Questi morti, imputriditi, infettivi, inguardabili ormai, talmente deleteri che neppure starebbero bene in un museo delle cere di provincia.
Questi cadaveri che si espongono convinti d'essere Corpus Domini, seduti su troni, con le bandiere d'Italia dietro, negli alloggi da sceicchi che noi paghiamo, sempre in viaggio coi voli di Stato, offerti dal popolo coglione.
Questi mascheroni, bugiardi, sostanze tossiche conviventi di muffe e botulino, vigliacchi e ladri, devastatori cancerogeni delle nostre vite.
Questi demoni bassi, che manco meritato una gerarchia infernale, tanto sono miserabili e servi, adoratori del nulla, estromessi per regola naturale dalla biologia umana, non riescono neppure a fare pena o compassione, l'unico sentimento che ti fanno sorgere è l'odio, il desiderio legittimo e legale che muoiano all'istante, uno dopo l'altro, abbattendosi come tessere di domino, crollando insieme al museo dell'orrore che li protegge.
Non ci sono altri mezzi per disfarsi di questo tetano, se non maledirli, far abbattere su di loro canalizzazioni di energie potenti, concentrarsi giorno dopo giorno ed inviare pensieri di pura devastazione nei loro cuori e cervelli, far sì che tutto quello che hanno intorno si trasformi in dolore totale, deserto, solitudine disperata.
Che si ammazzino con le loro stesse mani e nel caso non avessero il coraggio di finirsi, e non ce l'avranno!, chiamino le loro polizie, sempre così pronte a seminare morte e tortura, gli antisommossa non avranno problema; da decenni fanno solo quello: ammazzano e restano impuniti.
Non si metteranno in galera da soli per aver posto fine alle mummie; sarebbe la prima volta che riceverebbero applausi dalla gente e non il solito disprezzo e sputi che meritano i servi dei servi.
Non è neppure più il caso di contarsela "sull'organizzazione delle resistenze dei partigiani del terzo millennio", "autoconvochiamoci e rivoltiamo tutto", "una bella catena unama coi girotondo intorno al Palazzo", "assemblee permanenti dei compagni indignati"... idioti pippaioli e basta.
Quale rivolta?
Quale resistenza?
Quale discesa in piazza?
Siete solo capaci di parole blablabla e recita del rosario funerario delle ideologie.
Prendete le belle frasette del Che Guevara, di Mao, di Berliguer, vi spingete anche oltre, sì sì!, con Bakunin, Proudhon, condite con uno spruzzo di Marx [mai un Lacan o un Deleuze!], poi un bel copia/incolla mentale e vomitate la ricetta.
Finisce lì.
Basta. Nient'altro.
Questo è tutto ciò che riuscite a fare per "rovesciare il sistema", non riuscendo a realizzare che fate semplicemente rovesciare solo lo stomaco.
Ieri leggevo alcuni commenti sotto la notizia dei bombardamenti massicci sui civili a Damasco, altri 400 morti che si aggiungono ai 14.000 dall'inizio delle repressione del dittatore Assad.
Suo padre ne fece 20 mila per far smettere il dissenso.
In Siria esistono 47 centri segreti di tortura scientifica, dove gli oppositori al regime, compresi minori, donne e anziani, vengo portati e seviziati nei modi più orribili, compresi quelli chirurgici, muoiono poi così, nelle sofferenze più atroci.
La Comunità Internazionale fa finta di nulla da quasi due anni, la Siria difatti non è la Libia.
Quei commenti che leggevo erano di "compagni organici" e se la contavano sulla colpevolezza della CIA e dei sionisti che "finanziando" i terroristi dell'opposizione siriana, manipolano le informazioni per fare apparire Assad un sanguinario, quando in realtà, dicevano questi saggi onniscienti, i criminali veri sono quelli dell'opposizione.
A parte la pochezza mentale di chi afferma idiozie simili, è grave che di fronte ad un genocidio, questi "compagni" abbiano così tanta voglia di fare solo parole; il problema non è, per loro, centinaia di morti al giorno, ma la "politica del grande intrigo internazionale" e dell "ordine mondiale capitalista statunitense".
Imbecilli!
Parolai inutili.
La questione che deve interessare è che c'è gente che ammazza gente e lo continua a fare perché il mondo è pieno di inutili segaioli, altro che compagni!
Questi tipici prodotti mentali italiani sono gli stessi medesimi che piangono e si stracciano vesti e capelli per i cuccioli della Green Hill, poi però di fronte alle esecuzioni sulle sedie elettriche di fratelli loro, stragi di migliaia di civili, criminali sanguinari nazisti come Ahmadinejad, Assad, campi di concentramento per due milioni di Curdi, genocidi ceceni o armeni che siano... prendono le distanze, fanno il sermone, gustificano per "ideologia" e partito preso, non sapendo di cosa parlano.
Appunto, parlano e basta.
Non c'è alcuna differenza tra questi disutili e quelli che ieri hanno fatto i pontefici, uno dal Quirinale e l'altro in Conferenza mortuaria dal Senato.
Hanno parlato e parlato, del nulla e niente. Non la finivano più.
Perché se non c'è l'angelus, l'udienza, messa solenne papali, ci sono loro che si sostituiscono a Ratzinger, ammorbando e spargendo oppio.
Questo è il vero problema dell'Italia: i don Abbondi parolai.
Parlare e parlare ai microfoni, farsi intervistare, commentare, esternare, occuparsi delle vite altrui falciandole, oceani di parole e niente fatti.
E gli italiani copiano e bla bla bla.
Tutti che parlano, tutti che sanno, tutti che si lamentano, tutti che hanno in mano il modo per fare la rivoluzione.
Intanto da buoni coglioni, in mano hanno solamente il membo che li rappresenta.
Suvvìa, dai, forza, un'altra sega!
Lucio Galluzzi
©2012 Common Creative Licence
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