Mio caro Sandro,
è inutile che io ti dica quanto mi mancate tu e Fulmine. Lo sai già e lo sa pure lui.
Però ci sono momenti, in questa mia vita italiana, nei quali il vuoto che avete lasciato diventa insopportabile.
Con egoismo, tutto mio personale, ti vorrei ancora qui, però per te sarebbe troppo il dolore nel vedere come ci siamo ridotti e il modo nel quale trattano la tua Patria.
Ti ucciderebbero per crepacuore.
Fulmine lo arresterebbero subito accusandolo di banda armata, attività sovversiva nei confronti dei gerarchi, Fassini e Bersani lo chiamerebbero squadrista.
Sai, lui, il Fulmine, non si chiamava Di Girolamo, Carboni, Martino, Brancher, Cosentino… a lui darebbero gli arresti domiciliari, farebbe la fine di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva.
Gli spaccherebbero la testa come hanno fatto con i terremotati aquilani venuti pacificamente a Roma, sarebbe carne da macello come è successo a tutti i ragazzi insanguinati, fratturati, sparati al G8 di Genova. Forse non lo arresterebbero neppure, lo fredderebbero come Carlo Giuliani.
Perché tanto i colpevoli di queste violenze finali ora non vengono più puniti.
Pensa che De Gennaro istigò false testimonianze nel processo sul blitz alla Diaz, lo hanno condannato a un anno e quattro mesi, ma il tizio che impersona il ministro degli interni e dopo di lui l'esecutivo hanno espresso solidarietà e piena fiducia all'ex questore è l'hanno promosso ad un incarico più importante.
Anche gli altri condannati per quel blitz e le violenze che praticarono sono stati complimentati dal Governo, ha detto: resteranno al loro posto perché i vertici della polizia meritano tutto il nostro plauso al loro operato: quattro anni all'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi [oggi all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna], tre anni e otto mesi all'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola [ora vicequestore vicario a Torino], in tutto 85 anni per i responsabili dei pestaggi, ma tra prescrizioni, indulti, azzeccagarbugli vari nessuno s'è fatto e si farà un solo giorno di galera.
Antonio Manganelli, che ebbe il suo ruolo non certo secondario, nell'orrore repressivo di Genova è capo della Polizia.
E' vero che "nessuno è colpevole fino all'ultimo grado di giudizio", ma è altrettanto vero che esiste un'etica professionale e politica e prima di queste quella personale.
Qui da noi adesso nessuno si dimette più, la gente non si indigna, non protesta, gli italiani sono sempre stati così, delegano e non vogliono grane in prima persona.
Se qualche ministro ha lasciato la poltrona lo si deve alle denunce costanti e precise di un gruppo di giornalisti che hanno fatto nascere il Fatto Quotidiano.
Altrimenti quei figuri tristissimi sarebbero ancora lì a giurare sulla testa dei propri figli e a venderci l' immacolata concezione.
Sandro, ricorderai del tuo appello a noi giovani: "oggi la Nuova Resistenza in cosa consiste? "Difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato, di difendere la Repubblica e la Democrazia, oggi ci vuole due qualità a mio avviso: l'onestà a il coraggio, l'appello che io faccio ai giovani è di cercare di essere onesti, la politica deve essere fatta con le mani pulite, se c'è qualche scandalo, se c'è qualcheduno che dà scandalo, se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi deve essere denunciato…"
Sai, adesso se ne fregano quasi tutti, denunciare non è possibile, si sono fatti le leggi loro, non si presentano neppure davanti ai giudici, se lo fanno usano la "dichiarazione spontanea" così ai processi nessuno può fargli domande, e poi se la ridono di gran gusto.
Dicono pure cose tremende sulla magistratura, che i giudici sono comunisti come quelli della Corte Costituzionale, geneticamente tarati e non appartenenti al genere umano, metastasi sociale, che hanno uno strapotere che non permette di governare… queste cose le dichiarano sia in Patria che all'estero.
Continuano a farlo impuniti.
Tutta l'Europa, gli Stati Uniti… ci considerano ormai un Paese di Pulcinella e imbarazzati quando ascoltano queste esternazioni ridono di noi, ridono anche in faccia al presidente del consiglio; la Comunità Internazionale considera il nostro capo dello Stato come uno degli uomini meno influenti nel panorama politico dei vari G8, G20…
La stampa estera, che è libera a differenza della nostra, scrive che siamo diretti da un esecutivo di incapaci e ignoranti, piegati ai voleri di una classe politica corrotta, inerte e incompetente e non ha paura a definire il nostro sistema politico come dittatura.
I giornalisti e gli osservatori stranieri sono scandalizzati sul come noi si possa ancora tollerare il conflitto d'interessi del "premier": monopolio dell'informazione televisiva ed editoriale e ci avvisano da anni che questa cosa è pericolosa e porta male, molto male.
Ma non abbiamo opposizione parlamentare, se non in una decina di deputati che ancora credono.
Il PD adesso forse cambierà per l'ennesima volta il nome, o forse no, pare che ci sia lo scisma di Veltroni, purtroppo non se ne è andato in Africa, vogliono che Prodi si inventi un altro Ulivo o anche una pianta diversa, pure il cetriolo andrebbe bene, litigano tra loro, accettano cani e porci all'interno, e poi sono sempre le stesse facce a fare e proporre le identiche cose: la perpetuazione della morte della sinistra italiana e la cancellazione della lotta di classe.
Il loro modo di lavorare in Parlamento è parlare, predicare, far finta di essere battaglieri [ Finocchiaro docet ] poi quando si tratta di votare o lo fanno d'accordo con il regime giustificandosi con l'unità nazionale, o sono quasi tutti assenti in missione e malattia, non erano stati avvertiti in tempo, se ne escono dall'aula per non creare ulteriori problemi… insomma: al PD interessano i propri Congressi, l'andare porta a porta per convincere che don Abbondio Bersani è buono, produrre documenti interni per parlarsi addosso, preparare i sermoni per omelie delle ex feste dell'unità, le scuole di politica di corrente…
Però c'è da dire che da due anni a questa parte i vari segretari dell'Ameba Rosa Pallida sono d'accordo su una cosa: devono rimboccarsi le maniche e iniziare a pensare all'Italia. Si succedono l'uno all'altro e sono rimasti in canotta. Talmente si sono rimboccati da invitare Schifani, che è ormai di casa alle loro feste, a Torino e si sono pure risentiti perché le Agende Rosse lo hanno contestato, lui e la mafia. "Squadristi", ha detto Don Abbondio Bersani, Skeleton Fassino invece pure… e siccome sono masochisti, ma dei più perversi, hanno fatto lo stesso errore con Bonanni. Solo che con il venduto sul palco c'era il figlio di Gianni Lekka, un democristo come il padre, però un po' fucsia e lui, difendendo il sindacalista dei padroni e del governo, i contestatori li ha chiamati "antidemocratici" ripetendolo ad libitum-Sgarbi.
"Non siete democratici" diceva dal microfono… Bonanni invece lo è. Lo sono Marchionne, Marcegaglia, Sacconi, Brunetta, Schifani, Angeletti… soprattutto il figlio di Lekka, e infatti aspettiamo proprio da lui lezioni di vera democrazia partecipativa e non ignava e da suo padre che ci faccia diventare tutti Gentiluomini del Papa.
Fosse finita qui… Sandro.
Ma hanno distrutto la Scuola Pubblica, a dirigerla c'è una che non si presenta più in pubblico perché ha paura dei fischi e delle uova, magari anche di altro… dovunque ha provato ad andare l'hanno cacciata. Hai presente la Moratti prima di lei? Ecco questa è peggio! E' una che dice "il 40% di 800.000 fa 400.000… le carceri minorili… il libro bianco scritto sotto l'egìda di due esperti…", insomma: ci siamo capiti.
Adesso oltre lei, Schifani, Dell'Utri, Bondi… pure i tizi che impersonano i ministri dell'esecutivo berlussoniniano, santo dell'Amore Silvio compreso, non vanno più alle manifestazioni pubbliche, hanno disertato a Bologna la commemorazione per la strage alla stazione, per la prima volta nessun rappresentante dello Stato, "perché non avevano voglia di fischi" [Gnazio la Muffa], in via d'Amelio non si presentano, all'inaugurazione della scuola fascista di Adro non si fanno vedere, MariaStar Gelli-mini attesa alla festa della libertà a Bologna non ci va, al suo posto un balletto con brasiliana [una] seminuda…
Sono barricati, blindati, fanno politica in casa loro, non più nei luoghi istituzionali, si mettono a cena e scrivono le leggi e i provvedimenti ad personam e poi chiedono il voto di fiducia, tra una troia e l'altra, sia a palazzo Grazioli che da Putin, sparavo qualche bastardata da TSO, tanto sanno che nessuno li ricovera.
In tutto questo, Sandro, quello che ha preso il tuo posto non si sente mai, dorme, se non dorme pacifica, se non pacifica firma di tutto e poi torna a dormire… Mai una volta che li abbia sputtanati pubblicamente, richiamati ufficialmente, rimandato DDL indietro strappandoglieli, anzi più gliene mandano, più sono impopolari più gli piacciono.
Ogni tanto viene fuori ricordandoti e piange ed è già due volte che dice "siamo in un grave momento, temo la rivolta violenta", l'avrà sicuramente letto da qualche parte e ripetuto perché la frase lo faceva apparire più decoroso, non ci crede a quello che dice… lui è lì per comparsa, e basta.
Non esiste più la maggioranza, da 136 giorni manca il ministro dello sviluppo economico. Quando si era dimesso Smemo Scajola, il Berly aveva assicurato al capo dello Stato la nomina del successore entro cinque giorni.
Prendono in giro tutti, bugie, pagliacciate, barzellette che non fanno ridere neppure Sbirulino, il convertito Fini che voleva far cadere il Governo ci ripensa e si sente divinamente investito per la salvezza dell'unità nazionale, un tizio del PRI trova 20 deputati da "vendere" al premier, poi forse non è vero, forse sì… però Berlussonini cerca i "numeri" per rimpolpare il suo gruppo. Vuole essere sicuro di poter continuare a non governare a colpi di fiducia.
Tu, Sandro, le avresti sciolte le Camere?
O avresti chiesto a Silvio di andarsene a casa e scelto qualcun altro per formare un nuovo governo?
Li avresti denunciati tu, in prima persona, lo so e ne sono certo.
E ce lo avresti detto, pubblicamente.
Perché ce l'hai insegnato tu, è così che si fa.
Si resiste, si denuncia, si combatte il fascismo con ogni mezzo perché non è una fede politica.
Senza tregua.
Ma se gli italiani sono così pecoroni davvero dobbiamo aspettare la rivolta sociale violenta?
Perché il PD, secondo te, non gli occupa ad oltranza il Parlamento?
Lucio Galluzzi
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