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"Fratelli ebrei, siete come i nazifascisti" [Albert Einstein, Anna Arendt, Aaron Czisny- 1948]


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Lucio Galluzzi
ITINERARI PROGRESSIVI DI FRATTURE decostruzione laica e resistente in taccuini
Stavo cercando di informarmi sugli psicologi, psichiatri e scienziati che il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone ha citato durante l'esposizione in Cile del suo democristico e garrotico pensiero sulla pedofilia/omosessualità.
In effetti di materiale se ne trova parecchio; il politico di sua santità mi sa che aveva ragione marcia, talmente marcia, la sua ragione, da somigliare alla frutta andata a male, acida e ribollente, tossica.
Per esempio: nel "Manuale delle Giovani Mignotte" c'è un intero capitolo dedicato alla questione sollevata dalla cariatide velenosa di turno; è proprio firmato da Walt Disney, eminente/trasparente psicologo dell'infanzia che tanto si è battuto contro gli abusi sui bimbi. La parte più interessante del pensiero del papà di Topolino è la bibliografia, studiata e ragionata, nella quale sono riportati testi e autori basilari per comprendere quanto l'omosessualità sia legata alla pedofilia.
Troviamo per esempio:
1 - Joseph Mengele, L'angelo custode che amava i bambini gemelli, Nero Cuore edizioni;
2 - Ivan Pavlov, Amare i piccoli come i miei cani, Editore Vivisezionista Riunito;
3 - Jeffrey Dahmer, Pedagogia del disagio di strada, Sargofacia Press;
4 - Enst Rudin, Mass Sterilization Act, Mein Kampf Editore;
5 - Heirinch Gross, Le vite senza valore, Edizioni demenza, Berlino;
6 - Andrej Chikatilo, Analisi su 98 casi d'amore, Mattatoio editore Rostov.
E queste sono solo alcune delle luminose menti che avvalorano quanto Bertone sostiene.
Tutti e sei, difatti, alla fine dicono le stesse cose.
Eccome se le dicono: "Mangiati chi vorresti essere tu, e visto che tu non riesci ad esserlo, cena con lui!"
Le hanno pure messe in pratica.
Ma il card. Bertone nel suo amorevole, caritatevole, cristianissimo ed evangelico intervento in spagnolo, non ha voluto citare altre fondamenta della psicologia mondiale, e lo ha fatto per non farci vergognare della nostra fottuta ignoranza.
Che fedele che è!
Per esempio avrebbe dovuto parlare degli studi approfonditi che i fratelli Grimm fecero sull'infanzia abusata; della lotta ai pedofili che Edmondo de Amicis, per tutta la sua vita, portò avanti, testimoniata nel suo capolavoro del pensiero psicologico contemporaneo "Fegato"; la ricerca clinica di Qui Quo Qua e Nonna Papera sui bimbi pretorili, pubblicata da Scientifican American; il favoloso trattato "La sirenetta e i gerontofili" di Hans Cristian Andersen… fino ad arrivare ad illuminati genetisti come Pollicino, Adolf Hitler e Karadzic, i Power Rangers e le Winx, senza tralasciare il santo subito Ahmadinejad…
Ma il segretario di Stato vaticano, per profonda umiltà, rispetto per il suo "popolino" e voto di "non falsa testimonianza" si è limitato al poco dichiarato che tutti conosciamo.
Perché, se avesse continuato, con la cultura e la bravura che lo contraddistinguono, sarebbe riuscito in men che non ti dico a far nascere spontaneamente, in tutta Italia, un nuovo partito dell'Amore Universale e per acclamazione oggi avremmo due presidenti del Consiglio!
Qualcuno ha osato contestare duramente le parole del Saggio numero due papale: un Governo, quello di Parigi, l'associazione degli psicologi/psichiatri cattolici, l'Arci Gay, intellettuali e scienziati di tutto il mondo, parti consistenti della stessa chiesa…
Tutte persone senza grazia di dio e sicuramente comuniste che fanno bollire i bambini!
Da molte parti si è pure alzata la voce che Bertone si fosse bevuto il cervello di brutto, come già era successo a padre Cantalamessa e l'emerito di Grosseto. Niente di più falso!
E per confermare il pensiero sano del cardinale è dovuto intervenire l'Ufficio Stampa della Santa Sede che ufficialmente ha fugato ogni dubbio: "Bertone non si riferiva alla omosessualità generalizzata, ma a quella dei preti gay…"
Onestamente lui non lo aveva detto, ma fa piacere, molto piacere, che dopo giorni, come sempre accade con lo Stato di Dio in Terra, si sia fatta luce, verità e via.
Naturalmente il papa di tutto questo non sa nulla.
Lo lasciano sempre all'oscuro.
Lui non interviene non perché sia di parte interessata, ma perché le cose non gliele dicono.
Quel padre Cantalamessa, per esempio, alla Via Crucis in San Pietro, non aveva comunicato preventivamente al santo padre l'intervento sulle persecuzioni naziste a papa Ratzinger, le ha lette e basta. Tutto il mondo le ha sentite. Il giorno dopo proteste globali e risentimenti profondi di tutte le comunità ebraiche.
Ma che ci può fare il pontefice?
E' colpa sua se chiunque può prendere in mano un microfono nella basilica pontificia e sparare minchiate in mondovisione all'improvviso?
Tra l'altro, mentre quel predicatore suo [che è proprio personale papale e cura i discorsi pubblici del pontefice] sermoneggiava l'odio, Ratzinger sul trono era talmente sofferente per la passione del loro Signore che pareva dormisse.
Apparentemente non c'era proprio.
Neppure le dichiarazioni naziste dell'emerito di Grosseto, non nuovo a discorsi di razzismo nerissimo, hanno smosso il Pastore Tedesco.
Sì è solo letto sui giornali che l'emerito in questione quelle cose non le aveva mai dette e che i giornalisti che le avevano pubblicate se le erano inventate di sanapianta!
I giornalisti hanno riconfermato tutto.
La Santa Sede se ne è fregata.
Insomma fanno come il Berlussonini: "è casa nostra e facciamo il cazzo che ci pare."
Non per nulla i due Governi vanno d'accordissimo e si baciano le mani vicendevolmente.
Bertone non è uno stupido, è un politico prima che cardinale.
Le sue velenose dichiarazioni non sono un caso.
Anche i tempi scelti per renderle pubbliche.
Alla buona fede di certi personaggi non si può credere.
Bertone sapeva perfettamente quello che stava dicendo, era, ed è, cosciente che stava dichiarando il falso: lo ha fatto lo stesso.
Un caso?
Il numero due vaticano sarebbe così sprovveduto ed ingenuo da incorrere in proteste internazionali per un fortuito incidente di percorso non preventivato?
Ma chi ci crede!
E' strategia politica, cinica e tossica, è la loro guerra.
Bertone è la contraerea.
L'Organizzazione Mondiale per la Sanità ormai da anni ha ufficialmente reso noto che "l'omosessualità non è innaturale o devianza, ma una variante della sessualità umana, che nulla ha a che spartire con malattia del soggetto o inclinazioni perverse."
La pedofilia è malattia, è reato. Quella deve essere curata e punita severamente.
Il fatto che il Vaticano, con suoi esponenti di primo piano e con il suo Ufficio Stampa, insulti e diffami la persona omosessuale, laica o prete, accomunandola al pedofilo e quindi facendo passare l'assioma " gay = reati ignobili", è squallida cosa, dolorosissima per gli omosessuali che si sentono, ancora!, sporcati e vilipesi nell'intimo con la più ignobile delle accuse.
Ratzinger l'altro giorno, riferendosi alla bufera che ha investito la chiesa sua, invitava i cristiani alla penitenza.
Io invito loro, i ministri del "culto" vaticano tutti, all'onestà e a tacere quando non si hanno argomenti di difesa piuttosto che predicare l'odio nella Casa di Dio.
E come sarebbe bello se le associazioni per i diritti degli omosessuali querelassero la Santa Sede per i reati che la legge prevede.
E li prevede!
Lucio Galluzzi
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