E' comico oltre ogni misura vedere tutti questi venditori ambulanti della politica smarchettare in ogni luogo.
Praticamente è come se tra poco dovessimo andare a votare.
Tutti che ci raccontano palle, perdono la faccia, si smontano le chiappe e le offrono per una ciotola di crocchette per cani.
Una volta, ai tempi della maledetta Democrazia Cristiana, si ricordavano di noi solo in due occasioni: il servizio militare e i turni elettorali; poi per il resto dell'anno ci dimenticavano.
Almeno potevano starcene tranquilli senza l'assillo dei carrieristi di sgabello per un bel po' di mesi.
Adesso è sempre un continuum compulso spettacolo basso con malinconici attori, quando va bene.
E non va quasi mai bene.
Dovremmo essere noi gli incazzati violenti, ad andare a prenderli di forza per toglierli dai predellini, consigli comunali e regionali, commissioni parlamentari, confindustrie e ministeri, anche i Vaticani, accompagnarli senza tante cortesie al confine e pretendere una legge immodificabile in eterno come quella che vietava ai Savoia di mettere piede in Italia.
Anche i Savoia sono da "scortare" fuori dalla Nazione.
L'Italia non è la residenza privata, occupata peraltro, da tutta questa massa di incolti cialtroni.
Non è mai stato un Paese così prostituito e stuprato continuamente da un manipolo di indegni.
Dovremmo davvero espatriarli, così come loro fanno con gli stranieri disperati in mare, non avere pietà, non essere mossi da alcun fottuto buonismo.
Si blinderebbero come hanno fatto per la manifestazione degli studenti contro la riforma dell'Università, farebbero cordone sanitario antisommossa intorno ai Palazzi dove stanno i catafalchi, isolerebbero Roma, sputando ancora una volta sulla Costituzione che garantisce il diritto a manifestare il proprio pensiero e la libera associazione e circolazione sul territorio.
Ma tanto noi siamo di più di loro, molti di più, una marea.
Tutto ciò avrebbe certo un costo alto, doloroso, di sangue: ma non avviene già tutti i giorni il pedaggio in manganellate, feriti, ricoveri per pestaggi, morti?
Concentrare le azioni in pochi giorni, sarebbe meglio un solo giorno, e tutti, nessuno escluso a riprenderci la vita che ci hanno rapinato.
Perché io voglio vivere in un altro Paese, voglio vivere in Italia e non in questa nazione che non riconosco più come mia Patria.
Rivoglio tutte le cose che mi hanno portato via.
Compresi i sorrisi.
A niente serve che Bersani ieri a piazza san Giovanni abbia per l'ennesima volta sermoneggiato la predica pretesca che somministra alla sua base, chiedendo le dimmissioni del Premier, lo fanno da anni questi del PD, o di che cavolo sono… non lo si capisce più; i risultati si sono visti, sono sotto gli occhi di tutti. Niente è cambiato perché i dirigenti "Democratici" così hanno voluto e vogliono.
Perché hanno mai concretamente usato nessun atto di forza politica seria e coraggiosa per mandare a quel paese i fascisti chi governano.
Insieme alle mummie "padroni" del PD viaggiano di pari passo elementi come il pluridivorziato cattolico integralista Casini, Rutelli che ha già provato tutti i partiti possibili, ci manca solo che ora fondi l'Esercito della Salvezza, e quei coglioni infiniti dei Finiani, tanto fumo nero e niente arrosti, parole e parole e poi pantaloni calati e culo in aria.
Propongono il Berlusconi Bis.
Ma non lo volevate mandare a casa?
Chiedono un Esecutivo di Armistizio.
Ma che cazzo dite?
Ora si denunciano l'uno con l'altro, a tre giorni dal voto di fiducia al puttaniere è tutto un groviglio di vipere velenose, venduti, mercanti, puttani e patetiche comparse che a confronto l'ex giudice mostro Marra diventa pure gradevole d'aspetto.
Fanno i conti, come se l'Italia fosse la loro esclusiva privatissima partita a dadi, naturalmente giocata in bisca clandestina massonica segreta.
Nessuno di quelli che ora si stanno stracciando le vesti ha mai solo provato a protestare e denunciare forte l'assegnazione di Ministeri a fascisti, razzisti, secessionisti e "padani celtici" che si puliscono il culo con il tricolore.
Mai una vera denuncia, una presa di posizione forte, neppure dal Capo dello Stato, contro questa delinquenza politica.
E oggi fanno come nelle peggiori bettole per ubriaconi falliti: fascisti che improvvisamente fanno finta di diventare partigiani, contenitori d'odio, egoismo e violenza, a forma di umani, che si mascherano da elargitori d'amore assoluto, pirla totali vestiti da Treccani a memoria che mai hanno provato a leggere un libro serio, soprattutto fannulloni, ma quelli veri, che non avendo altro da fare, perché non lavorano, e sono pagati tanto oro quanto pesano, passano il tempo ad insultare i cittadini italiani e ad inventarsi qualsiasi mezzo per mortificare chi lavora veramente.
A casa Berlusconi sì, ma a casa anche tu Bersani insieme al concentrato rovinoso d'antipatia D'alema, alla sostanza blob Fassino, al falso missionario Veltroni, via pure Rosi Bindi, che vada a pregare a casa sua insieme al democristiano Letta, se ne torni alle sue faccende la Finocchiaro e con voi tutti i rinoceronti immobilizzati del/nel PD che hanno fatto della sinistra italiana un brodo che vi sputerebbero in faccia anche i malati terminali.
Che siano cacciati i Bonnani e gli Angeletti e tutti i venduti con loro, Marchionne si arruoli in Serbia portandosi dietro il Casini Caltagirone e pure Rutelli, la Binetti e quelle altre gran signore e signorine che stanno ai ministeri meritevoli per misure poppe, fianchi e culo.
Scio' Alemanno, tutti i legaioli e i forzanuovisti.
Via tutti, perché non ci serve un Berlusconi Bis, il dio vostro ce ne scampi e ce ne liberi, ma men che meno sarebbe utile un Bersani Sleep Man Walking, un Cristian Mafia Superstar o un Fini Bocchin Anal Suite.
Rifondare la politica.
Daccapo.
Mi tengo solo Di Pietro, almeno lui non è un morto.
Con la FIOM in piazza, tutta, gli studenti e gli incazzati… e poi vedremo se la Gelmini avrà il tempo di chiederci: "Ma che cosa ci fa questa gente per strada?"
E per dirla alla Ciprì e Maresco: "Signori e signore, mi avete tutti cacato la minchia!"
Viva la Rivoluzione, la Resistenza.
Viva l'Italia nostra.
Lucio Galluzzi
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