Visualizzazione post con etichetta porcellum. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta porcellum. Mostra tutti i post

sabato 2 marzo 2013

LAMMERDA

La mia gente non ha memoria.
Si lascia sbattere come conchiglie vuote su queste spiagge desolate e se ne frega se sorge o meno il Sole.
Non si ricorda che un tempo avevamo luce, così si è fatta lasciare al buio e dorme da decenni.
La mia gente tradisce padri e nonni, fratelli e sorelle, lo stesso proprio cuore.
Appena vede un'immagine di Pertini è pronta a gridare che quello era il Presidente e Viva la Resistenza, ma lo fa solo per immagini, non ci crede oltre lo slogan romantico mortuario.
Perché la mia gente ama la dittatura in tutte le sue forme, fino alle più schifose.
Adora il manganello.
Da quasi un secolo ci convive e vuole sempre nuovi Mussolini e Adolfini alla guida di questo Paese bananaro.
Quando si tratta di cambiare qualcosa, ecco che si spaventa, come il bambino che non vuole camminare perché ha paura di cadere senza tutore.
Non fa mai cambiare alcunché, anzi, abituata come a godere per l'orrore, ne aggiunge di nuovo a quello che già esiste straripante.
La mia gente non ama l'Arte, non gliene mai fottuto niente, per questo se l'è fatta scippare, pezzo dopo pezzo, museo dopo teatro, Pompei, Fori Romani, Valle dei Templi, taglio dopo taglio ha permesso e partecipato all'assassinio della Bellezza.
La mia gente non legge, non si informa, non studia, ci sono i derby, Sanremo, Amici, Grandi Fratelli, Lasciami una Canzone, Balotelli, il papa che si dimette, la sigaretta puff puff... e non ha tempo per altro, non ne ha mai voluto avere; così la Scuola Pubblica se l'è fatta ridurre a macerie, la libertà di stampa buttata nel cesso, i libri prima o poi se li farà bruciare, tanto non servono in queste ere di puttanità sociale e pompette erettili a salvaguardia della Nazione.
La mia gente adora il pettegolezzo pruriginoso, le misure dei genitali, i nani che fottono, si fa fottere e continua a volerlo, fantasticando su storie di bambini nati morti, lettoni, tettone, leccaculo, clisteri, travestiti e guai a toccargli la commedia: la vogliono e la rivogliono.
Perché è davvero sola, la mia gente e appena un nuovo messia le si propone, annunciando miracoli, si concentra, oceanica, nelle piazze, pronta a battersi il petto, in ginocchio, tutta una fratellanza di lingue allungate per l'ostia maledetta; delega in bianco, come sempre, da sempre; gli sciancati vogliono camminare, i ciechi vedere, gli amputati riarticolarsi, i malati di cancro guarire, i disperati fare soldi con il superenalotto... e vota, vota, un continuo votare, ritirare il biglietto alla cassa del Circo Globale e pagliacciare insieme all'IT di turno, che non è mai solo.
La mia gente ama alla follia il Carnevale, perché ogni scherzo mortale vale e chi si offende è un maiale e allora manda maiali per farsi governare al peggio la porcilaia, e quanto è buona e santa la merda, più ne ha meglio gongola, più ci affoga e maggiormente si sente partecipe, convinta che i maiali che ha mandato al potere per suo volere, porcellum docet, siano la gente stessa.
Perché è così che vanno le cose in questo Paese di buffoni: il popolo che non è più popolo, ridotto al silenzio, desautorato per decreto presidenziale della propria sovranità, è felice d'esser servo fedele di servi dipendenti dai Poteri Forti e i Poteri Forti, quelli non si fanno mai vedere, stanno nelle Logge segrete, incappuccioni neri, se ne guardano bene dal mostrarsi perché sanno perfettamente che alla mia gente è sempre piaciuta l'Ombra Scura.
La mia gente è necrofila e lo fa in nome della Croce, rivendica radici Cristiane e fratellanza evangelica, ma tira dritta senza guardare o tendere una mano se il sangue del proprio sangue scorre nelle patrie galere e figli dei propri fratelli sono ammazzati a torture, botte, fame e sete; si chiude in casa e alza il volume del televisore per non sentire, sotto, nella via, il rumore delle teste spaccate di studenti dai manganelli dei gorilla in divisa.
Questa mia gente devota alle lapidi cimiteriali ama alla follia i morti, ci convive almeno da tre secoli, e ad andar coi morti si muore come loro, li si assimila, morti che dicono a morti d'esser vivi e si spolpano l'un l'altro, coi cadaveri semoventi in platea che applaudono a comando.
La mia gente è fedele alla mafia, alle camicie brune, affezionata ai funerali, esplodono autodrade e vie, piazze e treni,  ma nessuno vede, sa, sente, tanto è giusto così perché c'è sempre il Segreto di Stato a benedire l'omertà che è cosa santa e giusta.
La mia gente merita tutto quello che ha oggi, se l'è cercato, senza sudore, ha ottenuto quello che voleva: chiamasi lammerda.
Merita solo guerra e carestia, deve soffrire finamente la vita vera, restare sola nella disperazione, abbandonata in mezzo e in compagnia solo dei suoi mostri, nella peste, affamata, dimenticata... così come ha fatto per tutti gli ultimi che ha costretto alla morte in qauesti ultimi anni.
La mia gente merita solo la Paura, quella che diventa terrore, altrimenti non crescerà mai.



Lucio Galluzzi


©2013 Common Creative Licence
su Blogger
su Liquida
su Twitter




venerdì 13 gennaio 2012

12.01.2012: IL PARLAMENTO SI E' DEFUNTO


GLI SQUALLIDI RAPPRESENTANTI DI
SE' STESSI

E' un modello tipico nostro, italiano, quello della politica mestierata, umiliata e continuamente
prostituita per uso e consumo privato dei Governi e Parlamenti che si succedono.
La politica nazionale non è mai stata al servizio del popolo votante.
E' come se i cittadini non esistessero se non solo quando devono mettere le croci sulle schede
elettorali.
Il potere e i suoi "addetti" vogliono solo il voto; la perpetuazione delle poltrone: di
padre in figlio, danonno a nipote, da cugino a zia e ultimamente anche da amante occasionale/utilizzatore finale
a troia.

Poi si dimenticano che esiste il Paese.
Diventano loro la Nazione.
Poco più di due migliaia di persone si permettono di tutto e di più: arroganti, sicumerosi, convinti di non dover mai dare conto del loro operato ad alcuno.
Più sono scesi al basso impero e maggiore è stata, ed è, la follia reiterata dei politicanti.




Ormai incapaci persino di un minimo ragionamento elementare logico.
Ci hanno fatto scoprire che andare a puttane, meglio se minorenni, è cosa buona e giusta; ed è ancora più encomiabile se trombano in promiscuità.
Hanno detto all'Italia che vendere il proprio corpo a ricchi signori anziani, non è meretricio, ma
affetto e sentimento; che nessuno può permettersi di contestare la seconda carica dello stato, attaccarlo, informare la gente, soprattutto se nei parchi delle sue ville e all'interno di Palazzi istituzionali si "diverte" in orge, infila crocefissi in mezzo ai seni di sue protette travestite da suore o assume al suo servizio mafiosi pluriomicidi.
Guai a chi lo fa, perché parte in guerra il Collegio dei Grand'avvocati, protettori di Regime,
parlamentari a loro volta, rappresentanti e votanti per il partito dell'interessato: nessun conflitto d'interesse, ci mancherebbe pure.
Ridere al telefono durante una scossa di terremoto mortale e catastrofica, sfregandosi le mani
per i soldi da guadagnare con la ricostruzione, è normale.
Il tizio che l'ha fatto non solo non è in galera, ma ride ancora, dietro le inferriate delle sue megatenute, talmente estese che per andare ai cancelli usa la macchinina elettrica da golf; porta la mamma al ristorante in elicottero, atterra su spiaggia di demanio pubblico e tutto va bene così.
Loro possono fare tutto.
Al gabbio non ci vanno.
Si sono fatte le leggi per non finirci.
Non sono il ragazzo rumeno di 25 anni che per aver rubato un po’ di cioccolata si è preso due anni di carcere.
Non sono neppure Stefano Cucchi.

Si sono fatti la norma per truccare le elezioni e poter vincere sempre loro.
A nulla serve che oltre un milione e duecento mila cittadini abbiano chiesto il Referendum per
l'abrogazione della norma Porca Calderoli.
La Corte Suprema ha detto che va bene così; semmai ci pensino gli stessi parlamentari a fare un'altra legge più consona ai loro bisogni.
Una sola voce si è levata dalla cloaca per esprimere senza mezzi termini lo schifo di questa decisione, ed è stata subito alzata di scudi di tutti i prodi cavalieri, stallieri e servitori vari del marcio potere imperante.
Anche Napolitano si è molto arrabbiato, ha alzato la voce.
Come se qualcuno lo ascoltasse ancora.

E' quantomeno singolare un Presidente della Repubblica che parteggia sempre e solo per i Governi illegali e le maggioranze in saldo.
La Costituzione stabilisce un altro ruolo per la sua figura: è il garante del rispetto della Carta e lo è per noi cittadini, non certo per gli amici mestieranti la politica privata.
Poi c'è il Papa e tutta la Santa Sede, un governo all'interno dei governi italiani, da sempre.
Dettano Legge, lo fanno su tutto.
Mai una sola volta hanno preso posizione netta contro i grandi peccatori governanti, da scomunicare; anzi, li ricevono, si fanno baciare le mani, elargiscono benedizioni e li comunicano pure.
Per i normali cittadini questo
non avviene.
A un divorziato del popolo viene negata l'Ostia e anche la partecipazione all'assemblea dei fedeli;
insomma: non è gradito a messa ed è escluso dai sacramenti.
Potere fortissimo dentro potere forte, solo per i forti.
I deboli, cioè tutti noi, possono andare letteralmente all'inferno, che è qui su questa Terra, da tempo, adesso.

Gli strangolatori della politica vera, ora, ne hanno inventata un'altra, raccapricciante: il Codice Penale se applicato a loro è questione politica.
Il primo che lo ha detto è stato quel tizio di Arcore, gli ultimi, in ordine di tempo, la Mummia Bossi e il rappresentante della Lega Nord nella Commissione Parlamentare per le Autorizzazioni a Procedere.
Così adesso sappiamo che Nicola Cosentino, o' merikano, è stato salvato dall'arresto perché
"è una questionepolitica".
Tradotto vuol dire: noi Lega Nord e Radicali ti graziamo il presunto camorrista perché poi una mano lava l'altra.
Da vomito globale.
Non si sta a discutere qui della colpevolezza o meno di Cosentino.
Il problema è molto più peso: è Costituzionale definire politico il Codice Penale e l'azione della Magistratura o è Golpe pieno?
Il Capo dello Stato sicuramente questa cosa dovrebbe chiedersela.
Dovrebbero già esserci i vari Rodotà e Violante a stracciarsi le vesti e graffiarsi il viso.
Invece va tutto bene.
Lo chiamano "garantismo".




Io preferisco chiamarlo merdaio, dove neppure le feci vogliono più permanere.
Una latrina asettica, senza alcuna presenza biologica.
Una morte totale.
Con il voto su Cosentino il Parlamento si è auto defunto.
I politicanti hanno perso ogni barlume minimo di credibilità.
Ora appaiono in tutta la loro triste e ferale realtà: terminale.

Quello che non sono riusciti a fare gli italiani pecoroni in venti anni di fascismo ballusconiano,
se lo sono fatti loro, da soli.
Come poteva essere diversamente, vista l'idiozia che hanno sempre dimostrato?
Non è stata la cacciata di Berlussonini il cambio di pagina, lui ha solo consegnato il testimone
a nuovi e più preparati vampiri; è la giornata politica del 12 gennaio 2012 che segna l'inizio
della fine di questi dementi.
Ora possiamo goderci lo
spettacolo degli scannamenti gli uni con gli altri.
Un po’ di divertimento per noi in mezzo a questo sfacelo

Amen


Lucio Galluzzi

©2011 Common Creative Licence
su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election