mercoledì 15 settembre 2010

LO ZINGARO, L'UOMO NERO, IL LUPO, IL BABAU…

LA PEDAGOGIA NERA
"ODIA IL PROSSIMO TUO E POI PRENDITI L'INDULGENZA PLENARIA"
COME OTTENERE IL MINISTERO DELLA PUBBLICA DISTRUZIONE O DIFESA DELLE RADICI CATTOLICHE NAZIONALI


Ce lo dicevano le nonne, anche le mamme, figlie di quelle nonne, che se non mangiavamo il minestrone chiamavano lo zingaro che ci portava via. Anche le suore delle scuole materne, le zie, la signorina del catechismo ci ricordavano, e forse lo fanno ancora, che il lupo è cattivo come quello di Cappuccetto Rosso, bisogna starne lontani, per non parlare poi dei serpenti.
Dormi altrimenti viene l'uomo nero!
Se non la smetti di fare la pipì addosso vedi come il Babau ti mangia il pisellino…
Così si cresce con princìpi malsani, ma cristiani, certi e sicuri che nei giochi pre adolescenziali sia cosa buona e giusta andare ad esplorare boschetti, ruscelli e stagni, prati e campi di grano, alla ricerca della biscia, rettile maledetto, da torturare e poi uccidere, fieri ed eccitati nell'osservare le spire dell'agonia dell'animale tagliato in due… ed entrambi i pezzi si muovono.
Come le code delle lucertole quando gliele stacchi. Si agitano per un bel po'.
Da lì i passi sono tutti in discesa, facili da seguire.
Se sei maschio e torni a casa a raccontare la tua caccia al mostro, i papà, di solito, sono gratificati dal figlio. Caspita gli sta crescendo virile! Possono anche portarselo a caccia. E' pronto.
A scuola poi è tutto più a portata di mano: c'è il bambino che si muove come una femmina e allora ci si diverte a chiamarlo mezzadonna, storpiargli il nome al femminine, mandargli bigliettini infami. La compagna di banco cicciona, quella che quando fa educazione motoria cade sempre, e bisogna ridere, tutte le volte che rovina a terra; magari l'istruttore le urla pure dietro il suo non sapere fare nulla. Quello che balbetta, l'altra che cammina male, il tizio con l'insegnate di sostegno, la ragazzina con l'hijab. E chissà perché ha la testa e il collo coperti? Magari è senza capelli, avrà i pidocchi, ha i peli sul collo. La "zingarella" che bisogna fare attenzione perché sicuramente ruba e tutte le gomme, le matite, i piccoli giochi spariti sono per colpa sua.
Ho avuto due alunne una musulmana mahgrebbina e l'altra musulmana kosovara e tra loro era guerra, si scambiavano messaggi scritti terribili: "da quando sei arrivata in questa classe hai rovinato l'armonia, sei una strega malata in testa", 'ma non vedi che sei tu una pazza, tutti lo pensano, non solo io, non te lo dicono perché fai pena'; "stai lontana dal mio insegnante, io c'ero prima di te in questa scuola, spero che tu possa morire", 'io prego tutti i giorni perché ti venga il tumore, così sparisci'… Basta aggiungere a questo odio personale tra le due la poca "sopportazione" del gruppo classe nei loro confronti, al limite le può tollerare [il termine "tolleranza" include nel suo significato la sopportazione fastidiosa], ma mai integrare completamente e con pienezza.
Il concetto di diversità che arricchisce e fa crescere più sani e difficilissimo da "far passare" perché i ragazzi tra loro sono perfidi non per genetica, è l'imprinting comportamentale della tribù famiglia-società. E' il brain bombing della bassa cultura di regime, dominante, massificante, che mortifica il singolo e lo deve per forza "far appartenere" al Sistema.
Ti arrivano già così, rovinati dai luoghi comuni, con la testa piena di informazioni approssimate, nozioni messe lì alla rinfusa, senza capacità di analisi e sintesi, di raziocinio autonomo, già "formati" però nell'idea dominante razzista.
Il docente deve lavorare duramente per decostruire il condizionamento ideologico, sempre che ne abbia la voglia e le competenze, e che non sia, come scriveva De Bartolomeis, "il paravento che il potere mette davanti alla verità, il mastino che difende, senza obiettare, il padrone… un burattino".
Investire quanto più possibile nella Scuola e nella Cultura, esattamente il contrario di quanto i nostri ultimi Governi hanno fatto in Italia, fino all'ultimo scempio, quello Gelmini-Tremonti-Bondi-Brunetta-Berlusconi.
Taglio dopo taglio, un anno scolastico peggio dell'altro, senza risorse, senza supplenze, minacciati d'essere puniti se si contesta, costretti a produrre come alla catena di montaggio, pronti a sostituire il collega che manca saltando da una classe all'altra, demotivati, con lo stipendio bloccato per tre anni, o forse per sempre [dichiarazione Gelmini di qualche giorno fa] legato al merito [quale?], 200.000 precari non più assunti, e tra questi di certo ci sono moltissimi colleghi che hanno realizzato progetti concreti per la Scuola Pubblica d'eccellenza, mentre inamovibili restano al proprio posto personaggi che stanno in cattedra perché "così è se vi pare" e Dirigenti scolastici/Presidi che del proprio incarico ne fanno l'apologia assoluta, in devozione religiosa, all'inchino, usando la propria posizione esattamente come corollario ed eccipiente del loro schieramento partitico, che è obbligatorio sia quello della scompagnata accozzaglia governativa, presenti sul posto di lavoro solo ed esclusivamente quando le comparsate politiche, pagate peraltro, lo consentono.
E non si venga a dire che non è vero. Non è un comportamento generalizzato, ci mancherebbe!, ma questi figuri esistono e lo sappiamo tutti e hanno bisogno di docenti servizievoli, sempre d'accordo con il capo, pronti a fare figure meschine pur di non tradire il piccolo feudo.
Perché è così che certe scuole sono diventate, piccoli manieri, chiusi in sé stessi, a fare la guerra ad altri istituti per essere i migliori e ottenere le "diligenze", il tasso altissimo di gradimento dei politici, il consolidamento di imprintings ne nulla hanno a che spartire con la crescita culturale e l'apprendimento, lì si "trasferisce" solamente, si clonano "i saperi" a pacchetto del docente il quale li "dona" all'alunno. Punto e basta. E se c'è qualche insegnante che esce dal seminato, trova duro, è meglio che se ne vada da qualche altra parte, che non disturbi la quiete dell'istruzione calata dall'alto.



Più andremo avanti, in questo Stato di cose, e più i modelli di Scuole-Feudo si moltiplicheranno, fino a giungere anche al delirio del Polo legaiolo di Adro.
Proviamo a tornare un attimo indietro tra queste righe, agli alunni piccoli eppure già formati nell'idea dominante razzista; inseriamoli negli istituti feudo in crescita ed il gioco pericoloso è fatto.
Il Sistema si è organizzato per crearsi i propri sostituti, i futuri uomini e donne che governeranno e dirigeranno saranno esattamente ad immagine e somiglianza del Principe [Bernard Henry-Levi], continueranno il suo lavoro, avranno avuto insegnanti all'apice della meritocrazia, di sicuro!, e loro stessi sapranno perpetuare la specie
Perché allora scandalizzarci delle deportazioni dei Rom in Francia? Gli inizi di questi orrori li abbiamo visti anche in Italia e ne vedremo ancora di più completi. Maroni lo ha già detto. Hitler lo disse e lo fece. Gli zingari rubano i bambini no? Ci stupiamo per i respingimenti dei disperati in mare, le mitragliate libiche-italiane contro i nostri pescatori. Ma perché mai? Quello non è l'uomo nero che ti costringe a dormire quando vuole la mamma? Ci si indigna per l'omofobia e le sprangate ai "froci"… i BaBau, quelli che ti mangiano il pisolino se ti fai ancora la pipì addosso. Allora sarà giusto! Che importa se gli europarlamentari italiani hanno votato sì alla vivisezione? Ricordate il lupo di Cappuccetto Rosso?
Che ne sa questa gente che governa dei massacri in Kosovo, dello sterminio di etnie "zingare" da parte dell'esercito Serbo? Dei dolori insanabili degli omosessuali, insegnanti sgraditi, testimoni di Geova, oppositori politici, handicappati, malati di mente passati per i forni crematori nei campi di sterminio nazisti [qualcuno di loro è pure revisionista]? Cosa conoscono delle carceri segrete marocchine, sudanesi, degli istituti della morte per bambine in Cina, del sangue di Thailandia? Tanto vogliono pure eliminare la Geografia dalle materie di studio, la Storia l'hanno già riformata con la Moratti Letizia e stanno proseguendo con Gelmini…
Sarkozy, Borghezio, Calderoli, Gheddafi, Putin, Lukashenko, Maroni, Berlussonini, Santanché, Rauti, la Mussolini, consiglieri politici come il "Betulla" e Stracquadanio… e giù così sempre peggio; e tutti insieme uniti nello stesso "ideale" di cristianità ariana bianchissima e immacolata, anche se poi qualcuno è anche un po' celtico, tutti pronti a difendere il crocifisso in aula e nei locali dell'Amministrazione… già, hanno cambiato pure i Comandamenti, quasi tutti, "odia il prossimo tuo", chiamalo amore però, il tuo Papa capirà che lo fai per difendere le tue radici europee cattoliche e stai certo che l'indulgenza plenaria te la darà, senza infliggere penitenza, se continuerai così magari presto diventerai ministro, chissà pure della Pubblica Distruzione.







Lucio Galluzzi
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per iniziare:
Francesco De Bartolomeis, La pedagogia del bambino, La Nuova Italia
Francesco De Bartolomeis, I nuovi programmi per la Scuola Elementare, La Nuova Italia
Francesco De Bartolomeis, La ricerca come antipedagogia, La Nuova Italia
Francesco De Bartolomeis, Psicologia per gli educatori, Tirrenia Stampatori
Clotilde Pontecorvo, Una scuola per i bambini, Feltrinelli
Bernard Henry-Levi, La Barbarie dal Volto Umano, Marsilio
Ivan Illic, Distruggere la scuola, Red Libri
Ivan Illic, Descolarizzare la società, Red Libri
Alice Miller, La pedagogia nera - persecuzione del bambino, Bollati Boringhieri
Orbach Israel, Bambini che non vogliono vivere, Giunti
Don Lorenzo Milani-Scuola di Barbiana, Lettera ad una professoressa, Libreria Fiorentina ed.
Mario Lodi, il paese sbagliato, Einaudi
Rita Levi Montalcini, Elogio dell'imperfezione, Garzanti
Margherita Hack, Libera scienza in libero stato, Rizzoli

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