venerdì 10 dicembre 2010

IL POPOLO ITALIANO VADA ALLA MALORA

PAESE MORTO DI MORTI



Ma di che cosa vi lamentate?

Cosa state lì a protestare sgranando il rosario delle imprecazioni?

A che ci serve?

Servirà forse a voi, per tacitare un po' la coscienza, per il resto, a noi proprio non è utile.

Anzi, è irritante.

Una massa infinita di gente tappata in casa, con la porta blindata, gli antifurto attivati, a chiedere che le cose cambino.

Appunto solo a chiedere, ma dal comodo nido domestico.

Magari davanti ad un computer a fare la lotta solo ed esclusivamente su facebook, tra una foto del Che, che non guasta mai l'occhio e fa rivoluzionari, un link romantico da condividere tantissimo, spruzzati qua e là dai giochi on line che il social network propone.

Il virtuale rispecchia esattamente quella che è la conduzione della vita reale della stragrande maggioranza di questo popolo italiano, che tanto ricorda da vicino la rovina dell'impero romano e la distruzione della capitale non già ad opera dei Barbari, ma per la bassezza, pigrizia, immobilità e cecità degli antichi romani stessi.

Gli italiani non sono cambiati, non ci riescono.

Come allora usano "schiavi" per farsi lavorare i campi e servire in casa, stranieri come dame di compagnia, si crogiolano tra le piaghe da decubito perché non ce la fanno ad alzarsi dalle moderne ottomane.

E protestano, paroleggiano, si indignano, fanno grandi discorsi criticando tutto e tutti, si infervorano e si incazzano pure contro quelli che nelle strade e nelle piazze, sui tetti, nelle fabbriche, a lottare ci sono veramente.

Perché i pochi che lottano dovrebbero essere "più incisivi", prendere le pistole e i fucili, le bombe, costruire le barricate, farsi spaccare le teste e le ossa senza smettere, mentre loro, i tutti, dalle finestre si godono lo spettacolo, magari fanno anche il tifo, per l'una o l'altra fazione… ma poi iniziano Annozero, Ballarò, Che Tempo Che Fa, Vieni via Con me, la partita, il che minchia ne so… e spariscono.

Non ci sono manco più alle finestre.

Perché gli italiani sono un popolo di calmi e tranquilli signori masochisti, ma di quelli estremi, che si fanno fare di tutto, sopportano qualsiasi angheria e prepotenza, ci godono a farsi trattare come merde, perché tanto poi ci stanno i programmi "compagni" alla TV.



E anche lì fanno il tifo, insultano l'antipatico di turno, parteggiano per il loro beniamino, che adesso pare sia Vendola, ma sempre e solo da casa, davanti a quell'elettrodomestico che emette luci colorate.

Una marea di ciechisordimuti che si attivano a comando, automatiche parvenze d'umano, che hanno perso pure il valore dell'educazione e della forma, un'inciviltà da terrore: non sanno più salutare, chiedere per favore, scusarsi, domandare il permesso, rispettare anche solo minimamente l'altro e quello che è ancora più grave è che allevano i propri figli a loro immagine e somiglianza illudendoli d'essere geni e menti superiori ad ogni media.

A scuola, quando ricevi un genitore, non puoi più "permetterti" di dire: "suo figlio non va bene deve studiare di più", perché ti sentirai quasi sempre rispondere: "lei è la prima persona che lo dice, perché il mio bambino non ha mai avuto problemi, è lei che non lo capisce", oppure peggio: "strano! perché è sempre stato il più bravo di tutti!".

Prova a fare una nota su un diario di un alunno che in classe bestemmia e usa le peggio parolacce condite di botte ai compagni; ti ritroverai una bella pagina di risposta con relative contestazioni punto per punto nelle quali ti si dice, tra le righe, che sei tu, l'insegnante il bugiardo e il poco professionale perché credi alle frottole raccontate dagli altri. E se insisti, per il bene dell'alunno, rischi pure che all'uscita ti aspettino e ti spacchino la faccia o raccolgano le firme contro di te perché "incapace".

Che dire poi di quei genitori che devono per forza insegnarti come si insegna: "io al suo posto farei così", "perché non ha ancora affrontato quell'argomento?", "nell'altra classe sono più avanti di voi"…

Ma perché non andate affanculo e pensate ad organizzarvi per fare meglio i genitori?

Gli italiani sono così: pretendono tutto da pochi, e da loro stessi, la massa, nulla. Si esentano.

Non leggono un libro manco sotto tortura, al limite guardano le figure, e da lì capiscono se è allegro o meno. Poi basta così. Per bene che vada provano poi ad inzupparlo nel cappuccino o a montarlo a neve nello sbattitore orbitale della Krupps che fa tanto famiglia attiva.

Comprano "Il Fatto Quotidiano", se lo infilano sotto il braccio come una baguette, con la testata bene in vista, come facevano una volta gli "intellettuali organici immobili" con "Il Manifesto", perché fa moda e tendenza con l'abito indossato.

La situazione gravissima che l'Italia sta vivendo da ormai più di vent'anni non l'hanno voluta quei tizi che stanno al potere, sono gli italiani che se la sono scelta e riconfermata volta dopo volta.

Perché i puttanieri di Stato piacciono alle masse, così come le troie, i tangentisti, il ladri istituzionali, il giornalismo venduto e corrotto e tutto il codazzo di vergogne del calderone politico nazionale.

Italiani masochisti sempre di più, altrimenti non si potrebbe spiegare come mai un 74 enne brutto come un cadavere di cera, ridicolo e buffone possa piacere a così tanto pubblico femminile.

Italiani ai quali va bene tutto, ma proprio tutto, compresa la miseria, le leggi razziste e qualsiasi altra porcata li renda ridicoli agli occhi della Comunità Internazionale; non potrebbe essere diversamente in quanto nulla si è mosso dai tempi della Democrazia Cristiana. Anzi, la situazione è addirittura peggiorata.

E se il popolo italiano nella stragrande maggioranza è connivente con i rovinosi, coloro che si professano antagonisti del sistema e resistenti al fascismo dilagante ritrovandosi ad usare il web come strumento di vera e sana opposizione, usano quello spazio rendendo solitudine e collaborazione quasi nulla.

Nel miei due spazi su Facebook ho all'incirca 4600 persone che "seguono" un certo discorso che parrebbe comune: fornire materiali di riflessioni e informazione non addomesticate per contrastare la stasi e far crescere la rivolta.

4.600 persone sono un paese.

Eppure, specchio reale di quanto detto fino qui, solo poche decine, e il calcolo è per difetto, interagiscono, condividono, provano a dibattere, veicolano le informazioni e ne forniscono di nuove.

Il resto non si capisce bene se c'è, fa finta di esserci o si è aggregato perché esserci fa trendy, magari mettendo nella propria immagine del profilo un Che, una bella bandiera rossa o una stella a cinque punte, un pugno chiuso o un quadrato viola…

Deludente.

Quasi tutti questi 4.600 non commentano articoli, manco li guardano, tutto scivola in una disattenzione disarmante, che non solo ti fa incazzare, ma ti spinge sempre di più al desiderio concreto di variare contenuti e scopi di questi spazi trasformandoli in qualcos'altro: link musicale e belle immagini, paesaggi dal mondo e frasi famose, oppure solo e semplicemente postare link vuoti con foto nere, dove non si vede null'altro che il nero.

Ma non si accorgerebbero neppure di questo: l'esperimento è stato già fatto.

Le "figure" piacciono, quelle sì… metti un bel ritratto del Guevara e magari troverai con sorpresa che a 17 piace.

Consoliamoci dai.

Pasolini l'hanno ammazzato per farlo tacere e la sua lezione è servita nulla.

Carmelo Bene se ne è andato, meglio così no? Era un rompipalle e diceva cose scomode.

Mario Monicelli si è regalato un volo di 30 metri per andarsene da questo schifo dopo che aveva tentato a 95 anni di svegliare la gente invitandola alla rivoluzione contro guesto governo.

Almeno smettetela di citarlo e fare i contriti, commossi e colpiti.

Perché ve l'ha detto chiaro e tondo: "se vogliono cambiare lo facciano, si ribellino visto che non hanno mai osato la rivolta, altrimenti che vadano alla malora".

Appunto: che si vada alla malora.

Io per primo, ma pronto più che mai a scappare da questo Paese morto di morti.



Lucio Galluzzi

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