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domenica 18 agosto 2013

MARTIRIO E FINE DI GIOVANNO D'ARCORE

E' da più di trent'anni che studia con dedizione maniacale la parte.
Era cosciente che sarebbe giunto questo periodo suo.
Ha cominciato poco più che 'giovinotto' ad essere angosciato dall'alopecia devastante e, quando ancora sconosciuto all'esercito dei votanti con il culo, mandò i suoi scagnozzi per archivi iconografici nei quotidiani, soprattutto Corriere della Sera, e fece sparire quegli scatti che tanto lo facevano vergognare.
Quelle immagini non dovevano più essere pubblicate.
Il finto rampollo si affidò così ad estetisti segreti, incappucciati bruni, professionisti dell'immagine direttamente diplomati dalla regina Gelli, che poi sarebbe l'Assunta Delirante quando fa la donna, perché quando fa l'uomo è Papessa Nera.
Dagli di pece in testa, stracci, bitume, colle e fissanti bicomponenti, ecco che l'attor nascente permette nuovamente d'essere fotografato, ora si che è bono: tutto una distesa di capello nero, assolutamente immobili, tacchi per sembrar meno Mussy, ma tanto ci somiglia sputato in tutto, e doppiopetto tela vaticana: divisa che non toglierà più.
Si mette a studiare giorno e notte le biografie [non autorizzate] delle martiri vergini, sante pulzelle finite al rogo, beate perseguitate dai turchi infedeli.
Così, andando avanti, si cala talmente nella maschera, da dimenticare che sta recitando. 
Come in una commedia borghese di Giacosa si identifica talmente nel personaggio sul palco da credersi quello; non si accorge neppure che sta rappresentando il Mein Kampf, non può, è ignorante come tutti narcisisti orridi, non studia, legge solo quello che non gli crea conflitto.
E quelli sono ignoranti come lui, che non studiano, orridi in egual misura ne fanno il loro specchio; ma non per ammirazione autentica; vogliono semplicemente emergere dalla polvere dei fallimenti delle loro mediocri vite, sanno che il poveretto alla pari del Fuehrer li prenderà tutti alla sua corte, perché lui ama, come l'Adolfo, chi non lo contraddice mai.
Il "no" lo ha sempre terrorizzato.
Se li fa tutti suoi: finti maschi che picchiavano le mogli, squadristi neri, traditori e infami, politicanti cacciati a pedate anche dalle più sparute amministrazioni comunali per incapacità, falsi laureati e diplomati, vecchie troie neppure più buone la la gelatina della carne in scatola dei discount, "premi Nobel" mancati, massoni e mafiosi, truffatori e papponi, private tenutarie, spacciatori, ladri...
Agli italiani sempre in cerca del manganello la cosa piace, la maggior parte che non capisce neppure la differenza tra Sorrisi e Canzoni TV e il Vangelo, lo vota, lo rivota e il poveretto si convince sempre di più d'essere l'unico attore degli ultimi secoli.
Comincia a realizzare pure commedie di successo: da "Lo giuro sui miei figli" a "Gruppo di famiglia con foto di corna"; cortometraggi storici: "Ti propongo come Kapò"; documentari urbanistici: "L'Aquila reloaded"; si cimenta nell'erotico popolare: "Inchiavabili culone".
Non si ferma più, è una fucina inarrestabile di pellicole per le masse: "La Nipote della Sfinge", "Bandano il pirata", "Il parente di Gheddafi"; "Putin: sono la tua bambina".
Giunge poi alla trilogia che più gli ha dato notorietà: "Profonde Rosse Procure 1: processo breve", "Profonde Rosse Procure 2:  processo lungo", "Profonde Rosse Procure 3-Atto Finale, I nodi al pettine".
I grandi critici teatrali e cinematografici lo hanno sempre bistrattato, non ne hanno capito il vero genio, se la sono presa per i cinepanettoni girati per addolcire le feste sacre nazionali: "Pasqua a Bunga Bunga", "Abbronzami come quel presidente", "Miracolo del duomo a Milano", "Evasione per Antigua".
Ma sono tutti titoli datati questi, con la sua ultima interpretazione, uscita da poco in tutte le sale europee,  "Martirio di Giovanno d'Arcore: il pulzello Brianzol", quasi nessuno si ricorderà dei suoi vecchi film.
Quest'ultimo film lo progettava fin dal 1995 quando in tutti gli oratori italiani fu proiettato, a scopi catechistici, "Unto e bisunto".
E' questo il vero professionismo dell'attor tragicomico in questione: ogni sua nuova interpretazione fa dimenticare quella precedente [si vocifera che il suo Ufficio Propaganda e Immagine distrugga addirittura i vecchi 'girati'], il talento suo sta nel credere, sempre, di non averci già fatto ridere abbastanza.
La sua fine non è quella profetizzata da Moretti, ma da Brecht: "una risata vi seppellirà".

Lucio Galluzzi



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martedì 19 marzo 2013

ARRESTATELO!

Io davvero non so a chi ci si debba rivolgere per far arrestare questo essere vergognoso, che non solo ha reso l'Italia bordello agli occhi della Comunità Internazionale, che non ce la fa ad arrendersi all'evidenza del proprio fallimento di uomo, politico, marito, personaggio pubblico; ma continua imperterrito a gettare merda sulle Istituzioni, fregandosene altamente dei Codici.
Che sia malato psichiatricamente è assodato dai tempi delle dichiarazioni pubbliche di Veronica Lario, come pure è palese che è circondato da un manipolo di poveretti/e, leccaculi, gentaglia buona solo alla merditocrazia e alla mitomania, poltronisti e deficienti, troie e vogliacchi che nulla hanno a che spartire con il senso dello Stato e della Cosa Pubblica.
Chi bisogna interpellare perché ce lo tolga dalle palle?
Perché è davvero incredibile che nessuno sia riuscito a sbatterlo in una cella come merita da tempo, da anni.
La Legge è uguale per tutti solo sulla carta.
Di fatto questo abbozzo d'essere vivente si permette qualsiasi cosa insulsa: strafottente, violento, pericoloso per la società civile, bugiardo all'infinito, processo dopo processo ne esce sempre "indenne", vuoi per una prescrizione o un indulto, il vattelapesca che si inventano i suoi avvocati/parlamentari/maggiordomi/servi.
Ora è chiaro che non costituiscono reato la follia clinica, la sindrome di Peter Pan, la sessuomania più ridicola, la mania di persecuzione, il delirio d'onnipotenza, il credersi reincarnato dal padreterno; ma l'insulto pubblico sì, quello è reato, soprattutto se rivolto alle Istituzioni della Repubblica e reiterato nel tempo.
Questo è un breve riassunto delle farneticanti dichiarazioni che il tizio riserva alla Magistratura:
"Quando vedo davvero il signor Giuliotti o Bolzetti che invoca mani pulite per noi, beh ad un certo punto non ce la faccio più; arriveranno le mani pulite: per loro!" [1993]:
"Hanno lavorato sulla presunzione, su una illazione, contro il presidente del Consiglio, contro il loro Paese; questa non è una Repubblica dei Giudici! Questa è la Repubblica di Giustizieri!" [aprile 1995];
"Non è ammissibile che un cittadino non si possa rivolgere alla massima espressione della Magistratura, la Corte di Cassazione, per far presente che un giudizio contro quel cittadino stesso è viziato perché magari gli ha fregato la fidanzata al magistrato stesso... a noi succede perché siamo tombeur des femmes... mai agli amici, ma fregare la fidanzanta ad un magistrato sì... questo è decente." [9 ottobre 2002];
"Questi giudici sono doppiamente matti. Per prima cosa perché lo sono politicamente e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi avere delle turbe psichiche, se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana." [4 settembre 2003];
"Lo Stato che sognamo è quello dove i Giudici non possono essere adoperati per cercare di eliminare gli avversari politici... e anche uno Stato dove questi stessi giudici non 'devano' garantire l'impunità a chi sta dalla parte loro, dalla parte rossa, dalla parte della sinistra, che ne commette di tutti i tipi e la scampa sempre e comunque." [26 marzo 2006];
"... E' assurdo che mentre questa persona lavora giorno e notte [lui, NdA], ci siano dei funzionari, dei dipendenti, degli impegati dello Stato, pagati coi soldi dei cittadini, che tramino contro il presidente del Consiglio che lavora per tutti gli italiani: è un'infamità! Ed è un'infamità che si usino questi mezzi per convincere i cittadiscegliere un altro voto durante la campagna elettorale... Infami magistrati!"; [6 aprile 2006];
"I Giudici e i PM ideologicizzati che mi chiamano in udienze sono metastasi della nostra democrazia... fino al 2006 sono 789 PM e Magistrati che si sono interessati di me, con il fine di sovvertire il voto degli italiani." [25 giugno 2008];
"Quando con delle sentenze basate sul ribaltamento della realtà si vuole ribaltare la decisione popolare e si vuole sostituire chi è stato eletto dal popolo, questa si chiama con una parola sola: volontà eversiva ed eversione". [6 aprile 2009, L'Aquila, durante il sopralluogo all'ospedale danneggiato];
"Se dovessi dire quello che penso io dei grumi eversivi che ci sono dentro la Magistratura, ne verrebbe fuori una gran discussione..." [29 maggio 2009];
"Non voglio vedere la volotà popolare sovvertita da chi, infiltrandosi nella magistratura, usa la magistratura italiana per sovvertire la democrazia." [28 giugno 2009];
 "L'anomalia italiana sono i PM comunisti e i giudici comunisti di Milano, ed è solo perché da quando sono sceso in politica sottraendo il potere ai coministi, mi hanno aggredito con 103 procedimenti ed indagini, 36 processi, mi hanno messo in più di 2.500 udienze..." [27 ottobre 2009];
"La Magistratura è una forza eversiva che attenta alla vita del Governo e rischia di portare il Paese sull'orlo della guerra civile." [29 novembre 2009] ;
"In Italia non esiste l'immunità parlamentare e si è formato via via nella sinistra un partito dei Giudici, non riuscendo la sinistra che è allo sbando ad aver ragione... cerca di aver ragione 'del' centro destra attraverso i processi... Sono stato investito da una serie di 103 procedimenti, 913 Giudici si sono interessati di me, 597 visite della Polizia Giudiziaria e della Guardia di Finanza, 2.520 udienze...  credo sia il record universale della Storia; prò soltanto assoluzioni, perché, per fortuna è una parte dei Giudici che sta con la sinistra, poi soprattutto i Giudici di secondo e terzo livello sono Giudici veri come negli altri Paesi... in Italia il Parlamento fa le Leggi, ma se queste Leggi non piacciono ai Giudici del partito della sinistra, il partito dei Giudici della sinistra si rivolge alla Corte Costituzionale, che ha 11 componenti su 15 che appartengono alla sinistra perché nominati dai presidenti della Repubblica, perché purtroppo abbiamo avuto tre Presidenti della Repubblica consecutivi tutti e tre di sinistra, quindi da organo di garanzia, la Corte Costituzionale si è trasformata in organo politico e abroga le Leggi fatte dal Parlamento. La sovranità è passata dal Parlamento al partito dei Giudici." [10 dicembre 2009, intervento al Parlamento Europeo];
"I miei avvocati mi dicono che mi troverei di fronte a dei plotoni d'esecuzione e non a delle Corti giudicanti..." [19 gennaio 2010];

Negli anni il poveretto ha continuato sempre con lo stesso tono, fino a giungere all'ultima offesa:
"All'interno della magistratura c'è una parte che ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici: è una magistratocrazia." [18 marzo 2013]

Quanti reati ci sono in tutti questi insulti alla Magistratura?
Reati ancora più pesanti perché commessi da un allora Presidente del Consiglio ed oggi da un rappresentante del Parlamento italiano che dovrebbero essere puniti in misura maggiore, perché il tizio in causa non è un normale cittadino.
Allora, alla fine, sono scontate alcune domande:
ma perché non lo arrestate?
Chi lo impedisce?
Quale Legge speciale lo protegge?
Perché così tanto "rispetto" devozionale quando la LEGGE E' UGUALE PER TUTTI?
 

Lucio Galluzzi



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domenica 10 marzo 2013

ASINI, BUOI, CORNUTI E MALATI IMMAGINARI

BALLUSCONE E' UN DIPENDENTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, IL DECRETO BRUNETTA SI APPLICA PURE A LUI: VISITE FISCALI OBBLIGATORIE

A leggere questa mattina i titoloni sui quotidiani dei servi del puttaniere, viene non solo nausea e schifo, ma aumenta l'odio per un manipolo di pennivendoli inquisiti, sospesi dall'Ordine dei Giornalisti, condannati, pallonari che si auto attentano alla misera vita che conducono, un'esistenza di merda, sempre a 90°, a pescare nella melma della disinformazione e  delle bugie, obbedienti a tutti i costi, costi quel che costi, all'Ufficio Propaganda del Duce.
Lo sanno bene che con i titoloni cubitali e lo spaventapasseri dello "scandaloso", catturano l'attenzione dell'italiota medio, difatti i poveri imbecilli che continuano a votare per il loro padrone se le comprano quelle strisce di carta igienica, credendo alle fandonie, abituati come sono a lacrimare per i miracoli della De Filippi, i Top Secret del fido bau Brachino [quello del calzino azzurro del giudice Mesiano], le interviste barbariche d'Urso con il pubblico pagato a noccioline per applaudire ogni tre secondi, gli onnipresenti Liguori, Facci, Del Debbio...
Una sequenza di mostri, ladri di verità, arrampicatori di specchi, manipolatori delle notizie ai quali l'Ufficio Propaganda ordina e loro, pappagalli ripetenti, fanno partire il play back.
Sono la vergogna del giornalismo, buffoni e cialtroni che da sempre immerdano la professionalità dei veri cronisti.
Già Renato "Betulla" Farina, ospitato da Sallusti sul suo/del padrone quotidiano, solo per calunniare e diffamare il prossimo, è stato radiato a vita dell'Ordine in quanto "indegno di rappresentarlo", eppure gli è stato permesso di continuare ancora a pubblicare, fimava Sallusti per lui.
Ed ecco che arriva la condanna per il "direttore responsabile", tutti i "democratici" si stracciano le vesti e Napolitano lo grazia.
Questa è l'Italia che merita il popolo di italioti, se la merita tutta.
Peccato che a farne le spese, amare, sono i pochi, veramente pochi, che ancora ragionano con la propria testa e hanno la forza e il coraggio di resistere all'Ignavia Nazionale.
Perché i milioni di imbecilli che sostengono i loro simili, votandoli ancora, sono un crimine vivente [di moribondi] correi della delinquenza di regime, nemici assoluti della Repubblica.
Asini e buoi si danno del "cornuto" tra loro, sono talmente in sindrome compulsa di Pinocchio, da non rendersi neppure più conto delle cazzate che scrivono.
Questa mattina urlano che i PM di Milano sono degli stalinisti e mandano i medici nazisti a perseguitare, anche in ospedale!, il povero ammalato loro Sire, titolano anche con "SOLUZIONE FINALE", fottendosene di sporcare ignobilmente la memoria dei milioni di ebrei, zingari, omosessuali, dissidenti, artisti... che Hitler fece sparire nei campi di sterminio.
Dire senza mezzi termini che se ne hanno le palle piene, stracolme, delle strategie del puttaniere per salvarsi il culo dai processi è un dovere etico.
Ma è doveroso anche ricordare a questi balbettanti [leggi: Barbari veri] ladroni di verità, quello che il loro governo, proprio quello del Balluscone, ha messo in Decreto e reso Legge, incostituzionale, per mano di quel poveraccio del Brunetta, con l'assenso del PD, sindacati, legaioli e altra feccia varia.
Si tratta del "Provvedimento anti Fannulloni", la cui via all'approvazione, è stata aperta da una campagna terroristica di Stato contro gli insegnanti e i lavoratori della Pubblica Amministrazione.
Brunetta e Sacconi hanno usato per mesi tutto il loro livore e odio per presentare, soprattutto gli insegnanti, come fannulloni, truffatori, malati immaginari assenteisti, parassiti da punire e se sindacalizzati, da licenziare.
Così si arriva al Decreto Brunetta, che in spregio assoluto delle norme costituzionali, stabilisce che il lavoratore pubblico è diverso da quello privato, cioè da tutti gli altri cittadini che lavorano.
La normatica folle del nanetto fallito, parte dal presupposto che l'insegnate che si ammala è un truffatore potenziale e quindi:
- il primo giorno di malattia certificata, il docente, viene punito, proprio perché è ammalato e colpevole d'esserlo, con una multa: gli viene decurtata una percetuale dalla paga base della giornata lavorativa;
- la visita fiscale è obbligatoria e non più dicrezionale dell'ufficio di presidenza delle Istituzioni Scolastiche [ogni visita fiscale costa al contribuente un minimo di 98 euro];
- l'insegnante in malattia DEVE rimanere a disposizione del medico fiscale ogni giorno, festivi compresi, dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 20.00. Cioè, è agli arresti domiciliati con un'ora d'aria [per il dipendente pubblico, cioè tutti gli altri lavoratori, la norma non è stata variata: la visita fiscale non è obbligatoria, ma discrezionale INPS/Datore di Lavoro, ed avviene, se avviene, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00];

- il docente che "ciurla nel manico", dimostrato che è un simulatore, può perdere il lavoro, come è giusto che sia.
Ora, questi camerieri, maggiordomi, servetti del padrone... doverano quando la Norma Brunetta è stata approvata?
Come mai non hanno urlato alla barbarie nazista/stalinista?
Dov'erano Alfano, Cicchitto, Bondi & fogname vario?
Erano a votare il provvedimento, contenti e felici di farlo, insieme al PD e a tutta la congrega.
Che il Decreto Brunetta sia anti costituzionale è palese, perché discrimina tra lavoratore e lavoratore.
Eppure, nessuno, e sottolineo nessuno, ha denunciato l'illegalità e la violenza fascista del provvedimento.
Non c'è stata alcuna voce che abbia urlato "allo scandalo".
Napolitano lo ha firmato, come ha sempre fatto con tutte le feci che gli sottoponevano.
Balluscone avrebbe dei problemi agli occhi, legati non alla congiuntivite, come si evince dal certificato medico prodotto, ma dall'età avanzata.
Sempre nella stessa certificazione del San Raffaele [la struttura di Don Verzé dove "lavorava" l'igienista dentale Nicole Minetti] si legge che non è stata istituita alcuna terapia, ma solo la somministrazione di un collirio midriatico per poter ipezionare il pavimento oculare [leggi: normale amministrazione in qualsiasi visita oculitisca su aziano].
Balluscone, quindi, ciurlerebbe nel manico e guarda caso proprio a cavallo dei giorni nei quali doveva presenziare a due processi.
Non si tratta di Giustizia ad Orologeria, ma di Congiuntivite dell'Ora Esatta.
Balluscone è stato nuovamente eletto dagli italioti ed è a tutti gli effetti un dipendente della Pubblica Amministrazione, quindi, come il suo governo ha deciso e voluto, il Decreto Brunetta se lo deve sucare anche lui che non è diverso dagli altri: visita fiscale obbligatoria e il "malato Silvio" a disposizione degli accertamenti di Legge dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 20.00, e come stabilisce sempre il Decreto Brunetta, la visita fiscale può essere anche più d'una nello stesso periodo di malattia.
L'avete voluta la bicicletta?
Ora ve la pedalate e tacete!
I pennivendoli serventi la smettano d'occuparsi di comiche di famiglia e facciano meno i buffoni di corte, se ce la fanno, altrimenti smettano di "scrivere" e vadano a lavorare davvero.

 
Lucio Galluzzi


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venerdì 25 maggio 2012

IDIOTI E PISCIO DI STATO

QUIRINAL OLGETTINA

Idioti che convocano conferenze stampa per idioti che accorrono, servi che non conoscono vergogna, per raccogliere le idiozie farneticanti di due poveri falliti, bocciati, sepolti.
Idioti che "caspita che notiziona!" e riversano feci e putridume nelle loro prime pagine ad inchiostro e http.
Idioti pennivendoli, roba da vomito incoercibile, cronici assoldati dal padroncino, sempre sull'attenti a salutargli un improbabile e remotissimo alzabandiera.
Corrono a latrare appena chiamati, festeggiano la ciotola di croccantini e l'acqua che il vecchio nababbo passa ai suoi fido bau.
Allora veniamo a sapere che dopo quasi 19 anni di "Italia è una Repubblica fondata sulle troie", un quasi settennato di "dormi tranquillo e asciutto Linidor notte assorbe tutto", ci "minacciano" di fondare  "l'Italia Repubblica Presidenziale fondata sul puttaniere".
Le istituzioni del Paese non sono già del tutto ridotte al degrado più ridicolo, ed è logico, nella mente di questi decorticati, voler ridurre il Quirinale a bordello privatissimo, dopo che è stato usato come Museo Egizio per mummie obbedenti.



Al ridicolo tragico si aggiunge il peggio.
I due idioti di turno, ieri, si sono fatti il siparietto: uno defunto con la faccia da culo di nonno pecora, l'altro, l'isterico in ansia da produzione linguistica [quello che rimma alla francese il suo padrone], ha pure finto il lapsus freudiano: si è riferito al suo datore di lavoro [sporco] chiamandolo "presidente della repubblica", correggendosi subito dopo.
Erano entrambi talmente spontanei che ci mancava solo che dicessero ad alta voce: "virgola, punto, due punti, punto esclamativo, applauso".
Il culone flaccido è disposto a insediarsi al Colle, solo se il suo partito glielo chiede.
Tradotto: "Mi candiderò alla presidenza della repubblica se io stesso me lo chiedo", visto che è egli stesso, come lo è sempre stato, il partito, che di fatto, tra l'altro, dopo le amministrative non esiste più.
Se il partito gli dicesse di no, cosa che sta avvenendo, poco male: lui ne fonda un altro che gli dirà di certo sì.
Beh, poco male, gli idioti accorsi alla ennesima recita del disagio mentale totale, gli hanno dato lo spazio che sempre è stato garantito alle stronzate di Stato, quando il loro padrone era Stato; adesso che non le è più nulla cambia.
Lo Stato che è stato è Stato comunque.
Se i pennivendoli venissero convocati per essere informati delle difficoltà di minzione del cretino, metterebbero pure questo in prima pagina.
Piscio di Stato che è stato.
Si viene a sapere tramite la Marystell Polanco, in deposizione a Milano per il processo Rubygate, che lei si travestiva da Ilda Boccassini e Obama per divertire e far ridere il puttaniere.
Ma si travestivano anche da suore, poliziotte, infermiere, Ronaldinho... giù di bunga bunga presidenziali.
Minorenni all'epoca o meno, tutte le altre "signorine" hanno praticato, davanti alla Procura di Milano, la reticenza, tanto che si sta profilando la denuncia per il reato compiuto sotto giuramento e in dibattimento penale.
Sarà bellissima, sempre di più, questa nuova Repubblica riformata costituzionalmente: al Quirinale verrà istituzionalizzata l'Olgettina e il nuovo Capo dello Stato eserciterà da San Vittore.


Lucio Galluzzi

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mercoledì 25 maggio 2011

QUANDO COSA NOSTRA TI CHIEDE IL VOTO


COSI MILANO DIVENTA LA VILLOPOLI DEI PADRINI


C'era una volta un Cavaliere che raccontata molte storie per intrattenere i suoi estimatori creduloni.

Diceva di aver comprato una casa in Brianza, ad Arcore, trovò lì delle scuderie, dei maneggi e delle piste e disse a Marcello di trovare un fattore che sapesse di cavalli.

Lo stalliere fu individuato, era un tizio conosciuto in diversi ambienti, soprattutto giudiziari, trattava di cavalli in un modo strano, per lui e i suoi amici quei quadrupedi volevano dire droga. Proprio per questo, al dibattimento del maxiprocesso, fu condannato per traffico di stupefacenti.

Il Cavaliere seppe che lo stalliere si chiamava Mangano e lo chiamò a casa d'Arcore insieme alla moglie e due figli.



Pensate che "si occupò benissimo di tutti i campi, delle coltivazioni e soprattutto benissimo dei cavalli". [il Cavaliere]

Mangano fu indicato sia da Buscetta che da Contorno come uomo d'onore appartenente a Cosa Nostra.

"Solo che poi la polizia iniziò un'indagine che fece emergere come questo Mangano avesse avuto una serie di assegni a vuoto…" [Il Cavaliere]

Mangano risiedeva abitualmente a Milano, e da numerose intercettazioni telefoniche, agli atti giudiziari, faceva da terminale per il traffico di droga gestito dalle famiglie mafiose palermitane.

Mangano viene condannato per la sua partecipazione a Cosa Nostra nel processo Spatola, l'istruttoria fu di Giovanni Falcone; incriminato nuovamente per mafia e traffico internazionale di droga nel maxiprocesso Falcone/Borsellino, nel quale non viene condannato per mafia, perché già condannato per lo stesso reato nel processo precedente, ma si becca 11 anni per traffico internazionale di stupefacenti.

Il Cavaliere racconta invece: "quando emerse questa cosa [degli assegni a vuoto, DdA] questo signore [Mangano, NdA], senza che nessuno glielo chiedesse lasciò spontaneamente l'incarico… e poi successivamente, nella sua vita, avvennero dei fatti per cui fu accusato di avere dei rapporti con l'organizzazione della Mafia, mi sembra perché partecipò al pagamento di pizzi… di core presso commercianti eccetera."

Nel 1995 Mangano viene nuovamente arrestato e condannato [in primo grado, NdA] a due ergastoli per tre omicidi.

Nel 1994 il Cavaliere fa la sua prima campagna elettorale al grido di "viva Di Pietro, viva Falcone e Borsellino, non siamo i continuatori dell'esperienza di mani pulite"

Il discorso di insediamento del primo governo del Cavaliere: "Viva mani pulite, viva il pool di Palermo!"

14 anni dopo altra campagna elettorale del Cavaliere: "Di Pietro mi fa orrore… Mangano è un eroe."

Il fidato scudiero Marcello, la Mafia l'ha solo vista al cinema e anche letta sui libri, dice, soprattutto conferma che la Mafia non esiste.

Secondo la Corte d'Appello di Palermo, Marcello avrebbe fatto da tramite tra Mafia e Cavaliere, dandosi da fare per consolidare tale sodalizio e permettendo consapevolmente a numerosi boss di agganciare il suo padrone e di conseguenza la sua impresa che da lì a poco sarebbe diventata un impero economico; Mangano viene assunto ad Arcore su richiesta di Marcello, non per accudire cavalli, ma per garantire l'incolumità del Cavaliere.

Scrivono sempre i giudici: "la presenza di Mangano ad Arcore avrebbe avuto lo scopo di avvicinarci al Cavaliere, imprenditore milanese in rapida ascesa escomia avviando, in questo modo, un rapporto parassitario protrattosi per quasi due decenni. il Cavaliere avrebbe anche pagato ingenti somme di denaro in cambio di protezione alla sua persona e famiglia. Questi pagamenti si intrecciano con altri versamenti per la messa a posto della Fininvest, che all'inizio degli anni '80 aveva cominciato a gestire alcune emittenti televisive in Sicilia."

Marcello viene condannato a sette anni per concorso esterno mafioso.

Durante il dibattimento, nella seconda udienza dedicata alla difesa, il 21 maggio 2010, Marcello ammette di aver avuto incontri occasionali con i boss, ma solo per tutelare gli interessi economici del suo amico Cavaliere, un atto d'amore insomma.

Ma non aveva detto che lui la Mafia l'ha solo vista al cinema e letta sui libri e che non esiste?

Gli attentati alla Standa, il pizzo che il Cavaliere avrebbe pagato per le sue emittenti televisive in Sicilia, i versamenti per garantirsi protezione, Marcello avrebbe agito, come mediatore, non per interessi personali, ma per altruismo nei confronti di un grande amico minacciato nella sua funzione di imprenditore e grande promessa finanziaria.

Il Partito dell'Amore per l'appunto.



Mangano diventa un eroe. Lo diventa per il Cavaliere e ancor di più per Marcello

Marcello lo dice ogni volta che parla dello stalliere pluriomicida e trafficante internazionale di droga.

Mangano è un eroe perché non ha parlato.

"Mangano è il mio eroe, come l'eroe di Andrev nei fratelli Karamazov [Nei Fratelli Karamazov non c'è alcun Andrev, NdA], io non so se al posto di Mangano sarei stato zitto per tutti quegli anni…" [Corriere della Sera]

Mangano è morto, perché citarlo di continuo?

Perché sottolineare sempre questa meschinità dell'eroe?

Marcello e gli altri non o devono più temere.

Non è che per caso, Marcello dice Mangano perché vuole in realtà dire "Marcello io medesimo sono un eroe"?

Infatti, Mangano se ne è stato zitto per tutti quegli anni, io, Marcello, non lo so se riuscirei a tacere… se finisco dentro, chi lo sa, potrei anche parlare.

Ma dice anche di più: tutti i mafiosi che sanno la verità sulla nascita di Forza Italia e delle stragi e non parlano, sono eroi.

Chissà cosa ne pensa Giuseppe Graviano.

Cambiano i tempi e il Cavaliere non dice più viva il pool di Palermo, viva Di Pietro, viva Falcone e Borsellino.

Prima di arrivare alla strategia dell'insulto libero e criminalizzazione di giudici e pubblici ministeri ripetuti giorno dopo giorno fino alla nausea, prima di giungere a "via le BR dalle Procure", il Cavaliere disse alla Boccassini: "Ma devo proprio insegnarle io come si corrompe cash un giudice?"

Questa gente ha ancora il coraggio infame di chiedervi il voto.


Lucio Galluzzi

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domenica 8 maggio 2011

I SENZA VERGOGNA


QUELLI CHE DIMENTICANO DI ILDA BOCCASSINI QUANDO SVENTO' UN ATTENTATO A B.



Roberto Saviano a gennaio di quest'anno riceve la laurea honoris causa in giurisprudenza, la dedica al pool dei magistrati di Milano che stanno portando avanti i processi su Minetti, Mora, Fede e Ballusconi per induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile; Marina Ballusconi subito se ne risente: "Le dichiarazioni di Saviano mi fanno orrore".

Il papi della Marina: "I magistrati sono dei pazzi per natura altrimenti non avrebbero scelto di fare questo lavoro; geneticamente sono tarati non appartengono alla razza umana; sono dei cancri da estirpare; metastasi pericolose; i PM sono eversivi, un'associazione a delinquere; la Corte Costituzionale è al servizio dei comunisti, i presidenti della Repubblica, che sono stati prima dell'attuale, si sinistra, ma anche Napolitano lo è, mettono alla Suprema Corte i loro amici rossi che hanno solo un compito: ostacolare e bocciare le leggi che il Parlamento approva. E' eversiva perché così facendo blocca la democrazia parlamentare. Noi facciamo una legge, il Capo dello Stato ce la rimanda indietro perché non gli piace, così prima deve passare ad una Camera, poi all'altra, quindi i tempi si allungano, quando è stata cambiata… ci pensano i giudici della Corte Costituzionale che la dichiarano illegittima; riformerò la Giustizia, i PM dovranno entrare negli uffici dei giudici con il cappello in mano, dare del lei e portare rispetto…"

A Marina Ballusconi, il suo papi non fa orrore?



Daniela Santadeché: "Una ragazza che usa il proprio corpo per andare con un ricco signore e poi ne riceve soldi perché per le sue condizioni personali ne ha bisogno, non potete chiamarla prostituta! Siete scorretti e in questo modo offendete la donna, me compresa. Vergogna!" [Annozero]; Vittorio Capra Sgarbi: "Come si fa ad essere così parrucconi come voi? Un donna bella e giovane che si intrattiene sessualmente con il premier e ne ottiene vantaggi economici è una mantenuta, non un una puttana! Fare la mantenuta è un mestiere nobile, da che mondo e mondo!" [Rainews].

Le ragazze del bunga bugna che usavano il vecchio porco ricco come un bancomat: "Mica ci ho voglia di andarmi a cercare un lavoro da mille euro!" [Intercettazioni, Youtube].

Piero Ostellino sul Pompiere della Sera: "La donna consapevole d'essere seduta sulla propria fortuna, che ne faccia partecipe di questa fortuna chi può concretarla, non può essere definita una prostituta."

Giorgio Clelio Stracquadanio: "E' assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano. E' invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori. Dire il contrario è stupido moralismo" [Repubblica.it]

la libertà della donna non ha nulla a che fare con questi deliri, usati solo per disinformazia dai maggiordomi del duce e sparati nell'etere TV per nascondere verità schifose appartenenti al loro padrone e alla sua sciagurata malattia sessuofila.

Vendere il proprio corpo per fare carriera non ha nulla a che spartire con la libertà; semmai è il contrario: sono povere criste che per servilismo al ricco e potente perdono ogni dignità.

Non è libera la Santadeché: anche lei, seppur non "seduta sulla propria fortuna", ha dovuto prostituirsi politicamente, svendendo ogni sua idea precedente contro Ballusconi: "non votatelo", diceva, "lui ci vede solo orizzontalmente". Ora che fa la portavoce del Governo dei Fatti e Fattoni: "Me ne vanto e ne vado fiera di rappresentare Berlusconi!".

Le donne PDL che il puttaniere manda in televisione a difenderlo sono state addestrate a pappagalleggiare un assioma che in qualsiasi altro Paese civile del mondo le farebbe cacciare a pedate dalla notorietà e soprattutto dalla politica [da noi no]. Loro in pratica dicono che non è vergognoso quello che fa il Presidente del Consiglio nella sua vita privata, è inconcepibile che lo si denunci e lo si perseguiti, così come fa la "rossa" Ilda Boccassini, che è cattiva e ce l'ha con il santo Silvio.

Le "signore" delle Libertà, ragionando con la testa di Frankenstein Ghedini, dimenticano però una cosa importante: Ilda Boccassini è il magistrato che ha sventato un attentato ad una delle ville del miliardario porcaccione. Ma se ne guardano bene dal dirlo. Non sia mai che qualche volta il Regime si conceda una caduta nella verità e nel giusto. Altrimenti che fascismo sarebbe!

Comunque, a ragionar di pazzo, come fanno le badanti di corte, sembrerebbe lecito che il Presidente del Consiglio, nel suo privatissimo mondo, può permettersi tutto, perché per l'appunto è in casa sua e nessuno gli deve rompere le cosiddette, men che meno i giudici o i PM "cancri da estirpare".

Cioè: se Ballusconi avesse una eventuale colf thailandese che non fa fa il proprio dovere come richiesto, e provvedesse a punirla uccidendola, occultandone poi il cadavere in uno sgabuzzino… Beh? E' la sua privatissima vita: può farlo, e nessuno deve metterci becco!

La Santadeché se ne vanterebbe e ne andrebbe fiera. E' lei che è arrivata a dire: "le intercettazioni telefoniche sono una violazione gravissima della riservatezza personale; anche i mafiosi in galera hanno diritto alla loro privacy".[Pomeriggio5]

E' veramente un Governo di Fattoni, su questo hanno ragione a rivendicarselo.

Le 400 pagine di intercettazioni telefoniche tra le ragazze "bisognose" il premier e i suoi assistenti procacciatori di bernarde è come non esistessero, le elette berluscones nella sceneggiatura che interpretano, ministresse comprese, sono disposte a qualsiasi colpo bassissimo e penoso per farle passare come "false" o da "contestualizzare" e non da usare "in modo criminoso e terroristico come fanno Santoro e Travaglio".

Sono veramente senza vergogna.

In questa comica di cattivissimo gusto amaro nero, ci sono anche pennivendoli recitanti al bacio, come quell'Alfonso Signorini che ha tentato, intervistando Ruby, di far passare l'idea che quella ragazza al telefono e con il puttaniere raccontasse solo palle e, poveretto, il nonno ultrasettantenne ci casca e si fa infinocchiare da una minorenne che fa la troia.

Nell'intervista a Kalispera, la nipote di Mubarak e di Ramsete III, dichiarava: "mi sono inventata una realtà parallela fatta di bugie e esagerazioni, perché mi vergognavo di raccontare la mia vera vita fatta di botte, violenze, abbandoni, abusi… e mi presentavo come un'altra persona, ora basta, voglio dire la verità… e poi sposarmi…"




Beh, allora le Fattone PdL hanno ragione! Non è stata Ruby minorenne la "danneggiata" dai vecchi bavosi. E' il contrario: il Presidente del Consiglio che è "infinitamente buono, generoso, altruista, ingenuo… come la Caritas" è stato truffato da una baby gang.

Santo subito!

In una intervista ad una delle ragazze dei festini: "Silvio mi ha assicurato che la voce che si sente nelle intercettazioni non è la sua voce: è quella di un imitatore".

Adesso abbiamo capito veramente tutto.

Grazie davvero agli sceneggiatori di Merdaset, ai truccatori e fonici, ai suggeritori, agli assistenti di studio, parrucchieri, confessori e comparse tutte.

Grazie di cuore anche a Iva Zanicchi che ieri Insieme ad Apicella, sul palco dei comizi di pulcinella, ha cantato l'inno di Mameli.

Ma il grazie più grosso va a tutti i partecipanti che al Palasharp di Milano hanno ascoltato per la dodicesima volta lo stesso intervento elettorale del loro amato uccello di fuoco, virgole comprese, facendo finta di meravigliarsi ad ogni battuta ritrita e divertendosi come matti, ma proprio come veri pazzi!, per gli occhiolini che il duce nano dedicava loro.

Applausi, inno, sipario.


Lucio Galluzzi

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domenica 30 gennaio 2011

BERLUSSONINI: DIMETTITI!

PUNTO PER PUNTO DAL TUO ULTIMO MONOLOGO: PERCHÈ TE NE DEVI ANDARE



"Io, il mio Governo, il mio partito, la mia maggioranza, oltre ad aver vinto le elezioni politiche del 2008, abbiamo vinto anche le elezioni europee e poi quelle amministrative, abbiamo avuto una continua legittimazione popolare e continuiamo quindi a governare, con l'impegno di sempre forti del sostegno solido e chiaro degli italiani, che ancora oggi ci danno oltre il 45% nei sondaggi"

Ti devi dimettere perché il popolo italiano tutto, tranne i Berluscones che non sono riusciti ancora a disintossicarsi dall'oppio, non ti legittimano manco per niente. Non ti vogliono i cattolici: sette su dieci non ne possono più di te, non ti vogliono tutti i lavoratori, la quasi totalità delle donne che non sono "cosa tua". Ti ha scaricato anche il tuo maestro nero Licio Gelli, dopo che ti ha tenuto sette anni nella P2 [e ti conosce bene!], dice che "hai rovinato l'Italia", che sei incapace di governare e quello che stai facendo da sempre con le tue troie e la pornografia politica ha sporcato e continua a lordare l'onorabilità degli italiani e della Nazione. Non ti vuole più il Vaticano, e come potrebbe? Sei indifendibile. Ti mollano senza preavviso alleati, gente del "tuo" partito, le stesse puttane alle quali tanto tieni che di te hanno solo una considerazione: i soldi che sganci. Per il resto sei "un vecchio, pezzo di merda, stronzo, arrogante, brutto, col culo flaccido, pensa solo a salvare se stesso, ma con la storia di Ruby adesso gli faccio prendere una bella paura io…". Sei solo, blindato dentro il tuo bunker, tristemente e pateticamente simile nei comportamenti finali ad Hitler, Saddam Hussein, Ben Alì, Sali Berisha, Mubarak… Quando la folla inferocita arriverà sotto il tuo palazzo sparerai anche tu contro la gente, ammazzerai per finale disperazione, usando la pistolina come hanno fatto dal palazzo presidenziale a Tirana?

Te ne devi andare perché il Governo non è TUO, la maggioranza non è TUA, il partito non è TUO, ma della gente che li compongono, della base che guarda caso ti vuole talmente bene e ti stima da raccogliere firme a migliaia in Lombardia per cacciare la Beata Vergine Minetti dal posto che insozza alla Regione Lombardia. Voi siete talmente vigliacchi da dichiarare che chi organizza questa resistenza dal vostro interno non appartiene e mai è appartenuta al PDL [Formigoni]. Che schifo! Non diceva queste cose però il Suor Formicone quando le stesse persone le firme gliele raccoglievano per il suo "listino" di merda alle ultime amministrative.

"Non siamo noi ad aver tradito chi ci ha eletti. Noi continuiamo a portare avanti il programma di Governo che abbiamo concordato con gli italiani. Non siamo noi ad avere stracciato il contratto con il popolo che ci aveva conferito un mandato talmente ampio da poter considerare questa come una legislatura costituente. Non siamo noi ad aver sabotato il cammino delle riforme facendo ripiombare il Paese nei teatrini della vecchia politica, delle verifiche, dei voti di fiducia a ripetizione".



Ti devi dimettere perché è ora di finirla di raccontare queste palle, perché hai superato ogni limite di tollerabilità civile. Il Governo che hai instaurato, non è voluto dai tuoi elettori, ma da te, perché la legge elettorale attuale ve la siete fatta [il porcellum di Calderoli] per mettere sulle poltrone non chi viene scelto dalle urne, ma chi fa il vostro comodo. Difatti i ministeri e i sottosegretariati sono "occupati" da personaggi che nulla hanno a che spartire con il lavoro serio dell'amministrazione della Cosa Pubblica e dell'etica politica nazionale. Il contratto con gli italiani, sia il primo che il secondo, che tu hai presentato dall'Insetto Vespa, era ed è carta straccia. Quei cinque punti da asilo nido riservato a svantaggiati non solo sono ridicoli, populisti e anacronistici acchiappavoto, ma disattesi tutti: il milione di posti di lavoro, le riforme per la libertà, l'abbassamento delle tasse, l'aumento delle pensioni, la moralizzazione, gli aiuti alle famiglie… tutto disatteso e dimenticato in nome del puttanaio in cui hai trasformato l'Italia. Un'italia che vedi come una enorme vagina, e ti vuoi infilare dentro tutto, non solo con il pisello, perché il tuo problema principale psichiatrico è proprio questo: rientrarsene nell'utero della donna mamma, sindrome di Peter Pan infinita. Sei sulla via degli 80 anni e ancora non hai capito che hai raggiunto la maggiore età da tempo. Tra poco morirai pure, e neppure sei riuscito a prendere coscienza della biologia naturale fisica umana. Ma ricoverati e fatti curare da qualcuno bravo.

E poi: ma sei pazzo completo? Non siete voi ad avere sabotato le riforme, ad avere riaperto i teatrini della vecchia politica, delle verifiche e dei voti di fiducia a ripetizione: prima dici che il Governo sei tu e poi subito dopo il Governo sono i tuoi presunti oppositori? Quindi sarebbe Antonio di Pietro ad aver chiesto al Parlamento 30 voti di fiducia in questa legislatura per fare passare i vostri provvedimenti personalissimi? Sempre lui ha bloccato le Istituzioni in nome e per conto della figa giovane, festini, coca, Trumba Trumba…?

Esiste un farmaco, l'Aloperidolo, formulato sia in preparato orale che fiale intramuscolo a lento rilascio. Aiuta il "rientro" nelle sindromi bipolari, assunto con un buon anti extrapiramidale può fare miracoli in poco tempo: Silvio, usalo!

"Contro di noi si è coalizzata tutta la vecchia politica, che da sempre, da sempre!, si frappone al rinnovamento… anzi quelli che nella prima Repubblica erano nemici tra loro, responsabili della crisi economica e sociale, che sta attraversando l'Italia, adesso si sono coalizzati contro di noi. L'hanno fatto nella vana speranza di mandarci a casa"

Cioè fammi capire: Andreotti è coalizzato contro di te? lo era Cossiga? Lo è De Mita, Mastella, il card. Sepe e Bertone, Bossi? Tutte le mummie che ti sei tirato dentro compresa la Badessa Bondi e Ciqui Cicchitto Cappuccetto Azzurro P2 adesso sono tuoi nemici? E la crisi economica e sociale l'hanno voluta i tuoi detrattori? Non i tuoi amici banchieri truffatori? Neppure i possessori di capitale come te che investono in società Off Shore e hanno i soldi all'estero? Ah no è vero: li avete puniti tu e TremoRti con lo "scudo fiscale"; infatti vi stanno ancora ringraziando, loro e i grandi mafiosi. Boss che possono "spostare" assi economici nazionali con il narco traffico e i mega appalti edilizi delle grandi opere pubbliche? La tua portavoce Benita Petaccia Santadeché, tra un urlo, insulti, dito medio a ripetizione [è una gran signora!] ha anche detto che "la legge contro le intercettazioni è cosa giusta, perché anche i mafiosi hanno diritto alla privacy durante le loro telefonate…"



Ma poi chi negli anni '90 ti chiamava "mafioso, riciclatore dei soldi della criminalità organizzata, aiutato da Cosa Nostra nei suoi affari e a Milano 2", scrivendolo pure sul suo quotidiano a titoli giganteschi? E chi ha detto: "con Bossi non mi siederò più neppure ad un tavolo per una cena, non è una persona leale"?

E oggi? Siete amici, coalizzati, nello stesso TUO governo, che è più di Bossi che tuo, ti ricatta, ti fa fare quello che vuole lui… perché o righi dritto o ti fa cadere e tu vai sotto processo per tutte le schifezze di cui ti accusavano dalle colonne della "Padania".

"Prima erano nemici e ora sono amici coalizzati": siete proprio voi che lo fate, povera gente demente! Il capo padano bollito di testa, semorente te lo sei messo al Ministero che gli hai creato ad hoc e tu gli lecchi il culo adesso chiamandolo "l'unico alleato leale e responsabile", l'Umbertide dice le stesse cose di te. Fate schifo tutti e due. Ma tanto!

"I coalizzati contro Berlusconi sono aiutati dalle toghe rosse politicizzate, pronte ad intervenire ogni qual volta la situazione lo richieda. Ma noi andiamo avanti. Il Governo ha lavorato e ha prodotto: la riforma della Scuola Pubblica e dell'Università, la riqualificazione del sud, il piano per l'emergenza Napoli…"

Questo sarebbe il Grande Lavoro fatto dal tuo esecutivo? In realtà il tuo non Governo ha solo prodotto la controRiforma della Gelmini e basta. Nient'altro! Questo perché le Istituzioni delle quali vi siete appropriati sono impegnate a tempo pieno a difendere le tue puttanate e le porcate della tua vita privata. Non avete fatto nulla per la Cosa Pubblica perché la considerate "Cosa Vostra", poche balle!

"In 17 anni ne ho viste di tutti i colori. Hanno cercato con ogni mezzo di cancellarmi dalla politica e dalla storia"

E' la prima volta che sento che delle fighe con il pelo di tutte le sfumature hanno tutto questo potere. Berlussonini: basta poco per uscire dal delirio. Ci sono cliniche che curano le disfunzioni psichiatriche sessuali. Tu poi sei ricchissimo: vai all'estero a farti curare e non tornare.

"Ma mai, e sottolineo mai, i nostri avversari avevano raggiunto vette così vergognose di cinismo, di illiberalità, violando le norme più elementari del Diritto e usando l'arma dell'indagine giudiziaria illegittimamente a fini di lotta politica. Perché da troppo tempo una parte della Magistratura, persegue con ogni mezzo il sovvertimento della volontà popolare e per far questo non si ferma davanti a nulla. Quando un un paese democratico, e questo capita solo in Italia, si arriva a violare il domicilio del presidente del consiglio, la casa del presidente del consiglio, e considerare chiunque entri nella sua casa come possibile indiziato di reato, significa che il livello di guardia è stato superato. Quando le tue telefonate private, senza alcuna rilevanza penale, te le trovi pubblicate sui giornali, vuol dire che non siamo in un paese libero. Non è un paese libero quello dove una casta di privilegiati può compiere qualsiasi abuso senza doverne rendere conto ai cittadini. E' giunto il momento di ristabilire la giusta divisione ed equilibrio fra i poteri dello Stato. Vorrei sottolineare che 17 anni di persecuzione non hanno mai partorito neppure un topolino e io non mi sono mai sottratto ai giudici, non ho paura di presentarmi da loro…"

Bravo! 17 anni di "persecuzione" non hanno partorito neppure un topolino, ma delle zoccole da fogna grosse così, a decine e decine. Maitresses e troie, 12 chili e 412 grammi di coca nella macchina prestata dalla Beata Vergine Minetti alla Polanko che la presta a sua volta Ramirez Della Rosa, suo fidanzato. La Consigliera Lombarda tua igienista mentulare lo viene a sapere e tu e Lele Moric "avreste dovuto intervenire per risolvere il problema". Magari telefonando agli inquirenti dicendo che quella era farina marocchina appartenente a Gheddafi che la doveva passare a Putin che poi l'avrebbe data a Mubarak per fare una bella festa tra veri maschi a base di pane arabo. La polizia sentendo il presidente del consiglio che minaccia un incidente diplomatico internazionale si sarebbe cagata sotto, perché si sa tu, Silvio, sei furbissimo in queste cose. Soprattutto non sai che cacciare palle nel pieno delle proprie funzioni, presentadosi come "il presidente del consiglio" è un reato, aggravato perché sei un alto pubblico ufficiale che cogliona un altro pubblico ufficiale.

Tu sei il capo del governo, non sei cosa privata tua, ma una istituzione pubblica. lo dice la Costituzione sulla quale hai giurato fedeltà e rispetto ogni volta che sei stato incaricato di guidare l'esecutivo.

Hai tradito la Carta Suprema nostra. Spergiuro!

Non solo: tu stesso hai comunicato istituzionalmente e fatto riconoscere il tuo domicilio, casa tua!, come sede governativa, ergo: non è luogo privato, ma istituzione pubblica e come tale deve essere trasparente e gestita con decoro e onore. Ti pare decoro quello che ci fai lì dentro? E' onorevole ospitare persone legate a traffico internazionale di cocaina [la Polanko]. E' normale e non penalmente rilevante che il giorno dopo le perquisizioni avvenute alle tue troie tu le convochi ad Arcore alla presenza dei tuoi avvocati perché "lui ha letto le intercettazioni, e viene fuori che diciamo cose molto brutte di lui"? E' un reato grave questo! Si chiama "tentativo di inquinamento di prove". Un indagato che incontra testimoni collegati a lui, sentiti dai magistrati, non è una cosa molto normale. Giusto tu lo potevi fare, naturalmente insieme a Ghedini!

Non hai mai avuto paura di presentarti dai giudici: e in 17 anni e passa perché non ci sei mai andato?

Legittimo impedimento, scudo protettivo, Lodo Schifani, Lodo Ghedini, Lodo Alfano, Rettifica Costituzionale Alfano… da poco ne avete tirata fuori un'altra: l'abbassamento del raggiungimento della maggiore età. Di certo se la norma passa sarà retroattiva e così le minorenni che hanno frequentato casa tua o il tuo letto… erano il realtà maggiorenni e la metterai di nuovo nel culo ai magistrati, alla legalità e a tutta l'Italia che ti sta schifando.

Mills, corruzione dei giudici compiacenti, processo Mediatrade, Mangano l'eroe, Dell'Utri condannato per mafia, soldi a vagonate che non si sa da dove sono arrivati per il tuo inizio di magnate della Caritas d'Arcore, Nicola Cosentino, Verdini, P2, P3, Bertolaso che in cambio di appalti, secondo l'accusa che lo sta indagando, riceveva denaro e sesso, Di Girolamo ex senatore tuo dimessosi per voti che aveva comprato dalla Ndragheta, legato a Gennaro Mokbel, Scajola costretto alle dimissioni per la casa regalatagli al Colosseo, Brancher pure lui dimesso per vergogne di "tangente", Bossi condannato in via definitiva, Maroni con precedenti penali per resistenza a pubblico ufficiale, Alemanno, La Russa, Gasparri fascisti e sicuramente non trasparenti nel loro passato di attivismo politico e poi Dell'Utri mafioso, Cicchitto piduista, Bondi che picchiava la moglie era del PCI e adesso è Badessa Vergine… si potrebbe continuare per moltissimo. E meglio aggiungere solo alla fine la vergogna internazionale che stai facendo fare all'Italia a causa del tuo pisello malato che probabilmente hai in testa.

Sei un golpista, fascista, dittatoriale, puttaniere, malato, mitomane, sporco all'inverosimile, traditore della Costituzione, un vecchio porco, senza rispetto alcuno per le istituzioni democratiche…

E noi italiani non siamo il tuo postribolo privato.

Men che meno i magistrati che giustamente, seguendo le leggi di questa Repubblica nata dalla Resistenza, ti vogliono processare per i reati che hai commesso.

Se poi non li hai commessi, come tu da anni sostieni: allora che paura hai?

Volevi pure manifestare contro le "toghe rosse" il 13 febbraio, poi ti sei accorto che nello stesso giorno la vera Italia che sta con Santoro, Spinelli e Travaglio saranno davanti alla Procura di Milano per solidarietà al pool dei PM e hai annullato la tua buffonata.

Sei più morto di quanto si possa pensare.

DIMETTITI!


- il virgolettato è tratto dall'ultimo video messaggio del premier on line sul sito dei Circoli della Brambilla e dalle intercettazioni "Atti della Procura di Milano" -



Lucio Galluzzi

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