venerdì 20 gennaio 2012

I FORCONI E LO STRAZIO DELLA VEDOVA SCHIFANI



Quando Salvatore Giuliano si presentò, con il suo luogotenente, travestito da brigante, per festeggiare un carnevale siciliano, la gente, la sua gente, lo accolse con applausi e grida di felicità.
Soprattutto le donne; perché lui era, nell'immaginario femminile, il bello.
"Vedi", si dicevano tra di loro, "Giuliano è venuto per stare in mezzo a noi!".

La mafia però lo richiamò all'ordine.
Poco tempo dopo, il primo maggio, era a Portella della Ginestra, ad ammazzare a fucilate i contadini che protestavano contro il latifondismo e volevano occupare le terre incolte.
Fu strage.

Quel latifondismo in Sicilia non è mai finito.
Come non sono mai terminati i richiami all'ordine di Cosa Nostra.
Lo sappiamo tutti, se vogliamo saperlo, basta leggere, riaprire i libri di Storia, informarsi.
La Sicilia è stata sempre affamata dalle cupole mafiose conniventi con una politica vergognosa, l'una a braccetto e matrimonio perpetuo con l'altra.



Il Governo di Roma, cioè tutti noi, ha finanziato con fiumi di denaro gli Enti dell'Isola: Sviluppo Turistico, Sfruttamento del Sottosuolo, Incremento delle Industrie locali, Cultura e Patrimonio, Agricoltura e Pastorizia e chi più ne ha ne metta; peccato che i soldi siano finiti tutti in mano ai mafiosi che controllavano gli stessi Enti e che ne stavano a capo.
Chi ha provato a denunciare, o anche solo ad accennare allo schifo, è finito male, malissimo.
Qualcuno non lo hanno neppure più trovato: sciolto nell'acido e scaricato a mare.
La classe politica siciliana: sempre zitta, ossequiosa, a dare man forte al Governo Centrale, procurarandogli voti, garantendo lo status di merda nera così com'era e com'è.
Tanto ci hanno pensato le leggi ad hoc, ad personam, ad fognam...

Chi non ricorda l'avvocatessa Bongiorno, in orgasmo infiammato e tricolore, che telefonava ad Andreotti urlando: "Meraviglioso, stupendo, evvai così! Presidente: assolto! Assolto! Assolto!"
No: prescritto, non assolto.
Quel Tutankhamon i reati mafiosi li ha compiuti veramente, solo che essendo antecedenti un certo periodo, ben scelto dal legislatore di regime, non hanno potuto essere riconosciuti tali, e Belzebù con la Gobba è libero, tranquillo a dire bugie al mondo dichiarandosi "innocente assolto".
Colpevole e prescritto invece!
Reati compiuti in Sicilia, rappresentando lo Stato italiano.

A cercarci dentro a queste cose, si salta in aria, autostrade comprese, scorte incluse.
La Regione Sicilia ha un uno Statuto Speciale: la sua classe politica non ha mai usato questa prerogativa di federalismo privilegiato per legiferare positivamente e concretamente a favore della propria gente e del territorio.

Cuffaro, Dell'Utri, Schifani, Lombardo, Calò, Liggio, Buscetta, Mangano, Bontade, massoneria e "stidda", Contorno, Ciancimino, Provenzano, Brusca, società segrete e grandi proprietari terrieri, il fascismo più nero e la borghesia oscura.

Soprattutto fiumi di sangue, lacrime, carne macellata sbattuta all'aria.

Improvvisamente cade il Governo Berlusconi e dopo poco si alza la rivolta in Sicilia.
Quella dei Forconi l'hanno chiamata.
Non un anno fa, e neppure in tutti i 19 anni di fascismo di Stato e rovina totale della Nazione.
Leggevo ieri un articolo di un certo Provenzano; invitava la sinistra ad essere meno idiota, ad aprire gli occhi e rendersi conto del potere dirompente e rivoluzionario della rivolta in atto nell'Isola, a considerare l'esercito di disperati, sfruttati, disoccupati, ridotti alla fame e miseria da uno Stato pappone e vampiro...

Mi chiedo dove fosse in questi ultimi due decenni questo Provenzano, se mai si sia così fortemente scagliato contro Forza Italia, il PdL, l'MPA, i vari Scilipoti e Forza Nuovisti, i Piercasinando Caltagirone, il Vaticano, che fino ad ieri erano ben contenti della situazione gravissima non solo siciliana, ma nazionale.

Dov'erano questi "nuovi capi" della rivolta, per niente nuovi, semplicemente straconosciuti, che continuano a dirci: "noi appoggiamo semplicemente il movimento dei Forconi, non siamo né dentro, tantomeno davanti, vigliacchi voi tutti che fate informazione e censurate la protesta della povera gente..."?

Erano semplicemente al loro posto assegnato dallo "Stato pappone", a votare i soliti noti, eseguire ordini e raccattare pacchetti di elettori perché quello stesso Stato, che ora contestano, restasse tale e garantisse loro l'orticello privato sempre più ricco.

E' spontaneo chiedersi: se ci fossero ancora all'esecutivo tutti quei personaggi da P3, P4, appalti truccati, scambisti di voti, puttanieri, ex squadristi fascisti, fedeli di Licio Gelli, golpisti, mafiosi... i "capi dei forconi che non sono capi", inviterebbero e guiderebbero in rivolta, così come stanno facendo?

Tanto di cappello alla gente che in questo momento sta lottando, in buona fede, in Sicilia, credendoci veramente, perché la disperazione è grande, la fame di più.

Ma sono stati eletti dei "rappresentati" dei Forconi, e guarda caso sono tutti di Forza Nuova.

Nessun rispetto e spazio per coloro, che non sono mai stati la gente, e vanno, da giorni, di negozio in negozio ad ordinare di chiudere, bloccano autotrasportatori, fermano anche con la forza tutti coloro che tentano, anche in questo momento, di lavorare, con la violenza, "devi chiudere l'officina", devi...: questa non è adesione, questa non è Rivolta, in Sicilia gli eroi che dicono "no, non chiudo" non ci sono.

Se ci sono stati li hanno ammazzati.

Le gente di Sicilia deve pretendere dalla propria classe politica, una volta per tutte, la rottura completa dell'interclassismo, che sia un atto pubblico, definitivo.
Non è possibile che Matteo Messina Denaro sia latitante introvabile, in un triangolo di terra grande quanto un fazzoletto, protetto e nascosto degli stessi latifondisti massoni mafiosi che si vuole combattere.

Perché è così.

Rompere l'interclassismo significa smetterla di far finta di non sapere.
Slegarsi dalla criminalità organizzata e far sì che tutto, ma proprio tutto sia trasparente.
Fino a quando i vari Matteo Messina Denaro saranno latitanti e garantiti dai grandi e piccoli Gattopardoni, la gente siciliana non sarà mai in grado di essere libera.
Non ci sarà alcuna alba.

In questo momento i forconi stanno alla rivolta sociale vera come la Lega Nord sta all'opposizione, dimenticandosi che per otto anni è stata al Governo ed è responsabile numero uno dello sfacelo di tutta l'Italia, sud e isole comprese.
I forconi, così come sono adesso, ancora legati ai "politici locali", valgono tanto quanto Casa Pound che fa finta di ostacolare Equitalia e cavalca l'onda dello sdegno sociale mascherandosi da "liberatori" del popolo sfrattato e licenziato. Ma quando mai!

Io non ci sto.
Non mi sento né idiota, tantomento vigliacco censore: semplicemente ho schifo della stumentalizzazione.
Mafia e politica corrotta, da sempre usano l'orlo della disperazione popolare per i propri lerci fini, che poi sono gli identici: lasciare tutto così com'è.
Proprio ora, in questi momenti, si raccattano di nuovo consensi e voti per far tornare là dov'erano, i marci.

Sveglia Sicilia!

Quando i veri siciliani assicureranno alla Giustizia Matteo Messina Denaro e confraternita latifondista nera mafia, mettendo in pratica quell'urlo di strazio della vedova Schifani ai funerali di Falcone, allora io in prima persona sarò con la vera gente, in strada e in piazza.





Lucio Galluzzi

©2011 Common Creative Licence
su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election

venerdì 13 gennaio 2012

12.01.2012: IL PARLAMENTO SI E' DEFUNTO


GLI SQUALLIDI RAPPRESENTANTI DI
SE' STESSI

E' un modello tipico nostro, italiano, quello della politica mestierata, umiliata e continuamente
prostituita per uso e consumo privato dei Governi e Parlamenti che si succedono.
La politica nazionale non è mai stata al servizio del popolo votante.
E' come se i cittadini non esistessero se non solo quando devono mettere le croci sulle schede
elettorali.
Il potere e i suoi "addetti" vogliono solo il voto; la perpetuazione delle poltrone: di
padre in figlio, danonno a nipote, da cugino a zia e ultimamente anche da amante occasionale/utilizzatore finale
a troia.

Poi si dimenticano che esiste il Paese.
Diventano loro la Nazione.
Poco più di due migliaia di persone si permettono di tutto e di più: arroganti, sicumerosi, convinti di non dover mai dare conto del loro operato ad alcuno.
Più sono scesi al basso impero e maggiore è stata, ed è, la follia reiterata dei politicanti.




Ormai incapaci persino di un minimo ragionamento elementare logico.
Ci hanno fatto scoprire che andare a puttane, meglio se minorenni, è cosa buona e giusta; ed è ancora più encomiabile se trombano in promiscuità.
Hanno detto all'Italia che vendere il proprio corpo a ricchi signori anziani, non è meretricio, ma
affetto e sentimento; che nessuno può permettersi di contestare la seconda carica dello stato, attaccarlo, informare la gente, soprattutto se nei parchi delle sue ville e all'interno di Palazzi istituzionali si "diverte" in orge, infila crocefissi in mezzo ai seni di sue protette travestite da suore o assume al suo servizio mafiosi pluriomicidi.
Guai a chi lo fa, perché parte in guerra il Collegio dei Grand'avvocati, protettori di Regime,
parlamentari a loro volta, rappresentanti e votanti per il partito dell'interessato: nessun conflitto d'interesse, ci mancherebbe pure.
Ridere al telefono durante una scossa di terremoto mortale e catastrofica, sfregandosi le mani
per i soldi da guadagnare con la ricostruzione, è normale.
Il tizio che l'ha fatto non solo non è in galera, ma ride ancora, dietro le inferriate delle sue megatenute, talmente estese che per andare ai cancelli usa la macchinina elettrica da golf; porta la mamma al ristorante in elicottero, atterra su spiaggia di demanio pubblico e tutto va bene così.
Loro possono fare tutto.
Al gabbio non ci vanno.
Si sono fatte le leggi per non finirci.
Non sono il ragazzo rumeno di 25 anni che per aver rubato un po’ di cioccolata si è preso due anni di carcere.
Non sono neppure Stefano Cucchi.

Si sono fatti la norma per truccare le elezioni e poter vincere sempre loro.
A nulla serve che oltre un milione e duecento mila cittadini abbiano chiesto il Referendum per
l'abrogazione della norma Porca Calderoli.
La Corte Suprema ha detto che va bene così; semmai ci pensino gli stessi parlamentari a fare un'altra legge più consona ai loro bisogni.
Una sola voce si è levata dalla cloaca per esprimere senza mezzi termini lo schifo di questa decisione, ed è stata subito alzata di scudi di tutti i prodi cavalieri, stallieri e servitori vari del marcio potere imperante.
Anche Napolitano si è molto arrabbiato, ha alzato la voce.
Come se qualcuno lo ascoltasse ancora.

E' quantomeno singolare un Presidente della Repubblica che parteggia sempre e solo per i Governi illegali e le maggioranze in saldo.
La Costituzione stabilisce un altro ruolo per la sua figura: è il garante del rispetto della Carta e lo è per noi cittadini, non certo per gli amici mestieranti la politica privata.
Poi c'è il Papa e tutta la Santa Sede, un governo all'interno dei governi italiani, da sempre.
Dettano Legge, lo fanno su tutto.
Mai una sola volta hanno preso posizione netta contro i grandi peccatori governanti, da scomunicare; anzi, li ricevono, si fanno baciare le mani, elargiscono benedizioni e li comunicano pure.
Per i normali cittadini questo
non avviene.
A un divorziato del popolo viene negata l'Ostia e anche la partecipazione all'assemblea dei fedeli;
insomma: non è gradito a messa ed è escluso dai sacramenti.
Potere fortissimo dentro potere forte, solo per i forti.
I deboli, cioè tutti noi, possono andare letteralmente all'inferno, che è qui su questa Terra, da tempo, adesso.

Gli strangolatori della politica vera, ora, ne hanno inventata un'altra, raccapricciante: il Codice Penale se applicato a loro è questione politica.
Il primo che lo ha detto è stato quel tizio di Arcore, gli ultimi, in ordine di tempo, la Mummia Bossi e il rappresentante della Lega Nord nella Commissione Parlamentare per le Autorizzazioni a Procedere.
Così adesso sappiamo che Nicola Cosentino, o' merikano, è stato salvato dall'arresto perché
"è una questionepolitica".
Tradotto vuol dire: noi Lega Nord e Radicali ti graziamo il presunto camorrista perché poi una mano lava l'altra.
Da vomito globale.
Non si sta a discutere qui della colpevolezza o meno di Cosentino.
Il problema è molto più peso: è Costituzionale definire politico il Codice Penale e l'azione della Magistratura o è Golpe pieno?
Il Capo dello Stato sicuramente questa cosa dovrebbe chiedersela.
Dovrebbero già esserci i vari Rodotà e Violante a stracciarsi le vesti e graffiarsi il viso.
Invece va tutto bene.
Lo chiamano "garantismo".




Io preferisco chiamarlo merdaio, dove neppure le feci vogliono più permanere.
Una latrina asettica, senza alcuna presenza biologica.
Una morte totale.
Con il voto su Cosentino il Parlamento si è auto defunto.
I politicanti hanno perso ogni barlume minimo di credibilità.
Ora appaiono in tutta la loro triste e ferale realtà: terminale.

Quello che non sono riusciti a fare gli italiani pecoroni in venti anni di fascismo ballusconiano,
se lo sono fatti loro, da soli.
Come poteva essere diversamente, vista l'idiozia che hanno sempre dimostrato?
Non è stata la cacciata di Berlussonini il cambio di pagina, lui ha solo consegnato il testimone
a nuovi e più preparati vampiri; è la giornata politica del 12 gennaio 2012 che segna l'inizio
della fine di questi dementi.
Ora possiamo goderci lo
spettacolo degli scannamenti gli uni con gli altri.
Un po’ di divertimento per noi in mezzo a questo sfacelo

Amen


Lucio Galluzzi

©2011 Common Creative Licence
su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election

giovedì 12 gennaio 2012

SCIOGLIERE LA LEGA NORD

NEONAZISMO BRUNO E VERDE
Per otto anni sono stati al governo dell'Italia, permettendosi, indisturbati, di fare qualsiasi cosa, soprattutto quelle illegali.
Hanno mangiato e bevuto, festeggiato e inciuciato, si sono spartiti poltrone e municipi,a braccetto, come amanti, con colui che definivano "mafioso", "colluso", "riciclatore di denari sporchi".
Pubblicavano sul loro giornale prime pagine a caratteri cubitali contro quel Cavaliere.
Lui, il puttaniere d'Arcore, lanciava fiammate d'odio e giurava di non sedersi più altavolo con i traditori infedeli, falsi e malfidati.
Poi è arrivata la torta da spartire e si sono seduti.
Eccome se si sono seduti insieme!
Impropvvisamente amici culo e camicia, i fidanzati nazionali; la mummia Umberta e il catafalco di cera stuccata si amavano alla follia, si salvavano l'uno i pezzi di potere "romano ladrone" e l'altro il deretano da ogni processo.
Questo squallore è stato il nostro Paese per otto anni interi.
Un'orda di ignoranti, deficienti, impresentabili, villani, incompetenti, brutti come la morte d'agonia, ha razziato tutto quello che si poteva.
I precedenti undici anni rappresentano il banco di prova generale del golpe.
In tutto 19 anni di Storia nerissima della Repubblica, nei quali l'unico lustro visibile è stato troie da sistemare qua e là, ex picchiatori fascisti e squadristi a capo di dicasteri e municipalità, Opus Dei/Comunione e Liberazione al comando di Regioni e potentati.
Il resto lo conosciamo tutti: tangenti, cricche, case regalate a loro insaputa, rustici che diventano ville del peggior cattivo gusto in pieno territorio protetto paesaggisticamente, nipoti puttane di Mubarak, prostitute da 100 e lode madrelingue, masters bocconiani spuntati come funghi nella notte sui curricula delle poverette ex fallite...
Niente leggi per il Paese, solo lodi e voti di fiducia ad personam, familiam, aziendam, Castam.
Compravendita di senatori e deputati, sdoganamento d'ogni sozzura fatta passare per diritto alla libertà personale del premier-che-lui-era-tutti-gli-italiani, nessuna riforma.
Ora "l'amicizia pericolosa" che ricorda tanto quella tra Mussolini e Hitler è terminata.
Pare.
Non si garantisce verità.
I razzisti villani fanno finta di stare all'opposizione.
I falliti delle libertà li rincorrono, come fanno gli ammalati gravi di satiriasi.
Fanno finta.
Difatti Cosentino l'hanno salvato.
Hanno la faccia come il culo e il deretano come la cipolla: più la sfogli e più ha gli stessi volti ripetuti.
Ani di Stato.
Lega Nord per l'appunto: un "partito" politico dichiaratamente eversivo.
Il suo Statuto afferma che la Lega Nord ha lo scopo dell'indipendenza della cosiddetta padania,come Stato sovrano riconosciuto a livello internazionale.
Sono xenofobi, razzisti, omofobi, zeppi di affaristi senza scrupoli e di cacciatori di poltrone; Clemente Mastella rispetto a loro è un dilettante minorenne ed illibato.
Il fine ultimo della Lega Nord è distruggere la Repubblica Italiana, fondando, nelle regioni settentrionali, al di sopra della Toscana, uno Stato totalitario e fascista.
Ma quello che più fa rabbrividire di questa gente, sono i contenuti usati in ogni loro comizio, congresso, assemblea, interviste, esternazioni: l'anima nazista con riferimento all'etnonazionalismo e Volkish.
In questi anni gli organi di informazione hanno sempre minimizzato e classificato come innocui e goliardici gesti i comportamenti e ideologie violenti, che ricordano da vicino gli incappucciati del Ku Klux Klan e le verdi vesti della destra radicale come le Croci Frecciate Ungheresi e la Guardia di Ferro Rumena.
In Italia per tutti gli altri partiti, associazioni, movimenti viene applicata la censura immediata, a MummiaBossi e alla sua congrega viene lasciata libertà totale di parola, cioè insulto, e impunità assicurata.
Se si fischia il potere o lo si contesta si diventa subito "terroristi, delinquenti, criminali che cercano il morto, merde rosse"; per il senatùr & complici la regola non vale.
Da sempre.
La Lega non sarebbe mai riuscita ad ottenere il 10% dei voti alle elezioni e diventare padrona del 90% delle decisioni del Governo se non fosse stata coccolata e corteggiata da destra e da sinistra.
Come è stato possibile che un Capo dello Stato abbia accettato lo spergiuro sulla Costituzione di ministri come Maroni, reclutatore della Guardia Padana nel 1996 e indagato insieme ad altri per banda armata?
Un Ministro degli Interni dovrebbe garantire la legalità e la sicurezza dello Stato.
I legaioli hanno infestato le Istituzioni, diffuso il razzismo da nord a sud del Paese, seminato e coltivato odio, invitato a reati gravissimi.
E' da brividi, forti, ascoltare i deliri ferali dei padani nei comizi: "sterminare tutti i bambini dei rom, mandare via a calci in culo i negri sui loro cammelli, bruciare i froci culattoni, i terroni se ne tornino da dove sono arrivati e non ci rompano i coglioni, snidare uno ad uno questi delinquenti zingari fino all'ultimo, sei un'handicappata chi vuoi che ti scopi, puliamoci il culo con la bandiera italiana, siamo milioni pronti ad imbracciare il moschetto e andare a roma per fargli un culo tanto, faremo scorrere sangue..."
Eppure questi loschissimi hanno avuto spazi enormi nei talk show, nessuno escluso, platee mediatiche senza precedenti, sotto i riflettori, alla ribalta, sparati a qualsiasi ora del giorno e della notte in tutti gli immaginabili televisori d'Italia a rappresentare l'orrore delle camicie brune redivive.
Questo errore dei giornalisti e di tutti coloro che hanno fatto "informazione" negli ultimi due decenni è imperdonabile e da colmare: hanno creato giorno dopo giorno il consenso all'orrore, Santoro compreso.
Sarebbe ora di dire chiaramente, su basi antropoliche, sociologiche e soprattutto storiche, quanto sia pericoloso e mortale per la democrazia e la libertà il "partito" Lega Nord.
Aprire gli studi televisivi in prima serata e spiegare come Hitler abbia ottenuto il potere, cosa fosse l'NSDAP, come hanno fatto attecchire il progetto di morte e sterminio, ricordare i lager, le persecuzioni, le lotte di liberazione, la Resistenza...
Gli insegnanti dovrebbero tutti rifiutarsi di "non trattare se non per sommi capi e cenni" la Storia moderna e contemporanea [Grazie Moratti/Gelmini], fare esattamente il contrario per formare coscienze attive e sveglie pronte a rifiutare ogni nazionalsocialimo/etnonazionalismo.
Perché ieri era l'Ebreo il nemico da abbattere e cancellare, oggi è lo straniero e il diverso.
Usare tutti i mezzi possibili per contrastare il neonazismo legaiolo, compresi quelli giudiziari in Italia e davanti alla Corte Suprema di Strasburgo, ma soprattutto la cultura, lo studio e la vera politica.
Si svegli anche Napolitano, che è il caso e tempo di sciogliere la Lega Nord come fu fatto per Ordine Nuovo.
Lucio Galluzzi
©2011 Common Creative Licence
su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election

mercoledì 4 gennaio 2012

INTELLETTUALI D'OGGI, IDIOTI DI DOMANI

MA CACCIARI CI E' O CI FA?
I quasi vent’anni di golpe berlusconiano hanno procuratodanni irreparabili non solo alle Istituzioni Democratiche, ma alla vita diognuno di noi, alle libertà, partendo da quelle basilari, fino alle piùsottili.
Scientemente, giorno dopo giorno, un manipolo di incapaci,falliti sociali, sepolcri imbiancati, fascisti ed ex squadristi, donnineocchioline, avvoltoi e mafiosi hanno fatto razzia di tutto quello che potevano,senza renderne conto ad alcuno, neppure al Presidente della Repubblica, che hadormito alla grande, firmando qualsiasi cosa, cieco e sordo alla tragedia chepure si consumava nelle piazze e nelle strade di tutta Italia.




E’ inutile ricordare quello che ci è stato portato via, ciòche si sono rubati, quanto il popolo italiano sia stato insultato, picchiato,sputato, preso a calci, manganellato, insanguinato, rovinato. Lo sappiamo tuttie chi afferma il contrario ha bisogno di specialisti in gamba per curarsi.

Speculavano sulla morte per terremoto, ridendo durante lescosse a L’Aquila, si riunivano in segreto per continuare quanto Licio Gelli halasciato in eredità ai sovversori incappucciati, che sono riusciti pure adentrare in Parlamento con diritto di parola continuo. Hanno concretizzato il circo dei peggiori pagliacci rendendolo Esecutivo. Sono riusciti anche a farcicredere che il pene non si trova più nella zona pelvica, ma in quella cervicale,ed è li che si ottengono massaggi, in centri benessere chiusi ai comunimortali, da “signore” in bikini da “ripassare”.

Nipoti di Mubarak, troie a profusione, mafiosi e prostituti politici, svendite, saldi e manganelli, tanti manganelli, sempre gli stessi, comandati dagli identici nomi, mai cambiati dal 2001 di Genova, da Carlo Giuliani.

Uno schifo mai visto, un dolore continuo per ogni vero edautentico italiano, un’offesa reiterata ai Partigiani ancora in vita, alla Resistenza, alla Storia di questa Nazione stuprata da mostri, schiaffi e calci alla Cultura e all’Arte, alla Conoscenza, sputi insanguinati alle Libertà.

Ma se l’orrore berlusconiano sconvolge ogni essere pensante e non mediasettizzato, è terrore peggiore il silenzio colpevole di tutte levoci che avrebbero dovuto e potuto alzarsi forti e non lo hanno fatto.

Hanno taciuto. Defilate e massificate, chiuse dentro avariate scatolette Simmenthal arrugginite.

Fa male, oggi, vedere e sentire Cacciari [filosofo ed intellettualeche gestiva le Tavole di Riabilitazione su Nietzsche nei saggi de La CittàFutura] che tesse le lodi di Don Verzé, si scaglia contro i detrattori del Marcinkus Secondo e invita la gente a “prendere atto delle opere concrete enormi e d’eccellenza che ha creato [lo spretato morto, NdA]”.

Fanno lo stesso effetto gli altri “pensatori”ed “intellettuali” morti della sinistra parlamentare morta, che incensano la bontà e rettitudine di Wojtyla e facendone un simbolo ancora più santo di quanto ha fatto la velocissima canonizzazione vaticana, vogliono Santo subito anche Mario Monti.

Perché è cosa buona e giusta.

E’ come se i cervelli di questi “intellettuali” si fossero liquefatti in poltiglia indistinguibile; pare non sappiano più nulla di IOR,Banda della Magliana, Emanuela Orlandi, Mafie nerissime, Massonerie,neonazismo, economia e lavoro, capitalismo, lavoratori, diritti, sindacato,orgoglio.

E’ vero che Pasolini lo hanno ammazzato facendolo tacere e con lui tanti altri: giornalisti, giudici, attivisti.
Perché a parlare chiaro si rischia. Ad esporsi in prima persona e dire le cose come stanno, rendendole comprensibili a tutti è faticoso, meglio il caldo studio poltronato di qualche salotto televisivo, a sparare cazzate, senza creare un solo dubbio o indignarsi davvero e maledire i mercanti nel Tempio.

Restano i comici, quelli veri, che resistono alle querele e richieste di danni fino a quando possono, oscurati da RAISET, perché del regime non si deve parlare male e se lo si fa meglio adeguarsi ai Paolo e Luca di San Remo che “caspita come gliene hanno cantate”: applauso, stop!

Mancano le voci vere.
Mancano i coraggi della parola libera.
Mancano occhi che rileggano più volte al giorno l’ “IO SO”di Pasolini.
Orecchie e menti che ascoltino il testamento di Monicelli.
Mani che scrivano davvero tutto il dissenso per questo Stato di cose.

Si meravigliano i bipartisan [già il termine fa senso] di Beppe Grillo che “attacca Equitalia”, invitando a capire il perché gli usurai di Stato sono nel mirino.
Lo chiamano terrorista, tutti in coro, tutti nel gregge della maledetta e inutile falsa unità nazionale bancaria e massonica.
I bipartisan si guardano bene però dal dire che il vero terrorismo è Statale, ha sulla coscienza 60 suicidi nel 2011. Disperati che si sono tolti la vita causa: persecuzione Equitalia.


Rifondazione Comunista cacciata dal Parlamento perconsociativismo partitocratico?
Gli intellettuali hanno taciuto e se ne sono fottuti.
Chiude “Liberazione”?
I pensatori ignorano. Preferiscono correre alla camera ardente di Don Verzé e ascoltarsi Al Bano che canta vicino al feretro.

“IO SO” che adesso basta, è ora di parlare forte.
E’ tempo che chi si occupa di Conoscenza faccia la propria parte, ne ha il dovere etico e culturale, oppure si ritiri in clausura seria, smettendo il fastidioso borbottìo disutile e ridicolo.

E’ quanto mai importante, proprio in questo momento pericolosissimo per la Nazione, per esemio, chiedere conto a Morfeo, sapere come mai pare si sia svegliato d’un botto.
E’ vitale non partecipare al banchetto consociato di regime,urlandolo con ogni mezzo.



Lucio Galluzzi

©2011 Common Creative Licence

su Blogger

su ChiareLettere

su I Nuovi Mostri Oliviero Beha

su Liquida

su Report on Line

su BellaCiao

su faceBook

su Twitter

su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election<