
Quindici anni di Governi aleatori e virtuali. Stanno lì perché dicono che il popolo li ha votati ed eletti. Non è vero. I cittadini hanno votato liste preconfezionate, fisse e definite dalle segreterie di partito. Non hanno avuto possibilità di scelta. Chi c'è adesso ai vari ministeri, sottosegretariati, scranni del Parlamento, direzioni di enti pubblici, governatorati, consiglieri politici… c'è perché lo hanno deciso a tavolino i Capi usando la legge elettorale "porcata"; quella che permette a personaggi senza alcuna professionalità specifica, etica politica, meriti acquisiti, di essere messo alla guida di dicasteri strategici, facendone scempio e provocando danni ormai irreparabili alla Cosa Pubblica.
Non so quanti elettori del PDL abbiano scelto la signora Gelmini come votatissima sibilla dell'Istruzione Pubblica o un Brancher che doveva dirigere il Federalismo legaiolo, un Bondi ai Beni e Attività Culturali o la Santanché al sottosegretariato per l'Attuazione del Programma al Nulla, la Michela Brambilla esperta in Turismo o un Bossi, che non sta neppure più in piedi e non capisce lui stesso per primo quello che dice e pensa, al ministero per le Riforme insieme a Calderoli alla Semplificazione…
Onestamente non posso credere che chi ha votato PDL sia d'accordo e felice di scelte come queste, infelici, perdenti, che ci hanno portati al ridicolo internazionale.
Il governo attuale, come tutti i precedenti di Berlussonini, è un'accozzaglia rattoppata a capriccio da due comari, Mummia Bossi e Ghe Pensi Mì, che fanno finta di stimarsi e volersi bene perché se lo devono. Fino a qualche anno fa uno dava del mafioso, corrotto, riciclatore di denaro sporco all'altro, l'altro non si sarebbe mai più seduto ad un tavolo con quell'infamone e infido. Adesso non possono fare a meno dell'amicizia perniciosa che li obbliga a farsi favori istituzionali: tu mi metti un ministro qui e io non ti voto contro, se garantisci che mi fai passare la fiducia su questo DDL ti regalo il Comune di Milano e un Governatorato strategico.
E' questa la politica regnante: una fogna a cielo aperto dove questi "potenti" si permettono qualsiasi maialata perché tanto nessuno li prende a calci nel sedere o li va a prelevare di forza portandoli a casa loro o, per i condannati definitivi, nelle patrie galere.
Impunità totale. Facce che non si possono neppure più guardare. Stomacanti. Gente che appena appare in foto o nei salotti TV associ immediatamente alla bugia o alla presa per culo, ricordandoti delle promesse mai mantenute, che però continua a fare senza vergogna.
Ogni tanto organizzano qualche diversivo, che però sa troppo di detersivo da hard discount. Si erano inventati il Partito dell'Amore, il risciacquo in Lambro delle sozzure Cricca & Co., il volersi bene e stare vicini vicini… e già, i sondaggi parlavano e parlano chiaro: l'Italia s'è stufata, gli indici di gradimento di Berlussonini e soci, amici degli amici, crollavano e scendono ancora di più.
Ma i buoni propositi erano solo propaganda, nient'altro.
Questi figuri per gli altri fanno nulla, solo lì solo per sé stessi, anzi per uno solo che deve salvarsi le chiappe dai processi e ha bisogno della Corte dei Miracolati che gli rimuova ogni ostacolo e lo faccia risposare tranquillo, mandandogli qualche troia il più spesso possibile.
In mezzo a queste meraviglie, che farebbero invidia anche ad una trama di Romero, spunta l'affaire Fini.
Gianfranco che si trovava sicuramente insieme a Bocchino e a Barbareschi sulla via di Damasco, viene colto da improvvisa illuminazione e si converte.
Con lui altri 33, trentatré… vero segno divino! Gli anni di Cristo. E poi dite che la Cabala è una truffa?
I "santi subito" si producono nello scisma, Fini divorzia dal suo amore, passano un po' di mesi, sei, da separati in casa, dicendosi le peggio cose, come da copione marito e moglie, vengono convocati i "probi virus" da Verdini, che lui è proprio il probo tra i probi!, che devono sbattere fuori dal partito i rivoltosi. Poi però si fermano, aspettano, Fini pure si mette in attesa. Arriverà prima o poi un arcangelo Gabriele che annuncerà la gravidanza e un Natale! Ma i ministri di dio non sono come quelli di Berlussonini, uno è anche diventato Lucifero per la sua poca disciplina alla Regola…
Infatti: nessuna virginea gravidanza!
Insulti, accuse, diffamazioni dei giornali di Regime che da mesi ammorbano l'opinione pubblica sulla casa di Montecarlo, controrepliche, veleni, La Muffa contro Bocchino, Granata contro Sputazzetta Gasparri, Capezzolone in delirio dichiarativo, Briguglio dal Preside, Barbareschi la Comparsa che si organizza per un nuovo "Gioco delle Coppie"…
Sembra crisi di Governo, maggioranza negata, spasmodica ricerca di nomi da far rientrare nel PDL, poi lo negano, non l'hanno mai fatto, qualcuno giura sulla testa di propri figli, altri poeti su quella della ex moglie che picchiavano, il premier è un dittatore da caserma, la politica non è cosa sua è del popolo, stai zitto traditore, pezzo di merda urla la Santanché che è sempre quella gran s'ignora di sempre… e via così fino a Mirabello.
Lì tutti gli occhi e le orecchie puntati a quello che sarebbe stato il discorso della rivoluzione e della fine della maggioranza: Fini atteso come sindacalista, colui che difende gli operai e i precari, il costituzionalista quasi partigiano, uno del PD, esso che contesta se stesso e la sua legge con Bossi contro gli stranieri, che abbraccia i gay anche se prima diceva "un omosessuale non può fare il maestro", lo sdoganato che arriva a fare dire a Bocchino "anche un premier gay a noi non darebbe fastidio", il Presidente della Camera che alza la voce a nome degli insegnati e tagliati dalla Scuola Pubblica… Veramente un santo subito!
E difatti il suo discorso di un'ora e quaranta è dirompente, ne ha per tutto il PDL, per Littorio Feltri, Belpietro Mentone e Horror Sallusti, stigmatizza l'assenza di politica economica governativa, una bomba qua e un'altra là, caspita sta a vedere che Gianfranco è diventato pure l'impiegato con il tritolo di De Andrè!
Applausi, grida, sei grande, sei immenso, sei tutti noi, vuvuzzelas.
Dice anche che Bossi è intelligente, e questo comincia a cozzare con tutto il resto; che Berlussonini non è poi, nel suo intimo, quel cattivone che tutti pensano, e qui sorgono altri dubbi grossi… Poi però dice che il PDL è morto, non esiste più, beh allora è fatta, fa cadere il governo!, che loro in una cosa defunta non ci entrano no e poi no giammai, allora se se ne escono la maggioranza non c'è più e il Capo dello Stato scioglierà le Camere o darà un incarico esplorativo ad un altro che non sia Berlussonini, loro non entreranno nel corpo del defunto però neppure se ne andranno.
Cioè, non ho capito, sanno che c'è un cadavere e loro se ne stanno all'interno?
Tipo i vermi post putrescina?
Ma è un attimo di sbandamento per chi ascolta, poi Fini chiarisce meglio: non ce ne andremo, né accetteremo di farci cacciare, garantiremo il sostegno necessario nel voto delle varie proposte di legge in Parlamento perché noi non siamo amorali, quando prendiamo un impegno lo manteniamo, però potremmo anche dire no, sì, so, nì…
Alla fine Gianfranco ha detto senza dire assolutamente nulla. Non cambia niente. E' stato solo un balletto da danzatrice cavalletta: grandi salti per poi ricadere rovinosamente nella propria cheratina di sempre, compreso l'uso di "attacco stalinista alla mia persona" perché "fascista" non poteva dirlo..
E oggi Mummia Bossi e Berlussonini vanno da Napisan per chiedergli di dimettere Fini dalla sua carica istituzionale, anzi no non ci vanno, hanno solo sparsa la notizia così per "ischerzo e isphizio"; ma subito reagisce ufficialmente la corrente finiana dando dell'analfabeta ai due capi PDL; Il Senatùr vuole le elezioni a novembre, la Bindi vuole Fini, Fini vuole Rutelli e Casini, Casini vuole tutti, il PD sta a guardare, come sempre.
E chi aspettava il coraggio e la scure di Fini sul circo cialtronesco governativo c'è rimasto con un palmo di naso.
Ma l'avete dimenticato che Fini è l'ex delfino di Almirante?
E avete pure scordato a quanti tarallucci e vino vi siete visti?
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