Sole Nero" [quello delle SS], "tranquilli.. [sic!] sono arrivati i nazionalisti… il Sole Nero: l'inizio di tutto [immagine della Oberguppenfuehrersall]… uscita immediata dall'Unione Europea, Dio è con noi!, siamo all'Apocalisse, terremoti, vulcani che eruttano, tsunami, la fine del mondo è vicina, ripuliamoci da stranieri, Islam, omosessuali e prostitute…" [il video da Youtube è già sparito, ora ne esiste una versione edulcorata].

Ma basta cercare nei siti ufficiali del cialtrone e del suo partito per trovarci di tutto: inviti all'eliminazione totale dei parlamentari, minacce a chi scrive contro di loro "feccia, omuncolo viscido, puzzolente, frocio dai gusti torbidi, pezzo di animale: non temere un cappio lo riserviamo per il tuo collo" [riferito a Marco Pasqua, giornalista di Repubblica] e poi le classiche deliranti affermazioni omofone, razziste, xenofobe e fasciste.



Il generale Giuseppe Santovito amico fraterno di Saya


Saya tentò già due anni fa di cavalcare l'onda xenofoba in Italia e gli andò male, il suo movimento fallì completamente, anche perché era formato da lui e altri due o tre simil tipi, che viste le denunce crescere si sono defilati per paura prendendo le distanze ed eclissandosi; ora ci riprova, più tossico di prima, forte anche della comprensione di quel gran bel pezzo di insegnamento dignitoso che risponde al nome di Scilipoti ed insieme vogliono liberare l'Italia da "negri, musi gialli, clandestini porci criminali, pederasti, pervertiti, finocchi, ricchioni, troie…"

Il ministro Carfagna ha aperto una fascicolo istruttorio di inchiesta sulle affermazioni dei poveretti, che poi passerà alla Procura. Ecco la risposta di Saya: "Non avendo ancora capito se questa specie di ministro si chiama ‘Mara Carfagna’ o ‘Mara Sta-fregna’, ci sembrava giusto puntualizzare che con la carta del ‘fascicolo’ aperto dal suo ufficio (probabilmente formato A4) non ci possiamo nemmeno puliamo il sedere [sic!], in quanto trattasi di carta dura per lo scopo indicato. Ricordiamo che la Signora è diventata ministro della Repubblica Italiana grazie alle sue abili doti orali”.


Ora mi chiedo:

di fronte a questi reati, gravi e da processo per direttissima con l'aggravante per recidiva, perché il Ministro degli Interni e della Giustizia non intervengono con urgenza con provvedimenti che spettano a loro, non a noi cittadini: oscurategli i siti, per cominciare, toglietegli la parola e i mezzi per diffondere e reiterare i reati, perché sui giovani ignoranti e invasati queste porcate attecchiscono, fanno breccia.

Il Presidente della Repubblica che cosa attende ad emettere un Decreto suo per lo scioglimento e la dichiarazione di fuorilegge di questo gruppo nazista?

Perché non fate il vostro dovere?


Lucio Galluzzi

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mercoledì 21 luglio 2010

E' TORNATA LA GESTAPO

MA VI SIETE ACCORTI CHE AVETE VOTATO DEI NAZISTI?


Manganello libero, respingimenti dei richiedenti asilo verso campi di concentramento libici, odio per lo straniero, richiami dell'ONU ignorati, condanne dell'ACNUR e della Comunità Europea non considerati, Amnesty International attaccata e insultata da un tizio che impersona il ministro degli esteri, campi Rom rasi al suolo, Centri di Identificazione ed Espulsione peggio delle più disumanizzanti carceri, omofobia, ronde padane, saluti romani, caccia alle trans… e botte, botte da orbi, tortura nelle patrie galere fino alla morte, solo se sei un povero cristo però, pestaggi organizzati dalla Diaz fino agli aquilani con le teste spaccate a Roma…
Un delirio di violenza protetto dall'impunità, da un capo della Polizia che parla di "fisiologici eccessi", da un Governo ignobile e connivente che si congratula con i condannati per i fatti del G8 a Genova e gli esprime fiducia lasciandoli al loro posto.
Più i mastini di questo regime mostrano ferocia e disprezzo dei diritti umani, tanto maggiore è il loro merito istituzionale.
I mafiosi assassini diventano eroi e chi si becca sette anni per partecipazione a Cosa Nostra è festeggiato. Si fanno le leggi a loro uso e consumo, non si presentano dai giudici, hanno i legittimi impedimenti, ma soprattutto disprezzano la legalità e chi la rappresenta, usano la diffamazione, costruiscono dossier ad hoc per danneggiare avversari politici, giornalisti non graditi, magistrati non comprabili.
Si riuniscono in segreto, come già facevano ai tempi di Castiglion Fibocchi. Anzi non hanno mai smesso, perché quei lupi perdono il pelo e mai il vizio, hanno fedine penali lunghe come la quaresima, ma continuano a gestire i fili della rete, anche se stanno tirando le cuoia e hanno 90 anni, non ce la fanno a smettere.
Sono malati gravi, folli senza più il lume di una ragione, mossi solo dal senso del male che si portano dentro e dalla sopraffazione del debole.
Comiziano pubblicamente vomitando urla e insulti, inneggiando alla figa giovane e al pelo che li attira. Raccontano fandonie e ridono perché sanno che gli imbecilli sotto al palco faranno lo stesso, urleranno la stima ai Capi, si spingeranno anche a scandire "duce duce" tra bandiere nere fiammate tricolore e quando parte l'inno nazionale lo sfottono, perché a loro dell'Italia non può fregare di meno.
Vengono beccati con il sorcio in bocca e negano le evidenze, non si vogliono dimettere, poi per salvare la faccia al partito dall'autentico odio, al quale appartengono, lasciano il posto, tanto sanno che prima o poi verranno ripescati, avranno incarichi e magari pure promozioni, rispettabilità e onori per meritocrazia, così come vuole la norma ormai in uso qui da noi, obbligata ed imposta da una classe politica dirigente che sa solo digerire quello che si mangia, rubato a noi.
E poi bombe, stragi, depistaggi, segreti di Stato, morti dopo morti, sempre più vicini alla verità che poi però viene seppellita, all'improvviso, perché la verità è rivoluzionaria e il Sistema non ammette cambiamento.
I ricchi che diventano sempre più ricchi, gli scudi fiscali, i decreti salva bancarottieri, quelli che cancellano il falso in bilancio, i conti correnti all'estero, i paradisi fiscali e milioni di disoccupati, affamati, in miseria profonda, suicidi, stragi famigliari per disperazione, lavoratori in sciopero della fame, sui tetti delle fabbriche, sulle gru, sui ponteggi.
Sindacati venduti al padronato, accordi farsa per i metalmeccanici, la CGIL estromessa da ogni trattativa perché troppo operaista e "comunista" forse anche un po' ebrea, magari anche frocia…
E l'opposizione?
Quale opposizione?
Quella stessa che vuole il governo dalle larghe intese insieme ai Casini, i Buttiglione, le Binetti, i Mastella?
Gli identici del "velemose bene"?
O i boriosi velisti per caso che hanno ottenuto il posto poltronato al Copasir?
Gli identici che presiedono qualche commissioncina e sono felicissimi d'essere presenti nell'elenco dei manovratori per finta?
Avete votato per dei nazisti.
E' con questa realtà che si devono fare i conti.


Lucio Galluzzi
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martedì 16 giugno 2009

PARTITO ULTRANAZIONALISTA ITALIANO- RONDE NERE, LE FOTO SCOMPARSE

ECCO LE FOTO SPARITE DAL SITO DEL PARTITO ULTRANAZIONALISTA E DELLA GUARDIA NAZIONALE ITALIANA DOPO L'ANNUNCIO DI INDAGINE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO

clicca per ingrandirle



fonti: Rai TG3 - Sky TG24

Lucio Galluzzi