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sabato 19 marzo 2016

PADRI VIRILI D'ASSASSINI MASCHI ALFA

Il signor Foffo, padre di Manuel, uno dei torturatori assassini di Luca Varani, ha nuovamente esternato.
La prima volta l'aveva fatto da Vespa, a poche ora dal macello e ci informava che suo figlio "è un bravo ragazzo con un quoziente intellettivo al di sopra della media" e si interrogava se per caso avesse generato o meno un mostro, se fosse stata colpa della cocaina, perché quello che ha fatto è una barbarie, se i conti coincidono hanno anche dormito con il morto."
Il morto è Luca Varani, 23 anni stava andando a lavorare, in treno, adescato da un sms che i due macellai avevano già mandato a diversi altri, tutti maschi, perché qualcuno cadesse nella rete loro, volevano uccidere, semplicemente per vedere cosa si prova.
Ma il signor Foffo lo chiama "il morto".
Suo figlio Manuel e l'amico Marco Prato hanno premeditato, organizzato, cercato come in un casting la vittima.
Hanno usato benzodiazepine nell'alcool per stordire il ragazzo, ci avevano provato anche con altri, senza riuscirci, pare.
A Luca, quello che il signor Foffo chiama "il morto", sono state tagliate subito le corde vocali, così non avrebbe potuto urlare, poi colpi di martello e coltellate, a decine, ore di strazio e tortura fino alla morte per dissanguamento.

Luca Varani

La lama conficcata nel cuore per dargli il colpo finale. Luca era già morto, forse.
Da poche ore quel che resta del corpo di Luca è stato riconsegnato alla famiglia, oggi ci saranno i funerali in forma riservatissima.
Il signor Foffo che si era, per l'appunto, già profuso in dichiarazioni quanto meno inopportune a "Porta a Porta" mentre Luca era ancora caldo.
Non una sola parola di pietà per la vittima,"il morto".
Neppure una minima frase di compassione per la famiglia di Luca.
Ma suo figlio Manuel, che "è un bravo ragazzo con un quoziente intellettivo al di sopra della media", faceva poi sapere dal carcere che avrebbe voluto assassinare il padre stesso e glielo ha detto in faccia quando il genitore è andato a trovarlo.
Solo che non potendolo fare, dice il figlio Foffo, ha ripiegato insieme al suo amico, su uno a caso, scelto tra una ventina.
Subito dopo padre e figlio si sono abbracciati e hanno pianto molto.
Si sperava che le dichiarazioni fuori luogo del padre scampato ai beccai finissero lì, da Vespa.
Invece no.
Ne fa altre, al Messaggero, questa volta a poche ore dalle esequie di Luca.
Se da Vespa si era esibito sconvenientemente, fastidioso e cinico, questa volta, il genitore va oltre e ci tiene a precisare che: "Alla famiglia Foffo i gay non sono mai piaciuti, a noi piacciono le donne vere, e Manuel non è da meno."
Come dire: io sono maschio etero, mio figlio pure; le martellate, coltellate, torture, l'assassinio di Luca solo dettagli.

Funerali di Luca Varani

Quindi: fino a poco tempo fa: "Meglio fascista che frocio" [Alessandra Mussolini], da oggi :"Meglio torturatore, criminale, assassino che gay" [Valter Foffo].
Questo signor padre di Famiglia Tradizionale Normale, che ha insegnato la sua Normalità al figlio, la Normalità del farsi piacere donne vere e non froci, ha trasmesso quindi anche la Normalità del patricidio sublimato e proiettato, Normale è che invece di macellare lui, suo figlio e il suo amico del cuore abbiano trucidato Luca.
Tutto Normale, insomma.
Normale che questo padre non si accorga del figlio strafatto di coca e chimiche, che si traveste da donna per far piacere sessuale al Prato che lo voleva "bambolina", che facesse pompini a Marco mentre Luca agonizzava, che abbia dormito abbracciato al suo uomo con Luca cadavere lì accanto, che adescasse maschi a pagamento, che facesse chemsex party.
Il signor padre Foffo ci manca solo che aggiunga che Luca era gay e se l'è cercata, così chiude  il suo cerchio di delirio.
Lui nega pure che il figlio avesse rapporti sessuali con Marco, peccato che esista la prova filmata.
Appena lo viene a sapere, smette di negarlo e accecandosi ancora di più, usa l'informazione per giustificare l'orrore: "mio figlio era ricattato, è stato costretto a fare quello che ha fatto per via di quel filmato, ha avuto solo un rapporto sessuale il 31 dicembre con marco, mio figlio non è gay..."
Il signor Foffo, proprio a stare zitto non ce la fa.

funerali di Luca Varani

Non solo è scampato alla morte perché Luca è stato ucciso al posto suo, e questa cosa dovrebbe già renderlo muto, invisibile e lontanissimo da ogni velleità di buon genitore, ma lui vuole essere certo che il suo rampollo è maschio vero e per questo sta sparando minchiate che altro non fanno che peggiorare la posizione processuale del figlio, che già è gravissima.
Ok padre Foffo: suo figlio ha macellato Luca con altissima virilità, da vero maschione alfa dominante ed è proprio per questo che dopo l'assassinio di Varani, ha dormito abbracciato stretto con Prato; se ne faccia una ragione e provveda, insieme alla sua Famiglia Normale, a farsi aiutare da un analista lacaniano gay.


Lucio Galluzzi

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venerdì 20 luglio 2012

POTERE AI CADAVERI & SEGHE RIVOLUZIONARIE

Questi morti, imputriditi, infettivi, inguardabili ormai, talmente deleteri che neppure starebbero bene in un museo delle cere di provincia.
Questi cadaveri che si espongono convinti d'essere Corpus Domini, seduti su troni, con le bandiere d'Italia dietro, negli alloggi da sceicchi che noi paghiamo, sempre in viaggio coi voli di Stato, offerti dal popolo coglione.
Questi mascheroni, bugiardi, sostanze tossiche conviventi di muffe e botulino, vigliacchi e ladri, devastatori cancerogeni delle nostre vite.
Questi demoni bassi, che manco meritato una gerarchia infernale, tanto sono miserabili e servi, adoratori del nulla, estromessi per regola naturale dalla biologia umana, non riescono neppure a fare pena o compassione, l'unico sentimento che ti fanno sorgere è l'odio, il desiderio legittimo e legale che muoiano all'istante, uno dopo l'altro, abbattendosi come tessere di domino, crollando insieme al museo dell'orrore che li protegge.


Non ci sono altri mezzi per disfarsi di questo tetano, se non maledirli, far abbattere su di loro canalizzazioni di energie potenti, concentrarsi giorno dopo giorno ed inviare pensieri di pura devastazione nei loro cuori e cervelli, far sì che tutto quello che hanno intorno si trasformi in dolore totale, deserto, solitudine disperata.
Che si ammazzino con le loro stesse mani e nel caso non avessero il coraggio di finirsi, e non ce l'avranno!, chiamino le loro polizie, sempre così pronte a seminare morte e tortura, gli antisommossa non avranno problema; da decenni fanno solo quello: ammazzano e restano impuniti.
Non si metteranno in galera da soli per aver posto fine alle mummie; sarebbe la prima volta che riceverebbero applausi dalla gente e non il solito disprezzo e sputi che meritano i servi dei servi.
Non è neppure più il caso di contarsela "sull'organizzazione delle resistenze dei partigiani del terzo millennio", "autoconvochiamoci e rivoltiamo tutto", "una bella catena unama coi girotondo intorno al Palazzo", "assemblee permanenti dei compagni indignati"... idioti pippaioli e basta.
Quale rivolta?
Quale resistenza?
Quale discesa in piazza?
Siete solo capaci di parole blablabla e recita del rosario funerario delle ideologie.
Prendete le belle frasette del Che Guevara, di Mao, di Berliguer, vi spingete anche oltre, sì sì!, con Bakunin, Proudhon, condite con uno spruzzo di Marx [mai un Lacan o un Deleuze!], poi un bel copia/incolla mentale e vomitate la ricetta.
Finisce lì.
Basta. Nient'altro.
Questo è tutto ciò che riuscite a fare per "rovesciare il sistema", non riuscendo a realizzare che fate semplicemente rovesciare solo lo stomaco.
Ieri leggevo alcuni commenti sotto la notizia dei bombardamenti massicci sui civili a Damasco, altri 400 morti che si aggiungono ai 14.000 dall'inizio delle repressione del dittatore Assad.
Suo padre ne fece 20 mila per far smettere il dissenso.
In Siria esistono 47 centri segreti di tortura scientifica, dove gli oppositori al regime, compresi minori, donne e anziani, vengo portati e seviziati nei modi più orribili, compresi quelli chirurgici, muoiono poi così, nelle sofferenze più atroci.
La Comunità Internazionale fa finta di nulla da quasi due anni, la Siria difatti non è la Libia.
Quei commenti che leggevo erano di "compagni organici" e se la contavano sulla colpevolezza della CIA e dei sionisti che "finanziando" i terroristi dell'opposizione siriana, manipolano le informazioni per fare apparire Assad un sanguinario, quando in realtà, dicevano questi saggi onniscienti, i criminali veri sono quelli dell'opposizione.
A parte la pochezza mentale di chi afferma idiozie simili, è grave che di fronte ad un genocidio, questi  "compagni" abbiano così tanta voglia di fare solo parole; il problema non è, per loro, centinaia di morti al giorno, ma la "politica del grande intrigo internazionale" e dell "ordine mondiale capitalista statunitense".
Imbecilli!
Parolai inutili.
La questione che deve interessare è che c'è gente che ammazza gente e lo continua a fare perché il mondo è pieno di inutili segaioli, altro che compagni!


Questi tipici prodotti mentali italiani sono gli stessi medesimi che piangono e si stracciano vesti e capelli per i cuccioli della Green Hill, poi però di fronte alle esecuzioni sulle sedie elettriche di fratelli loro, stragi di migliaia di civili, criminali sanguinari nazisti come Ahmadinejad, Assad, campi di concentramento per due milioni di Curdi, genocidi ceceni o armeni che siano... prendono le distanze, fanno il sermone, gustificano per "ideologia" e partito preso, non sapendo di cosa parlano.
Appunto, parlano e basta.
Non c'è alcuna differenza tra questi disutili e quelli che ieri hanno fatto i pontefici, uno dal Quirinale e l'altro in Conferenza mortuaria dal Senato.
Hanno parlato e parlato, del nulla e niente. Non la finivano più.
Perché se non c'è l'angelus, l'udienza, messa solenne papali, ci sono loro che si sostituiscono a Ratzinger, ammorbando e spargendo oppio.
Questo è il vero problema dell'Italia: i don Abbondi parolai.
Parlare e parlare ai microfoni, farsi intervistare, commentare, esternare, occuparsi delle vite altrui falciandole, oceani di parole e niente fatti.
E gli italiani copiano e bla bla bla.
Tutti che parlano, tutti che sanno, tutti che si lamentano, tutti che hanno in mano il modo per fare la rivoluzione.
Intanto da buoni coglioni, in mano hanno solamente il membo che li rappresenta.
Suvvìa, dai, forza, un'altra sega!

Lucio Galluzzi


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martedì 1 giugno 2010

IL CIELO SOPRA BERLINA


Si deve aver paura di niente, più. Di niente si deve avere paura. La paura è un niente. Il niente è la paura. Trovarsi uno. Centro della ruota personalissima. Orto coltivatello. Le mie lattughe fresche come non mai. Pur se non le bagno. Non le curo. Non mi curo. Non mi hanno mai curato questi mezzi curati che mi ronzavano. Intorno è niente. Affannoso, fastidioso, andirivieni di carrelli per la spesa al supermercato dello sconto. Sul porfido. Una tortura. Vanno e vengono come monopattini mai oleati. E' il suono canto grido tra le otto e trenta e le dieci del mattino. Poi tacciono. Solo le scorrevoli a fotocellula fischiano un po' quando passanti s'accostano distratti. Non entrano. Richiusura.
Ti prende al naso poi quell'odore di invalido, di fine corsa, tanto una parola vale l'altra. Non ha importanza se uso corsa al posto di altro. Chi vuoi che ci pensi. E' così incivile la forma del parlato che lo sforzo non vale la pena.
Forse sono io che emano traverse pvc piccate da ore e ore. O e' pannolone? Si scolora il senso di tutti e cinque. Improvvisamente ti passa pure la voglia di leggere.
Minuti tanti interminabili a fissare un solo autobloccante. Ieri mattina ho contato 27 formiche che giravano dentro il suo perimetro. Poi un colpo di vento fresco mi ha preso una guancia. Non ero da solo a respirare.
Non era mio l'odore grave.
Non sono ancora pronto, probabile.
Quello che solo due mesi fa era ancora umano, se ne stava lì a fissarmi, senza occhi. Gli era caduta la pantofola destra. Quella era poco più grande di un autobloccante. Ricaricare il sistema operativo, bootstrappare, rendersi conto. Intervenire. Rimettere la calzatura al piede. Calzino bianco immacolato. Troppo. Chissà da quanto non cammina. Annaspava con le mani chele verso le ruote della carrozzina. Come i bimbi nella culla che non sanno ancora alzare la schiena. Ma sbracciano.
Gli dava fastidio il sole.
Lo sposto.
E dentro mi prende posto tutto quello che non avrei mai voluto. Mai.
Scappo al dolore io. Lo faccio da sempre. Continuerò a farlo. I mezzi curati mai mi hanno curato.
Aveva l'ossigeno che gli entrava dritto nella trachea. Da lì il suo sibilo si confondeva con quello delle porte scorrevoli.
Non posso più piangere. E' un lusso che non mi è concesso ulteriormente.
In realtà lo faccio spesso. La scuola dura di teatro ai miei diciotto anni mi ha insegnato la non trasparenza. Estraniarsi.
Disperare senza lacrimare.
Riuscire anche a sorridere nel frattempo.
Distrarre lo specchio.
Altrimenti Brecht che ha vissuto a fare?
Professionista dell'apparenza.
Poi a casa, quando sei con te, puoi anche sbatterti le meningi al marmo del tavolo. Buttarti di corsa con i denti contro lo spigolo, a bocca aperta.
Ma lì, al cospetto del mondo assente, non è permesso.
Qualcuno dice che è una cosa strana. Molti non lo capiscono. Gli stessi uguali detrattori di clausure sante.
I non pensanti. Che se tu glielo ricordi che il Cristo loro diceva le stesse identiche cose ancora più chiare, quelli ti danno del matto deficiente bestemmiatore mortale.
Meglio tacere.
Dio ti tocca. Nel senso che te lo devi subire tutto. Mai in quello del tatto. Perché Dio è intangibile e non si sognerebbe mai di abbracciarti o di darti la mano.
Ma Dio ti spacca i denti, te li scalza, ti fonda il parietale per Lui è un tavolo di marmo.
Quello che hai a casa.
Che mai hai pensato fosse coscienza ardente. Non bisognosa d'energia altra per fiammeggiare.
E ancora mi chiedo questo fuoco dov'é?
Fammi vedere il caminetto. Una ollare. Un barbecue all'aperto. Un piccolo rogo qualsiasi.
Ma niente. Io sono cieco.
E' arrivata poi una tizia, dalla parte opposta nostra. Faccia rassegnazione in creta completamente asciutta e cotta come si deve.
Porta una borsa della spesa con poche cose. Misere. La poggia sul ventre del mio osservatore. Chiede se vuole un succo. Non risponde. Continua a guardami. Se lo porta via. Si gira e mi guarda. Continua.
Lei fa la sua strada.
Lui no è sulla mia.
Esattamente, perfettamente biunivoco.
Al momento giusto. E forse domani non lo vedrò più. Perché adesso lo ricordo gli parlai pure. Forse piangevo. Non lo so.
Glielo chiesi come mai in poco tempo così.
Mi disse che il cuore, un'operazione. Fece una faccia da lasciamo perdere e è andata così. Finì in una smorfia da sclerosi multipla.
Forse voleva sorridere.
Forse no.
Ma io non ricordo nulla di tutto questo. Io scappo al dolore. L'ho sempre fatto.
Come una comparsa veloce di Ken Russell.
E maledico gli angeli custodi.


Lucio Galluzzi

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domenica 4 aprile 2010

QUOTAZIONE OPPIO: OTTO PER MILLE



L'umanità non è mai stata lasciata libera di decidere.

Atavicamente non è concesso pare.

Ci deve essere sempre qualcuno che richiede la delega per dominarla.

Sciamani, capi tribù, conquistadores, idoli in carne e ossa, principi, imperatori, governi, dittatori e su tutti: l'oppio dei popoli.

Già prima di Marx il concetto era stato chiaramente divulgato.

E giù fino ad oggi, attraverso Deleuze, Lacan, Derrida, Carmelo Bene…

La gente ha bisogno di "affidarsi" fideisticamente all'essere superiore, alienandosi.

La psicoanalisi sociale direbbe: sublimazione, proiezione, oblio di sé stessi, affidarsi ad un'altra macchina suprema dopo quella della fabbrica.

E il potere a tutte le latitudini questa cosa la sa bene.

Si è inventato la religione, ha trovato rappresentanti che la incarnino e mezzi per esercitare il controllo sulle masse.

Dicendola ai ridotti termini: sfruttare la credulità popolare.

Si è dotato anche di mezzi specifici per esercitare la "supervisione".

C'è chi finge di essere in contatto con gli spiriti, cade in trance, si trafigge d'aghi, sgozza galline e ne sparge il sangue.

Altri fingono di parlare direttamente con qualsiasi divinità utile per locazione geografica/culturale.

In Egitto hanno capito che era più utile fingere di essere dio in persona e si investivano del potere di morte, trasmigrazione anime, gestione schiavi e tesori.

I più sofisticati tirarono fuori d'essere la reincarnazione di un dio.

Oggi, per esempio, Sai Baba di Puttabarti in India, afferma di essere il penultimo avatar nella forma fisica che ha - peraltro bruttissima - e che la prossima sua sarà quella di Cristo. Ha anche prodotto fotografie psichiche, stampate poi su carta kodak - perché l'àtman [soffio divino in sanscrito] adopera solo quella marca per manifestarsi all'umano - per far vedere a tutti come sarà: esattamente identico all'iconografia naif di Gesù così come la conosce tutto il popolo voyeur di dio.

Affermano anche di possedere i poteri di dio. Così vanno in televisione e tra una crema scioglipancia, un amuleto e qualche chilo di sale truffano decine di migliaia di ipnotizzati catodici, si fanno le ville, i castelli, i conti all'estero, pronti a scappare veloci nel caso gli angeli custodi delle Fiamme Gialle…

Fin qui si direbbe: "normale amministrazione" abituati come siamo a scandali ben più vasti e legalizzati dalle leggi ad personam, ad terremotum, ad mafia…

Ma c'è di più.

C'è chi non si accontenta di semplici esibizioni multi popolari.

Vogliono il potere assoluto, globale, e si eleggono imperatori universali a nome e per conto di un dio.

Sono i papi che si autodefiniscono, tutti, "il vero santo padre dell'umanità"

Il papa della Chiesa Cattolica di Alessandria d'Egitto che dice di essere il successore di san Marco apostolo e amico di Gesù Cristo.

Il papa del patriarcato di Costantinopoli in Turchia è invece successore di sant'Andrea e, sempre, amico di Gesù.

Altri papi ortodossi dell'Est europeo, pachi cattolici in Cina e nelle Americhe.

Però il papa più ricco e potente è quello della Chiesa Cattolica Romana.

Nei secoli si è affermato sugli altri papi rivali indebolendoli, usando l'apostolica diffusione della parola di Gesù, l'esempio cristiano di unità e compassione, la forza edificante dei Vangeli e dell'amore del Cristo, il sostegno alla verità e alla giustizia divina, l'incoraggiamento alla "spontanea" conversione dei popoli al Cristo.

Il papa romano nella sua umile e povera dimora cristiana, dentro la città Stato della quale è modestamente solo l'imperatore assoluto, inventa belle storielle da somministrare continuamente alle pecorelle estatiche come "verità di dio":

- il Purgatorio e le indulgenze plenarie;

- il sistema elettorale papale tramite intercessione dello Spirito Santo nel Conclave;

- il dogma dell'infallibilità del papa: il papa ha sempre ragione;

- il culto della Vergine Madre che fa regredire il fedele devoto ad uno stadio mentale di fanciullezza comica, così l'indottrinamento è più facile e semplice;

- il dogma della Transustanzazione, decretato da Innocenzo III, che riduce dio ad un pezzo di pane da far mangiare agli uomini;

- l'Ufficio per la Dottrina della Fede, erede della santa Inquisizione, diretto dal card. Ratzinger prima d'essere papa, con il compito di combattere i nemici di Gesù, che accusano i servitori del papa di scandali e crimini contro l'umanità.

I papi romani hanno proibito per anni la lettura della Bibbia ai fedeli. Dalla Bibbia originale "infedele" si potrebbe infatti dedurre l'indicibile sul papa stesso.

Il papa romano è un servitore umile e contrito di Gesù. Non si accontenta però dell'appellativo di Santo Padre.

La sua umiltà la esprime con titoli infiniti:

- vicario di Cristo;

- successore di Pietro;

- arcivescovo di Roma;

- principe degli apostoli;

- sommo pontefice della chiesa universale;

- primate d'Italia;

- metropolita;

- sovrano dello Stato della Città del Vaticano;

- servo dei servi di dio…

Il papa di Roma deve anche organizzare continuamente ricevimenti mondani per l'aristocrazia cattolica, e gli uomini di potere presenti "pregano" per il bene del popolo.

Il papa deve abbracciare continuamente i pargoli dei suoi sudditi per far vedere che è buono.

Il papa deve viaggiare attraverso tutte le terre cristiane per proteggere i suoi interessi nel mondo.

Il papa che è "unica ancora di salvezza" per tutti noi, deve pregare tutti i giorni il creatore per il bene dell'uomo.

Le preghiere risolvono i problemi, ma attento solo se reciti quelle del papa.

Il papa deve regalare una piccola percentuale delle sue ricchezze ai cattolici più poveri così da apparire papà buono, come già faceva Stalin.

Ma il papa di Roma possiede privilegi unici e siccome lui è santissimo li usa, lo facesse un comunissimo e inferiore umano sarebbe considerato pazzo:

può dire qualsiasi cosa gli passi per la mente, perché i fedeli non oserebbero mai contestarlo e quello che esce dalle sua labbra è la verità;

può vestirsi come vuole, anche da antico patrizio imperiale o da re dei re ricolmo d'ori e pietre preziose;

può sottrarsi ad ogni confronto e contraddittorio, lui è la verità, e si nega chiudendosi nell'apparente silenzio di chi vuole apparire vittima;

per tutelare il suo privilegio a non essere arrestato o processato si è istituito il Regno Sacro del Vaticano, dove solo il papa può giudicare se stesso, essendone il monarca assoluto e non dovendo rendere conto ad alcuno;

il papa vive in una fortezza di 100 mila metri quadrati, con giardini privati enormi, arredi reali, centinaia di guardie del corpo, cortigiani, aristocratici, camerieri privati - solo perché lui è l'umile servo dei servi di dio;

- la reggia del Vaticano trabocca di tesori, macchine di lusso, elicotteri, vesti pregiate, statue, quadri d'inestimabile valore, troni d'oro, tappeti preziosissimi tessuti su misura…

Tutto ciò è però privato.

Nella sua tenuta il papa non ci fa entrare il fedele comune, e guai se ci prova.

Solo gli aristocratici sono ammessi, quelli che offrono doni fin sulla sua soglia/trono, come re Magi, ma lui li accetta solo perché ama Gesù.

Quando il papa esce, centinaia mezzi e di uomini vengono impiegati per la sua incolumità e lui viene trasportato dentro una scatola Mercedes di vetro antiproiettile.

E l'otto per mille nostro risplende nei broccati e negli ori dei suoi vestiti.




Lucio Galluzzi

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domenica 15 novembre 2009

LADRI D'ANIME E PECORE A NOVANTA

A QUALCUNO FACEVA MOLTO SENSO PAVLOV
[quello delle gole sgozzate ai cani]



Da più di due decenni i deserti nostri aumentano. Siamo in piena assoluta siccità interiore, esteriore.
Siamo il Sahel emozionale.
Sottratti, abituati, catatonici, edipici, straccioni rassegnati, tombe di noi stessi e neppure più di Edipo.
Anche Deleuze resterebbe senza parola, per l'appunto.
Figurati Lacan!
Immersi nell'odio, altrui e tra noi, violati nelle intimità, minacciati, ricattati, affamati di pane e verità.
Impauriti.
E' la nuova era AIDS due.








La prima ce l'hanno buttata lì prima come peste dei diversi da loro. State lontani dicevano. Fate l'amore avvolti nel domopack. Baciatevi con il preservativo sulla lingua, ma non ditelo al vostro parroco.
Nascondetevi per volervi bene.
Anzi, non desideratevi più. Allontanatevi. Se proprio non ce la fate a stare soli usate il telefono, da quello sicuramente non vi infetteranno.

Poi quella strana ed intelligente malattia, troppo intelligente per essere naturale, muta, emigra, va dagli etero, trasfusi, ricoverati per chirurgie varie...
Da qui inizia il muro.
I grandi della scienza battuti dagli enormi della religione. Il Grande Fratello sostituiva dio. Quel virus era e resta una maledizione contro gli umani, ma è feconda benedetta colossale vittoria del Principe, sacramentale o temporale, non importa, sempre Principe è.
E lui, nelle forme fin troppo conosciute, compie il miracolo demoniaco che nessun dittatore era riuscito neppure a concepire.
Isolare i singoli nella loro solitudine, facendo credere che quello era il Bene superiore per la collettività e pure per Dio.






Prima nascondetevi schifosi, soffrite, perché vi tocca, per contrappasso; crepate senza troppe storie e non imbarazzate più la sana Corte Reale, i nobili, i nominati dalle loro Altezze...
Ma che cosa dice questo qui che scrive? I Principi sarebbero untori Monatti? [Monatti! Non Moratti!]

No.
I Regnanti amano talmente i loro sudditi che per l'appunto li mantengono sudditi. Una paura dopo l'altra. Ma non la paura che fa crescere, quella sana. Usano il terrore del cambio di piano logico.
Il Principe deve sempre originare confusione e trarre profitto personale manipolando ad arte quello che può distrarre il "pubblico", dal reale, non farlo ragionare sul reame.

A costo di raccontare palle.
Poi qualcuno lo aveva detto tempo fa che il fine giustifica i mezzi.
Così l'AIDS è stata usata anche e soprattutto come arma di distrazione. Fino a raggiungere l'obiettivo di dividere, separare gli uni dagli altri, isolare, santificare la famiglia una e sola rappresentazione della sanità totale.
Eleggere le mura domestiche come separazione berlinese. Costringere, per giusta causa suprema, i sottoposti a stare lontani gli uni dagli altri.





Insomma non assembratevi. E' delitto contro la morale e la Persona [del Principe].
Da qui a far credere che tutto il percorso detrattivo era per il nostro bene, il passo fu breve.
Ci hanno insomma ammaestrati al rifiuto dell'amore.
Al timore della carezza, dell'avvicinamento, della cooperazione e solidarietà.
Hanno creato la nuova visione globale del "nemico", lo hanno fatto usando i mezzi che possedevano già, e che ancora detengono nella quasi totalità. Televisioni, cinema, carta stampata, talk show, musica, santi del video, beati vaticani...
Da lì inizia quest'era di imperante, totale, devastante ingreggimento.

Clonazione continua di pecore. Dolly dappertutto. Dormienti ai giardini pubblici. Comatosi agli ipermercati. Infilati a prendere un biglietto. Nella caduta completa dell'io soggettivo questi Grandi Fratelli, guidati pure essi dalla sala regìa, ci stanno espropriando anche la lingua parlata, i semplici concetti di vero e falso, abituandoci alla calunnia e brutalità sempre e comunque.
Perché alle Dollies si fa così.
Tanto ormai sono "costrette" [le pecore] nel recinto di questa meravigliosa libertà. Che cazzo possono volere di più le belanti discreature?
Una nuova AIDS allora.
Appunto.
Questa volta però l'hanno portata dritta al cervello degli astanti [noi tutti, spettatori in attesa spasmodica delle scritte lampeggiante APPLAUSI, FISCHI, BUHH, OVAZIONE...]




Nuove regole Reali per l'affermazione dell'illogico sulla ragione, adoperando l'assurdo, rendendolo Unica Verità Permessa.
Dai che siamo alla Fine, ancora un po' di pazienza.
Le sinistre diventano di gommaflex, i sindacati appartengono al Signore, tranne uno e i piccoli, l'opposizione è di merda, quelli che erano i "compagni" oggi, da tempo, troppo tempo, hanno le Binetti, Er Cicoria, Bassolini, i fantasmi che si aggirano, i missionari che NON se ne vanno in Africa, ma scrivono libri.

Non sanno neppure più cosa voglia dire "politica" o "lavorare" per la cosa comune. Si rinchiudono anno dopo anno nelle riformazioni di sé stesse, cambiano nome, piantina, frutto, si parlano uno sull'altro. Sono sempre in giro a fare proselitismi, tanto che quando devono votare leggi letame non ci sono.
Assenti.
E le leggi passano.
Poi si scusano, si pugnalano il petto con il coltello retrattile da teatro e la volta successiva non sono più quasi assenti, se ne escono dall'aula, tutti.





Ma dico io: chi cazzo li ha messi lì questi morti eredi di nulla?
Si autoeleggono perché si sono fatti la legge, vale anche per gli altri, non perché li hanno votati, ma per gioco di segreterie e spartizioni di nomi. Così i morti ritornano. Nomi da brivido ancora a fare gli euro parlamentari sia governativi che "opposti", riciclati in ogni modo che DEVONO per forza essere in Senato o Deputati Onorevolissimi.
E tutto va bene, tutte le pecore vivono apparentemente felici e contente perché devono sapere ogni cosa del bigolo del premier o delle sue abitudini private, dei/delle trans e come lo fanno, del nuovo fidanzato modello di Nina Moric [che se la scopa cinque volte al giorno], Ramazzotti che si sposa per finta, Clooney forse è gay, i crocifissi sono la nostra radice, Santanché dappertutto a delirare insieme a Sgarbi, Sgarbi in ogni dove che urla e insulta con Platinette professoressa di Grandi Fratelli... e poi una cascata di cacate altre.
Che a definirle solo cacate è poco.
Distrazione.
Assoluta distrazione dal Vero.

E, ormai, in mezzo al caos senza capi e code, i Capi Reali si prodigano in darshan come avataras e si producono in ogni qualsiasi puttanata che passa loro per la testa.
Cioè, CHE VIENE FATTA PASSARE per la loro testa, sono stipendiati per le puttanate che elaborano la notte!
Per esempio adesso possiamo dire che il giornalismo in italia ha bisogno della par condicio e del contraddittorio. Che tradotto significa: un giornalista che parla di fatti [e non informa i fatti] deve PER FORZA avere un altro giornalista di fede [anche di Emilio Setter] opposta e contarie idee che lo contesta!

Così se io vado da Chiambretti a dire che oggi è una giornata uggiosa, infatti lo è, deve esserci un altro che lo nega e afferma che invece c'è il sole e il tempo è splendido [se mi insulta dandomi del comunista, bollibambini, urlando e sputando bile è meglio!].
Se da Santoro Stille racconta della caduta del muro di Berlino nel 1989 si dovrà per obbligo dare la parola a Minzolini che negherà: il muro esiste ancora e tu Stille [che sei anche comunista!] sei un disinformato e fai del terrorismo storico.

Mills è stato pagato dopo non aver detto la verità. Ma figurati! Ma va là! Ma va là! Mills addirittura è un nullatenente e facente ed è lui che sta pagando per aver detto il vero.
Il lodo Alfano è stato dichiarato incostituzionale. Ma figurati! Tutte balle. E' talmente vero che è il contrario, che ne abbiamo preparato un altro, che adesso lo stiamo calibrando, perché lo facciamo per i cittadini, i processi lunghi bla bla bla, comunista taci!
Ci sarà un giorno nel quale i vassalli si autocontesteranno, si prenderanno a sputi in faccia da soli, salteranno da una poltrona vuota all'altra imitandosi e contraddicendosi a vicenda senza alcuno davanti, neppure il conduttore; tanto basta bastano un pc, un mouse, telecamere, una saggia regia et voilà il pranzo è servito!





Fabrizio Corona sarà Ministro della Pubblica Istruzione; il figlio di Bossi, finalmente maturato, condurrà Ballarò, chi conduceva Ballarò andrà sulle Strade dello Spirito con Suor Convertita Ciccio; Belpietro prenderà il posto di Federica Panicucci che sarà degnamente sostituita da Mario Giordano; Vespa non lo toccherà nessuno fino al 3015, lui no; Ghedini/Pecorella [che non è pecora come noi, il Pecorella] direttori di tutti i TG e unici lettori, nonché Corte Costituzionale fatta da solo loro due che è meglio; Gnazio farà il pontefice; Maurizio e Capezzone ci insegneranno tutto in Non è mai troppo tardi; il premier potrà finalmente essere le gemelle Kessler e poi negarlo per riaffermarlo di nuovo il giorno dopo in Piazza Rossa; Brunetta alla Istitutional Italian Disney Corp. con promessa di premio nobel cumulativo per la Pace fra Biancaneve e Jakula...

Com'è che finiva la Fattoria degli animali?




Lucio Galluzzi

su Twubs editor e asimnistrator Italia e Mondo per Iranelection