domenica 28 agosto 2011

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, MINISTRI INTERNI E GIUSTIZIA: CHIEDO LO SCIOGLIMENTO DEL GRUPPO NAZISTA DI GAETANO SAYA



PRETENDO CHE FONDATORE E SOCI SIANO PROCESSATI PER DIRETTISSIMA

FATE IL VOSTRO DOVERE!


Lo Schwarze Sonne o Sole Nero, chiamato anche Sonnenrad "ruota solare" apparve in Germania, usato come simbolo esoterico dalla Vril Gesellschaft nei primi anni del 1920.

Diversi sono i simboli che i costituenti nazisti presero dai loro numerosi viaggi in Tibet. La stessa svastica che in Tibet era ed è usatissima, chiaramente con altri fini e messaggio, venne rubata dagli emissari del futuro terzo Reich e scelta come logo principale della follia di morte.




Ne cambiarono solo l'orientamento delle braccia: quella hitleriana le ha a destra.

Il perché dei viaggi continui in Tibet è presto detto.

Dal Sud dell'India in epoca di era glaciale gli Arya, popolazione dai capelli biondi, statura alta, pelle chiara, occhi azzurri cominciarono a migrare, per sfuggire alla morte per fame, cercando territori nuovi nei quali fermarsi.

Durante questi spostamenti il popolo Arya si suddivise in diversi gruppi, ognuno dei quali proseguì per altre destinazioni.

I cammini obbligati per quelle migrazioni era quelli che passavano dal Tibet, proseguivano verso la Turchia e da lì aprivano le porte dell'Europa.

Non è un caso che proprio in Tibet si trovino ancora oggi individui con le caratteristiche genetiche degli Arya; lo stesso lo si può riscontrare in Armenia e in modo molto più marcato nelle ex Repubbliche Sovietiche del Sud e nella stessa Russia.

Un gruppo di Arya si stabilì al centro dell'Europa, in quella che oggi è la Germania, dando origine anche lì al ceppo biondo-alto-pelle chiara-occhi azzurri-poca peluria.

La cosa interessò parecchio i pazzi che stavano fondando il partito Nazionalsocialista: vedendo in Germania il ceppo così dissimile da loro pensarono che quella fosse la "razza pura".

Cominciarono a cercare testimonianze storiche e giunsero così agli Arya e per saperne di più spedirono i loro "studiosi" in India e soprattutto nel Tibet.

E' palese la delusione che subirono, quando dalle biblioteche di Lhasa e nei monasteri dove sono custoditi i documenti della storia della civiltà dell'umanità, scoprirono che gli Arya non erano quello che loro pensavano, ma solo e semplicemente, per l'appunto, una popolazione del Sud dell'India e neppure tanto "splendente" in cultura, tradizione e progresso; niente a che vedere con Mohenjo Daro.

Ma Hitler non muoveva dito se non autorizzato dal suo astrologo personale e dai maghi teosofi dei quali si circondava.

Così, il fatto che gli Arya, presenti in Germania, fossero in realtà immigrati stranieri, terroni del mondo e pure zingari, fu tenuto nascosto; ma anche che la madre di Hitler fosse ebrea e lui figlio illegittimo fu sempre omesso alle masse adoranti e oppiate dal Pangermanesimo.

L'importante era creare un mito utile a quel potere e al loro fine scellerato.

Così oltre ai simboli "presi" dal Tibet e modificati ad uso e consumo nazista, gli Arya diventarono per la Germania hitleriana "Ariani": questo raccontavano i capi al popolo stolto e il popolo che è stolto, delega da sempre al potere, non studia e non ha l'arma della cultura salda per salvarsi dalle cialtronate di morte.

Perché la palla della razza pura ariana fosse sempre più credibile, Hitler fece razzia in Polonia, e non solo lì, di donne e bambini: biondi, pelle chiara, occhi azzurri, statura alta. Li prese e se li portò in Germania e "forte" dei consigli "genetici" di macellai come Mengele, istituì "cliniche" dove i suoi soldati erano obbligati a congiungersi sessualmente con le donne polacche o ucraine, avere da loro figli "puri" per poi portali a casa dalle proprie mogli facendo finta che quel neonato fosse figlio naturale loro.

Per i bambini rapiti in Polonia e Ucraina c'era l'adozione segreta, piazzati nelle famiglie delle SS e anche loro presentati come figli naturali del Reich Ariano.

Molti di questi bambini, soprattutto gemelli, vennero consegnati a Mengele che, nel suo laboratorio d'orrore, "sperimentava": toglieva cornea e iride ai polacchi per innestarle a piccoli "non puri" e aspettava per vedere se attecchivano; sostituiva totalmente il sangue dei non biondi con quello degli "ariani"; mutilava e trapiantava; vivisezionava… e tutto nel nome della maledetta quando impossibile razza superiore.


Cripta segreta iniziatica dei 13 "apostoli"

della nuova religione nazista, il posto di Cristo

era riservato a Hitler [Castello Scuola della Gioventù

Hitleriana]


I pazzi nazisti volevano essere Ariani pure loro, maschi perfetti, belli ed irraggiungibili, la tragedia era la realtà contraria: erano per la maggior parte brutti, pelosi, scuri di occhi e capelli, bassi, omosessuali repressi in un machismo ridicolo: era più maschio Marlene Dietrich di tutti loro.

SS sono le iniziali di Schwarze Sonne [il sole nero, la ruota solare], il simbolo usato dalla Vril Geselschaft, associazione esoterica i cui membri eran chiamati Die Herren vom Schwarzen Stein [I Signori della Pietra Nera] e proprio da loro ebbe origine l'ordine occulto all'interno delle SS naziste, appunto lo Schwarze Sonne.

Il simbolo del Sole Nero, variazione della svastica, è presente nella sala delle SS Generali [Oberguppenfuehrersall] nella torre nord del castello di Wewelsburg, vicino alla città di Paderborn. La sala era usata per i rituali della nuova religione razziale nazista.

Da qualche anno a questa parte il simbolo del Sole Nero è riapparso in Italia adottato come logo del Partito Nazionalista Italiano, condiviso dalla Guardia Nazionale italiana, due "movimenti" cialtroni creati dall'altrettanto cialtrone Gaetano Saya, personaggio che usando un italiano quantomeno approssimativo [non conosce neppure la terza persona del presente indicativo del verbo "essere" e lo scrive come la congiunzione] millanta la qualsiasi cosa sulla sua persona e vomita proclami nazisti invocando la pulizia della Patria, in nome di Dio, da tutti gli stranieri, prostitute e omosessuali.

Dichiara di agire per conto di Berlusconi attraverso i servizi segreti.

Nello spot di presentazione, nuovo di zecca, del Partito Nazionalista del Popolo Italiano, il delirio è totale: dopo la presentazione dei mali della Patria, gli italiani vengono rassicurati con il logo del "Sole Nero" [quello delle SS], "tranquilli.. [sic!] sono arrivati i nazionalisti… il Sole Nero: l'inizio di tutto [immagine della Oberguppenfuehrersall]… uscita immediata dall'Unione Europea, Dio è con noi!, siamo all'Apocalisse, terremoti, vulcani che eruttano, tsunami, la fine del mondo è vicina, ripuliamoci da stranieri, Islam, omosessuali e prostitute…" [il video da Youtube è già sparito, ora ne esiste una versione edulcorata].

Ma basta cercare nei siti ufficiali del cialtrone e del suo partito per trovarci di tutto: inviti all'eliminazione totale dei parlamentari, minacce a chi scrive contro di loro "feccia, omuncolo viscido, puzzolente, frocio dai gusti torbidi, pezzo di animale: non temere un cappio lo riserviamo per il tuo collo" [riferito a Marco Pasqua, giornalista di Repubblica] e poi le classiche deliranti affermazioni omofone, razziste, xenofobe e fasciste.



Il generale Giuseppe Santovito amico fraterno di Saya


Saya tentò già due anni fa di cavalcare l'onda xenofoba in Italia e gli andò male, il suo movimento fallì completamente, anche perché era formato da lui e altri due o tre simil tipi, che viste le denunce crescere si sono defilati per paura prendendo le distanze ed eclissandosi; ora ci riprova, più tossico di prima, forte anche della comprensione di quel gran bel pezzo di insegnamento dignitoso che risponde al nome di Scilipoti ed insieme vogliono liberare l'Italia da "negri, musi gialli, clandestini porci criminali, pederasti, pervertiti, finocchi, ricchioni, troie…"

Il ministro Carfagna ha aperto una fascicolo istruttorio di inchiesta sulle affermazioni dei poveretti, che poi passerà alla Procura. Ecco la risposta di Saya: "Non avendo ancora capito se questa specie di ministro si chiama ‘Mara Carfagna’ o ‘Mara Sta-fregna’, ci sembrava giusto puntualizzare che con la carta del ‘fascicolo’ aperto dal suo ufficio (probabilmente formato A4) non ci possiamo nemmeno puliamo il sedere [sic!], in quanto trattasi di carta dura per lo scopo indicato. Ricordiamo che la Signora è diventata ministro della Repubblica Italiana grazie alle sue abili doti orali”.


Ora mi chiedo:

di fronte a questi reati, gravi e da processo per direttissima con l'aggravante per recidiva, perché il Ministro degli Interni e della Giustizia non intervengono con urgenza con provvedimenti che spettano a loro, non a noi cittadini: oscurategli i siti, per cominciare, toglietegli la parola e i mezzi per diffondere e reiterare i reati, perché sui giovani ignoranti e invasati queste porcate attecchiscono, fanno breccia.

Il Presidente della Repubblica che cosa attende ad emettere un Decreto suo per lo scioglimento e la dichiarazione di fuorilegge di questo gruppo nazista?

Perché non fate il vostro dovere?


Lucio Galluzzi

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mercoledì 24 agosto 2011

PREMIATO ALLEVAMENTO SPETTATORI SpA




CATTOLICHERIA ITALIANA


Pensavo questa mattina a quanti giovani cattolici si opposero alla follia di Hitler e e al codazzo mussoliniano.

Quanti studenti ragazzini in nome di Cristo fecero resistenza e informazione, opposizione attiva, finendo poi male.

La Rosa Bianca a molti non dirà nulla se non il nome del fiore nobile o un romanzo d'appendice, cavalleresco, d'amore contrattato.

Era in realtà un gruppo di ragazzini cristiani che per nove mesi scarsi, dal 1942 al febbraio dell'anno successivo, portarono avanti in Germania, un'azione non violenta contro il regime nazista.

Furono poi catturati, processati, condannati a morte e decapitati.

Questo è solo l'episodio storico più conosciuto, ma moltissimi altri cristiani dissero in modo deciso e militante il loro no all'orrore.

Anche ragazzini ebrei come Herschel Grynszpan: lui si spinse oltre, sapendo perfettamente che sarebbe finito deportato. Pare che Goebbels lo fece mettere nel campo di Sterminio di Sachsenhausen e lì morì; ma non si ha certezza, il suo corpo chissà dove lo hanno fatto svanire.

Non si tratta di eroi o di giganti d'acciaio: erano semplicemente ragazzi che possedevano la scintilla della fede, quella vera non imposta; forti e sicuri della giustezza assoluta che il prossimo è da amare, costi quel che costi.

Finirono come e peggio di Cristo.





Chi frequenta i Vangeli, soprattutto quello di Matteo, sa che il Cristo non è mai stato amorevole e dolce nei confronti di farisei e pusillanimi. Non diceva "sono venuto qui: che bello! Balliamo tutti insieme, mettiamoci le coroncine di fiorellini in testa, cerchiamo l'anima del nostro popolo cantando e giubilando…"

Diceva ben altro: "Vi ho portato la spada, sono venuto qui per dividervi dalle vostre famiglie, dalla moglie, da vostro padre… vi mando in mezzo agli uomini… siate scaltri come serpenti e puri come colombe… prendete la vostra croce e seguitemi… siate sentinelle: non domite."

Qualcuno ricorderà anche come Gesù mandò via i mercanti dal Tempio. Non chiese voto di fiducia ad alcuno, neppure confronto, semplicemente li prese a calci e distrusse le quello che vendevano.

E' veramente scomodo questo Cristo: non stava fermo un minuto, lanciava veri anatemi, non chiedeva soldi per rimettere peccati o guarire, soprattutto non si agghindava d'ori e gemme, rifiutava gli accordi, non sedeva alla tavola del ricco, malediceva gli idolatri…

Dove sono oggi i cattolici cristiani, quelli che a milioni qui in Italia "professano"?

Che pena vederli riuniti in massa solo per feste loro, anzi: per idolatrare quel tizio che pesante di preziosi, oro zecchino tessuto, broccati finemente ricamati, sotto il baldacchino, trasportato sul trono dagli schiavi… è imperatore assoluto politico di quello stesso ministero che il Cristo non aveva chiesto, anzi: ha maledetto proprio coloro che avrebbero fatto Chiesa Ministeriale della sua Via.

Masse di giovani che si muovono affrontando caldo, sistemazioni approssimative, svenimenti, camminate fino allo sfinire… per cosa?

Per lui, il Re. Quello che è talmente potente da condizionare le leggi dello Stato Italiano, da sempre; colui che pur cambiando nome è sempre lo stesso garante dello sfacelo; sfacelo che ora tutti, nessuno escluso, hanno sotto gli occhi.

Finiscono a Madrid, le masse, e corrono a Rimini, ad un altra megafesta, pagata con i soldi del contribuente dell'otto per mille… e lì è una pacchia per loro perché ci sono tutti i veri ed autentici falliti famosi del verbo del loro dio fasullo.

Quest'anno c'è starò anche il Presidente della Repubblica a sermoneggiare e poi tutta la sequenza dei soliti noti squallidi, inquadrabili ed inascoltabili.




Sempre i soliti: piduisti parlamentari, ministri fascisti, allievi di Macinkus, devoti dell'Opus Dei, filosofi dell'orrore omofono, massoni neri… un calderone infernale; eppure i cattolici applaudono i loro beniamini, fanno pure le standing ovation, schitarrano odi al Signore tra un Formigoni alla moda fashion victim e quell'altro che pochi minuti prima, non al microfono di Comunella & Liberatutti però!, benediceva la guerra e chiedeva gli spari sui migranti nel mare di Lampedusa.

Son contenti questi milioni di fedeli, e che fedeli!, rivendicano il diritto di mettere in ogni posto pubblico il crocifisso, nominano loro portavoce ex sprangatori neonazisti e tristissime bestemmiatrici dalla lingua di vipera tossica… perché: "il crocifisso nelle aule lo vogliamo e ce lo lasciamo: chi non lo vuole può crepare!"

Che fedele!

Se poi il crocifisso è il sole celtico pagano usato accanto al Gesù sulla croce, non si scandalizzano, va tutto bene, più che bene, è cosa buona e giusta.

Non si pongono neppure l'embrione dell'idea di pensare se Cristo sarebbe contento o meno d'essere obbligato a starsene sulle pareti di questa Italia, rivendicato da questa gente: morta, spettatrice passiva, ignava che protegge e avvalla d'essere governata da un branco di demoni ignoranti.

Eppure il settimanale cattolico che vende più di ogni altra rivista d'opinione, questa settimana ha un editoriale di fuoco contro il mondo dei "fedeli" affacciati alla finestra… e non è la prima volta. Il Governo italiano viene definito "meglio di un serial killer nel distruggere la famiglia".

Ai cattolici però fotte meno che meno.

Votano, e continueranno a farlo, per peccatori infami e vergognosi che ai comizi elettorali mischiano l'odio razziale alla Patria Dio e Famiglia, la giustezza dell'etica ballusconiana di andare a troie e tradire mogli e figli con nuove leggi speciali per la tutela della donna, il cancro da debellare in tre anni e noi siamo la continuazione del rispetto delle radici cristiane europee…

Giovanardi, Buttiglione, La Russa, Santanché, Meloni, Maroni, Borghezio, Calderoli, Bossi, Bonanni, Dell'Utri, i due Letta, Cosentino, Alfonso Papa, Milanese, Bertolaso, Anemone, Scajola, Tremonti, Angeletti, formigoni, Minetti… fino al Capo, strenuo difensore delle amicizie intime mafiose, del sesso con minorenni e di qualsiasi altro schifo che sia solo per loro, mai del popolo italiano.

I cattolici se ne fregano, a loro va bene così. Poco importa se si macchiano, connivendo, di correità per ignavia… tanto: così fan tutti: Dormire e guardare poi semisvegli gli spettacoli degli Imperatori benedicenti il Condordato e questo Stato di cose.

Davvero: che schifo di gente.


Lucio Galluzzi

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sabato 20 agosto 2011

BAGNASCATE




SANTA SEDE: PAGA LE TASSE E SMETTILA DI MUNGERE!

PICCOLA STORIA DELLE VERGOGNE ECONOMICHE VATICANE [E NON SOLO]


Ci vuole davvero la faccia tosta e il cinismo che ha sempre caratterizzato i ministri politici della Santa Sede per arrivare a dire che "tutti devono pagare le tasse in Italia, soprattutto gli evasori".

Lo ha detto Bagnasco, cardinale, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, arcivescovo metropolita di Genova ed ex ordinario militare per l'Italia: cioè colui che in nome e per conto dello Stato Vaticano interviene illegalmente con ingerenze negli affari interni di uno Stato straniero sovrano [l'Italia] permettendosi pure di indirizzare la maggioranza parlamentare a modificare o approvare leggi gradite al soglio di Pietro.





Si interessano di ogni ambito riservato che riguarda il cittadino italiano. Dettano legge su contraccezione, eutanasia, omosessualità, procreazione assistita, vita intima delle coppie, aborto, ricerca staminale, masturbazione… come se tutti noi fossimo di proprietà loro, delle cose appartenenti al loro mondo, soprammobili o orpelli vari.

Ma Bagnasco sarebbe stato apprezzabile, per la prima volta, se avesse usato l'onestà e la trasparenza, che mai questi personaggi frequentano, e il coraggio di dirci finalmente: "è una vergogna che i primi evasori d'Italia, e del mondo, cioè noi del Vaticano, continuiamo a non pagare le tasse… chiediamo quindi la cancellazione dei privilegi Concordatari e la Santa Sede inizierà fin da subito a corrispondere l'ICI sul 40% degli immobili italiani dei quali è proprietaria unica…"

Invece no: bestemmiando i Vangeli, questi ipocriti porporati, guardano la pagliuzza nell'occhio dell'altro e fanno finta di non accorgersi dei colonnati che hanno nel loro.

Guai a voi, diceva il Cristo, se farete ministero della mia Via; ma tanto ai prelatoni questo non interessa, se fottono alla grande della fede proprio perché non l'hanno mai posseduta.

Vivono nello Stato più piccolo e ricco del Mondo, un caso unico di monarchia assoluta elettiva.

L'organizzazione piramidale e non democratica, governata dal Papa e gli esercizi di apostolato e beneficenze fanno sì che la Santa Sede amministri i suoi beni e le sue società in tutto il mondo.

I beni immobili che posseggono, un impero, situati in altri Stati godono, come in Italia, di regimi più che privilegiati; l'extraterritorialità consente l'esonero da imposizioni di tasse.

I privilegi sono estesi anche in materia di commerci, contratti, donazioni e finanze.

La Santa Sede gestisce i soldi usando da sempre opacità, tanto per usare un termine non forte; Città del Vaticano è un vero ed autentico "paradiso offshore".




L'extraterritorialità permette alla sua banca, lo IOR, di non dare alcuna spiegazione, seppur richiesta dalla Magistratura come più volte è successo, su movimenti e conti sospetti, collegati a fatti criminosi, riciclaggio e morti ammazzati sotto i ponti di Londra.

Può capitare però che per la vergogna e gli scandali, i banchieri di Dio forniscano documentazioni ai PM italiani, falsificando palesemente le informazioni.

E' successo, basta cercare nella cronaca giudiziaria specifica.

Pur dichiarando il falso e compiendo un reato, i bugiardi non possono essere perseguiti, perché immuni, come il Concordato garantisce loro.

In Italia lo Stato Vaticano amministra proprietà immobiliari, attività bancarie e di credito, imprese industriali, finanziamenti diretti e indiretti a carico del bilancio dello Stato italiano e di Enti Pubblici, ha il monopolio quasi assoluto nel campo dell'assistenza, nelle iniziative a favore della gioventù, nella gestione di cliniche e enti ospedalieri. La Chiesa, da sempre, condiziona il Parlamento nella sua produzione legislativa, per assicurasi, anche, il regime di privilegio tributario al quale tanto tiene.

Il Vaticano, grazie ai Patti Lateranensi e le successive modifiche scellerate dei nostri politici al Concordato, ha conservato e moltiplicato in Italia immense ricchezze; gli immobili disseminati su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto a Roma godono di un regime fiscale che è ridicolo.

Le chiese sono semivuote, ma le casse sempre strapiene. Un immenso fiume inesauribile di denaro affluisce in Vaticano dall'Italia e da tutte le Nazioni a maggioranza cattolica: offerte, donazioni, eredità, quote di imposte.

Soltanto una piccolissima ed insignificante percentuale di tali ricchezze finisce in opere umanitarie.

Il resto lo spendono in catechesi parrocchiale, edilizia del culto, sostentamento del clero [40.000 preti, solo in Italia], ma anche in banche amiche e da qui la liquidità si ricicla e si moltiplica in investimenti, titoli, immobili, divinvolti business, azioni in industrie…

Non per niente il Vaticano è rimasto implicato in vicende nere: "l'impiccagione" di Calvi, il Banco Ambrosiano e l'assassinio di Marco Ambrosoli. lo IOR di Marcinkus e altri faccendieri come Michele Sindona.

Sindona era Consulente finanziario del Vaticano e della mafia italo/americana. Sospettato negli USA di essere coinvolto in traffico internazionale di stupefacenti e legato alla mafia, in Italia può tranquillamente continuare i suoi sporchi affari grazie agli ottimi rapporti che ha con la Democrazia Cristiana e alle credenziali che gli derivano dal suo legame personale con Paolo VI.

Proprio Paolo VI lo incarica di eludere la legislazione fiscale italiana sottraendo alla tassazione l'ingente patrimonio azionario vaticano [non contemplato nel Concordato].

Sindona esegue: trasferisce gli investimenti nel mercato esentasse degli eurodollari tramite una rete di banche off-shore nei paradisi fiscali.






Non è dato sapere, segreto di Stato, se la Chiesa abbia beneficiato dello scudo fiscale di Tremonti.

Il Vaticano ebbe anche a che fare con la banda della Magliana, tanto che il suo capo, Enrico de Pedis, ottiene sepoltura come un papa santo nella basilica di Sant'Apollinare in Roma.

Il Diritto Canonico concede il privilegio di inumazione in Sant'Apollinare solo ai Papi, ai cardinali e vescovi.

Di sicuro prima o poi pure Andreotti e Vitalone otterranno tale sepoltura.

Lo garantisce l'omicidio Pecorelli.

Ora, Bagnasco e tutta la sua corte possono vergognarsi e magari tacere piuttosto che sparare puttanate sulle tasse altrui.


Lucio Galluzzi

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venerdì 19 agosto 2011

LO STATUTO DEI LAVORATORI NON SI TOCCA!



HANNO CANCELLATO L'ART. 18

I PADRONI POSSONO LICENZIARE COME E QUANDO VOGLIONO

INFORMARSI E SAPERE LA VERITA' SONO DOVERI RIVOLUZIONARI PER ORGANIZZARE LA LA RESISTENZA


Un fantasma si aggira per l'Italia.

Dico fantasma perché a chiamarlo ectoplasma poi si monta la testa, e di cervello questo mucchietto di nebbia non ne ha.

Non ne ha proprio.

Si tratta del lenzuolo che impersona il ministro del Lavoro, al secolo Maurizio Sacconi, uno spettro che gira sempre con i suoi medium di fiducia: Maggiordomo Bonanni e Nullità Angeletti.

Lo sfigato trio si serve, per i suoi rituali spiritici, ci certo LaBrunetta, anima in pena senz'anima, demone assegnato all'Ira e Idrofobia.

Si esibiscono sempre uniti, e insieme trasgrediscono ogni regola che anni fa competeva per dovere agli spettacoli con il tavolino a tre gambe.

Non ci sono più in fantasmi di una volta.




Medium e demoni ormai sono diventati intrattabili ed irremovibili dispensatori di fenomeni che dovrebbero far arraffare Roberto Giacobbo, invece, cambiano i tempi e le truffe "paranormali" si sono trasformate in Governo.

Vedrai che tra poco nella sala di Palazzo Chigi, di fronte ai pennivendoli "currite currite" si presenterà la Sacerdotessa Enterogermini con i tarocchi di Aleister Crowley in mano e con loro leggerà qualche futuro a caso dando poi il cambio al Sabba della Santadeché, armata di Libro del Comando che si farà aiutare dalla bacchetta tragica di Mutanda Ferrara.

Che vuoi che sia… rispecchiano esattamente l'imprimatur massone nero del loro capo congrega, che non solo ha debellato il cancro, creato milioni di posti di lavoro, abbassato le tasse, ma con uno schiocco di pompetta penica fa comparire Casinò a Lampedusa, campi da golf a Scampia e file di troie devote da Hardcore a Porco Cervo.

Il quartetto descritto all'inizio, ora si sta occupando di scrittura automatica e non sarà colpa loro, di certo!, se lo Statuto dei Lavoratori finirà in merda come tutte le cose che toccano; perché, per chi l'avesse ancora capito ancora, questo Sgoverno è Re Mida rivisitato e corretto dai Gran Maestri Venerabilissimi Lecca e Gelli, con supervisione di Ramsete Andreotti.

La macelleria sociale aggiuntiva vomitata dalla compulsiva saccenza di TremoRti, nell'articolo 8 prevede la possibilità di "deroga alle leggi in vigore in fatto di rapporti di lavoro, Statuto dei Lavoratori compreso".

Lo ha pure spiegato bene ilSaccone senza vergogna, ha fatto sapere che "d'ora in avanti sarà più facile licenziare, anche senza giusta causa, così le aziende si potranno organizzare in modo moderno, razionalizzando i propri effettivi bisogni, applicando i modelli Pomigliano-Mirafiori".

Pochi decimi di secondo dopo, Maggiordomo Bonanni, sempre più ministro e meno essere umano, ha confermato la bontà della norma, lo ha fatto davanti alle telecamere, tutto registrato: "Sono d'accordo sull'estensione dei modelli di contratti interni FIAT alle altre imprese…"

Difatti nel giro di pochi giorni la FIAT ha perso quasi il 13% in borsa.

Quello che toccano si trasforma in merda…

Allora che fanno i cialtroni? Semplice, applicano il codice difensivo ballusconi: raccontare palle.

Così in una nota del 14 agosto, diramata da Palazzo Madama, ilSaccone smentisce ilSaccone e nero su bianco afferma: "il documento illustrato in Conferenza Stampa è solo una bozza, l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori non è stato toccato, come era stato promesso, compreso il codice che vieta il licenziamento senza giusta causa."

Ma allora non solo siete pazzi, pure scemi e smemorati!

Di fatto l'articolo 8 della manovra aggiuntiva "incentiva la contrattazione aziendale, con la possibilità di stipulare contratti in deroga allo Statuto dei Lavoratori anche nella parte che regolamenta i licenziamenti, eccezion fatta per quelli discriminatori o di lavoratrici in concomitanza del matrimonio."

E' vero che l'art. 18 dello Statuto non viene abrogato, ma con la norma dell'articolo 8 della manovra è aggirato, addirittura vengono "ridefinite le regolazioni delle materia inerenti all'organizzazione del lavoro e della produzione."

IlSaccone, quindi è un pallista.

Maggiordomo Bonanni un reggimoccolo decorticato.

Ma i provvedimenti scellerati che colpiscono il lavoratore nei suoi diritti essenziali sono ancora più preoccupanti se si considera quanto hanno sottoscritto Cisl, Uil e Confindustria nell'accordo siglato il 28 giugno: art. 18 dello Statuto viene ulteriormente attaccato e annacquato: "ai rappresentanti di una singola azienda sarà consentito di TRATTARE IN AUTONOMIA, in deroga ai contratti collettivi, ORARI e ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO".





… E Susanna Mi Camuffo ancora aspetta di capire se deve indire uno sciopero generale, inutile ormai, o seguire la carriera di Maggiordomo Bonanni.

Le norme sottoscritte da Csil, Uil e Confindustria, che garantiscono il padronato, diventeranno legge per tutti i dipendenti di una azienda "se approvate dalla maggioranza delle RSU", rsu che di fatto sono state "cancellate" nelle loro funzioni e presenza dagli accordi Pomigliano-Mirafiori.

L'articolo 8 della manovra, che ilSaccone e Maggiordomo Bonanni così tanto amano, se passerà, e succederà!, prevede il trattamento di fine rapporto, cioè detterà legge per i licenziamenti: basterà che le RSU [?] scelte dai padroni, si esprimano positivamente sulle "ristrutturazioni interne sostitutive dei CCNL, per sostituirli con accordi interni e non sarà più necessario alcun referendum tra i lavoratori dell'azienda per recuperare norme dai contratti nazionali".

Detto in sei parole: i padroni faranno quello che vorranno.

Se tutto questo non bastasse, si aggiunge anche una nota dell'esecutivo, Ufficio Studi di Palazzo Madama: "l'art. 18 dello Satuto dei Lavoratori è uno di quei tabù sindacali che vanno abbattuti", firmato: Sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto.

In conclusione: da una parte funziona a meraviglia la Disinformazia Palle Continue Governative, dall'altra opposizione e CGIL fanno finta di non sapere e si grattano, in mezzo ci siamo noi.

Noi che dormiamo perché non vogliamo sapere.



Lucio Galluzzi

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martedì 16 agosto 2011

ITALIA: QUARTO REICH





QUANDO VEDRETE I CARRARMATI SOTTO CASA I LIBRI SARANNO GIA' CENERE


Chi non ricorda la battuta "se il popolo è affamato che gli si diano delle brioches"?

Attribuita dai detrattori austriaci a Maria Antonietta, ma presa da un aneddoto contenuto nel VI libro delle Confessioni di Rousseau, rende però chiara la condizione di alienazione dal reale di quello che Bernard-Henri Lèvy chiama "il Principe".

Il potere dello Stato, proprio perché tale, non appartiene al popolo, ma a una classe dirigente politica di borghesia ricca, mai illuminata, che lo impone e che per nulla sa cosa sia la vita concreta dei cittadini.




Per il "Principe" i votanti sono solo subalterni schiavi da usare e imbonire in tempi di elezioni. In quei casi i regimi fanno finta d'essere vicini ai bisogni della "plebaglia", frequentano i proclami nazionalpopolari, promettono il bene sociale e soprattutto si concedono alla vista: salgono sui palchi, truccati e vestiti di tutto punto, partecipano a feste organizzate per loro, usano cantanti, attrici, famose soubrette… ed il gioco è fatto.

Il popolo ottiene la dose di oppio prevista dal protocollo capitalista.

Se non bastasse questo, da secoli, c'è il Signore di tutti i Principi, quello vestito di bianco, che alle feste comandate appare alla finestra per ammansire le pecore, che da sempre giungono in immensi greggi a sigillare con l'idolatria lo Stato immutabile delle cose.

Non sarebbe possibile la sopravvivenza dei due sistemi d'oppressione totale, se il gemellaggio siamese in qualche modo terminasse.





Da sempre Regimi e Chiesa Ministeriale collaborano affinché non ci sia alcuna evoluzione di pensiero tra "fedeli" e votanti, che poi sono la stessa cosa.

Hitler e i suoi gerarchi hanno lasciato una marea di documenti e iconografie sui buoni rapporti tra la morte scientifica organizzata in Shoah e i grandi prelati del periodo benedicenti, conniventi, silenti, addirittura ritratti in saluto nazista.

Quando poi il Terzo Reich andò in frantumi, guarda caso per intervento di chi il Vaticano non lo considerava manco per nulla, il soglio di San Pietro si attivò velocemente per salvare i criminali nazisti e sottrarli ai Processi di Norimberga.

Insieme alla Croce Rossa Internazionale e vari servizi segreti, istituì le "ratlines", stanziò capitali, mosse nunziature e diplomazie compiacenti; così innominabili come Mengele, Eichmann, Bayer… ottennero passaporti falsi, coperture altissime, arrivarono a Roma ospitati in edifici "entro le mura" e da lì presero la via di Genova, dove un'altra potenza prelata li inviava nei Paesi del Sud America.

Storie torbide, assolutamente vomitevoli, soprattutto realtà che il "popolo bue" non deve conoscere.

Non è un caso che il potere in forma di regime intervenga sempre sui libri di testo di Storia usati nelle scuole, con decreti impone quello che i docenti devono o meno insegnare, controlli il diritto Costituzionale sulla libertà di insegnamento…

Così per esempio quando al dicastero della Pubblica Distruzione ci stava la Gran Dama Moratti, il popolo delle libertà iniziò a cancellare per imposizione parlamentare, "pezzi" del programma di Storia nelle nostre Scuole.

Guarda caso proprio di Storia Contemporanea. E guarda caso numero due, proprio determinati argomenti "fastidiosi" al regime.

Poi arrivò quella cosa indefinibile della Enterogermini, una pupazza completamente in mano ai suoi capi, che ha avuto, imposti, come consiglieri politici due gran pezzi di democratici come Stracquadanio e Renato Farina detto Betulla, ex spia della CIA, condannato per il coinvolgimento nel rapimento di Abu Omar, radiato a vita dall'Ordine dei giornalisti; questa è la "testa" dell'attuale Ministero dell'Istruzione, Ricerca e Università.




Questa "testa" sta proseguendo nella strada aperta dall'insulsa BatMamma Letizia.

Per sincerarsene basta aprire qualche testo di Storia adottato per "ordine ministeriale" nelle scuole italiane, guardare le pagine dedicate alla Resistenza, occupazione nazifascista, fascismo e Mussolini, Hitler e Shoah…

Ma questi grandi fantocci messi lì a rappresentare il Governo della repressione globale italiana si sono spinti anche oltre: "togliamo la Geografia e la Storia dell'Arte dalle materie di insegnamento perché inutili…", "i testi di Storia antiberlusconiani che parlano male del Premier e trattano solo della Resistenza Partigiana, senza occuparsi lotta antipartigiana sono da abolire…"

Confermata, quindi, la teoria "popolo bue" di quel tizio, che nella Repubblica di Salò lavorava come fucilatore di partigiani, che di nome faceva Giorgio Almirante, definito dalle Procure della Repubblica "boia": la gente devi tenerla all'oscuro, mantenerla ignorante, altrimenti potrebbe svegliarsi.

Amici del boia Almirante ora sono al potere: da Aledanno a Gnazio la Muffa, da Sputazzetta Gasparri a Iguana Semprabbronzato Fini e una corte infame di nazisti in verde comizia di secessione, zingari e culattoni da ammazzare, stranieri da far annegare, terroni a casa vostra… e lo lo fanno anche e soprattutto in Parlamento e all'Esecutivo.

L'italia è letteralmente schiava perduta di questi pazzi.

I cittadini umiliati, insultati, derubati, manganellati, ammazzati nelle piazze, torturati a morte nelle galere, divieto di manifestare, libertà di stampa sospesa, affamati e liberamente licenziati, senza più tutele sindacali, spremuti e ridotti a larve in coma.

Nelle feste comandate, dalla solita finestra, l'Imperatore di questi principi sanguinari, benedice il sangue e i crimini, invita alla calma, dice ai precari e ai disoccupati di cercare dio e non la vendetta o la protesta…

Anche lui ci spreme il midollo, pure se non abbiamo più nulla da dare… e guai a far conoscere alla gente lo schifo totale che è il Concordato, quanto pesa sulla nostra fame vera il privilegio della loro Casta Suprema unita a quella degli onorevoli mangia brioches a tradimento.

Regime e Religione vivono e proliferano solo per un unico mezzo che da sempre usano: tenere il popolo nell'ignoranza.

Per questa ragione gli italiani non si sono ancora accorti che stanno vivendo nel Quarto Reich.

Tra un'ostia e una beatificazione, una macelleria sociale e fratelli a centinaia morti nel mediterraneo, una guerra in Libia, un'altra in Afghanistan, la recessione legiferata e voluta dagli sgovernanti, gente disperata che si lancia dalle finestre di casa o si dà fuoco, campi di concentramento sparsi qua e là per la Nazioni: quando gli italiani vedranno i carrarmati sotto casa…

I libri saranno già tutti cenere.


Lucio Galluzzi

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