sabato 30 luglio 2011

L'EVOLUZIONE SOCIALE NON SERVE AL POPOLO SE…


LA CROCIFISSIONE DEL SENSEI


"L'evoluzione sociale non serve al popolo,

se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero."


Un virgolettato da Battiato, una frase non sua, come molte delle cose che canta.

Tra le note, in canoni precisi gregoriani, a volte palesi, altre occultati con rara bravura musicale, passano davvero "mondi lontanissimi" ed "echi delle danze Sufi".

La gente fischietta, impara a memoria, canticchia, fa le covers, quanto è bravo Franco.

Si sprecano i siti, i blogs, i forum per lui.

Consumano parole, fiumi di discorsi, considerazioni talmente inattuali da sesso non protetto con Nieztsche.

I mondi restano comunque sempre lontanissimi, le danze Sufi ancor più echi flebili.

Pochi, davvero un numero risibile di fruitori, escono dalla passività dell'ascolto inetto e sterile per sforzarsi nel capire.

Eppure, i tanti, chiamano Battiato "Maestro".

Prassi comune, maledetta l'ovvietà inferita dal copiare!, è trovare sempre più numerosi video su YouTube di Battiato, commentati dai "fans" che "parlano" con lui, trattandolo come proprio Maestro personale.

Tristezza e squallore.

Come dire: "il Maestro me lo scelgo io come piace a me e me lo tengo".



Come il portachiavi di Dolce & Gabbana, la mutanda con l'elasticone Kelvin Klein da esibire sotto il jeans a vita bassa, il nuovo Ipad, l'Iphone quinta generazione, la fottuta moda che fotte i cervelli, li buca, i cristalli da mettersi direttamente in bocca per tamponare le falle alle meningi, l'alcol più puro perché seguire il gregge è la cosa più importante in questa depressione, dove impresentabili esteticamente e convinti d'essere "out of trendy", in realtà sono il vero fashion.

Se hai tutto quello che vuoi e ti hanno esaudito ogni desiderio di possesso, allora è normale avere anche il Maestro; papà e mamma regaleranno di certo all'allievo un guinzaglio, di quelli con Swaroski, così il Sensei di turno non scappa.

Se sei promosso a scuola avrai in premio la moto, al primo esame di Università l'automobilina che ti piace tanto, ti prenderai pure la donna o l'uomo che desideri, te li farai sui sedili di quella macchina, sarai potente, grande, riproduttivo per dare nipotini.

In perpetuo.

Tempo fa, ad un concerto all'aperto di Battiato, sono capitato, per prenotazione del posto, accanto ad un gruppo folto di ragazzi vestiti come i morti figli dei fiori, chitarre, perline, mocassini pellerossa, la croce francescana Tao al collo; suonavano e cantavano inni a Gesù, sgranavano rosari, poi, a terra, si sono messi in posizione yoga, hanno cominciato a "meditare", attendendo che l'icona sacra apparisse sul palco.

Mi sono allontanato di fretta da quella cosa e, proprio andandomene e rinunciando al mio posto seduto, ho notato che avevano anche le insegne: uno striscione bianco e azzurro con la scritta "comunione e liberazione - Torino".

Idolatri.

E' così che se ne va questa vita.

Quei ragazzi sono gli stessi che se gli citi Rajneesh ti fanno l'esorcismo, perché Bhagwan era satana, glielo ha detto il vice all'oratorio tra un partita di calcetto e un salmo a memoria.

Poi vanno da Battiato e cantano, piangendo a dirotto, proprio Rajneesh.

Ma non bisogna dirglielo: non vogliono crescere.

Decorticati irrecuperabili.

E' un tripudio di cori, lacrime, applausi, indignazione per "Povera Patria"; urli e orgasmo bipartisan collettivo alle prime frasi di "Inneres Auge" per poi calarsi nel silenzio da divino amore assoluto della "Cura".

Finito il rito "purificatore" tutti al pub, che è di nuovo di moda, o a farsi la canna per sincronizzarsi meglio con l'Universo, alla churrascaria, che l'etnico fa così alternativo e democratico.

Sarcofagia.




I Maestri restano con un palmo di naso.

Battiato anche più di un palmo.

I Sensei con un pugno di mosche, morte.

I Sufi e i tourners spostano solo aria fritta.

L'evoluzione sociale non serve al popolo, se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero.

E i Maestri se ne vanno, davvero questa volta.

Qualcuno se ne va donando l'ultimo Insegnamento.

Monicelli.

Altri si tagliano le corde vocali.

Molti si nascondono per sfuggire al terrore.

Non passa nulla attraverso queste maglie fittissime di ignoranza abissale che il popolo ha accettato di vivere.

A nulla serve usare la spada della Parola, perché quella Parola il popolo la farà parola sua a memoria, la spada diventa un temperino svizzero comprato dai cinesi.

Però: il mio è più bello, pensa ha pure la forchetta e il cucchiaio, il tuo no.

Però: io ho anche il Maestro e tu no.

Ma chi cazzo che l'ha detto che ce l'hai?

Non sei tu che te lo scegli, è Lui che deve trovarti se lo meriti.

In questa malattia di nullafacenti per la propria evoluzione di coscienza, sono i banditi i libri, la comprensione, l'analisi e la logica, l'amore autentico, la compassione, l'umiltà.

Il Maestro è mio e me lo gestisco io.

Il Maestro è il tuo utero?

Non ci sarà alcun cambiamento, alcuna rivoluzione se ogni singolo si rifiuta di incamminarsi con Disciplina sulla Via della sua Rivoluzione Interiore.

Sarà solo e sempre massa di inetti bambini capricciosi cresciuti male che pretendono ancora l'omogeneizzato e è il Sensei, secondo loro, che deve forniglielo.

Ma il Sensei ha smesso da tempo di nutrirsi.

Non può rigurgitare la pappa predigerita nel gozzo di chi non mastica.

E poi, il Maestro non ha il becco.

Più passa il Tempo, più lo fanno becco.

Se il Sensei persevera nel suo non concedersi come puttana al volere, allora lo crocifiggono e se lo pregano da morto.

Così l'hanno posseduto.

Comincia con il primo passo da fare per il tuo Viaggio più lungo: realizza che la colpa è tua.


*

'Si sa che in Salò ci sono un centinaio di ragazzi e ragazze che vengono sottoposti a trattamenti particolarmente crudeli e violenti, a supplizi e anche a quegli oltraggi di cui è difficile pensare peggio, com'è riuscito a scritturarli?'

Pasolini: "Per la verità io ho seguito i numeri che per De Sade sono magici: cioè il numero 4; e le vittime sonno in tutto una ventina, non un centinaio. Per sceglierli ho fatto esattamente come per tutti gli altri film, ho incontrato migliaia di persone e ho scelto quelle che mi sembravano ideali"

'Sono attori masochisti?'

Pasolini: "Se li ho scelti significa che lo sono."

'Perché ha circondato le riprese delle "120 giornate" di un tale mistero?'

Pasolini: "E' stato girato con tanto mistero perché così si opera bene, nel mistero. Ho cercato di difenderla più delle altre volte, perché c'erano dei pericoli immediati, incombenti."

'Cosa intende per pericoli immediati?'

Pasolini: "L'apparire di qualche moralista che rifiuta il piacere di essere scandalizzato"


[Dall'ultima intervista di Pier Paolo Pasolini, 31 ottobre 1975. Pasolini non riuscì a terminare del tutto "Salò": pochi giorni dopo fu trucidato. La sua morte è uno dei tanti misteri mai chiariti dei quali l'Italia è macchiata]


Lucio Galluzzi

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venerdì 29 luglio 2011

L'ITALIA DI B. B. & B.




Lo spettacolo che il regime sta offrendo è indecoroso, pernicioso e pericoloso.

Ancora una volta il Parlamento, l'Italia intera, le istituzioni sono ostaggio di un voto di fiducia.

Oggi a Palazzo Madama i lor senatori voteranno un emendamento ad personam che hanno chiamato "processo lungo".

Oggi, blindando il voto, cancelleranno i processi Mediatrade, Mills, Mediaset…. resterà in piedi solo il Rubygate, ma anche per quello si inventeranno qualche altra vergogna illegale.

Con l'emendamento Mugnai vanno anche a modificare la norma varata l'indomani della strage di Capaci, con la quale veniva fatta salva l'acquisizione delle sentenze definitive; i processi potranno andare avanti all'infiniito riaprendo la lista dei testimoni.



L'emendamento Mugnai è stato inserito a sorpresa, come a sorpresa è la richiesta della fiducia.

E' palese che il "processo lungo" non servirà ai poveri cristi, quelli marciscono in galere d'orrore e crepano negli OPG lager di stato.

Il "processo lungo" non è rivolto ai sepolti vivi nei CIE, dove neppure si può entrare per verificare le violazioni di ogni diritto umano.

E' una norma per i potenti; anzi per un potente solo: il solito.

Questi fascisti incalliti dalla genetica golpista e piduista, che si svendono l'un con l'altro per neppure trenta denari, non hanno alcun interesse per la res pubblica.

Se ne fottono dei cittadini, di noi tutti.

Mai che presentino un emendamento per i precari licenziati e ora in mezzo ad una strada.

Mai che pongano la fiducia su provvedimenti urgenti per intervenire in aiuto alle povertà delle famiglie italiane, ai senzatetto, ai pensionati al minimo, agli stipendi dei dipendenti sempre di più erosi dalla scelleratezza ladrona di questi pagliacci al potere.

Si preoccupano solo per il capo, per il duce, per quell'essere illegale, pazzo, senza un briciolo di morale e lordo di ogni sporcizia.

Tutto passa, tutto viene approvato.

Niente ostruzionismo, perché "siamo in emergenza e stiamo affondando", occorre "l'unità nazionale e l'accordo tra le parti". Lo dice quel tizio che impersona il ministro dell'Economia, smemorato come Sciaboletta Scajola, quello degli affitti che non si sa chi glieli pagasse.

Don Abbondio Bersani e Capitan Findus d'Almea fanno finta di crederci, insieme alla Finocchiona fanno quadrato per mantenere questa cancrena mortale.

Si chiama consociativismo, connivenza, faccia dello stesso regime.

Lo sappiamo tutti: il PD ha sempre salvato Ballusconi e la sua corte ogni qualvolta il governo era in agonia.

Il tornaconto personale prevale su qualsiasi etica politica: chiedere a Penati & soci.

Chiedere a Skeleton Fassino e Consorte.

Altro che fango: chiedere pure al PCI per sapere quanto si è dato da fare per "sistemare" nelle ASL, Enti, Amministrazioni locali varie i suoi nipotini.

E' d'obbligo smetterla con ogni ipocrisia.

Non ce lo possiamo più permettere. Lasciamolo fare ai potenti che sulle menzogne e magna manga hanno eretto la loro Università dello schifo totale.

Durante una crisi sociale gravissima, resa più nera da una Casta pappona, nel bel mezzo di uno Stato di polizia dove chi dissente viene manganellato, sparato ad altezza d'uomo, picchiato a sangue, preso a calci in faccia.

Tra i Pastori Sardi che appena provano a dire "siamo alla fame" si beccano i lacrimogeni e i manganelli, il movimento NO TAV trattato come delinquere terrorista, Equitalia che ti porta via la vita, letteralmente… questi squallidi votano il "processo lungo", perché l'emergenza nazionale si chiama Ballusconi.

Per non farcene accorgere eccolo l'oppio sparso per tutti: la pagliacciata dei quattro ministeri a Monza, il litigio MummiaBossi/Napisan, la lega che minaccia per finta di far cadere il governo, TremoRti che non si vuole dimettere e da Libero, oggi, è definito "indifendibile", quindi è come se lo dicesse il puttaniere e, ciliegina sulla torta di merda, lo show del cretino che insulta, come sempre, i cittadini.



Così non si parla d'altro.

L'attenzione viene spostata.

Non si deve sapere che al primo giorno di "lavoro" del falco Nitto Paola Previti c'è di nuovo, ancora!, una norma ad personam per salvare il premier.

E' regime.

L'Italia nelle mani di Ballusconi, Mummia Bossi e Don Abbondio Bersani.

Occorre staccare la spina a questi cialtroni, e farlo preso.

Qualsiasi cosa è meglio di questa tragedia nazionale, che ci sta portando dritti verso la rivolta sociale e civile.

Comprese le elezioni anticipate e class actions contro questa destra e la grande ameba "opposizione".


Lucio Galluzzi

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domenica 24 luglio 2011

STASI D'ORRORE

C'ERA UNA VOLTA L'ITALIA


C'è un'aria brutta in Italia.

Così come da tempo non la si percepiva.

Un clima che non fa solo paura, ma terrorizza se solo si ha un briciolo di coscienza sociale.

E' terribile e incredibile constatare che il non-Governo, e tutto la mediocre squallore che gli ruota intorno, non se ne rendano conto.

Non riescono ancora a capire che questa dolorosa stasi, alla quale hanno ridotto il Paese, avrà di certo una fine, è inevitabile.

E' la Storia dei popoli che lo insegna.

Ma loro di Storia, e anche d'altro, non sanno. Non solo lì dove si sono messi perché "conoscono".

Una vergognosa accozzaglia di poveri ignoranti, carrieristi senza meriti e malati.

Rifiuti falliti della peggiore destra nera che s'illudono della persa memoria degli italiani.

Guerrafondai che impersonano ministri, nazifascisti fanno i sindaci, ladri e camorristi rappresentano questa immonda politica sicuri dell'impunità.

Sindacati venduti ai padroni e allo Stato peggiore che hanno consegnato in saldo la classe operaia agli industriali più miseri di testa.



E' tutta una guerra tra lorsignori.

Noi cittadini, per loro, non esistiamo.

Forse non esistiamo neppure per noi.

Siamo solo merce deperibile da usare a fini elettorali. Si ricordano, per finta, di noi solo poco prima delle elezioni.

E' lì che questi delinquenti cominciano a battersi il petto, recitando mea culpa, promettendo qualsiasi puttanata populista venga consigliata dai loro uffici sondaggi e demoscopici.

La memoria non dobbiamo mai perderla, altrimenti siamo morti.

Dobbiamo, per obbligo morale, ricordare il contratto con gli italiani che quel tizio presentava dall'insetto serale.

Non l'aveva scritto lui, gliel'aveva "passato" il dicastero ad personam "Propaganda".

Nessuna di quelle promesse è stata mantenuta.

Un milione di posti di lavoro in più sono in realtà diventati la cancellazione dello Statuto dei Lavoratori, dei CCNL, del movimento operaio e di tutte le sue lotte e conquiste.

Scioperare è quasi reato.

Ammalarsi, per un dipendente, è truffa; così viene multato e perseguitato dalle visite fiscali.

Chi protesta se le prende.

Chi osa scendere in piazza deve fare i conti con le cariche dei mastini, i manganelli, calci, pugni, gas lacrimogeni fuori legge, chimica da guerra.

Istituito il diritto per l'industriale di licenziare chi vuole e quando vuole, soprattutto se il dipendente è iscritto a sindacati diversi da quelli gialli.

Il mantra maledetto delle tasse diminuite, delle mani non messe nelle tasche dei cittadini, dell'aumento delle pensioni minime, della tutela dei più deboli, dell'amore per tutti… resta mantra maledetto, solo una vuota e ormai criminale recita ripresa da tutta la corte dei maggiordomi.

Ed è fame, disperazione, suicidi, aumento del consumo di antidepressivi e ansiolitici a livelli inimmaginabili, salti finali dalle finestre e dai balconi con i figli in braccio, famiglie intere che si estinguono a colpi di martello o veleno per topi.

Questi delinquenti impresentabili hanno rubato anche la speranza.

Si va a letto la sera pensando a come recuperare soldi per il giorno dopo.

Non si dorme la notte.

Il mattino dopo si finge il risveglio, perché sta arrivando settembre, ricomincerà a fare freddo, hai da pagare ancora il riscaldamento della stagione scorsa, forse ti hanno tagliato il gas, magari ti sfrattano, Equitalia ti chiede un rene, lo Stato il cuore, i mangiapane a tradimento si accontentano delle mani, solo quelle servono per votarli.

Subito dopo, se crepi è meglio.

La memoria è un'arma indispensabile, se ti adegui all'Ordine Sociale di questa Salò terminale. sei completamente finito.

Se non ti ricordi sei loro complice, con la promozione, la carriera, ma colpevole e corrivo.

Lurido come loro.

Morto come loro.

Necrofilo tra necrofili.

Rammentati che lo smemorato a cui hanno regalato una casa a sua insaputa, quella con vista Colosseo, era il capo del Viminale durante i massacri del G8 a Genova; che il delfino di Almirante, quello della casa di Montecarlo, oggi alta carica dello Stato, allora era alla Difesa e salvò i suoi amici di governo, tutti, e i capi delle divise, tutti; oggi si batte il petto, lo fa da tempo, ma i fascisti ci sono abituati al mea culpa da Mirandolina e commedia dell'arte.

Non dimenticare che mentre il sangue scorreva alla Diaz e a Bolzaneto, alla Giustizia c'era il legaiolo villano e violento che ancora oggi blatera i suoi deliri a nome e per conto della casta padana celtica.

Soprattutto occorre leggere, spegnere la televisione e scorrere con attenzione le righe della sentenza d'appello che ha condannato tutti i "militari" e i loro capi che hanno praticato tortura e odio contro ragazzi inermi, pacifisti, con le mani alzate, lì nell'orrore del 2001 a Genova.

I giudici, perentoriamente, scrivono: "gli interventi degli agenti alla Diaz e a Bolzaneto furono decisi antecedentemente a tavolino. I responsabili di tali atti offesero e umiliarono, ferirono e abusarono della loro funzione al fine di arrestare, per dare all'opinione pubblica italiana ed internazionale l'immagine di forze di polizia che intervenivano su violenti black bloc che tali non erano…"

Ancora: "I vertici delle forze dell'ordine non solo hanno ostacolato e depistato, ma fornito ed incitato alla falsa testimonianza, costruendo ad hoc prove false esibite anche alla stampa internazionale".

Sempre gli stessi giudici introducono nella sentenza un concetto importante e unico nella giurisprudenza italiana: "il corteo dei manifestanti attaccato violentemente e senza motivo dalle forze dell'ordine, reagendo, ha applicato il diritto di legittima difesa".

Difatti: i manifestanti che erano sotto processo sono stati tutti assolti; condannati i vertici militari e gli agenti imputati.

La Cassazione deve ancora esprimersi con sentenza definitiva o può richiedere che i processi vengano celebrati nuovamente alla luce delle testimonianze acquisite [800 ore di filmati] e per rendere verità e giustizia a Carlo Giuliani.

Nessun condannato è finito in galera, vuoi per prescrizione del reato o per il godimento della condizionale.

Prescrizione non vuole dire assoluzione, ce lo insegna Andreotti, mafioso fino ad una certa data, ma prescritto, perché la Giustizia per i potenti funziona così.

L'Italia è l'unico Paese dell'Unione Europea che non contempla nei suoi Codici il reato di tortura, non l'ha introdotto e di certo questo esecutivo di pazzi furiosi non ha alcun interesse a farlo.

Come potrebbero altrimenti ammazzare Cucchi, Aldrovandi, Uva, Saturno, l'anarchico Mastrogiovanni… e non subire mai alcuna restrizione?

Mai giungere ad una sola verità?

Ma l'Italia è anche il paese del Bengodi non solo per la casta dei politicanti.

L'Unione Europea ha stabilito che gli Stati membri devono sospendere dal servizio i pubblici ufficiali sotto processo per atti compiuti in abuso della loro funzione e, se condannati, destituiti del tutto.

Nessuno dei colpevoli per la macelleria messicana al G8 di Genova è a casa lontano dalla divisa.

Lavorano tutti e tutti con la divisa addosso, incarichi di polizia penitenziaria o giudiziaria e quant'altro li possa garantire sempre di più.

La stessa cosa per chi ammazza in carcere o negli OPG, per strada o nel chiuso di camere di sicurezza.

Anzi, i compagni di merende che adesso continuano nel disastro della Nazione, promuovono quei "dirigenti" che si sono macchiati di reati gravissimi contro la persona, regalando incarichi più prestigiosi, e il sassofonista di Stato unitamente al guerrafondaio mefistofelico, si complimentano con loro ed esprimono "fiducia e stima incondizionata del Governo".

Placanica, invece, chissà come mai, è stato congedato, quattro anni dopo aver sparato a Carlo Giiuliani, perché "non compatibile con il servizio militare".



E' stasi di morte.

Chi si meraviglia ancora è stupido.

Chi fa finta di non capire è un nemico dell'intelligenza.

C'era uno che una volta che faceva l'avvocato dei boss di cosa nostra, oggi, siede su un'alta poltronissima, si batte il petto e fa l'antimafioso.

C'era una volta l'Italia che si indignava.

Ora va a troie e non sa neppure cos'è un forcone.

Però ha tre finti ministeri a Monza!


Lucio Galluzzi

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lunedì 18 luglio 2011

IL PDsenzaELLE HA PAURA DEL NUOVO

COMPAGNO, ANZI: AMICO CIOE' NELLA MISURA IN CUI


Capita che di giorno, quelli che sono ormai il PDsenzaELLE, i capi in poltrona, si mascherino di carnevalate varie, armandosi di coriandoloni in tutte le tonalità del rossastro slavato. Tanto il "popolo è bue", come diceva Almirante, crede a tutto e lo si fotte facilmente.

Succede anche, ormai è abitudine, che quando sono visti e osservati si producano in infiammati interventi, nelle aule delle Camere soprattutto, recitando la parte degli indignati e costruttori di barricate.

Don Abbondio Bersani è da mesi che annuncia la lotta dura e senza paura, appunto: "Barricate in aula fino ai referendum".

L'abbiamo visto, caspita che guerriglia!

L'acqua privatizzata è un giusto provvedimento anzi no, il nucleare della Prestami il Giacomo va realizzato a tutti i costi, costi quel che costi, poi meglio di no; Giggi tra la trielina per smacchiare i coguari di Bagnacavallo, i bigodini per la permanente alle istrici, si rimbocca le maniche.

Se le è rimboccate talmente tanto, urca!, che ora la camicia gli fa da turbante.


[l'Aquila, festa democratica, contestazione Bersani]



[Piero Ricca/D'Alema]


[Piero Ricca-D'alema/scontri polizia]


[Qui milano Libera D'alema/pizzini/Unipol]


Di cazzate il Don Abbondio ne ha dette a profusione: lui non fa manifestazioni con altri e il "suo" partito aderisce solo alle proprie. Ergo: studenti contro la Enterogelmini, precari contro laBrunetta e il Saccone, disperati licenziati, morti di fame a centinaia di migliaia… facciano da soli, perché "l'opposizione" deve distinguersi e "lavorare" nel "pulito" del Palazzo.

L'unico obiettivo che le cariatidi del PDsenzaELLE dicono di avere è "battere Berlusconi".

Lo dicono solo però.

Difatti da 18 anni lo stanno battendo alla grande.


[PD e scudo fiscale]


I DDL a colpi di fiducia passano tutti, le norme anti cittadini pure… e se non bastasse, di notte a telecamere spente se ne stanno insieme ai delinquenti peones, chiusi in aula, a difendere i privilegi di Casta.

Qualcuno di meraviglia ancora di queste meravigliosissime creature consociate?


[Fassino contro Agende Rosse]


Skeleton Fassino, sparito per qualche anno, ricompare convertito alla fede in Marchionne, allo smantellamento del movimento operaio con la cancellazione dello Statuto dei Lavoratori, si fa eleggere sindaco di Torino a colpo sicuro dichiarando anche: "l'AD della Fiat non è residente qui in città altrimenti mi voterebbe; ma sono certo che la famiglia Elkann mi vuole bene…"

Non contento, lo stirato torinese, lanciava segnali di classe, la sua, invitando i metalmeccanici di Pomigliano e Mirafiori ad accettare gli accordi tra i padroni suoi amici e i sindacati gialli di Stato [Slek Bonanni, Nulla Angeletti e Chisono UGL].


[Annozero, Fassino - Fiat]


Il fatto che FIOM/CGIL fossero stati sbattuti fuori da ogni tavolo di trattativa allo spaventapasseri non fregava e frega nulla. Aveva bisogno di conquistarsi la fiducia della Confindustria per essere "davvero il sindaco di tutti i torinesi"; gli piace anche l'Alta Velocità, come per il Nucleare è sicuramente utile.

Capitan Findus D'alema tira le fila di tutta questa edificante lotta al fascismo di Stato; le sa tutte come un Gollum e meglio di Ratzinger benedice qualsiasi cretinata i suoi dirigenti s'inventino.


[D'alema su accordo FIAT]




Anche per lui i metalmeccanici devono calmarsi e accettare l'accordo padronale come "il migliore possibile da portare a casa, accettare il confronto… bla bla bla".

Come fanno a dialogare? La FIOM e la CGIL sono stati dichiarati dal Saccone e dalla Brunetta "non rappresentativi", "provocatori", "difensori dei fannulloni", "filoterroristi"…

I dirigenti attuali PDsenzaELLE, lo sanno che la Fiom rappresenta la maggioranza dei lavoratori metalmeccanici?

Che non è la Susanna mi Camuffo la "referente" delle catene di montaggio.

Ma adesso anche lei [la Camuffo], da fedele ex socialista, s'è calata le braghe e tra il rimboccarsi le maniche e mettersi a 90° sarà una meraviglia non solo visiva, ma anche gastrica, di orgia anti berlusconiana.

Non si vomita perché di cibo a disposizione, noi, i fottuti, ne abbiamo sempre meno a disposizione, meglio non sprecare.

Che dire poi dell'assenza totale, completa di opposizione al voto per la Recessione di TremoRti?

"Currite, Currite" e siete arrivati, buoni e bravi, solidali e per il "bene della Nazione", a compiere quel "miracolo" che solo Napisan ha visto.

Compatti, intruppati senza un solo minuto d'ostruzionismo.

Siete Governo nel Governo.

Lontanissimi dalla gente che ormai non vi riconosce, da una base che chiede a gran voce le dimissioni dell'esecutivo incapace e truffaldino, ma anche le vostre, rianimatori, da sempre, delle agonie di Ballusconi.

Sono cadute le maschere.

Anche alle vostre feste siete contestati e a nulla serve, come avete ben visto invitare gli Schifi Schifani, gli Slek Bonanni e prendersi in casa i democristi alla Enrico Lecca.


[Schifani contestato alla festa PD- Torino]




Se la memoria non è opinione le avete sperimentate tutte: dalle alleanze con i celtici padani a Crodo ai baci con Iguana Fini, dalla coppia di fatto con Piercasinando Caltagirone a Palombello Rutelli… provate anche con Sciliposti e Sua Correttezza Suka Barbareschi, vi mancano nella collezione!

In tutto questo vostro sfacelo, che poi è il nostro, perché se siamo nella merda fino alla bocca dobbiamo dire grazie soprattutto a voi, continuate a perseverare nel tenervi le poltrone spartite dalle porcate elettorali e appena si presenta una una nuova occasione.. eccole le segreterie che impongono i loro graditi candidati, che devono essere quelli, altri no!

Perché il porcellum vi è piaciuto, lo avete votato e lo usate.

Pure voi posate il culo sul velluto degli scranni non perché vi sceglie la gente, bensì per calcolo e scelta del malefico "partito".



[il PD salva Nicola Cosentino]



Così fan tutti.

Capita che alla fine la gente si rompa le palle e non vi consideri proprio più e succede che qualcuno, non dei soliti voluti da voi, ci metta faccia e persona per dirvi "basta", e ve lo dice dall'interno.

Si candida alle primarie però senza la benedizione dei prevosti e l'incenso delle segreterie.

Un volto nuovo che spunta qua e là.

Ed è il panico tra le vostre cripte. Ecco che uscite dal coma, vi crescono i canini e iniziate a lottare, contro voi stessi.

Con la mazzetta in mano vi frantumate i testicoli per fare dispetto a vostra moglie.

E già: come si permette uno o una, non proposto/a dai burocrati, locali, regionali e centrali, di entrare in gara con proposte sue?

Meglio isolarlo/a, partire subito coi comunicati stampa per distanziarsi, mettere i bastoni tra le ruote perché chi osa "sfidare" i predestinati dei capi non "si costuma".

Invece di vedere una benedizione nel nuovo che avanza in mezzo alla putrescina e cadaverina e farne tesoro, preferite continuare nell'imbalsamazione.

Sta, per esempio, succedendo qui ad Alessandria, città dove vivo.

Chissà in quanti altri posti.

Ma qui, in questo posto, dove 'Ndrangheta e Cosa Nostra stringono abbracci letali, la vostra preoccupazione, ora, è il candidato che ha sta dicendo no, lo sta facendo anche per voi, che non avete mai avuto il dono della parola forte, il verbo.

Qui dove nepotismi e vergogne si sprecano e tutti fanno finta di niente, tanto nel resto del Paese è la stessa cosa, siete seriamente infastiditi dalle iniziative "di base".

Viene intaccato quell'equilibrio malsano fatto, per l'appunto, di consociativismo e di questione morale che deve sempre solo riguardare i peones e mai altri.

Superatela questa morte quasi ventennale.

Errare è umano, perseverare diabolico… continuare negli sbagli reiterandoli non è più tollerabile.

Questo volto nuovo che si propone come futuro sindaco della città sa parlare italiano, dote rara e già basterebbe, perché non se ne può più di dialettale approssimativo e stupro linguistico, ha idee in testa e le dichiara, si è messo in gioco e con tutto il rispetto per altre eventuali candidature decise negli "uffici", preferisco un orfano come lui a chi professa e onora tanti padri e madri, nonni, bisnonne e Ramsete su barche a vela.


[Piero Ricca, Fassino/Violante scappano]

[Piero Ricca, vieni avanti Fassino]

[Piero Ricca-Veltroni]

[Matteo Colaninno, conflitto d'interesse]

[Contestazione Veltroni]

[Privilegi di casta salvati di notte]



Lucio Galluzzi

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