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venerdì 7 settembre 2012

VIA, A CALCI IN CULO


Canta il Battiato, mediando citazioni: "l'evoluzione sociale non serve al popolo, se non è preceduta da una evoluzione di pensiero."
Continuando poi quanto già aveva dichiarato Carmelo Bene, riafferma la povertà totale italiana in fatto di promozione d'Arte e Cultura, dice: "la politica non si deve interessare dell'Arte, deve dare i soldi e poi se ne occupino gli altri... noi siamo i più arretrati... Berlino ha nove orchestre sinfoniche, è una città, ditemi voi quante orchestre sinfoniche ci sono in tutta Italia e poi facciamo i conti..."
E' vero la Cultura nel nostro Paese è stata completamente abbandonata, stuprata giorno dopo giorno, sostituita con quasi vent'anni di interessi privatissimi dei politici in tutti i possibili ambiti della Conoscenza, Spettacolo e Istruzione.
Nessuno Stato civile al Mondo, soprattutto in Europa, ha tagliato fondi alla Scuola Pubblica e al Patrimonio Artistico durante questa "crisi" globale: l'Italia sì.
Eppure siamo tra le Nazioni più ricche in fatto di Cultura, sia per tradizioni storiche, testimonianze archeologiche, musei, enti lirici, teatri, sperimentazioni, danza, figurativa.
Eravamo anche lo Stato con la Scuola Primaria migliore al mondo.
Venivano a studiare il nostro sistema scolastico dal Giappone, Svezia, USA... le scuole elementari di Reggio Emilia, Bologna, Parma,  premiate a livello internazionale insieme a tutte le altre eccellenze dell'Istruzione italiana.
Poi sono arrivate le escort, che chissà perché bisogna chiamarle così e non puttane, e con loro tutto l'esercito dei miracolati, risollevati dalla polvere di fallimenti e anonimato, rinvigoriti sessualmente da ruffiani e papponi, coca e festini, mafia, tangenti e soprattutto massoneria e idiozia fascista della più becera specie.
Sono arrivati questi criminali patentati contro ogni libertà e hanno iniziato il saccheggio, con ogni mezzo.
Incompetenti, ignoranti, macchiette squallide da comparsa comandata, sono stati messi a ministeri, commissioni, sotto commissioni.
Tutti hanno avuto la loro ciotola di frattaglie e un po' d'acqua fresca, compresa la maledetta 'opposizione', il PD, che altro non è se non la garanzia senza scadenza alla continuità di questo Sistema mortuario e assassino.
Ci ricordiamo tutti di quella poveretta della Gelmini, cacciata per "incompetenza manifesta" dal suo precedente 'incarico politico locale', va a dare l'esame di Stato a Reggio Calabria perché a Brescia "mi avrebbero sicuramente bocciata", così la mettono a fare la ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca.
Siccome non bastava il disastro vergognoso della sua nomina ad un dicastero strategico per il prestigio della Nazione, i papponi e puttanieri le affiancano come Consiglieri di Fiducia due personaggi come Renato Farina   e Giorgio Clelio Stracquadanio.
Due tizi che con la la Scuola e l'Istruzione c'entrano come Nicole Minetti e Sara Tommasi alla Vergine Maria.
Renato Farina, "Betulla" nome in codice da spia della CIA, è stato radiato a vita dall'Ordine dei Giornalisti per aver fornito informazioni ai Servizi Segreti USA per portare a termine il rapimento dell'imam Abu Omar: grave tradimento della deontologia professionale e processato per il suo reato.
Su Stracquadanio è superfluo ogni commento, un tizio che invita ad offrire il proprio corpo se si è belli, per entrare in politica e fare carriera e "se guadagni 500 euro al mese sei uno sfigato" non merita neppure una virgola in più.
Questi due figuri erano coloro che 'consigliavano' la Gelmini su cosa fosse opportuno fare per distruggere meglio la scuola pubblica, esecutori fedeli degli ordini dell'Illuminato Tremonti: la MariaStella ha sempre difeso a spada tratta i due cialtroni, tanto non sapeva e non sa quello che dice.
Ai Beni Culturali c'era un 'poeta' giullare di Corte, quello che ha scritto i versi d'amore a Cicchitto recitandoli da Vespa, quel Bondi, talmente pacioso e trasparente da essere stato abbandonato e denunciato dalla moglie per percosse e violenze, condito a suon di Sgarbi e altri camerieri devoti.
Brunetta alla Funzione Pubblica e Sacconi al Lavoro: due sfigati veri, loro sì, dediti all'insulto e alle minacce intimidatorie.
Così capitava che gli insegnanti di Scuola Pubblica venissero chiamati "fannulloni", "sindacalizzati da licenziare", "mangiapane a tradimento" e gli studenti che protestavano diventavano "delinquenti abituali", "merda rossa", "terroristi da arrestare"...
Taglio dopo taglio intanto crollava Pompei, chiudevano Musei e Pinacoteche, Biblioteche Filosofiche, Enti Lirici e di Danza: Carla Fracci arrivava a scagliarsi pubblicamente contro il neonazista Alemanno, perché come sindaco di Roma non l'aveva mai ricevuta per ascoltare, da lei, Patrimonio di Tutta l'Umanità, quale disastro la corte dei miracolati stava perpetrando sulla Cultura della Nazione.
Carla Fracci che deve rapportarsi con Alemanno?
E' successo anche questo, purtroppo.
E' stata la scena più dolorosa alla quale è stata esposta l'Arte italiana.
Di contro, fuori, per strada e nelle piazze, tutti zitti, tutto vuoto, tutti con la testa chinata, al lavoro, con i sindacati a far finta di nulla e a convincere sempre di più il Paese che lo Sciopero Generale è  reato contro la Maestà Sovrana.
Taglio dopo taglio l'Istruzione italiana è diventata maceria, le nostre Scuole non sono più eccellenza mondiale, dicono.
Pure i libri di testo adottati, e solo quelli che il Ministro autorizza, sono stati "epurati" delle parti scomode, parti di Storia Contemporanea e Moderna 'cassate' perché non 'interessanti'; materie come Storia dell'Arte e Geografia in via di dismissione perché 'poco organiche' alla programmazione didattica, non servono in pratica.
L'atto più grave e da reato costituzionale della politica contro la Scuola Pubblica e la Cultura, l'ha compiuto la soubrette Gabriella Carlucci, diventata deputata per meriti come Iva Zanicchi; in un disegno di Legge da lei proposto [traduzione: qualcuno gliel'ha passato e le ha ordinato di presentarlo], si dice che: "i libri di testo, soprattutto quelli di Storia, che contengono critiche al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non possono essere adottati dai docenti...".
E' questo lo Stato della Scuola Pubblica, Istruzione, Cultura e Arte in Italia.
La colpa non è loro, è solo nostra.
Esclusivamente nostra.
Mandarli via, ma calci in culo, uno dopo l'altro, riprendendoci dignità e tutto quello che ci rubavano.
Ora, questa 'meraviglia' di efficientismo professorale del Governo Monti ha mai una sola volta speso una parola a favore della Cultura?
Ha messo urgentemente in cantiere uno straccio di legge, anche piccola, per cominciare a porre rimedio al crimine contro la Conoscenza?
No, non può farlo, altrimenti la Corte dei Miracolati, che lo ricatta, si rivolterebbe, purtroppo per noi non nella tomba, e lo farebbero 'cadere'.
Meglio occuparsi di telefonate tra compagni di merende, crocifissi nelle aule, alleanze della provvidenza vaticana, assassinare di tasse, ammazzare indirettamente disoccupati e precari, negando, sempre di più, la sovranità del popolo.
Mandarli via, ma a calci in culo, uno dopo l'altro, sindacati compresi.
Non c'è altra soluzione.

Lucio Galluzzi

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sabato 30 luglio 2011

L'EVOLUZIONE SOCIALE NON SERVE AL POPOLO SE…


LA CROCIFISSIONE DEL SENSEI


"L'evoluzione sociale non serve al popolo,

se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero."


Un virgolettato da Battiato, una frase non sua, come molte delle cose che canta.

Tra le note, in canoni precisi gregoriani, a volte palesi, altre occultati con rara bravura musicale, passano davvero "mondi lontanissimi" ed "echi delle danze Sufi".

La gente fischietta, impara a memoria, canticchia, fa le covers, quanto è bravo Franco.

Si sprecano i siti, i blogs, i forum per lui.

Consumano parole, fiumi di discorsi, considerazioni talmente inattuali da sesso non protetto con Nieztsche.

I mondi restano comunque sempre lontanissimi, le danze Sufi ancor più echi flebili.

Pochi, davvero un numero risibile di fruitori, escono dalla passività dell'ascolto inetto e sterile per sforzarsi nel capire.

Eppure, i tanti, chiamano Battiato "Maestro".

Prassi comune, maledetta l'ovvietà inferita dal copiare!, è trovare sempre più numerosi video su YouTube di Battiato, commentati dai "fans" che "parlano" con lui, trattandolo come proprio Maestro personale.

Tristezza e squallore.

Come dire: "il Maestro me lo scelgo io come piace a me e me lo tengo".



Come il portachiavi di Dolce & Gabbana, la mutanda con l'elasticone Kelvin Klein da esibire sotto il jeans a vita bassa, il nuovo Ipad, l'Iphone quinta generazione, la fottuta moda che fotte i cervelli, li buca, i cristalli da mettersi direttamente in bocca per tamponare le falle alle meningi, l'alcol più puro perché seguire il gregge è la cosa più importante in questa depressione, dove impresentabili esteticamente e convinti d'essere "out of trendy", in realtà sono il vero fashion.

Se hai tutto quello che vuoi e ti hanno esaudito ogni desiderio di possesso, allora è normale avere anche il Maestro; papà e mamma regaleranno di certo all'allievo un guinzaglio, di quelli con Swaroski, così il Sensei di turno non scappa.

Se sei promosso a scuola avrai in premio la moto, al primo esame di Università l'automobilina che ti piace tanto, ti prenderai pure la donna o l'uomo che desideri, te li farai sui sedili di quella macchina, sarai potente, grande, riproduttivo per dare nipotini.

In perpetuo.

Tempo fa, ad un concerto all'aperto di Battiato, sono capitato, per prenotazione del posto, accanto ad un gruppo folto di ragazzi vestiti come i morti figli dei fiori, chitarre, perline, mocassini pellerossa, la croce francescana Tao al collo; suonavano e cantavano inni a Gesù, sgranavano rosari, poi, a terra, si sono messi in posizione yoga, hanno cominciato a "meditare", attendendo che l'icona sacra apparisse sul palco.

Mi sono allontanato di fretta da quella cosa e, proprio andandomene e rinunciando al mio posto seduto, ho notato che avevano anche le insegne: uno striscione bianco e azzurro con la scritta "comunione e liberazione - Torino".

Idolatri.

E' così che se ne va questa vita.

Quei ragazzi sono gli stessi che se gli citi Rajneesh ti fanno l'esorcismo, perché Bhagwan era satana, glielo ha detto il vice all'oratorio tra un partita di calcetto e un salmo a memoria.

Poi vanno da Battiato e cantano, piangendo a dirotto, proprio Rajneesh.

Ma non bisogna dirglielo: non vogliono crescere.

Decorticati irrecuperabili.

E' un tripudio di cori, lacrime, applausi, indignazione per "Povera Patria"; urli e orgasmo bipartisan collettivo alle prime frasi di "Inneres Auge" per poi calarsi nel silenzio da divino amore assoluto della "Cura".

Finito il rito "purificatore" tutti al pub, che è di nuovo di moda, o a farsi la canna per sincronizzarsi meglio con l'Universo, alla churrascaria, che l'etnico fa così alternativo e democratico.

Sarcofagia.




I Maestri restano con un palmo di naso.

Battiato anche più di un palmo.

I Sensei con un pugno di mosche, morte.

I Sufi e i tourners spostano solo aria fritta.

L'evoluzione sociale non serve al popolo, se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero.

E i Maestri se ne vanno, davvero questa volta.

Qualcuno se ne va donando l'ultimo Insegnamento.

Monicelli.

Altri si tagliano le corde vocali.

Molti si nascondono per sfuggire al terrore.

Non passa nulla attraverso queste maglie fittissime di ignoranza abissale che il popolo ha accettato di vivere.

A nulla serve usare la spada della Parola, perché quella Parola il popolo la farà parola sua a memoria, la spada diventa un temperino svizzero comprato dai cinesi.

Però: il mio è più bello, pensa ha pure la forchetta e il cucchiaio, il tuo no.

Però: io ho anche il Maestro e tu no.

Ma chi cazzo che l'ha detto che ce l'hai?

Non sei tu che te lo scegli, è Lui che deve trovarti se lo meriti.

In questa malattia di nullafacenti per la propria evoluzione di coscienza, sono i banditi i libri, la comprensione, l'analisi e la logica, l'amore autentico, la compassione, l'umiltà.

Il Maestro è mio e me lo gestisco io.

Il Maestro è il tuo utero?

Non ci sarà alcun cambiamento, alcuna rivoluzione se ogni singolo si rifiuta di incamminarsi con Disciplina sulla Via della sua Rivoluzione Interiore.

Sarà solo e sempre massa di inetti bambini capricciosi cresciuti male che pretendono ancora l'omogeneizzato e è il Sensei, secondo loro, che deve forniglielo.

Ma il Sensei ha smesso da tempo di nutrirsi.

Non può rigurgitare la pappa predigerita nel gozzo di chi non mastica.

E poi, il Maestro non ha il becco.

Più passa il Tempo, più lo fanno becco.

Se il Sensei persevera nel suo non concedersi come puttana al volere, allora lo crocifiggono e se lo pregano da morto.

Così l'hanno posseduto.

Comincia con il primo passo da fare per il tuo Viaggio più lungo: realizza che la colpa è tua.


*

'Si sa che in Salò ci sono un centinaio di ragazzi e ragazze che vengono sottoposti a trattamenti particolarmente crudeli e violenti, a supplizi e anche a quegli oltraggi di cui è difficile pensare peggio, com'è riuscito a scritturarli?'

Pasolini: "Per la verità io ho seguito i numeri che per De Sade sono magici: cioè il numero 4; e le vittime sonno in tutto una ventina, non un centinaio. Per sceglierli ho fatto esattamente come per tutti gli altri film, ho incontrato migliaia di persone e ho scelto quelle che mi sembravano ideali"

'Sono attori masochisti?'

Pasolini: "Se li ho scelti significa che lo sono."

'Perché ha circondato le riprese delle "120 giornate" di un tale mistero?'

Pasolini: "E' stato girato con tanto mistero perché così si opera bene, nel mistero. Ho cercato di difenderla più delle altre volte, perché c'erano dei pericoli immediati, incombenti."

'Cosa intende per pericoli immediati?'

Pasolini: "L'apparire di qualche moralista che rifiuta il piacere di essere scandalizzato"


[Dall'ultima intervista di Pier Paolo Pasolini, 31 ottobre 1975. Pasolini non riuscì a terminare del tutto "Salò": pochi giorni dopo fu trucidato. La sua morte è uno dei tanti misteri mai chiariti dei quali l'Italia è macchiata]


Lucio Galluzzi

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