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giovedì 7 luglio 2011

NOI, DOCENTI DERUBATI E UMILIATI PER IL QUARTO ANNO


BISOGNO URGENTE DI SCAPPARE DALL'ITALIA


LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: PERCHÈ FIRMA TUTTO?


So che scriverle al Quirinale serve a poco.

Le risposte che si ottengono sono quelle di segretari che smistano modelli preconfezionati.

Almeno che non capiti un miracolo.

Ho scelto il mezzo della lettera aperta, perché almeno il mio dirle non resti un foglio buono per carta igenica.

Io non so lei dove viva, in quale realtà, ma da tempo mi domando chi rappresenti lei.

Non mi sento rappresentato dalla sua figura e mai ho colto tutela dei miei diritti.

Mi sento ostaggio di un governo che più sporco e ad personam di così non avevo mai visto, un'accozzaglia di prepotenti e arroganti che impongono da 18 anni le loro scelte scellerate senza confrontarsi mai con i cittadini.








Gente che ogni tanto si ricorda di legiferare, ma solo in funzione della Casta, che viene scoperta con le mani nel sacco; nella "manovra" le infilano il codicillo salva Fininvest a sua insaputa, non dicono chi lo ha pensato e proposto, poi lo ritirano.

Che vergogna e, che atto gravissimo: un'offesa al Parlamento, alla Costituzione, alle Istituzioni, a lei e alla Comunità.

I risultati degli ultimi referendum hanno sancito che è ora di finirla con i DDL che salvano il fondoschiena del presidente del Consiglio e dei suoi amici.

Ma a Berlusconi non frega nulla degli italiani, così come alla sua corte.

Non governano per la Cosa Pubblica, ma per sé stessi.

Lei ha firmato, ancora!, una manovra copiata da una bozza di legge del 2001, dello stesso Tremonti, approvata dal 2003 dal Parlamento, in vigore, ma inapplicabile.

Mi chiedo, e le chiedo, se era inapplicabile allora, e lo è stata fino ad oggi, cambiarne la data e ripresentarla dopo otto anni, facendo finta che nulla sia cambiato in Italia, nell'Europa e nel mondo dei rapporti economici, che senso ha?

Un'altra presa in giro per tutti.

Ma lei firma, avalla, tutto.

Ieri c'era il question time alla Camera, quasi deserta [non c'era alcuna fiducia da votare!]. Il ministro Rotondi era delegato a rappresentare Tremonti e rispondere.

E' stato penoso: per rispondere non faceva altro che leggere svogliatamente, senza enfasi, fogli già scritti, come recitare una poesiola.

Quando gli è stato chiesto della situazione gravissima nella quale versa la scuola primaria e secondaria inferiore, soprattutto per il taglio all'assistenza all'handicap, agli svantaggiati e la diminuzione degli insegnati di sostegno, lui ha letteralmente letto la lezione. Ha risposto cose incomprensibili riguardanti gli istituti professionali e tecnici, il sostegno lì è addirittura aumentato, l'accoglienza e l'assistenza sono buone e tutto va bene.

Ma gli era stato chiesto altro e, come sono abituati tutti loro, ha dribblato leggendo sciocchezze.

E' dai tempi della Moratti che il dicastero dell'Istruzione si muove sempre nello stesso modo: impone dictat, si inventa a tavolino riforme su tutto senza mai conoscere la realtà concreta e lavorativa della Scuola Pubblica.

La signora Gelmini è lì, successora della ex sindaca di Milano, non si sa per quale meritocrazia; si fa aiutare dai Consiglieri Farina e Straquadanio.

Come lei saprà, Farina detto "Betulla" è stato una spia della CIA, ha collaborato alla vergogna del rapimento di Abu Omar. Per questa ragione è stato radiato a vita dell'Ordine dei Giornalisti, condannato per il favoreggiamento del Sismi ed altro.

Su Staquadanio è meglio stendere un pietosissimo velo.

Che ci fanno Gelmini-Betulla-Straquadanio alla direzione di uno dei dicasteri più delicati per la Nazione?

Nulla: si prendono lo stipendio d'oro e attendono gli ordini di Tremonti, Brunetta e Sacconi per tagliare tutti i fondi possibili alla Scuola Pubblica, giustificandoli come "riforme epocali dettate dalla pegagogia moderna e didattica razionale".

Ma che cosa dicono?

Queste persone a scuola non ci stanno, non sanno neppure lontanamente cosa sia l'intervento didattico concreto e men che meno posso concepire una sola settimana di "lavoro vero nella classi".

Rotondi che risponde in question time, al posto di Tremonti, sulla scuola?






Non è vero che i tagli sul personale di sostegno non ci siano stati: i docenti specifici sono diventati "dotazione dell'istituzione scolastica", cioè sono a disposizione non più del minore in una classe che ha bisogno essere seguito, ma saranno adoperati di qua e di là, secondo le esigenze dettate dalla signora Gelmini, che ha capito tutto.

Il sostegno non sarà più garantito con il rapporto di 1:1 ma di 1:2, e cioè per due alunni un solo insegnante.

A guardar bene nei tagli che questi signori negano, si scopre che neppure questo è vero, ma non si può capire e verificare dai vostri uffici dorati di rappresentanza: dovreste venire e fare con noi docenti esperienze di qualche mese per cominciare a capire.

Ma non andate nelle scuole che normalmente usate per fare le feste istituzionali di inizio e fine anno scolastico che sono sempre quelle, scelte e ben preparate per mostrare che tutto è meraviglioso; recatevi a sorpresa, dove non siete attesi e non si sono solo i figli dei ricchi.

Vi accorgerete che le classi superano anche le 26 unità, che il limite degli alunni stabilito per norma, che non può superare un certo tetto se c'è inserimento di un minore certificato, non è rispettato e sempre per dictat ministeriale.

Riuscirete anche a vedere che l'insegnate di sostegno, su un tempo pieno, può dedicare due ore all'alunno in una classe, poi deve andare da un altro, l'handicap deve quindi essere gestito, lo dice la riforma che lei presidente ha firmato, dal docente di classe, che è solo: si occupa quindi di 25/26 allievi, deve portare avanti il programma, produrre per e con loro e contemporaneamente, senza alcuna specializzazione, fare l'insegnante di sostegno: didatticamente non è possibile.

I tagli hanno anche colpito l'assistenza ai bisogni primari dello svantaggiato: orario ridotto di assistenti comunali per alunno.

Meno collaboratori scolastici.

Ai ministri del virtuale non interessa come affrontiamo la situazione, sono affari nostri: noi per legge non possiamo intervenire sui bisogni primari di un alunno certificato; lo deve fare l'assistente comunale o il collaboratore scolastico.

Se nessuno dei due c'è perché così ha deciso la manovra scorsa di Tremonti [licenziare per risparmiare] l'insegnante non può affrontare il problema, perché gli è vietato lasciare la propria classe scoperta per portare l'alunno in bagno o cambiarlo perché se l'è fatta addosso o si è ferito… ma non può neppure intervenire sul minore certificato.

Che fa?

A scuola mancano i soldi per le fotocopie, per la carta igienica, per la cancelleria, i detergenti personali, i gessi, le risme di carta: compriamo tutto noi insegnanti facendoci aiutare dai genitori ai quali, vegognandoci, battiamo sempre cassa chiedendo elemosina.

Le nuove tecnologie didattiche, i computer e internet, le lavagne digitali? Ma non fateci ridere, non ci sono!

Niente soldi, capitoli economici specifici azzerati, non vengono nominati supplenti e dobbiamo noi sostituire i colleghi in congedo.

Se ci ammaliamo, il ministro Brunetta ci multa perché potenzialmente tutti siamo truffatori dello Stato.

La visita fiscale la dobbiamo attendere come agli arresti domiciliari con una sola ora d'aria, dalle 13.00 alle 14.00. Noi siano cittadini diversi dai lavoratori privati: loro non subiscono multe se si ammalano e attendono la visita del medico fiscale come sempre hanno fatto: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

Loro per quattro ore al giorno, noi per undici.

Presidente, ma discriminare i cittadini in questo modo non è incostituzionale?

La Scuola Pubblica è allo sfascio totale, al fallimento; ma, di notte, come i ladri, Gelmini e soci trovano 300 milioni di euro per le scuole private, cattoliche, parificate.





Rotondi garantisce, a nome del titolare dell'Economia, che ne sono stati trovati altri, tranquillizza la Lega: saranno presto elargiti, alle scuole padane.

Signor Presidente: noi docenti pubblici siamo diventati lavoratori a cottimo ai quelli viene chiesta sempre più produzione a fronte di meno stipendio.

Da tre anni Tremonti ha congelato i nostri compensi: niente aumenti, nessun recupero o restituzione arretrati. Mediamente ci sono stati sottratti dalla busta paga 200 euro ogni mese.

Gli insegnanti di Religione invece hanno ottenuto, senza averlo peraltro mai richiesto, un aumento di 300 euro, non si è capito il perché, ma così è in questa Italia dei pazzi furiosi.

Oggi, nella manovra copia incolla che lei ha firmato, Tremonti congela ancora per un anno il nostro salario: così le annate di perdite fanno quattro.

Ancora bloccate le assunzioni e i turn over.

Reso più complesso, lungo e vergognoso il meccanismo per le certificazioni di alunni con handicap: ora ci si dovrà rivolgere a commissioni INPS e attendere che le stesse accertino e attestino una invalidità. Insomma: il minore trattato come un anziano che chiede la pensione.

Se hanno anche deciso che queste commissioni siano pure composte da ufficiali militati sanitari, allora il circo tragico è completo.

Che lei ci creda o no, Presidente, noi docenti pubblici siamo alla fame. A causa del congelamento dei nostri salari, degli arretrati non corrisposti, del non adeguamento al costo della vita… non ce la facciamo proprio, non riusciamo a far fronte a tutti i pagamenti che la vita concreta impone.

Non ci aiutano i sindacati che firmano qualsiasi accordo contro di noi senza più un'azione di lotta concreta a duratura che ci restituisca dignità e parità di trattamento economico europeo.

Guadagniamo di meno dei colleghi greci, spagnoli e portoghesi: siamo all'ultimo posto ormai.

La Scuola Pubblica italiana era esempio d'eccellenza per tutto il mondo.

Era.

L'hanno distrutta.

Ora lei che che firmato la macelleria sociale ci dica: che facciamo noi docenti pubblici?

Ci ospita al Quirinale quando abbiamo finito i soldi anche per mangiare, ci aiuta lei economicamente o ci consiglia di scappare a gambe levate da questa Italia disumana, cinica, morta e governata da cannibali?


La saluto, neppure tanto cordialmente.


Lucio Galluzzi

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lunedì 28 febbraio 2011

ASINI DI STATO

TE LA RACCONTO IO LA SCUOLA, MA DALL'INTERNO


Berlussonini 48 ore fa: "Crediamo nell'individuo e crediamo che ciascuno debba avere il diritto di realizzare se stesso, di aspirare al benessere e alla felicità, di costruire con le proprie mani il proprio futuro, di poter educare i figli liberamente; e liberamente vuol dire di non essere costretti a mandarli a scuola, in una scuola di Stato, dove ci sono insegnanti deh vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli, educandoli nell'ambito della loro famiglia"

Enterogelmimi oggi: "Bersani si rassegni, la scuola non è proprietà della sinistra, del suo indottrinamento e il nostro sistema educativo sta abbandonando i vecchi slogan e va avanti"

Berlussonini 24 ore dopo, la smentita: "Come al solito rovesciate le mie parole, la solita pretestuosa strumentalizzazione; il mio richiamo, al contrario il mio richiamo al valore. La Scuola pubblica presuppone libertà di insegnamento, ripudio dell'indottrinamento. A questo punta la nostra Riforma".


Come al solito siamo sempre noi che non capiamo e travisiamo le sue parole, strumentalizziamo e manchiamo di contestualizzazione

E se riprendiamo esattamente le parole che ha pronunciato 48 ore fa il barilotto zoppo, siamo degli sporchi comunisti al soldo bolscevico.

Perché lui quelle cose non le ha dette così come le ha dette, nella sua testa erano altre, poi se la sua bocca le ha fatte uscire in modo diverso non è colpa sua, ma nostra che non siamo bravi in telepatia.

Povero Silvio, capito così bene dalla Enterogelmini che era in sala e non ha osato proferir parola, come se lei non fosse la ministra dell'istruzione, neppure rappresentante dello Stato.

Infatti la Mariastar legge nel pensiero del suo padrone, ed è pronta a donarci la vera e sacrosanta idea primieva che il duce pazzo concede solo alla sue podestà.

Questi tizi del partito dell'amore solo loro, si permettono, da sempre, qualsiasi esternazione cretina e grave, poi quando ci si indigna per lo schifo che fanno: smentiscono.

E tutti i servi della corte a ripetere la negazione della realtà come fosse la cosa più normale di questo mondo.

Ma non è così.

In pochi anni, cinque per l'esattezza, di gestione della Scuola Pubblica sotto la guida malsana e incompetente della Maria Letizia la Monatta, prima, e di Enterogelmini dopo, l'istruzione statale è stata resa macerie, relitto abbandonato.

L'istruzione e la cultura ridotte ad una sterile voce del capitolo finanziario di TremoRti, che di fatto è il vero ministro dei ministri, soprattutto della Mariastar.

Quello che l'acida ed antipaticissima ministressa fa passare per rivoluzione pedagogica e didattica, strutturale, epocale della scuola italiana, ha in realtà un solo nome: tagli economici, indiscriminati, ordinati dal ministero dell'economia, cioè solo ed esclusivamente sempre da TremoRti.

Non si capisce, e non lo capiremo mai, noi insegnanti, che competenze precise abbiano questi personaggi per intervenire così pesantemente in sistema educativo che era tra i primi del mondo.

Lo era, purtroppo.

La rovina berlussoniana si è abbattuta su tutto, complici i sindacati padronali Cisl Uil e Ugl con la connivenza vergognosa del PD che mai ha assolto al compito di opporsi seriamente alla banda di cialtroni che di cosa pubblica non capisce alcunché.

Da anni la Nazione è ostaggio del privatissimo e squallido mondo malsano e malato di un premier che impone al Parlamento di lavorare solo ed esclusivamente su leggi ad personam: deve salvarsi a tutti i costi, costi quel che costi dai processi che lo attendono.

Così, nella completa disinformazia di regime, gli insegnanti non solo vengono umiliati con il blocco degli stipendi per tre anni, ma sottoposti all'insulto d'essere giudicati da colleghi loro che stabiliranno se sono veramente bravi, solo così avranno aumenti in busta paga.

Questo significa una sola cosa: la guerra dei poveri. Insegnanti di serie A contro quelli di serie B e C. Chi si adegua al sistema ed è virtuoso, non sciopera, non protesta, non si ammala, dice sempre sì, onora il capo e i suoi tirapiedi… verrà considerato "professionista produttivo" e sarà premiato.

Gli altri: si fottano!

Non basta: gli aumenti maturati negli ultimi periodi, mai versati e promessi a gran voce dal governo, non sono mai stati percepiti e neppure si può sapere indicativamente quando saranno versati, se lo saranno.

Ma, siccome il dipendente pubblico è il limone unico da spremere fino alla morte, questo mese, ognuno di noi docenti, si è ritrovato con una media di 200 euro in meno di stipendio: conguaglio previdenziale c'è scritto.

Loro i soldi che ci devono non li tirano fuori, se lo faranno saranno senza interessi perché gli arretrati per gli statali funzionano così; ma quando devono fottersi parti consistenti del nostro salario sono puntualissimi!

Quello non lo dimenticano.

Si va anche oltre.

Siccome noi insegnanti siamo considerati dall'altro nano LaBrunetta dei fannulloni e truffatori, quando ci ammaliamo non solo veniamo multati, ma ci viene riservato un trattamento penosissimo: ridotti agli arresti domiciliari.

Per il lavoratore privato l'orario di visita fiscale va dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

Per noi l'orario è dalle 8.00 alle 20.00, con un'ora di libertà 13.00-14.00, undici ore su dodici.

E' una vergogna!

Chi si è preoccupato di denunciare questa disparità incostituzionale di trattamento fra cittadini italiani? Nessuno!

In tre anni la gestione berlussoniniana della scuola pubblica ha tagliato otto miliardi, tagli puri, solo ed esclusivamente per "fare cassa" pro TremoRti e manovra finanziaria-patto di stabilità; l'istruzione è vista dall'esecutivo come un "bene" del tutto inutile ed accessorio. La Enterogelmini si giustifica adducendo alla Riforma epocale sua: quella fatta di grembiulini obbligatori e maestro unico.

130 mila insegnanti tagliati più 45 mila tecnici ATA.

Di epocale nella Riforma Enterogelmini c'è solo questa ecatombe che ha inferto un colpo mortale alla scuola primaria [quella che una volta si chiamava in modo molto più comprensibile "elementare"], prima era considerata l'avanguardia mondiale dell'istruzione; venivano da ogni parte del mondo a studiare il nostro modello.

Le scuole di, Reggio Emilia, per esempio hanno ottenuto riconoscimenti internazionali come le migliori del mondo.

Eravamo un'eccellenza.

Oggi, grazie ai distruttori al governo, siamo diventati uno schifo.

Smontati i moduli, negato di fatto il tempo pieno nonostante la continua crescita di richieste da parte delle famiglie, difatti il ministero ha smesso di rendere pubblici questi dati, tutti possono capire il perché.



Gli "utenti" della scuola primaria hanno bocciato sonoramente il modello elementare della Enterogelmini di 24-27 ore settimanali; l'80% sceglie e vuole il tempo prolungato in modulo, tre insegnati su due classi, e pieno.

Il numero degli alunni per classe è stato innalzato, nelle superiori si arriva anche a 35, in barba ad ogni norma di sicurezza e bypassando i limiti imposti dalla legge se in aula è presente uno svantaggiato; in questo caso gli alunni non possono essere più di 20.

Il governo e il ministero se ne fottono altamente. Denunciati in class action dalle famiglie di portatori di handicap e condannati dal TAR del Lazio, fanno finta di nulla.

Gli insegnanti di sostegno dono stati decimati e sempre di più il docente di classe, che non ha specializzazione idonea, è costretto a sopperire scegliendo di seguire o gli alunni normodotati o quello abbandonato a se stesso.

Le famiglie pagano una tassa, calcolata molto per difetto, di 100 euro l'anno, non prevista dalla legge: a scuola manca tutto, anche la carta igienica.

Ai genitori si chiede di tutto: risme di carta per fotocopie, sapone liquido, rotoli di carta Scottex.

Le "private" invece godono ottima salute, non solo vivono nell'oasi privilegiata del Concordato, la maggior parte è a gestione confessionale, ma la ministra bugiardona in una notte ha trovato per loro 245 milioni da elargire subito.

Solo la Slovacchia investe meno di noi nell'istruzione.

Siamo i penultimi in Europa, scavalcati dall'Estonia e nel mondo anche dal Brasile.

La spesa pubblica italiana per la scuola è pari al 9% di quella pubblica totale, il livello più basso fra i Paesi industrializzati, e totalmente usata per gli stipendi da fame di noi docenti.

E' un vero disastro al quale si aggiunge la riforma della scuola superiore: tagli negli orari, cancellazione di sperimentazioni, separazione netta tra licei e professionali così i figli tredicenni dei ricchi vanno da una parte e quelli dei poveri Cristi dall'altra.

Allora ha ragione il duce nano: la scuola pubblica non educa?

Certo che nella situazione di sfascio nella quale l'ha scaraventata, lui e i suoi ignoranti rappresentanti, si può fare ben poco oltre.

Lo sappiamo noi che ci lavoriamo dentro ogni giorno e viviamo momento dopo momento tutti i problemi che ci cadono addosso, le umiliazioni, il senso di fallimento perché senza mezzi è difficile creare interesse, le offese, i genitori arrabbiati, la sfiducia, il senso di impotenza quando vedi che c'è uno sciopero generale e la tua scuola resta aperta, gli alunni poveri ai quali non puoi dare un minimo di aiuto se non di tasca tua…

E che cosa va a urlare quel cialtrone ai cristiani riformisti? Che la scuola non inculca i valori della famiglia?

Lo dice a braccio, lasciando il discorso preparato, lo fa solo per ingraziarsi la benevolenza del potere ecclesiastico.

Lui che si permette di dare lezioni sulla famiglia a noi docenti?

E' l'ultimo che può e deve parlarne di famiglia e di valori cristiani, con tutte le porcate che sono venute fuori sulla sua passione irrefrenabile per troie pure minorenni, i divorzi che ha sulle spalle, le convivenze e la sporcizia vergognosa che ha sparso su tutta l'Italia.

E la Enterogelmini invece di fare la cagnolina lobotomizzata che difende il puttaniere di Stato, ripetendo sempre la stessa manfrina sul '68 e l'indottrinamento della sinistra nelle scuole, farebbe bene a dimettersi, prendere a braccetto il suo amato capo e iscriversi tutti e due al CEPU, ad un corso di Educazione Civica, che a loro tanto manca fin dalle basi, magari leggendosi a qualche libro serio, invece di usarli puciandoli nel cappuccino al mattino.

Ai miei alunni il Bunga Bunga non lo insegnerò mai!



Lucio Galluzzi

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mercoledì 1 dicembre 2010

GELMINI: DEFORMA SEPOLCRALE



Caspita, però!

La gente è davvero cattiva.

Tutti che prendono in giro questa ministra della Pubblica Distruzione.

Non le perdonano nulla. Al Senato legge un discorso che le ha scritto qualcun altro e dice "egìda" invece di "egida". E tutti che ridono e rumoreggiano. Poveretta! Non è colpa sua se le hanno passato l'intervento all'ultimo momento. Con tutti gli impegni che ha non ha potuto neppure dargli un'occhiata prima.

Poi TremoRti, senza neppure dirglielo, mette il dicastero di Mariastar sotto commissariamento, si fa aiutare dal Saccone e laBrunetta, le affiancano due consiglieri politici che la Sorbona quando l'ha saputo è quasi morta d'invidia: Renato "Betulla" Farina, sì proprio lui; quello radiato a vita dall'ordine dei giornalisti perché spia della CIA, complice nel rapimento dell'imam Abu Omar e Giorgio Straquadanio, deputato pdl, il tizio che esortava Feltri e Belpietro a liquidare Fini come usando il "metodo Boffo" [costruire dossier falsi, diffamare, pubblicare, rovinare la vita…], l'identico che "se ce lo si può permettere perché si è belli e ci si vuole prostituire per carriera politica, che c'è di male?"…

E' logico che con tali menti eccelse accanto, due luminari[e] che di pedagogia, didattica, scienze dell'educazione, docimologia, psicologia dell'età evolutiva… ne sanno di certo molto, anzi molterrimo!, come ne sapranno altrettanto parecchissimo di etica politica e merito, che possiedono prerequisiti di carriera specifica lunghi come i Campi Elisi… la Gelli-Mini si senta intimorita.

E' timida di natura quella ragazza. Era una campagnola fino a poco tempo fa!

Si è trovata fra capo e collo, come una capocolla caduta in piedi, a dirigere uno dei dicasteri più importanti della Repubblica Italiana, e vedi te se la lasciano in pace a fare da sola.

Infatti la mettono talmente a disagio che va in paranoia e dice che "il 40% di 800.000 è 400.000", che "bisogna capire la realtà dei carceri minorili" e altre amenità del genere… E di nuovo tutti che "la ridono" e non capiscono in quale dramma questa donna piccina picchiò è calata.

Lei è la successora di Conan la Distruttora Letizia Moratti, soprannominata Alfreda Goebbels a causa della sua simpatia e umiltà, l'ex presidente della RAI che di istruzione non capiva una emerita tega, però un ministero glielo dovevano dare. E mica hanno fatto come per la Santadeché, non l'hanno fatta sottosegretaria al nulla del niente, ma minestronessa dell'Istruzione, ddell'Università e della Ricerca.

Di distruzione e vaccate la Goebbels, nel breve periodo in cui si è disoccupata di scuola pubblica, ne ha prodotte una bella collezione. Con l'Alfreda, infatti, è iniziato il "periodo" nero, nel senso di fascio, dello smantellamento della Scuola Pubblica a favore di quella privata e clericale.

Anche lei diceva che di soldi il suo ministero non ne aveva, dicono sempre così contornando la bugia con tutte le possibili forme lessicali del verbo "strumentalizzare", però non si capiva allora come mai all'improvviso i piccioli, milioni e milioni, per le "private" li trovava eccome!

Mariastar fa lo stesso: piange miseria e fallimento, però in una notte stanzia 347 milioni a favore delle scuole confessionali, aumenta di 300 euro lo stipendio dei professori di religione cattolica, prevede pure stanziamenti per il CEPU, perché chissà quanti politici si sono presi la "laurea" lì! E poi il signor CEPU è amico di Berlussonini.

La Gelli-Mini, quindi sta facendo il suo dovere, e lo sta pure svolgendo da disciplinatissima balilla, si impegna talmente tanto nel suo ruolo che per non commettere più errori mentre legge i suoi interventi usa il gobbo elettronico.

Che brava! Forse è anche più meritevole di Gabriella Carlucci, più fedele e confaloniera di Mara Carfagna.

Lei, appena le "toccano" il Berly è subito pronta a difenderlo, insieme al tizio che impersona il Ministro degli Esteri, all'altro della Difesa e alla Badessa Bondi.

Uno dice: ma il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca che c'entra con gli affari privati tromberecci del premier? Perché deve intervenire ed esternare?

Beh, a questo punto: perché Cossiga e tutte le stronzate naziste che tirava fuori?

Non bisogna chiedersi nulla di questo tipo con l'esecutivo che ci ritroviamo.

E' un bordello, non si capiscono fra loro e vuoi capirci qualcosa tu?

Che poi, tornando alla Mariastar, che è riuscita a superare in antipatia e superbia anche la Goebbels predecessora, lei è convinta che le vogliano male, che tutti le siano contro.

Per queste ragioni non la fanno più partecipare ad alcun impegno pubblico; annunciano la sua presenza alle più svariate iniziative di partito e conferenze varie… e all'ultimo momento lei non diserta.

Lo fanno mica perché poi la gente che la vede in persona la prederebbe a calcioni spedendola a casa subito, bensì le vogliono evitare lo stress da super lavoro; perché se questa si esaurisce, poi un'altra mastina di regime come lei dove se la trovano?

Ignorante la Mariastar?

Ma cosa dite?

L'Italia non si è resa conto della Lectio Magistralis che questa giovane "prefossoressa" ha tenuto alla Camera dei Deputati per farsi approvare la sua Deforma.

E' stata talmente perforante nel tessuto sociale e politico repubblicano che è riuscita, per la prima volta dal dopoguerra ad oggi, a fare blindare tutto il centro di Roma, deviare il traffico della Capitale, isolare i Palazzi del potere con uno spiegamento di forze di polizia antisommossa, tanto da non capire se si fosse a Roma o piuttosto a Santiago del Cile durante Pinochet.

E' la Deforma gliel'hanno approvata.

Guai se non fosse stato così: si sarebbero levati gli F-22, nottetempo, avrebbero bombardato tutte le Facoltà e i Licei italiani occupati, i Rettorati solidali con gli studenti in lotta e i monumenti "occupati" dalle proteste… così il giorno dopo il premier soddisfatto avrebbe potuto dire: "vedete, italiani? Tutti gli studenti sono a casa a studiare, le proteste non sono mai esistite, erano un'invenzione di Wikileaks e dei giornali comunisti…" mentre la mastina Mariastar battendo le mani in orgasmatica vittoria: "Sì era una strumentalizzazione, i ragazzi lo sanno quanto li amo!"

E via così, verso nuovi mostri, sempre più "relics" che di riforme hanno solo il nome, e di epocale il sepolcrale.


Lucio Galluzzi

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martedì 12 ottobre 2010

LA SCUOLA E' DEFICIENTE


MARIASTAR PERCHE' NON VIENI A LAVORARE CON NOI?

Non so che esperienze didattiche abbia MariaStar Gelli-Mini. Probabilmente nessuna.

Non conosco neppure i prerequisiti che l'hanno portata dicastero che occupa.

Di certo saranno elettorali. Non di quelli sani che c'erano fino a qualche tempo fa, ma quelli voluti dalla legge porcata di Calderoli: voti la lista e non la persona, poi sono le segreterie dei partiti a mettere sulla poltrona chi vogliono loro. Così si truffa il cittadino. Così si tradisce il voto.

Altrimenti non potremmo spiegarci un personaggio chiamato Romani al ministero dell'economia e sviluppo.

A leggere il curriculum di questo tizio si viene a sapere che ha creato società che poi sono sempre fallite, una dietro l'altra. Prima con Taradash, il periodo liberale, con emittenti private, allora i soldi li metteva la sua mamma, poi con altre esperienze terminate sempre con chiusure fino alla bancarotta, non fraudolenta, ma normalmente pilotata.

E' un uomo di Berlussonini, mente di Mediaset, ergo "fidato" pedone nella scacchiera dei maggiordomi e lacché di quali ama contornarsi l'imperatore nano.

Che altro potevamo aspettarci alla guida dell'economia di un Paese spolpato fino al midollo osseo? Un Romani per l'appunto! Uno che dopo tutti i fallimenti che ha collezionato ben può rappresentare la contiguità Scajola/Berlussonini/Conflitto di interessi.

Evvai così, che tanto al bassissimo impero ci abbiamo fatto un callo talmente grosso che tra poco si trasforma in zoccolo, e manco ci compreremo più le scarpe dai cinesi, visto che coi soldi che ci avanzano per l'abbigliamento solo quello ci possiamo permettere: l'ultra super hard discount.

Cammineremo scalzi, tanto senza mutande lo stiamo facendo a da un pezzo.

Se poi una certa Santanché, socia di Briatore nel Billionaire, passata da Alleanza Nazionale alla Destra di Storace, approdata al PDL dopo anni di campagna elettorale feroce contro il suo padrone di adesso, la fanno Sottosegretaria al Nulla, con diritto di mitraglia continua in ogni talk show possibile a sparare calzate tra urla e maledizioni… ci si può meraviglia di una Gelli-Mini all'Istruzione?

Certo che no.

Questo Paese ha esattamente quello che si merita.

Quello che ha voluto.

Soprattutto ciò che una "sinistra" D'Alemiana vergognosa unita a sindacati svenduti ha preteso per tutti noi.

Il popolo italiano da sempre è così: delegante, pigro, avvezzo al manganello, credente ortodosso alla TV, "armiamoci" e partite, soprattutto se le partite sono di calcio.

Il dicastero dell'Istruzione non è diretto dalla MariaStar, è di TreMorti. È lui che detta legge economica, taglia, cuce, incolla, imbastisce, conta palle, butta fumo negli occhi e la poveretta che è messa lì per ripetere la lezione a memoria lo fa, senza un minimo di vergogna, al di fuori di qualsiasi etica personale, politica, cristiana… Parla perché è come Capezzolone e Gasparri, premi play e non si fermano più.

Non sanno neppure quello che dicono. Lo dicono e basta.

La Gelli-Mini non si presenta agli appuntamenti pubblici da un po' di tempo, da quando l'hanno cacciata da Milano insieme all'altro venduto Giordano il Grillo Leccante e Confalonieri. Non li hanno lasciati parlare.

Le contestazioni popolari aumentano in numero ed intensità.

Il governo diserta pure l'anniversario della strage di Bologna. "non abbiamo intenzione di prendere fischi", hanno fatto sapere, così fan tutti, MariaStar si accoda, come da sempre.

Lei non capisce perché la Scuola Pubblica protesta, non sa neppure di scioperi, non comprende, neppure Renato Betulla Farina ci riesce, lui radiato a vita dall'ordine dei Giornalisti perché iscritto come spia sul libro paga della CIA e ora "consigliere di fiducia" della ministra. Consigliere della Gel lo è pure Straquadanio, quella gran persona che invitava i giornali di famiglia Berlussonini a liquidare Fini come avevano fatto con Boffo e sostiene che prostituirsi per raggiungere posizioni di carriera politica sia giusto.

MariaStar, Betulla e Straquadanio: loro sì che di meritocrazia se ne intendono!

Talmente tanto che la propongono come strumento innovativo per gli avanzamenti di carriera/stipendio dei docenti.

Allora prepariamoci perché nel prossimo CCNL dei lavoratori della Scuola, forse fra tre anni, ci chiederanno di sostenere esami di qualificazione professionale regimental a Reggio Calabria, come ha fatto la MariaStar che non riuscendo a superare l'esame di Stato da avvocato a Brescia è andata a darlo lì; dovremo dimostrare ai nostri Presidi di saper spiare, dossierare, classificare "informazioni" sui nemici delle Radici Cristiane Padane Europee passando poi il tutto all'Intelligence interessata. E' chiaro che non useremo il nostro vero nome, saremo Petunia, Ficus, Cipolla di Tropea, Cardo Gobbo… insomma piante varie [Betulla Farina docet]; se poi tutto ciò non ci fa ottenere lo scatto di carriera per merito professionale, beh, possiamo sempre darci alle marchette, fare un po' le puttane con qualche notabile e allora sì che verrà il bello, se ce lo dice il Consigliere dell'Istruzione Straquadanio sarà pure vero no?

Intanto noi si lavora nella merda, con classi dai numeri ingestibili, sostegno ai disabili ridotto a una tragica comica, assistenza agli alunni non autosufficienti praticamente inesistente, personale ATA tagliato anche dove gli iscritti hanno superato il numero di quelli dello scorso anno…

Il docente si trova ad affrontare tutto da solo, viene pure chiamato a fare il supplente per i colleghi assenti. Deve vigilare sulla classe, fare attività didattica frontale, occuparsi del sostegno agli svantaggiati certificati nelle ore scoperte [la maggioranza], aiutare i "casi" non seguiti perché le neuro psichiatrie infantili frettolosamente decretano che "il soggetto è normodotato"; e se tu vuoi ottenere la giusta e dovuta certificazione devi aspettare l'anno scolastico successivo. Cioè: per quest'anno crepi così in mezzo a tutti i disagi che la scellerata ministra ti ha creato, crepi da solo perché nessuno ti può dare una mano, tutti siamo nell'identica situazione se non peggiore.

Non è esagerazione dire che chi insegna oggi non riesce neppure più ad andare in bagno. Se la porta a casa. Non puoi lasciare la classe da sola, non puoi lasciarla vigilata da un bidello, non puoi chiamare un'assistente che stia lì tre minuti, il tempo della fisiologica pipì, perché è tutto vietato. Sei tu il titolare e se ti pisci addosso sono cazzi tuoi.

Per le famiglie poi è una continua questua: siamo costretti a chiedere soldi per tutto. Contributi per le fotocopie, per il toner, fondo cassa per comprare quello che serve per una normale attività didattica [cartoncini, fogli grandi, pennarelli, tempere, pennelli, colla…], gli alunni casa si portano il sapone, la carta igienica, tovaglioli usa e getta per la mensa, Scottex, bicchieri di plastica, se vogliono bere e non hanno la loro bottiglietta di acqua c'è quella dei bagni.

Noi docenti poi dobbiamo barcamenarci tirando fuori pure soldi di tasca nostra per i vari materiali di "facile consumo" che mancano, i gessi per le lavagne sono ormai i primi assenti nelle classi…

E la MariaStar ci viene a raccontare di lavagne multimediali?

Di Scuola Riformata nel Progresso?

Laboratori informatici all'avanguardia con internet?

Ma dove?

Forse nelle scuole selezionatissime d'élite che lei va a visitare per pubblicizzare la sua figura, con bimbi perfetti, insegnanti felicissimi d'essere missionari, nella posizione del missionario, tutti a battere le mani e cantare la canzoncina che tanto piace alla signora dell'innovazione nell'insegnamento della religione cattolica.

Beh, MariaStar, evidentemente di Scuola Pubblica vera non capisci una emerita mazza.

Il tuo averci trasformati in macchinette a cottimo che lavorano, producono e crepano, farà piacere a TremoRti, ma fa precipitare sempre di più la Scuola Pubblica in una dimensione vergognosa.

Non capisci perché scioperiamo, per te siamo teppisti che vogliono fermare la tua corsa al futuro dell'Istruzione, siamo velleitari e abbiamo cattivi consiglieri politici…

Credimi, io di consiglieri politici buoni o cattivi non ne ho mai avuti, non sono iscritto ad alcun partito e mai lo sono stato; al tuo posto penserei con attenzione ai tuoi di consiglieri, a quei due che ti hanno imposto che fanno solo ridere i polli, quelli che tu chiami fidati.

Non pensare troppo alle nostre eventuali pagliuzze che secondo te abbiamo nell'occhio. Pensa alla trave enorme tua, a quanta responsabilità hai addosso, sono enormi, le stai non affrontando esattamente come faceva la tua predecessora la Poco Letizia Moratti.

Lei riusciva addirittura ad essere meno antipatica di te, pur nella sicumera che vi accomuna. Almeno era comica.

Tu, purtroppo per noi, non riesci neppure a divertire, sei di una tristezza infinita mista ad incapacità disarmante.

Non sai quello che fai semplicemente perché non sei tagliata per guidare l'Istruzione, non hai la preparazione e neppure l'umiltà di voler apprendere, ascoltare, confrontarti prendendo coscienza di quanti danni hai già creato. Ne vuoi creare ancora perché TreMorti il prossimo anno ti imporrà di tagliare ulteriormente, tu dovrai farlo. È doloroso non essere liberi e doverci mettere la faccia, vero?

Una cosa però puoi farla ancora.

Venire a vivere settimane intere nelle nostre classi, io personalmente ti invito.

Davvero: vieni a vedere, a toccare con mano, ad aiutare, mettiti vicino all'alunno che non parla e non comunica, all'ipercinetico che scappa dalla classe perché odia la scuola, al decorticato che ti sbava e vomita quello che mangia, stai insieme a tutti gli altri anche. Prova per qualche mese ad insegnare tu, con noi.

O sei disposta a metterti in dubbio, o davvero vattene a casa.


Materiali: click sui links

MariaStar GelliMini: Ho dato l'esame a Reggio Calabria perché sono meritocratica e a Brescia non lo avrei passato

Cacciata da Milano insieme a Mario Giordano e Confalonieri

Luciana Littizzetto contro MariaStar

No Gelmini day Milano - 8 ottobre 2010

Beata Ignoranza, 1

Beata Ignoranza, 2

Beata Ignoranza, 3



Lucio Galluzzi
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