
- La Recessione-
Rivedremo calzoni coi rattoppi
rossi tramonti sui borghi
vuoti di macchine
pieni di povera gente che sarà tornata da Torino o dalla Germania
I vecchi saranno padroni dei loro muretti come poltrone di senatori
e i bambini sapranno che la minestra è poca e che cosa significa un pezzo di pane
E la sera sarà più nera della fine del mondo e di notte sentiremmo i grilli o i tuoni
e forse qualche giovane tra quei pochi tornati al nido tirerà fuori un mandolino
L’aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno ogni tanto come in un sogno
E città grandi come mondi saranno piene di gente che va a piedi
con i vestiti grigi
e dentro gli occhi una domanda che non è di soldi ma è solo d’amore
soltanto d’amore
Le piccole fabbriche sul più bello di un prato verde
nella curva di un fiume
nel cuore di un vecchio bosco di querce
crolleranno un poco per sera
muretto per muretto
lamiera per lamiera
E gli antichi palazzi
saranno come montagne di pietra
soli e chiusi com’erano una volta
E la sera sarà più nera della fine del mondo
e di notte sentiremmo i grilli o i tuoni
L’aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno
ogni tanto come in un sogno
E i banditi avranno il viso di una volta
con i capelli corti sul collo
e gli occhi di loro madre pieni del nero delle notti di luna
e saranno armati solo di un coltello
Lo zoccolo del cavallo toccherà la terra leggero come una farfalla
e ricorderà ciò che è stato il silenzio il mondo
e ciò che sarà.
Pier Paolo Pasolini
- guarda e ascolta il video: La Recessione cantata da Alice -
***
Incredibile. Davvero.
C'è sgomento e dolore in giro. C'è il silenzio preciso delle tempeste passate appena.
Calma piatta. Tutto fermo.
Terribile uso. Costume impensabile da rivedere.
E' negli anziani che è stampata in faccia non la paura, ma l'interrogativa di una vita.
Quello che noi non possiamo neppure minimamente sfiorare in comprensione.
Però possiamo guardare. Di nascosto.
Perché se ti vedono si girano dall'altra parte per pudore.
E magari non è pudore, è l'altruismo che li porta per natura a non voler trasmettere in noi la riapertura della piaga.
Anche se non ci conoscono lo fanno.
Tu li guardi e dopo un po', loro, si occultano di viso per qualche secondo.
Quando si rioffrono hanno quasi cancellato la sofferenza.
Solo nel derma.
Devi essere attento a cogliere.
Usare l'amore.
Incondizionato.
Negarti.
Negarti.
Non avere timore d'essere raggiunto da quegli insights.
Fare come l'aria.
Lasciarsi attraversare.
Allora dimenticando il tuo li vedi veramente questi anziani.
Se butti giù la tua impalcatura di meccaniche difese, loro che sono come i bambini, ti ammettono al cospetto.
Se butti giù.
Allora dimenticando il tuo li vedi veramente questi anziani.
Se butti giù la tua impalcatura di meccaniche difese, loro che sono come i bambini, ti ammettono al cospetto.
Se butti giù.
Altrimenti scordatelo.
Sono talmente dignitosi, che pur di non arrecarti fastidio si alzano e se ne vanno in un no so dove che non sanno neppure loro.
Negarti e tacere dentro.
Sono talmente dignitosi, che pur di non arrecarti fastidio si alzano e se ne vanno in un no so dove che non sanno neppure loro.
Negarti e tacere dentro.
Pulire i recettori.
Predisporsi.
Così cominci ad avvertire quello sgomento che contrae i muscoli d'espressione dei loro visi.
Ci metterai tempo, parecchio, per riuscire anche a sentire con le orecchie quello che [si] dicono.
Non metterti in mezzo.
Così cominci ad avvertire quello sgomento che contrae i muscoli d'espressione dei loro visi.
Ci metterai tempo, parecchio, per riuscire anche a sentire con le orecchie quello che [si] dicono.
Non metterti in mezzo.
Spesso parlano da soli.
Voce quasi impercettibile.
Sospiri che sono parole.
Parole sospirate, una dietro l'altra, come rosari davanti ai feretri.
Parole sospirate, una dietro l'altra, come rosari davanti ai feretri.
Veloci messe, insieme potrebbero essere pure una frase.
Mantra.
Mantra.
Mai miracolosi.
Sempre concreti.
In attesa di non miracolo.
Loro sono sospesi in questa vita.
Loro sono sospesi in questa vita.
Che è questa, non la loro.
E' la nostra, mai la loro.
E' degli altri.
E' la nostra, mai la loro.
E' degli altri.
Di tutti gli altri.
Loro no.
Sono obbligati in apnea a renderci quasi omaggio, noi così belli e orrore completo.
Errori fin troppo facili da collimare, siamo.
Sono obbligati in apnea a renderci quasi omaggio, noi così belli e orrore completo.
Errori fin troppo facili da collimare, siamo.
E' l'idiozia che rappresentiamo.
Enorme come una sospensione vegetativa terminale.
Siamo quello.
Siamo quello.
Nient'altro.
Siamo schiaffi e pugnali da sub.
Puzziamo di nuovismo e pvc.
Io non so che odore abbia l'ignoranza.
Io non so che odore abbia l'ignoranza.
Forse l'ignoranza è talmente ignorante da non sapere di nulla.
Per quello non ne so l'odore.
Perché la posseggo tutta.
Per quello non ne so l'odore.
Perché la posseggo tutta.
Non ne ho mai rifiutata una sola minima dose.
Sono un tossico perennemente in scimmia da superficialità.
E con me tutti quelli hanno fretta.
Sono un tossico perennemente in scimmia da superficialità.
E con me tutti quelli hanno fretta.
Altro da fare.
Molto da dire.
Troppo da produrre.
Tanto di tutto.
Pieni come un'otre di merda.
Pieni come un'otre di merda.
Che però non puzza.
Altrimenti non saremmo ignoranza personificata.
Altrimenti non saremmo ignoranza personificata.
Lontani dalla vita.
Illusi d'essere presenti.
Sicuri che gli assenti siano loro, i vecchi.
Riusciamo anche ad emettere liquami compassionevoli
Riusciamo anche ad emettere liquami compassionevoli
figurandoci la loro fine vicina.
Loro ci guardano e vedono che siamo già morti.
Loro ci guardano e vedono che siamo già morti.
Non ce lo diranno mai.
Te lo vedi tuo nonno che ti fissa negli occhi e te lo dice?
Ecco perché non lo fanno.
Hanno ormai l'iride candeggiata.
Te lo vedi tuo nonno che ti fissa negli occhi e te lo dice?
Ecco perché non lo fanno.
Hanno ormai l'iride candeggiata.
Impossibile definirne il colore.
Come quello che hanno addosso per coprirsi.
Come quello che hanno addosso per coprirsi.
Potrebbe essere marrone o anche grigio, beige o camoscio, ma pare tutto un unico tono.
Accordato agli occhi.
Accordato agli occhi.
Intonati.
Come profughi polacchi in fuga dai nazi.
E' questo che si vede chiaro nel libro del corpo che tengono aperto.
Devi saper leggere.
Come profughi polacchi in fuga dai nazi.
E' questo che si vede chiaro nel libro del corpo che tengono aperto.
Devi saper leggere.
Ti appare tutto.
La domanda impressa come ologramma sui soldi che non hanno: "ora tu, morto, che puoi fare per noi?".
Loro che sanno di nuovo del delirio delle camicie brune ritornate senza un contrasto.
Le vedono li a dirigere la miseria da cibo,
La domanda impressa come ologramma sui soldi che non hanno: "ora tu, morto, che puoi fare per noi?".
Loro che sanno di nuovo del delirio delle camicie brune ritornate senza un contrasto.
Le vedono li a dirigere la miseria da cibo,
pensioni,
malattie,
bisogni primi.
Devono sopportare ancora l'insulto alla memoria,
Devono sopportare ancora l'insulto alla memoria,
al marito fucilato troppo giovane,
al freddo delle montagne,
al bavaglio sulle libertà,
rivedere giornali clandestini e quelli che escono con la prima pagina bianca.
Non possono comprarseli neppure.
Vanno a raccogliere per terra verdure e frutta buttate dagli ambulanti.
Vanno a raccogliere per terra verdure e frutta buttate dagli ambulanti.
Ad ogni cestino rifiuti per strada,
ci buttano gli occhi dentro e capiscono,
immediatamente, se c'è qualcosa di utile.
Un biglietto del bus ancora valido,
pagine di giornali,
bottigliette d'acqua non vuote,
colazioni di scolari mangiate a metà.
Hanno sempre una borsa di plastica al braccio.
Dentro ci mettono quella vita che noi gli abbiamo riservato.
Rifiuti.
E come rifiuti si sentono,
Dentro ci mettono quella vita che noi gli abbiamo riservato.
Rifiuti.
E come rifiuti si sentono,
attuano,
mimetizzano,
un tutt'uno da urla del silenzio.
"Ora tu, morto, che puoi fare per noi?"
Loro li hanno mandati via già una volta i nazifascisti.
Hanno dato,
"Ora tu, morto, che puoi fare per noi?"
Loro li hanno mandati via già una volta i nazifascisti.
Hanno dato,
pagato,
costruito e senza pretendere ci hanno liberati.
Dal nero.
E ora ci risiamo.
Dal nero.
E ora ci risiamo.
Nero come prima.
"I nuovi capi hanno facce serene e cravatte intonate alla camicia,
Mussolini scriveva anche poesie,
i poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa."
Per i nostri vecchi che possiamo fare noi morti?
Chiedere per capire.
Capire per organizzare.
Farsi istruire, apprendere le tecniche.
Portare frutta e verdura fresche. Prendere il caffè con loro.
Andarci a mangiare la pizza, passeggiare a braccetto.
Sedersi sulle panchine, anche sui muretti, andare a rimboccare le coperte.
Se non ci sono coperte, portarle. Delle tue.
Scaldare.
Dare un senso.
Convincerli che non tutti in Italia sono nazifascisti.
Non tutti nemici che li vogliono cadavere.
E magari, fidandosi,
"I nuovi capi hanno facce serene e cravatte intonate alla camicia,
Mussolini scriveva anche poesie,
i poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa."
Per i nostri vecchi che possiamo fare noi morti?
Chiedere per capire.
Capire per organizzare.
Farsi istruire, apprendere le tecniche.
Portare frutta e verdura fresche. Prendere il caffè con loro.
Andarci a mangiare la pizza, passeggiare a braccetto.
Sedersi sulle panchine, anche sui muretti, andare a rimboccare le coperte.
Se non ci sono coperte, portarle. Delle tue.
Scaldare.
Dare un senso.
Convincerli che non tutti in Italia sono nazifascisti.
Non tutti nemici che li vogliono cadavere.
E magari, fidandosi,
dopo tempo e tempo,
esami che ci faranno,
prove di fiducia,
sentiranno il nostro odore.
Perché loro possono sentirlo.
Noi il nostro no.
Forse, ma sarà difficile,
Perché loro possono sentirlo.
Noi il nostro no.
Forse, ma sarà difficile,
quasi impossibile,
ci riconosceranno.
Allora solleveranno il copriletto ciniglia arancione,
Allora solleveranno il copriletto ciniglia arancione,
frangiato, liso,
dovrai chinarti tu lo sai?
E non aver paura, loro in culo non te lo mettono.
Infilare la testa sotto la rete del materasso,
E non aver paura, loro in culo non te lo mettono.
Infilare la testa sotto la rete del materasso,
tastare con le mani e prendere il moschetto.
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
in silenzio telepatico ci diranno:
"fottetevi, non volete spazzarli via? Teneteveli."
Tanto loro sanno già tutto.
Hanno visto e provato da adolescenti.
Noi no.
E' per quello che puzziamo di merda,
Tanto loro sanno già tutto.
Hanno visto e provato da adolescenti.
Noi no.
E' per quello che puzziamo di merda,
non sentiamo l'olezzo,
siamo morti
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