venerdì 30 marzo 2012

AMMINISTRATIVE: LA CANDIDA E' CANDIDATA

Che meraviglia le città che andranno alle Amministrative.
Come d'incanto sono rifiorite con manifesti di santi e beati, in tutti i formati, colori e salse.
In ogni angolo, muro, spazio più o meno dedicato.
Basta con la reclame degli ipermercati e degli eserciti "compro oro massima valutazione", sono spariti anche i "Sottocosto" sconti fino al 70%; gli operatori di telefonia mobile, che di solito campeggiano come cattedrali con ogni sorta di vaccata, coperti dagli offertori dei "votami" e sarò tuo.
E' una bolgia infernale: visi, pelate, occhi strabici, fotoshop ritocchi, cravatte approssimative, bocche storte in sorrisi tutti uguali, posa dopo posa, in tutti i formati.
Occuperanno anche le affissioni mortuarie.
Perché durante una qualsiasi "elezione/votazione", sparisce tutto, per l'appunto, anche i defunti, quelli morti per davvero, in attesa di funerale.




Compaiono, al loro posto, come funghi parassiti velocissimi, i morti policanti, quelli che sono morti, però fanno finta di non saperlo e continuano a tediare i cittadini con le solite, identiche, pese e tetre proposte di sempre.
Vai a lavorare al mattino e lungo i viali vedi l'assedio di queste facce questuanti che ti fissano, minacciose ma sorridenti tra i denti, sono tutti lì, non ne manca uno.
Esci dopo le tue ore di servizio e... miracolo, c'è stata la rivoluzione del cartonato, un'altra sfornata di promessi santi/beati è stata approntata, incollata, lisciata...
Caspita!
Ma tutti questi tizi e tizie, durante gli anni nei quali non ci sono poltrone da spartirsi nelle amministrazioni, dov'erano?
Di certo nascosti in qualche ufficio, studio, assessorato finito, giunta o consiglio, a fottersene di tutto e tutti; nei periodi di normale gestione della cosa pubblica, questi elemosinanti il voto, non sanno manco che esistiamo.
Si spartiscono di tutto e di più, fanno figure di merda eclatanti, sono sempre contro il cittadino e pro sistema/potere, fanno del loro impegno pubblico cosa privatissima e poi: eccoli!
Le muffe, i saprofiti, le albicans candide che si candidano.
Tutti vergini, illibatissimi, improvvisamente impegnati nel sociale, nella Conoscenza/scuola, urbanistica, pensioni, disagio, verde pubblico, strade, sport, viabilità...
Te li ritrovi anche nel culo dei bus agli stop... devi fermarti dietro al mezzo pubblico e ti invadono il barabrezza in tutta la loro tracotante presenza, ti tocchi i coglioni, perché è così che devi fare.
Che cosa vogliono da noi?
Il Voto!
Vogliono solo quello.
Prova ad andare a chiedere qualsiasi cosa, ora, a questi candidati e li troverai disponibilissimi, aperti al dialogo, "pronti" a darti una mano anche se le hanno perse tutte e due da tempo.
Il Voto!
Verifica dopo, quando sono stati eletti e chiedere qualcosa.
Non li troverai più.
Magari fisicamente ci saranno, ma non ti ascolteranno, faranno finta, senza neppure sentire una sola parola di quello che dici.
Questi sono esattamente lo Stato decentrato.
Compatibili e biunivoci.

Lo Stato si ricorda di noi solo quando siamo vicini alle urne.
Una volta anche quando dovevi fare il servizio militare.
Ora la leva è volontaria, quindi "ti trovano e ti cercano" esclusivamente per quella maledetta croce che traccerai sulla scheda che riporta il loro nome/simbolo/partito/coalizione.
Se li crocetterai, tutti, ma proprio tutti!, ti promettono che costruiranno degli ospedali bellissimi e funzionali, strade senza buche e con nuovi asfalti, maggiori piste ciclabili, verde pubblico riqualificato, un'istruzione all'avanguardia, più tutela per i deboli, quartieri più sicuri anche di notte, più trasparenza nell'amministrare la città, impegno per gli anziani e fasce deboli...
Si copiano le frasi l'uno con l'altro, poi le incollano sui chilometri di manifesti e via il gioco è fatto!
Tanto il popolo "è bue", ci ha sempre creduto alle promesse pre elettorali, ci crederà anche stavolta?
Sì, ci crederà.
Lo farà e poi, il giorno dopo i risultati, sarà nei bar, sulle panchine, nelle piazzette, nelle lettere al direttore dei giornali locali, a piangere e lamentarsi, protestare [solo a parole], maledire, denunciare [ma solo anonimamente]...
Italiano come falsa Medea, che manco riesce più a recitarsi la parte del disperato vero, perché la disperazione e la miseria totale se l'è voluta.
Quelle crocette messe sui riverginati che chiedono il voto sono connivenza e correità.
Lamentarsi dopo fa solo schifo, neppure pietà.
E' da sessant'anni che gli italiani fanno così.
Non vogliono cambiare.
Lo spiegavano bene Montanelli e Monicelli.
Il primo a proposito di ballusconi: "gli italiani non sanno andare a destra senza scegliere il manganello"; il regista suicida: "un popolo che non ha mai saputo ribellarsi fin dal tempo dell'Impero romano, un popolo di schiavi che non ha più speranza che può solo adesso scegliere di ribellarsi con una rivoluzione... e non lo farà, quindi vada alla malora".
Nulla serve a niente pare.



Però si potrebbe provare a superare l'orrore della vista, fermarsi a guardare quei bei faccioni che si affacciano nelle affissioni e scoprire veramente i simboli che si portano addosso [solitamente li nascondono in basso, piccolini, così danno meno nell'occhio].
Li hanno cambiati graficamente, mutati nei colori e nelle parole, la sostanza marcia però resta, tutta.
Sono democristiani, quel simbolo si vede bene!, popolisti delle libertà/forzisti d'Italia, futuristi finiani, gregari dell'ameba infinita PD/Bersani/D'Alema, leghisti: sono sempre gli stessi partiti, quelli dello sfascio d'Italia che hanno ancora la faccia tosta, per non dire altro di scurrile, di ripresentarsi e chiedere fiducia!
Il Voto!
Sveglia: puniteli, vendicatevi, non votateli più, dimenticateli, fateli fallire una volta per tutte.
Ci sono ancora speranze, piccole è vero, ma ci sono, ridotte al lumicino, basta cercarle.

Una regola pratica è utile in questi casi:
più vi ossessionano con gigantografie di manifesti, spot pubblicitari, serate sponsorizzate di bagordi e nomi "importanti" che intrattengono i convenuti... più li vedete fotografati in ogni dove, comparirvi senza pausa, presentarsi in coalizioni "per essere forti insieme", più dietro hanno i partiti della vergogna d'Italia, PIU' SONO DA NON VOTARE.


Lucio Galluzzi

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venerdì 23 marzo 2012

CI AMMAZZANO E SI SCANDALIZZANO PER UNA MAGLIETTA

Un esecutivo che innalza all'inverosimile il conflitto sociale non solo è criminale, ma cieco e sordo, non merita di governare una nazione, soprattutto in un periodo come questo.
Un Presidente della Repubblica che rappresenta la Costituzione e dimentica l'Art. 1, parteggiando per i padroni, la confindustria e contro la classe operaia è disonorevole.
Già quando si fa le sue uscite ufficiali lo fischia tutta italia, ieri si è addirittura calato nel ridicolo ruolo del mago di Stato: "non ci saranno licenziamenti in massa dopo la riforma dell'art. 18".
Così abbiamo capito che Napolitano dopo essere stato per anni il "pennino nazionale" di Ballusconi & Co., si scopre pure sindacalista di Marchionne, si schiera con i cacciapalle servi dei banchieri che ha voluto lui al governo, non noi!, che bella figura che sta facendo!
Un dirigente del PCI passato per gli scranni di questo Parlamento infetto, che fa carriera, si fa contagiare dalla peste allineandosi con chi lo sta mettendo nel culo agli operai.
E' ora di parlare chiaro e smetterla con le ipocrisie.
Finirla anche di scandalizzarsi per la maglietta "Fornero al cimitero" e cose simili.





Questi professoroni che si sono ritrovati a fare i ministri, da quando sono lì, hanno solo dimostrato prepotenza, tracotanza, arroganza, sicumera e interesse solo per i loro amici borghesi e industriali.
Sanno perfettamente che il governo che li ha preceduti non ha fatto nulla di nulla per il welfare, non un solo provvedimento per tutelare il lavoro, la sanità, le pensioni, la famiglia, la scuola... anzi, si è dato da fare per smantellare tutto il possibile in chiave sfascista e puttaniera.
Ha favorito i grandi evasori inventandosi lo scudo fiscale, voluto anche da quei cialtroni del PD, tant'è che solo in Svizzera sono 160 i miliardi di euro sottratti alle entrate dello Stato.
Ballusconi e i suoi peones neonazisti [Calderoli, Maroni, Bossi, Borghezio...] fin dal 2001 [G8, Genova, ministro degli Interni Scajola lo smemorato] hanno saputo dialogare con il popolo italiano solo con i manganelli, la repressione e le morti e la negazione delle libertà è andata sempre peggio.
Tutti coloro che si sono macchiati di sangue e torture nei confronti dei giovani manifestanti, in 19 anni continui, sono sempre stati osannati dai governanti penosi, promossi a ruoli superiori con innalzamenti vertiginosi di stipendi.
Manganelli, ora capo della polizia, viene pagato, di tasca nostra, oltre 600 mila euro l'anno: lo paghiamo per farci menare ogni volta che dissentiamo.
Noi italiani siamo proprio furbi, talmente da meritare tutto quello che ci sta accadendo.
Siamo dei poveri coglioni che si fanno fare di tutto e sono pure contenti.
La morte totale berlusconiana se ne va a casa, si fa per dire, arriva Monti, voluto da Giorgio il "Compagno", e con il Magnifico Rettore maggiordomo dei poteri forti dei banchieri e della finanza massonica mondiale, si aggiungono i suoi fidati baroni, che con la vita reale quotidiana di noi tutti c'entrano una beata minchia.
Gli illusi, tanti e troppi, speravano in gente "illuminata" e fuori dai meccanismi partitocratici, la risposta di questo governo dello schifo non si è fatta attendere: hanno nulla da invidiare a La Brunetta e il Saccone, Enterogelmini o La muffa, Due Maroni e Stracquadanio... quelli facevano gli squallidi palesemente, usando l'insulto più basso per i lavoratori italiani in diretta; questi, i professori, sono più formali, pacati, distaccati, ma in culo ce l'hanno messo lo stesso e più pesantemente dei primi.
Un esecutivo "tecnico" che afferma: "riformiamo l'articolo 18 e il mercato del lavoro anche senza il consenso delle parti sociali" [ e l'ha fatto!] è pura pornografia di Stato, gestita pure da una "signora" che ha sempre dichiarato di non sapere di cosa tratti lo Statuto dei Lavoratori e in particolare l'articolo 18 che le dava così tanto fastidio.
Incompetenti che si travestono da Treccani a Memoria, tanto sanno perfettamente che qualsiasi macellazione infliggeranno ai già fin troppo affamati non sarà contrastata, perché gli italiani sono sempre stati imbecilli e mai hanno osato ribellarsi veramente andando a prendere i politicanti da strapazzo e mandandoli via a calci nel culo.
Hanno riformato il lavoro, così com'era stato applicato e chiesto da Marchionne, Bonanni, Angeletti & Berluscones, hanno eseguito gli ordini della BCE, fottendosene di quello che succederà da adesso in poi; Napolitano batte le mani, il PdL, ma guarda caso!, è felice e contento, Monti subito dopo invita a cena, a casa sua, Schifo Schifani.


Poteva anche farci andare quel Gialli Lecca che lui stima tanto, "fonte di saggezza ed illuminazione", come il premier ha avuto a dire pochi giorni or sono.


Intanto la disperazione e lo sconforto aumentano, lavoratori che già erano stati traditi e venduti da sindacati e partiti buttati in mezzo alle strade, i giovani sempre di più senza speranze, gli anziani alla fame dovranno solo organizzare il proprio morire... e sarà sempre peggio.
Questi che impogono la morte, incrementano i suicidi, trattano come vacche al macello i lavoratori dipendenti... si scandalizzano e si offendono, querelano pure per la maglietta "Fornero al Cimitero"?
Tirano fuori il video che "incastra Diliberto".
Ma chi se ne fotte!
Quella T-Shirt mi piace, non è ipocrita, non è buonista e con questa gente, cinica e crudele il buonismo e reato.
Hanno voluto, scientemente, innalzare lo scontro sociale?
Adesso si fottano e non rompano.
Accettino le conseguenze, come noi subiamo le loro.
Punto a basta.
Potrebbero chiudere la partita che hanno giocato malissimo, chiedere scusa all'Italia che lavora e andarsene via, insieme a Napolitano.
Nessuno ne sentirebbe la mancanza.
Se stanno lì si assumano le proprie responsabilità, tutte.

Lucio Galluzzi

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venerdì 16 marzo 2012

L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SULLO SCHIFO TOTALE



Schifo totale.
Da vomito.
Non c'è giorno che non si venga a sapere di ladri, corrotti, prepotenti, fascisti e idioti.
Un continuo senza tregua di disumani orrifici.
Minaccia dopo minaccia, queste cancrene diffondono terrore e morte.
Non la smettono neppure un attimo.
Talmente abituati all'impunità e stapotere che ormai sono convinti che in galera ci vanno solo i raccomandati, mai loro.
Difatti sono liberi, grassi, colano sugna, pieni di qualsiasi cazzata, satolli all'inverosimile, bulimici delle nostre vite si prendono tutto, ruttano fragorosamente da ogni microfono, di fronte a telecamere, dementi impossibilitati a vedersi e sentirsi, provando nemmeno un solo minimo fremito di vergogna.
Non muoiono mai.
Maledetti.
L'Italia l'hanno fatta diventare il loro bordello personale, noi glielo abbiamo permesso e continuiamo a farlo.
Siamo dei coglioni, sterili, senza futuro.
I servi dei banchieri d'Europa/Mondo, da quando i baroni universitari sono al governo di Roma, promuovono l'Italia, "sta facendo passi da gigante", dicono, "un esempio per tutti noi".
Ma questa Repubblica, in realtà, è sempre più lo zimbello degli altri popoli europei: gli italiani non fanno nulla, da decenni, da secoli, vivono ancora come nell'Impero Romano, attendono ignavi la fine che arriverà improvvisa, la contesteranno solo con gli slogan di sempre e i blablabla.
Schifo politicante aggiunto a quello di un popolo di morti, masochisti, deficienti, pecoroni pronti al macello, felici di essere sgozzati e offrirsi alle divinità del marcio Stato.
Mai un sincero e concreto moto di ribellione, mai che uno di questi delinquenti si stato preso di peso e portato fuori dai nostri confini, se li tengono ben stretti, li rivotano, poi ricominciano le litanie delle doloranze.



Maledetti gli uni al potere, qualsiasi potere, e maledetti tutti i loro conniventi e continuatori per delega in bianco.
Maledette le elezioni.
Maledetti i partiti e qualsiasi tessera.
Maledette le appartenenze.
Maledetti tutti i cattolici che accettano senza ribrezzo l'uso del Cristo come stanno facendo questi "fedeli" seduti sui troni.
Maledetti i "compagni", quasi tutti, che nulla hanno da invidiare alle Comunelle & Liberatutti, non sanno più cosa sia Movimento, Rivolta, Dignità, Etica, Contestazione, Opposizione, Rifiuto del fascismo.
Se ne fotto di tutto e tutti.
Anzi se ne strafottono.
Così bravi a citarti Lenin e Marx, Bakunin e Proudhon, celebrare Berlinguer, andando a letto la sera affidandosi alla Madonna.
Perché è così che fanno: attendono i cambiamenti per effusione paradisiaca.
Tra una canna e l'altra, un Bignami del Capitale, i film di Moccia e le rivoluzioni di Scamarcio.
Perché San Remo è San Remo e caspita come gliele ha cantate Celentano che è un grande!
Grande quasi come il Papa, come la santa messa, come un Concistoro.
Che bravi anche Paolo e Luca, che di sinistra che sono!, pensa criticano anche Berlusconi e lavorano per lui, che coraggio, che rivoluzionari.
Che dire di Fabio Fazio poi?
Di Santoro e Lerner, Floris e Lilli Gruber, l'autorevolissimo Corriere della Sera, l'ha detto l'Unità, anche da Crozza ne parlano e l'Avvelenata è sempre di moda, Vasco Rossi è un mito, guai a chi lo tocca, El Pueblo Unido Jamas Serà Vencido...
Andreotti è un mafioso, ma prescritto, quindi santo.
Santo pure dell'Utri, perseguitato da giudici stolti che per fortuna adesso la Cassazione ha capito il valore del Martire Mangano, immolatosi senza parlare del collezionista di Mussolini falsi e del puttaniere nano.
Santo Scilipoti che scrive anche libri.
Beato Rutelli che non sapeva, benedetti tutti i suoi intorno che sono vergini, irretiti e vessati da un tesoriere troppo allegro.
Massimo rispetto per tutta la Regione Lombardia, soprattutto per Formigoni e i ladroni che sul calvario non andranno, come è giusto che sia nella società di Don Verzé.
Stima grande per i pedofili vaticani, i massoni, i prelati neri, la borghesia eversiva, lo IOR, la Banda della Magliana che tanto ha aiutato Solidarnosc per mano del Santo Wojtyla.
Rispetto per il Capo dello Stato, quale capo quale Stato.
Non fate piangere la Fornero, licenziatevi da soli.
Credete nella Camusso che oggi si apre alla riforma dell'articolo 18 e domani si pente, tra un'ora prenderà il tè con la Marcegaglia e in serata farà un summit segreto con Monti e Bonanni.
Pregate, tutti, per le cozze pelose, ostriche, capitoni e anguille, champagne e cesti vari ai sindaci di ogni colore.
Recatevi alla tomba di De Pedis alla basilica di Sant'Apollinare in Roma, in ginocchio pregate per il pluriomicida.
Osannate le mummie del PD, i soldi di D'alema, la sua nomina a Vice Conte Vaticano, la sua poltrona al Copasir, la Bindi così compagna, Fassino pro TAV, Veltroni che è missionario africano, Enrico Letta e l'eminenza grigia suo parente che tutto può, Giggi Bersani che che di carota e bastone ne ha fatto una scuola di vita.
Scordatevi il posto fisso, versate il 54% dei vostri salari nelle mani dei vampiri, pagate la benzina più cara d'Europa e resto del mondo, ammazzatevi se siete precari così non disturbate troppo, sfigati laureati dopo i 28 anni, bamboccioni, cretini, parte peggiore dell'Italia, criminali assassini che cercate il morto in val di Susa, terroristi che manifestate contro i tagli alla scuola...
Godetene tutti, fate tesoro delle carismatiche e soprattutto vere parabole dell'apostolo Caltagirone/Casini, siate fieri di pagare Manganelli 680 mila euro l'anno; è cosa buona e giusta renderlo straricco così vi massacra meglio, magari gli aumenterete pure l'assegno se ve lo chiede Monti.
Monti, "quello che ha mandato via Berlusconi", "sta facendo risorgere l'Italia", "dategli tempo, non attaccatelo", "dobbiamo credere in lui", "finalmente un governo serio", "Monti è di sinistra"...
Tanto la riforma del lavoro è inderogabile.
La faranno lo stesso.
Anche coi sindacati contro e la FIOM in piazza.
Zitti e buoni tutti.
Eseguite e marciate compatti.
Intruppatevi, perché così vuole il sistema.
"Si rubano tutto e vogliono il bavaglio".
A voi il bavaglino.

Lucio Galluzzi

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