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giovedì 7 luglio 2011

NOI, DOCENTI DERUBATI E UMILIATI PER IL QUARTO ANNO


BISOGNO URGENTE DI SCAPPARE DALL'ITALIA


LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: PERCHÈ FIRMA TUTTO?


So che scriverle al Quirinale serve a poco.

Le risposte che si ottengono sono quelle di segretari che smistano modelli preconfezionati.

Almeno che non capiti un miracolo.

Ho scelto il mezzo della lettera aperta, perché almeno il mio dirle non resti un foglio buono per carta igenica.

Io non so lei dove viva, in quale realtà, ma da tempo mi domando chi rappresenti lei.

Non mi sento rappresentato dalla sua figura e mai ho colto tutela dei miei diritti.

Mi sento ostaggio di un governo che più sporco e ad personam di così non avevo mai visto, un'accozzaglia di prepotenti e arroganti che impongono da 18 anni le loro scelte scellerate senza confrontarsi mai con i cittadini.








Gente che ogni tanto si ricorda di legiferare, ma solo in funzione della Casta, che viene scoperta con le mani nel sacco; nella "manovra" le infilano il codicillo salva Fininvest a sua insaputa, non dicono chi lo ha pensato e proposto, poi lo ritirano.

Che vergogna e, che atto gravissimo: un'offesa al Parlamento, alla Costituzione, alle Istituzioni, a lei e alla Comunità.

I risultati degli ultimi referendum hanno sancito che è ora di finirla con i DDL che salvano il fondoschiena del presidente del Consiglio e dei suoi amici.

Ma a Berlusconi non frega nulla degli italiani, così come alla sua corte.

Non governano per la Cosa Pubblica, ma per sé stessi.

Lei ha firmato, ancora!, una manovra copiata da una bozza di legge del 2001, dello stesso Tremonti, approvata dal 2003 dal Parlamento, in vigore, ma inapplicabile.

Mi chiedo, e le chiedo, se era inapplicabile allora, e lo è stata fino ad oggi, cambiarne la data e ripresentarla dopo otto anni, facendo finta che nulla sia cambiato in Italia, nell'Europa e nel mondo dei rapporti economici, che senso ha?

Un'altra presa in giro per tutti.

Ma lei firma, avalla, tutto.

Ieri c'era il question time alla Camera, quasi deserta [non c'era alcuna fiducia da votare!]. Il ministro Rotondi era delegato a rappresentare Tremonti e rispondere.

E' stato penoso: per rispondere non faceva altro che leggere svogliatamente, senza enfasi, fogli già scritti, come recitare una poesiola.

Quando gli è stato chiesto della situazione gravissima nella quale versa la scuola primaria e secondaria inferiore, soprattutto per il taglio all'assistenza all'handicap, agli svantaggiati e la diminuzione degli insegnati di sostegno, lui ha letteralmente letto la lezione. Ha risposto cose incomprensibili riguardanti gli istituti professionali e tecnici, il sostegno lì è addirittura aumentato, l'accoglienza e l'assistenza sono buone e tutto va bene.

Ma gli era stato chiesto altro e, come sono abituati tutti loro, ha dribblato leggendo sciocchezze.

E' dai tempi della Moratti che il dicastero dell'Istruzione si muove sempre nello stesso modo: impone dictat, si inventa a tavolino riforme su tutto senza mai conoscere la realtà concreta e lavorativa della Scuola Pubblica.

La signora Gelmini è lì, successora della ex sindaca di Milano, non si sa per quale meritocrazia; si fa aiutare dai Consiglieri Farina e Straquadanio.

Come lei saprà, Farina detto "Betulla" è stato una spia della CIA, ha collaborato alla vergogna del rapimento di Abu Omar. Per questa ragione è stato radiato a vita dell'Ordine dei Giornalisti, condannato per il favoreggiamento del Sismi ed altro.

Su Staquadanio è meglio stendere un pietosissimo velo.

Che ci fanno Gelmini-Betulla-Straquadanio alla direzione di uno dei dicasteri più delicati per la Nazione?

Nulla: si prendono lo stipendio d'oro e attendono gli ordini di Tremonti, Brunetta e Sacconi per tagliare tutti i fondi possibili alla Scuola Pubblica, giustificandoli come "riforme epocali dettate dalla pegagogia moderna e didattica razionale".

Ma che cosa dicono?

Queste persone a scuola non ci stanno, non sanno neppure lontanamente cosa sia l'intervento didattico concreto e men che meno posso concepire una sola settimana di "lavoro vero nella classi".

Rotondi che risponde in question time, al posto di Tremonti, sulla scuola?






Non è vero che i tagli sul personale di sostegno non ci siano stati: i docenti specifici sono diventati "dotazione dell'istituzione scolastica", cioè sono a disposizione non più del minore in una classe che ha bisogno essere seguito, ma saranno adoperati di qua e di là, secondo le esigenze dettate dalla signora Gelmini, che ha capito tutto.

Il sostegno non sarà più garantito con il rapporto di 1:1 ma di 1:2, e cioè per due alunni un solo insegnante.

A guardar bene nei tagli che questi signori negano, si scopre che neppure questo è vero, ma non si può capire e verificare dai vostri uffici dorati di rappresentanza: dovreste venire e fare con noi docenti esperienze di qualche mese per cominciare a capire.

Ma non andate nelle scuole che normalmente usate per fare le feste istituzionali di inizio e fine anno scolastico che sono sempre quelle, scelte e ben preparate per mostrare che tutto è meraviglioso; recatevi a sorpresa, dove non siete attesi e non si sono solo i figli dei ricchi.

Vi accorgerete che le classi superano anche le 26 unità, che il limite degli alunni stabilito per norma, che non può superare un certo tetto se c'è inserimento di un minore certificato, non è rispettato e sempre per dictat ministeriale.

Riuscirete anche a vedere che l'insegnate di sostegno, su un tempo pieno, può dedicare due ore all'alunno in una classe, poi deve andare da un altro, l'handicap deve quindi essere gestito, lo dice la riforma che lei presidente ha firmato, dal docente di classe, che è solo: si occupa quindi di 25/26 allievi, deve portare avanti il programma, produrre per e con loro e contemporaneamente, senza alcuna specializzazione, fare l'insegnante di sostegno: didatticamente non è possibile.

I tagli hanno anche colpito l'assistenza ai bisogni primari dello svantaggiato: orario ridotto di assistenti comunali per alunno.

Meno collaboratori scolastici.

Ai ministri del virtuale non interessa come affrontiamo la situazione, sono affari nostri: noi per legge non possiamo intervenire sui bisogni primari di un alunno certificato; lo deve fare l'assistente comunale o il collaboratore scolastico.

Se nessuno dei due c'è perché così ha deciso la manovra scorsa di Tremonti [licenziare per risparmiare] l'insegnante non può affrontare il problema, perché gli è vietato lasciare la propria classe scoperta per portare l'alunno in bagno o cambiarlo perché se l'è fatta addosso o si è ferito… ma non può neppure intervenire sul minore certificato.

Che fa?

A scuola mancano i soldi per le fotocopie, per la carta igienica, per la cancelleria, i detergenti personali, i gessi, le risme di carta: compriamo tutto noi insegnanti facendoci aiutare dai genitori ai quali, vegognandoci, battiamo sempre cassa chiedendo elemosina.

Le nuove tecnologie didattiche, i computer e internet, le lavagne digitali? Ma non fateci ridere, non ci sono!

Niente soldi, capitoli economici specifici azzerati, non vengono nominati supplenti e dobbiamo noi sostituire i colleghi in congedo.

Se ci ammaliamo, il ministro Brunetta ci multa perché potenzialmente tutti siamo truffatori dello Stato.

La visita fiscale la dobbiamo attendere come agli arresti domiciliari con una sola ora d'aria, dalle 13.00 alle 14.00. Noi siano cittadini diversi dai lavoratori privati: loro non subiscono multe se si ammalano e attendono la visita del medico fiscale come sempre hanno fatto: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

Loro per quattro ore al giorno, noi per undici.

Presidente, ma discriminare i cittadini in questo modo non è incostituzionale?

La Scuola Pubblica è allo sfascio totale, al fallimento; ma, di notte, come i ladri, Gelmini e soci trovano 300 milioni di euro per le scuole private, cattoliche, parificate.





Rotondi garantisce, a nome del titolare dell'Economia, che ne sono stati trovati altri, tranquillizza la Lega: saranno presto elargiti, alle scuole padane.

Signor Presidente: noi docenti pubblici siamo diventati lavoratori a cottimo ai quelli viene chiesta sempre più produzione a fronte di meno stipendio.

Da tre anni Tremonti ha congelato i nostri compensi: niente aumenti, nessun recupero o restituzione arretrati. Mediamente ci sono stati sottratti dalla busta paga 200 euro ogni mese.

Gli insegnanti di Religione invece hanno ottenuto, senza averlo peraltro mai richiesto, un aumento di 300 euro, non si è capito il perché, ma così è in questa Italia dei pazzi furiosi.

Oggi, nella manovra copia incolla che lei ha firmato, Tremonti congela ancora per un anno il nostro salario: così le annate di perdite fanno quattro.

Ancora bloccate le assunzioni e i turn over.

Reso più complesso, lungo e vergognoso il meccanismo per le certificazioni di alunni con handicap: ora ci si dovrà rivolgere a commissioni INPS e attendere che le stesse accertino e attestino una invalidità. Insomma: il minore trattato come un anziano che chiede la pensione.

Se hanno anche deciso che queste commissioni siano pure composte da ufficiali militati sanitari, allora il circo tragico è completo.

Che lei ci creda o no, Presidente, noi docenti pubblici siamo alla fame. A causa del congelamento dei nostri salari, degli arretrati non corrisposti, del non adeguamento al costo della vita… non ce la facciamo proprio, non riusciamo a far fronte a tutti i pagamenti che la vita concreta impone.

Non ci aiutano i sindacati che firmano qualsiasi accordo contro di noi senza più un'azione di lotta concreta a duratura che ci restituisca dignità e parità di trattamento economico europeo.

Guadagniamo di meno dei colleghi greci, spagnoli e portoghesi: siamo all'ultimo posto ormai.

La Scuola Pubblica italiana era esempio d'eccellenza per tutto il mondo.

Era.

L'hanno distrutta.

Ora lei che che firmato la macelleria sociale ci dica: che facciamo noi docenti pubblici?

Ci ospita al Quirinale quando abbiamo finito i soldi anche per mangiare, ci aiuta lei economicamente o ci consiglia di scappare a gambe levate da questa Italia disumana, cinica, morta e governata da cannibali?


La saluto, neppure tanto cordialmente.


Lucio Galluzzi

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venerdì 10 dicembre 2010

RIVOGLIO PERTINI!

STRAQUADANIO, BETULLA E ENTEROGERMINI: IL TRIUMEVIRATO



Su RaiNews il direttore Corradino Mineo intervista quel tal tizio che risponde al cognome di Straquadanio. E' uno dei due consiglieri personali della rovina della Istruzione Pubblica, la Enterogermini, quella della scuola che fa cagare. La Mariastar ne ha dovuti accettare due per ordine superiore del Consiglio Supremo dei Gerarchi Berlussoniniani: uno è appunto Straquadanio, l'altro è il radiato a vira dall'Ordine dei Giornalisti Renato "Betulla" Farina, spia per conto della CIA che ha collaborato al rapimento dell'Imam Abu Omar.
Due personaggi che Mariastar definisce di "sua estrema fiducia", e non lo metto in dubbio: insieme fanno una bella trimurti di carriere meritorie e curricula proprio specialistici per dirigere il Dicastero dove li hanno piazzati.
Certo che fa un po' schifo al contribuente cosciente constatare che deve pagare pure a certa gente, o soprattutto a certi figuri, gli stipendi d'oro che si garantiscono con tutti i loro giochetti elettorali e i favori di scambio poltroncine.
Sarebbe cosa buona e giusta, oltreché suo compito istituzionale, che il Capo dello Stato si interessasse di più a queste circostanze, piuttosto che fraseggiare a vuoto, lamentandosi dei malanni italiani dopo che i suoi amici li hanno creati e reiterati da anni.
Pare che questo Presidente della Repubblica si accorga sempre delle illegalità e sporcizie ormai totali che gli passano sotto il naso quando ormai non c'è più nulla da fare, quando la distruzione è compiuta.
Non so che tipo di filtro adoperi alle narici per non sentire il tanfo di corruzione, necrofilia, merda e fascismi marci, ma devono essere efficacissimi, perché sopporta gli olezzi nauseabondi senza mai permettersi il dovere di richiamare con autorità i responsabili dello sfacelo.
Però poi va alle commemorazioni, inaugurazioni, prime alla Scala… ci legge il suo discorsetto di circostanza, magari fa anche lo scandalizzato moderato, guai se si sbilanciasse!, e tutto finisce lì.
Lui non ha la sfera magica!
Allora che ci sta a fare lì dov'è?
Potrebbe cedere il posto alla Maga Otelma, che se non altro si inserirebbe a pieno titolo continguo con la massa cialtrona al potere in Italia.
Proprio Pertini, per questa gente, non è servito a nulla.
Straquadanio è quel tizio che si permette di dire che "Fini è da trattare con il metodo Boffo", consigliando la cosa ai "giornali di famiglia" e che la prostituzione per carriera politica è accettabile.
All'intervista con Mineo era vestito che pareva il signor Bonaventura, gli mancava solo il cappellino a virgola: ha detto tante e tali vaccate da brivido tifoideo.
In pratica rispondeva alle domande a pappagallo ripetente, copiando e incollandosi in bocca le frasi vergognose sulla rivolta delle Università in Italia dette e stradette dai suoi Capi di Fascio, primo fra tutti il Demente di Arcore.



Così questo tizio, che rappresenta a tutti gli effetti il Ministero della Loro Privata Distruzione, si è permesso di dire che: "gli studenti che avete visto manifestare in Italia, sono solo una piccolissima percentuale. Sono quelli che non studiano, perché gli altri, quelli seri, erano da altre parti a fare il loro dovere. Cosa vi credete? Dieci ragazzi che riescono male negli studi, prendono uno striscione, salgono sul Duomo, lo sventolano, i giornalisti sono lì a fotografare e filmare, e sembrano poi tantissimi, la realtà è ben diversa."
Certo, la realtà la conosce sicuramente Straquadanio, gliel'ha detta la spia della Cia Betulla, suo collega degno al fianco della Erterogermini, che l'ha fatta sapere anche alla Mariastar, lei poi come una pettegolona l'ha spiattellata al Saccone, TremoRti, LaBrunetta; è arrivata fino a Berlussonini e alla Santadeché, financo a DueMaroni e LaMuffa e tutti quanti stanno ripetendo la stessa cosa: "L'Università in rivolta? Non è vero! Sono una piccolissima ed insignificante parte di facinorosi al servizio dei baroni che li plagiano e al seguito di violenti dei Centri Sociali rossi…"
Insomma, queste grandi menti della bugia statalizzata morirebbero con gli occhi aperti pur di non dare soddisfazione alla morte.
E creperebbero senza staccare il culo dalla poltrona, neppure da cadaveri, resterebbero lì, incollati al seggiolino al quale tanto tengono, più di ogni altra cosa, più della loro madre, dei figli, delle mogli, della loro stessa faccia.
Si venderebbero a chiunque pur di non smettere la partecipazione allo sfacelo di questo governo indegno.
Hanno imparato bene dal loro capo a raccontare il falso e centinaia di balle, giurare sulla testa delle cose più care che dovrebbero avere per convincere il "popolino boccalone" del contrario esatto della realtà.
E mai una sola volta che il Capo dello Stato li richiami al rispetto del popolo italiano, delle Leggi Costituzionali e ad un comportamento anche solo minimamente consono alle cariche che ricoprono.
Mai una volta che si dica chiaramente a questi mediocri che una riforma della Scuola Pubblica e dell'Università non la si fa calandola massonicamente dall'alto, ma consultando prima i lavoratori e l'utenza del mondo dell'istruzione, i rettori, i Senati Accademici, le organizzazioni sindacali, le rappresentanze degli studenti e del Movimento e poi insieme ci si siede collaborando ed elaborando progettualità servendosi di pedagogisti seri, psicologi dell'età evolutiva, esperti in didattica, Scienze dell'Educazione e Formazione, professionisti del management [non di scuola Berlussoniana]…
Invece questi che hanno fatto?
Hanno sfasciato tutto quello che era possibile distruggere e le esperienze di eccellenza della Scuola italiana invidiataci da tutto il mondo, le hanno trasformate in merda.
Continuità dello sterco precedente della Maria Letizia la Monatta.
E quando tutto è compiuto, dopo che la polizia ha spaccato teste e manganellato in abbondanza studenti ed insegnati, alla fine della resa dei conti quando si capisce che il danno arrecato alla Cultura italiana è ormai irreparabile, il Presidente della Repubblica si duole ed esprime solidarietà ed impegno personale per capire cosa stia succedendo.
Ma sta succedendo nulla Napisan! Tranquillo, non preoccuparti, la quasi totalità delle Facoltà Universitarie italiane è occupata, Istituti Superiori in autogestione, piazze piene di studenti e insegnanti, monumenti e tetti scolastici presidiati da settimane giorno e notte, blitz a Montecitorio e Palazzo Madama, forze dell'ordine in assetto antisommossa per mandare più gente possibile ai CTO, Roma blindata per non permettere la libera manifestazione…
E' niente Presidente, quello che che, se lo vede, è una gioiosa festa, ci stiamo tutti preparando al Natale, quello che vede non è protesta totale e richieste di dimissioni di un esecutivo incapace, dannoso e pernicioso; è che stiamo facendo i presepi in tutte le realtà scolastiche della Nazione, quindi siamo tutti in giro a cercare statuine, ma trovando solo asinelli… li dovremo riempire di muli, i presepi.
E poi abbiamo da fare l'albero e attaccarci delle palle grosse come le mongolfiere di Corel Draw, ma anche qui, Presidente, non abbiamo trovato abeti e pini, ma sole Betulle.
Useremo quelle certi che le farà piacere sapere che "dormi tranquillo e asciutto, Lines notte assorbe tutto".
Mi scusi, Presidente, un'ultima cosa: ma lei ogni tanto non si vergogna?


Lucio Galluzzi

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mercoledì 1 dicembre 2010

GELMINI: DEFORMA SEPOLCRALE



Caspita, però!

La gente è davvero cattiva.

Tutti che prendono in giro questa ministra della Pubblica Distruzione.

Non le perdonano nulla. Al Senato legge un discorso che le ha scritto qualcun altro e dice "egìda" invece di "egida". E tutti che ridono e rumoreggiano. Poveretta! Non è colpa sua se le hanno passato l'intervento all'ultimo momento. Con tutti gli impegni che ha non ha potuto neppure dargli un'occhiata prima.

Poi TremoRti, senza neppure dirglielo, mette il dicastero di Mariastar sotto commissariamento, si fa aiutare dal Saccone e laBrunetta, le affiancano due consiglieri politici che la Sorbona quando l'ha saputo è quasi morta d'invidia: Renato "Betulla" Farina, sì proprio lui; quello radiato a vita dall'ordine dei giornalisti perché spia della CIA, complice nel rapimento dell'imam Abu Omar e Giorgio Straquadanio, deputato pdl, il tizio che esortava Feltri e Belpietro a liquidare Fini come usando il "metodo Boffo" [costruire dossier falsi, diffamare, pubblicare, rovinare la vita…], l'identico che "se ce lo si può permettere perché si è belli e ci si vuole prostituire per carriera politica, che c'è di male?"…

E' logico che con tali menti eccelse accanto, due luminari[e] che di pedagogia, didattica, scienze dell'educazione, docimologia, psicologia dell'età evolutiva… ne sanno di certo molto, anzi molterrimo!, come ne sapranno altrettanto parecchissimo di etica politica e merito, che possiedono prerequisiti di carriera specifica lunghi come i Campi Elisi… la Gelli-Mini si senta intimorita.

E' timida di natura quella ragazza. Era una campagnola fino a poco tempo fa!

Si è trovata fra capo e collo, come una capocolla caduta in piedi, a dirigere uno dei dicasteri più importanti della Repubblica Italiana, e vedi te se la lasciano in pace a fare da sola.

Infatti la mettono talmente a disagio che va in paranoia e dice che "il 40% di 800.000 è 400.000", che "bisogna capire la realtà dei carceri minorili" e altre amenità del genere… E di nuovo tutti che "la ridono" e non capiscono in quale dramma questa donna piccina picchiò è calata.

Lei è la successora di Conan la Distruttora Letizia Moratti, soprannominata Alfreda Goebbels a causa della sua simpatia e umiltà, l'ex presidente della RAI che di istruzione non capiva una emerita tega, però un ministero glielo dovevano dare. E mica hanno fatto come per la Santadeché, non l'hanno fatta sottosegretaria al nulla del niente, ma minestronessa dell'Istruzione, ddell'Università e della Ricerca.

Di distruzione e vaccate la Goebbels, nel breve periodo in cui si è disoccupata di scuola pubblica, ne ha prodotte una bella collezione. Con l'Alfreda, infatti, è iniziato il "periodo" nero, nel senso di fascio, dello smantellamento della Scuola Pubblica a favore di quella privata e clericale.

Anche lei diceva che di soldi il suo ministero non ne aveva, dicono sempre così contornando la bugia con tutte le possibili forme lessicali del verbo "strumentalizzare", però non si capiva allora come mai all'improvviso i piccioli, milioni e milioni, per le "private" li trovava eccome!

Mariastar fa lo stesso: piange miseria e fallimento, però in una notte stanzia 347 milioni a favore delle scuole confessionali, aumenta di 300 euro lo stipendio dei professori di religione cattolica, prevede pure stanziamenti per il CEPU, perché chissà quanti politici si sono presi la "laurea" lì! E poi il signor CEPU è amico di Berlussonini.

La Gelli-Mini, quindi sta facendo il suo dovere, e lo sta pure svolgendo da disciplinatissima balilla, si impegna talmente tanto nel suo ruolo che per non commettere più errori mentre legge i suoi interventi usa il gobbo elettronico.

Che brava! Forse è anche più meritevole di Gabriella Carlucci, più fedele e confaloniera di Mara Carfagna.

Lei, appena le "toccano" il Berly è subito pronta a difenderlo, insieme al tizio che impersona il Ministro degli Esteri, all'altro della Difesa e alla Badessa Bondi.

Uno dice: ma il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca che c'entra con gli affari privati tromberecci del premier? Perché deve intervenire ed esternare?

Beh, a questo punto: perché Cossiga e tutte le stronzate naziste che tirava fuori?

Non bisogna chiedersi nulla di questo tipo con l'esecutivo che ci ritroviamo.

E' un bordello, non si capiscono fra loro e vuoi capirci qualcosa tu?

Che poi, tornando alla Mariastar, che è riuscita a superare in antipatia e superbia anche la Goebbels predecessora, lei è convinta che le vogliano male, che tutti le siano contro.

Per queste ragioni non la fanno più partecipare ad alcun impegno pubblico; annunciano la sua presenza alle più svariate iniziative di partito e conferenze varie… e all'ultimo momento lei non diserta.

Lo fanno mica perché poi la gente che la vede in persona la prederebbe a calcioni spedendola a casa subito, bensì le vogliono evitare lo stress da super lavoro; perché se questa si esaurisce, poi un'altra mastina di regime come lei dove se la trovano?

Ignorante la Mariastar?

Ma cosa dite?

L'Italia non si è resa conto della Lectio Magistralis che questa giovane "prefossoressa" ha tenuto alla Camera dei Deputati per farsi approvare la sua Deforma.

E' stata talmente perforante nel tessuto sociale e politico repubblicano che è riuscita, per la prima volta dal dopoguerra ad oggi, a fare blindare tutto il centro di Roma, deviare il traffico della Capitale, isolare i Palazzi del potere con uno spiegamento di forze di polizia antisommossa, tanto da non capire se si fosse a Roma o piuttosto a Santiago del Cile durante Pinochet.

E' la Deforma gliel'hanno approvata.

Guai se non fosse stato così: si sarebbero levati gli F-22, nottetempo, avrebbero bombardato tutte le Facoltà e i Licei italiani occupati, i Rettorati solidali con gli studenti in lotta e i monumenti "occupati" dalle proteste… così il giorno dopo il premier soddisfatto avrebbe potuto dire: "vedete, italiani? Tutti gli studenti sono a casa a studiare, le proteste non sono mai esistite, erano un'invenzione di Wikileaks e dei giornali comunisti…" mentre la mastina Mariastar battendo le mani in orgasmatica vittoria: "Sì era una strumentalizzazione, i ragazzi lo sanno quanto li amo!"

E via così, verso nuovi mostri, sempre più "relics" che di riforme hanno solo il nome, e di epocale il sepolcrale.


Lucio Galluzzi

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martedì 12 ottobre 2010

LA SCUOLA E' DEFICIENTE


MARIASTAR PERCHE' NON VIENI A LAVORARE CON NOI?

Non so che esperienze didattiche abbia MariaStar Gelli-Mini. Probabilmente nessuna.

Non conosco neppure i prerequisiti che l'hanno portata dicastero che occupa.

Di certo saranno elettorali. Non di quelli sani che c'erano fino a qualche tempo fa, ma quelli voluti dalla legge porcata di Calderoli: voti la lista e non la persona, poi sono le segreterie dei partiti a mettere sulla poltrona chi vogliono loro. Così si truffa il cittadino. Così si tradisce il voto.

Altrimenti non potremmo spiegarci un personaggio chiamato Romani al ministero dell'economia e sviluppo.

A leggere il curriculum di questo tizio si viene a sapere che ha creato società che poi sono sempre fallite, una dietro l'altra. Prima con Taradash, il periodo liberale, con emittenti private, allora i soldi li metteva la sua mamma, poi con altre esperienze terminate sempre con chiusure fino alla bancarotta, non fraudolenta, ma normalmente pilotata.

E' un uomo di Berlussonini, mente di Mediaset, ergo "fidato" pedone nella scacchiera dei maggiordomi e lacché di quali ama contornarsi l'imperatore nano.

Che altro potevamo aspettarci alla guida dell'economia di un Paese spolpato fino al midollo osseo? Un Romani per l'appunto! Uno che dopo tutti i fallimenti che ha collezionato ben può rappresentare la contiguità Scajola/Berlussonini/Conflitto di interessi.

Evvai così, che tanto al bassissimo impero ci abbiamo fatto un callo talmente grosso che tra poco si trasforma in zoccolo, e manco ci compreremo più le scarpe dai cinesi, visto che coi soldi che ci avanzano per l'abbigliamento solo quello ci possiamo permettere: l'ultra super hard discount.

Cammineremo scalzi, tanto senza mutande lo stiamo facendo a da un pezzo.

Se poi una certa Santanché, socia di Briatore nel Billionaire, passata da Alleanza Nazionale alla Destra di Storace, approdata al PDL dopo anni di campagna elettorale feroce contro il suo padrone di adesso, la fanno Sottosegretaria al Nulla, con diritto di mitraglia continua in ogni talk show possibile a sparare calzate tra urla e maledizioni… ci si può meraviglia di una Gelli-Mini all'Istruzione?

Certo che no.

Questo Paese ha esattamente quello che si merita.

Quello che ha voluto.

Soprattutto ciò che una "sinistra" D'Alemiana vergognosa unita a sindacati svenduti ha preteso per tutti noi.

Il popolo italiano da sempre è così: delegante, pigro, avvezzo al manganello, credente ortodosso alla TV, "armiamoci" e partite, soprattutto se le partite sono di calcio.

Il dicastero dell'Istruzione non è diretto dalla MariaStar, è di TreMorti. È lui che detta legge economica, taglia, cuce, incolla, imbastisce, conta palle, butta fumo negli occhi e la poveretta che è messa lì per ripetere la lezione a memoria lo fa, senza un minimo di vergogna, al di fuori di qualsiasi etica personale, politica, cristiana… Parla perché è come Capezzolone e Gasparri, premi play e non si fermano più.

Non sanno neppure quello che dicono. Lo dicono e basta.

La Gelli-Mini non si presenta agli appuntamenti pubblici da un po' di tempo, da quando l'hanno cacciata da Milano insieme all'altro venduto Giordano il Grillo Leccante e Confalonieri. Non li hanno lasciati parlare.

Le contestazioni popolari aumentano in numero ed intensità.

Il governo diserta pure l'anniversario della strage di Bologna. "non abbiamo intenzione di prendere fischi", hanno fatto sapere, così fan tutti, MariaStar si accoda, come da sempre.

Lei non capisce perché la Scuola Pubblica protesta, non sa neppure di scioperi, non comprende, neppure Renato Betulla Farina ci riesce, lui radiato a vita dall'ordine dei Giornalisti perché iscritto come spia sul libro paga della CIA e ora "consigliere di fiducia" della ministra. Consigliere della Gel lo è pure Straquadanio, quella gran persona che invitava i giornali di famiglia Berlussonini a liquidare Fini come avevano fatto con Boffo e sostiene che prostituirsi per raggiungere posizioni di carriera politica sia giusto.

MariaStar, Betulla e Straquadanio: loro sì che di meritocrazia se ne intendono!

Talmente tanto che la propongono come strumento innovativo per gli avanzamenti di carriera/stipendio dei docenti.

Allora prepariamoci perché nel prossimo CCNL dei lavoratori della Scuola, forse fra tre anni, ci chiederanno di sostenere esami di qualificazione professionale regimental a Reggio Calabria, come ha fatto la MariaStar che non riuscendo a superare l'esame di Stato da avvocato a Brescia è andata a darlo lì; dovremo dimostrare ai nostri Presidi di saper spiare, dossierare, classificare "informazioni" sui nemici delle Radici Cristiane Padane Europee passando poi il tutto all'Intelligence interessata. E' chiaro che non useremo il nostro vero nome, saremo Petunia, Ficus, Cipolla di Tropea, Cardo Gobbo… insomma piante varie [Betulla Farina docet]; se poi tutto ciò non ci fa ottenere lo scatto di carriera per merito professionale, beh, possiamo sempre darci alle marchette, fare un po' le puttane con qualche notabile e allora sì che verrà il bello, se ce lo dice il Consigliere dell'Istruzione Straquadanio sarà pure vero no?

Intanto noi si lavora nella merda, con classi dai numeri ingestibili, sostegno ai disabili ridotto a una tragica comica, assistenza agli alunni non autosufficienti praticamente inesistente, personale ATA tagliato anche dove gli iscritti hanno superato il numero di quelli dello scorso anno…

Il docente si trova ad affrontare tutto da solo, viene pure chiamato a fare il supplente per i colleghi assenti. Deve vigilare sulla classe, fare attività didattica frontale, occuparsi del sostegno agli svantaggiati certificati nelle ore scoperte [la maggioranza], aiutare i "casi" non seguiti perché le neuro psichiatrie infantili frettolosamente decretano che "il soggetto è normodotato"; e se tu vuoi ottenere la giusta e dovuta certificazione devi aspettare l'anno scolastico successivo. Cioè: per quest'anno crepi così in mezzo a tutti i disagi che la scellerata ministra ti ha creato, crepi da solo perché nessuno ti può dare una mano, tutti siamo nell'identica situazione se non peggiore.

Non è esagerazione dire che chi insegna oggi non riesce neppure più ad andare in bagno. Se la porta a casa. Non puoi lasciare la classe da sola, non puoi lasciarla vigilata da un bidello, non puoi chiamare un'assistente che stia lì tre minuti, il tempo della fisiologica pipì, perché è tutto vietato. Sei tu il titolare e se ti pisci addosso sono cazzi tuoi.

Per le famiglie poi è una continua questua: siamo costretti a chiedere soldi per tutto. Contributi per le fotocopie, per il toner, fondo cassa per comprare quello che serve per una normale attività didattica [cartoncini, fogli grandi, pennarelli, tempere, pennelli, colla…], gli alunni casa si portano il sapone, la carta igienica, tovaglioli usa e getta per la mensa, Scottex, bicchieri di plastica, se vogliono bere e non hanno la loro bottiglietta di acqua c'è quella dei bagni.

Noi docenti poi dobbiamo barcamenarci tirando fuori pure soldi di tasca nostra per i vari materiali di "facile consumo" che mancano, i gessi per le lavagne sono ormai i primi assenti nelle classi…

E la MariaStar ci viene a raccontare di lavagne multimediali?

Di Scuola Riformata nel Progresso?

Laboratori informatici all'avanguardia con internet?

Ma dove?

Forse nelle scuole selezionatissime d'élite che lei va a visitare per pubblicizzare la sua figura, con bimbi perfetti, insegnanti felicissimi d'essere missionari, nella posizione del missionario, tutti a battere le mani e cantare la canzoncina che tanto piace alla signora dell'innovazione nell'insegnamento della religione cattolica.

Beh, MariaStar, evidentemente di Scuola Pubblica vera non capisci una emerita mazza.

Il tuo averci trasformati in macchinette a cottimo che lavorano, producono e crepano, farà piacere a TremoRti, ma fa precipitare sempre di più la Scuola Pubblica in una dimensione vergognosa.

Non capisci perché scioperiamo, per te siamo teppisti che vogliono fermare la tua corsa al futuro dell'Istruzione, siamo velleitari e abbiamo cattivi consiglieri politici…

Credimi, io di consiglieri politici buoni o cattivi non ne ho mai avuti, non sono iscritto ad alcun partito e mai lo sono stato; al tuo posto penserei con attenzione ai tuoi di consiglieri, a quei due che ti hanno imposto che fanno solo ridere i polli, quelli che tu chiami fidati.

Non pensare troppo alle nostre eventuali pagliuzze che secondo te abbiamo nell'occhio. Pensa alla trave enorme tua, a quanta responsabilità hai addosso, sono enormi, le stai non affrontando esattamente come faceva la tua predecessora la Poco Letizia Moratti.

Lei riusciva addirittura ad essere meno antipatica di te, pur nella sicumera che vi accomuna. Almeno era comica.

Tu, purtroppo per noi, non riesci neppure a divertire, sei di una tristezza infinita mista ad incapacità disarmante.

Non sai quello che fai semplicemente perché non sei tagliata per guidare l'Istruzione, non hai la preparazione e neppure l'umiltà di voler apprendere, ascoltare, confrontarti prendendo coscienza di quanti danni hai già creato. Ne vuoi creare ancora perché TreMorti il prossimo anno ti imporrà di tagliare ulteriormente, tu dovrai farlo. È doloroso non essere liberi e doverci mettere la faccia, vero?

Una cosa però puoi farla ancora.

Venire a vivere settimane intere nelle nostre classi, io personalmente ti invito.

Davvero: vieni a vedere, a toccare con mano, ad aiutare, mettiti vicino all'alunno che non parla e non comunica, all'ipercinetico che scappa dalla classe perché odia la scuola, al decorticato che ti sbava e vomita quello che mangia, stai insieme a tutti gli altri anche. Prova per qualche mese ad insegnare tu, con noi.

O sei disposta a metterti in dubbio, o davvero vattene a casa.


Materiali: click sui links

MariaStar GelliMini: Ho dato l'esame a Reggio Calabria perché sono meritocratica e a Brescia non lo avrei passato

Cacciata da Milano insieme a Mario Giordano e Confalonieri

Luciana Littizzetto contro MariaStar

No Gelmini day Milano - 8 ottobre 2010

Beata Ignoranza, 1

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Lucio Galluzzi
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