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venerdì 16 marzo 2012

L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SULLO SCHIFO TOTALE



Schifo totale.
Da vomito.
Non c'è giorno che non si venga a sapere di ladri, corrotti, prepotenti, fascisti e idioti.
Un continuo senza tregua di disumani orrifici.
Minaccia dopo minaccia, queste cancrene diffondono terrore e morte.
Non la smettono neppure un attimo.
Talmente abituati all'impunità e stapotere che ormai sono convinti che in galera ci vanno solo i raccomandati, mai loro.
Difatti sono liberi, grassi, colano sugna, pieni di qualsiasi cazzata, satolli all'inverosimile, bulimici delle nostre vite si prendono tutto, ruttano fragorosamente da ogni microfono, di fronte a telecamere, dementi impossibilitati a vedersi e sentirsi, provando nemmeno un solo minimo fremito di vergogna.
Non muoiono mai.
Maledetti.
L'Italia l'hanno fatta diventare il loro bordello personale, noi glielo abbiamo permesso e continuiamo a farlo.
Siamo dei coglioni, sterili, senza futuro.
I servi dei banchieri d'Europa/Mondo, da quando i baroni universitari sono al governo di Roma, promuovono l'Italia, "sta facendo passi da gigante", dicono, "un esempio per tutti noi".
Ma questa Repubblica, in realtà, è sempre più lo zimbello degli altri popoli europei: gli italiani non fanno nulla, da decenni, da secoli, vivono ancora come nell'Impero Romano, attendono ignavi la fine che arriverà improvvisa, la contesteranno solo con gli slogan di sempre e i blablabla.
Schifo politicante aggiunto a quello di un popolo di morti, masochisti, deficienti, pecoroni pronti al macello, felici di essere sgozzati e offrirsi alle divinità del marcio Stato.
Mai un sincero e concreto moto di ribellione, mai che uno di questi delinquenti si stato preso di peso e portato fuori dai nostri confini, se li tengono ben stretti, li rivotano, poi ricominciano le litanie delle doloranze.



Maledetti gli uni al potere, qualsiasi potere, e maledetti tutti i loro conniventi e continuatori per delega in bianco.
Maledette le elezioni.
Maledetti i partiti e qualsiasi tessera.
Maledette le appartenenze.
Maledetti tutti i cattolici che accettano senza ribrezzo l'uso del Cristo come stanno facendo questi "fedeli" seduti sui troni.
Maledetti i "compagni", quasi tutti, che nulla hanno da invidiare alle Comunelle & Liberatutti, non sanno più cosa sia Movimento, Rivolta, Dignità, Etica, Contestazione, Opposizione, Rifiuto del fascismo.
Se ne fotto di tutto e tutti.
Anzi se ne strafottono.
Così bravi a citarti Lenin e Marx, Bakunin e Proudhon, celebrare Berlinguer, andando a letto la sera affidandosi alla Madonna.
Perché è così che fanno: attendono i cambiamenti per effusione paradisiaca.
Tra una canna e l'altra, un Bignami del Capitale, i film di Moccia e le rivoluzioni di Scamarcio.
Perché San Remo è San Remo e caspita come gliele ha cantate Celentano che è un grande!
Grande quasi come il Papa, come la santa messa, come un Concistoro.
Che bravi anche Paolo e Luca, che di sinistra che sono!, pensa criticano anche Berlusconi e lavorano per lui, che coraggio, che rivoluzionari.
Che dire di Fabio Fazio poi?
Di Santoro e Lerner, Floris e Lilli Gruber, l'autorevolissimo Corriere della Sera, l'ha detto l'Unità, anche da Crozza ne parlano e l'Avvelenata è sempre di moda, Vasco Rossi è un mito, guai a chi lo tocca, El Pueblo Unido Jamas Serà Vencido...
Andreotti è un mafioso, ma prescritto, quindi santo.
Santo pure dell'Utri, perseguitato da giudici stolti che per fortuna adesso la Cassazione ha capito il valore del Martire Mangano, immolatosi senza parlare del collezionista di Mussolini falsi e del puttaniere nano.
Santo Scilipoti che scrive anche libri.
Beato Rutelli che non sapeva, benedetti tutti i suoi intorno che sono vergini, irretiti e vessati da un tesoriere troppo allegro.
Massimo rispetto per tutta la Regione Lombardia, soprattutto per Formigoni e i ladroni che sul calvario non andranno, come è giusto che sia nella società di Don Verzé.
Stima grande per i pedofili vaticani, i massoni, i prelati neri, la borghesia eversiva, lo IOR, la Banda della Magliana che tanto ha aiutato Solidarnosc per mano del Santo Wojtyla.
Rispetto per il Capo dello Stato, quale capo quale Stato.
Non fate piangere la Fornero, licenziatevi da soli.
Credete nella Camusso che oggi si apre alla riforma dell'articolo 18 e domani si pente, tra un'ora prenderà il tè con la Marcegaglia e in serata farà un summit segreto con Monti e Bonanni.
Pregate, tutti, per le cozze pelose, ostriche, capitoni e anguille, champagne e cesti vari ai sindaci di ogni colore.
Recatevi alla tomba di De Pedis alla basilica di Sant'Apollinare in Roma, in ginocchio pregate per il pluriomicida.
Osannate le mummie del PD, i soldi di D'alema, la sua nomina a Vice Conte Vaticano, la sua poltrona al Copasir, la Bindi così compagna, Fassino pro TAV, Veltroni che è missionario africano, Enrico Letta e l'eminenza grigia suo parente che tutto può, Giggi Bersani che che di carota e bastone ne ha fatto una scuola di vita.
Scordatevi il posto fisso, versate il 54% dei vostri salari nelle mani dei vampiri, pagate la benzina più cara d'Europa e resto del mondo, ammazzatevi se siete precari così non disturbate troppo, sfigati laureati dopo i 28 anni, bamboccioni, cretini, parte peggiore dell'Italia, criminali assassini che cercate il morto in val di Susa, terroristi che manifestate contro i tagli alla scuola...
Godetene tutti, fate tesoro delle carismatiche e soprattutto vere parabole dell'apostolo Caltagirone/Casini, siate fieri di pagare Manganelli 680 mila euro l'anno; è cosa buona e giusta renderlo straricco così vi massacra meglio, magari gli aumenterete pure l'assegno se ve lo chiede Monti.
Monti, "quello che ha mandato via Berlusconi", "sta facendo risorgere l'Italia", "dategli tempo, non attaccatelo", "dobbiamo credere in lui", "finalmente un governo serio", "Monti è di sinistra"...
Tanto la riforma del lavoro è inderogabile.
La faranno lo stesso.
Anche coi sindacati contro e la FIOM in piazza.
Zitti e buoni tutti.
Eseguite e marciate compatti.
Intruppatevi, perché così vuole il sistema.
"Si rubano tutto e vogliono il bavaglio".
A voi il bavaglino.

Lucio Galluzzi

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venerdì 3 dicembre 2010

MARIO MONICELLI SE NE E' ANDATO

CARDINAL BINETTI & Co. PREMIATA DITTA TEONAZI


E' incredibile, non riuscite a tacere mai!

Pare che il solo fatto di stare seduti in Parlamento vi autorizzi ad incoronarvi dio e madonne.

Vomitate idiozie e bestemmie contro fratelli e sorelle svendendole come verità incontrovertibili.

Vi sentite Teresa d'Avila o Benedetto della Croce uniti agli Apostoli e vaneggiate bassezze troppo umane, chiedendo ai portaborse di accendervi l'aureola al momento giusto.

Ma chi siete?

Chi vi conosce?

Chi vi riconosce soprattutto?

Che autorità etica soprannaturale avete per intervenire sui misteri nostri?

C'è qualcosa che non funziona in questa follia totale, qualcosa di molto grave: non conoscete l'italiano.

Misteri "nostri" significa che appartengono a noi, e noi siamo noi stessi, non siamo voi.

E come io non mi permetto di intervenire sulle vostre vite, voi non potete e non dovete farlo sulla mia.

Come io non intervengo sulla vostra morte, che purtroppo non vi coglie mai, esentatevi dall'occuparvi della mia, dei modi nei quali avverrà, quando e perché.

Insomma fatevi gli affari vostri una volta per tutte.

E' ignobile sentirvi e soprattutto vedervi lucrare per pezzi di politiche personalissime di casa vostra sui dolori altrui, ma non dolori semplici: quelli totali, che coinvolgono l'essere in tutta la sua interezza, i dolori finali.

Non perdete occasione per tirare fuori quella lingua biforca e pelosa per pontificare.

Perché non ci basta Benedetto XVI sparato in tutte le salse giornaliere, più volte al dì, in ogni canale televisivo e pagina di giornale, ci mancate solo voi!

Siamo l'unico Paese, di quelli cosiddetti civili, che si permette di informare per obbligo il popolo italiano di ogni sommovimento intestinale del pontefice: ma chi se ne frega!

E' pur vero che avete trasformato questa Nazione nel vostro confessionale privatissimo, ma sono affari vostri, non miei.

Io non verrò mai al vostro cospetto per pentirmi, battermi il petto e farvi intercedere con il vostro Signore.

E' solo vostro.

Sono certo che se avvenissero intercessioni per mezzo vostro, sarebbero solo luciferiane.

Del padreterno ne state facendo un mostro a vostra immagine e somiglianza

Lo bestemmiate continuamente, vi mettete al suo posto, fate il giudizio universale un giorno sì e l'altro pure e non vi accorgete che il peccato grave è dentro di voi.

Voi che l'umiltà non la conoscete, la fratellanza ve le fottete pure senza preservativo, la carità la calpestate chiedendo prima la nostra, mangiandovela, e poi la schiacciate sotto la suola come un mozzicone di sigaretta poco gradita, pure.

Ma quale effusione dello Spirito vi è arrivata addosso per darvi pure il potere di disquisire del Divino?

Quale Francesco d'Assisi vi ha insegnato a sputare in faccia ai doloranti terminali?

Sapete chi è quel Francesco?

Di certo Teresa d'Avila, Benedetto della Croce, Francesco e diversi altri vi prenderebbero con amore profondo a calci in culo, e vi caccerebbero dai Templi in nome e per conto di quel Cristo che ri-inchiodate in continuazione, spacciando deicidio per giustezza morale ed esempio integerrimo.

Neppure di fronte al suicidio di Mario Monicelli siete riusciti a tacere.

Anche la sua scelta l'avete dovuta sporcare con il vostro urlare, rivendicazioni di che cosa non si capisce, lo sapete solo voi.

Come se quel meraviglioso novantacinquenne fosse stato e fosse ancora cosa vostra, ma per fortuna non lo è stato e non lo è.

Di nuovo, ancora!, avete tirato fuori Eluana, perché dall'alto della vostra follia integralista, usata solo contro la gente e mai diretta a voi stessi, e ci mancherebbe!, è solo questo che deve premervi: occuparvi da morti come siete di condannare a vita eterna la sofferenza indicibile e gli stati vegetativi dei vostri fratelli [fratelli per finta, s'intende].

Ancora esonda lo schifo usato per PierGiorgio Welby: niente funerali in chiesa per lui perché era un suicida.

Per voi Peppino Englaro è un assassino e lo sono pure i magistrati che lo hanno autorizzato a mettere in pratica le volontà della figlia.

Mario Monicelli lo avete definito un disperato anziano, abbandonato, depresso che nessuno ha aiutato, condannato al suicidio dall'indifferenza.

Appunto: quale indifferenza?

Chi ha reso questo Paese invivibile e disumano?

Incivile e fascista?

Violento e spietato?

Chi ci ha derubato della vera vita sana sancita dalla Costituzione, chi si è appropriato delle nostre speranze e futuri?

Siete voi "predicatori" che state lì, al potere, incollati alla poltroncina rossa, i "senza vergogna".

Voi gli stessi identici che mai alzano parola per chiedersi che ci fa un criminale assassino della banda della Magliana sepolto come Dottore della Chiesa in Sant'Apollinare, che vi va tanto bene lo schifo dello IOR, l'omicidio di Calvi e Ambrosoli, la vergogna dell'Opus Dei, i bambini stuprati dai preti e porporati coperti dai silenzi dei vostri stessi Templi; voi, gli identici di Comunione e Liberazione che di fede hanno fatto potentissimo potere politico, che vi sedete ai tavoli con i divorziati, sfamigliati, amanti e puttanieri, corruttori di minorenni, Caltagironi e Cuffari vari, voi del Family Day che di famiglia fate scempio, d'amore cilicio, di compassione odio, di carità tesori Vaticani: spogliatevi a date ai poveri, rinunciate agli otto per mille, praticatela davvero la povertà, ma tutta, quella vera, non d'apparenza.

Ma cosa predicate per noi?

Cosa avete da dire su Monicelli? Se ne è andato, non ha voluto Chiesa, funerale, preghiere e inumazione. Non è questione di pertinenza vostra.

Tacete ogni tanto.

Abbiate il pudore di chinare la testa e tappavi quella bocca pestilenziale.

Se proprio non ci riuscite perché è più forte di voi e la prepotenza/violenza che vi portate dentro vi possiede, allora andate via dalla Istituzioni democratiche e politiche, fate professione di fede altrove, chiedete aiuto ad un Carmelo, chiudetevi dentro, meditate, pregate, cercate di migliorarvi e se proprio non ci riuscite chiamate l'esorcista.

Perché alla Fine, quella nella quale voi credere, nel Giudizio Universale, davanti al vostro Dio, non risponderete dei peccati altrui, ma dei vostri, solo ed esclusivamente dei vostri, e io non sono un catechista.

Il padreterno non vi chiederà di fare la spia su cosa ha fatto il vicino, non si interesserà alla pagliuzza che avete notato nell'occhio altrui: guarderà le vostre travi che vi sommergono.

Lì non potrete fare i furbi, perché con il vostro dio non si scherza, vi molla dei ceffoni che vi appiccica alla prima nuvola di passaggio in eternità durante, e tutte le volte che gli passerete davanti saranno altri sberloni.

Pensaci Binetti e con te i tuoi amici.



Lucio Galluzzi

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