- Lettera aperta a Piero Marrazzo -
Ma a voi questo clima di “spie”, delatori in erba, pedinatori/diffamatori, anonimi telefonisti, dossieratori, pennivendoli seriali, animaletti più o meno parlanti da porca a porca non vi fa venire in mente nulla?
La memoria del dolore, non solo fisico, è vero la si perde facilmente per autodifesa meccanica. Ma quella storica no.
E’ vero anche che dai libri di scuola hanno fatto scomparire interi periodi sociali che non erano graditi ai vari ministri della pubblica distruzione. Ne spariranno ancora, nella dissolvenza continua della scuola pubblica.
Prima o poi arriverà qualche invasato che metterà all’indice i Villari perché “comunisti” e li sostituirà con Peter Kolosimo; per adesso ancora qualcosa si può recuperare.
Quando regnava il Mussy, quello dal culo basso che non sapeva ballare, in Italia erano presenti nelle piazze delle città virili le simpatiche cassette per la posta anonima ai gerarchi.
Chiunque poteva imbucare una “informativa” vergata anche con olio di ricino e denunciare il vicino di casa che gli stava sulle palle, il panettiere perché non aveva i figli balilla, la maestra con un fidanzato di dubbia moralità politica, una figlia di NN nascosta nel granaio…
Tutto veniva preso in considerazione. Tenuto in debito conto e gli arditi partivano anche senza comando a purgare ogni devianza.
Gli oppositori poi e i “froci” mandati al confino, dove di certo “non stavano male” [come sa bene il B. che Lui/Esso/Loro la Storia vera la sa, noi no, noi comunisti tutti non la possiamo conoscere! E zitti!]
Poi il Mussy strinse quella stravagante amicizia con Adolfo. Far fuori gli indesiderati allora divenne cosa sistematica, programmata, scientifica.
Sicuramente questa ultima cosa la potremo ancora dire per poco tempo, perché di questo passo, nelle scuole della Repubblica Privata Italiana Storia, sui sussidiari la Storia sarà sostituita presto dal Revisionismo.
Ma le cassette della delazione del Mussy suddetto non vi ricordano questo odierno periodo?
Non sono più contenitori appesi ai muri.
Si chiamano intercettazioni, grandi fratelli, dvd, riversamenti, rvm, redazioni del padrone, agenzie Corona o Photo Masi, Vespe, Voci Bianche, Betulle, monarchici liberi… ma raggiungono lo stesso scopo, più dirompente, e in tempi brevissimi, facendo anche tanti denari.
E’ stato così per la foto a Sircana che in macchina avvicinava un travestito, Boffo per il quale non s’è capito poi molto [una velina anonima, una condanna per molestie, un che cavolo ne so… ma sempre “roba” sessuale], Lapo Elkann in coma con gli avvoltoi a ruotargli sopra per spolpare carni, squallore dopo miseria, Coco il calciatore, altri e altri ancora… dei quali si sa e forse molti sui quali le arpie tacciono perché hanno avuto da mangiare.
Così, con copione ritritato, la vita privatissima altrui, quindi anche la nostra, può essere urlata in prima pagina e riempire ogni contenitore televisivo senza alcun freno. Una volta i giornali dei padroni in prima pagina ci sbattevano il mostro adesso si interessano al tuo intimo privatissimo, in ogni sfumatura.
Le abitudini sessuali, le posizioni, i centimetri, le mutande, quello che dici nell’atto, se lo dai solamente o lo prendi anche… diventato “copertine”. Ma nella follia pruriginosa di questi fascisti della informazione di regime c’è una regola: è importante, per sputtanarti, che la persona con cui scopi sia “deviante”, non importa quanto, basta anche poco. Se è una “vera” donna non fa scoop, quello non ti rovina, anzi, ti eleva ad esempio della virile patriottica continuità del Mussy.
Ma se i tuoi incontri hanno anche solo un minimo sentore di “trasgressione”, se ti avvicini oltre il previsto [previsto dal codice deontologico e politico dei pennivendoli] a creature non normalizzate, ecclesiasticamente condannate, reiette ai democristi [che esistono ancora! cazzo se esistono!], non gradite ai “macho” sistemici… allora puoi aspettarti di tutto contro e di più.
Devi mettere in conto che il tuo sesso non è più cosa tua, ma è cosa loro, non puoi liberarlo, esprimerlo e gestirtelo, dichiararlo e viverlo, perché quello che di tuo è più segreto ed intimo ora, in questo Sistema sfasciato e fasciato, è diventato arma di distruzione totale in mano ai venduti dell’informazione e della politica spettacolo.
Sarai su YouTube a tua insaputa, ti multiplizzeranno agli infrarossi, ti proporranno nelle spazzature TV del mattino e ti mostreranno alle casalinghe della penisola, esposto alla gogna mediatica e le parole, quelle parole, che hai provato a tirare fuori dal tuo insight rimbalzeranno nei salotti, saranno oggetto di cena e bistecche al sangue. Cercheranno come cani da fiuto di merda coloro che hanno [o non hanno, non ha importanza] giaciuto con te, sarà stillicidio infinito fino ad ottenere fine il disegno prefissato: la tua distruzione completa.
Non ci sarà umanità, perché questa umanità sta finendo, e in una puntata di una Porca a Porca speciale costruiranno il plastico del tuo pene con tutte le rientranze dove eventualmente poteva essere inserito, le stanze di neovagine, i muri abbattuti dalle violazioni della privacy, ci saranno i commandos che oscurati [ci manca solo la luce!] racconteranno pure l’odore dello sperma che loro di certo hanno sentito e non ci sarà meraviglia se lo hanno raccolto e lo produrranno come prova dell’esecuzione finale, poco importa se poi è il loro: tanto c’è il plastico in studio che convincerà tutti della vera verità dell’insetto di turno.
E poi il condannato per atto “contro natura” sarà solo. Abbandonato da tutti. A scappare, nascondersi, chiedere scusa, lacerato, venduto, ristampato a puntate sotto le lenti di un Meluzzi che lo affida alla Madonna, un Crepet che gli fa la maglia [triplo Cachemere], un immancabile criminologo Bruno che bofonchierà l’incomprensibile, la Mussy nipotina che “meglio fasci che froci” e figuriamoci trans!; ci mancano padre Amorth, il figlio naturale di Evilenko e Luca che prima era gay… ma li troveranno tutti, niente paura.
Show must go on.
E’ stato terribile sentire la trans interessata [o meno] al caso ultimo, dire alle telecamere: “veniva solo per avere delle carezze, per essere coccolato, si parlava, era gentile e voleva affetto”.
-remember me, but don't forget my feet -
A proposito: Alfonso Signorini che sesso vive?
Lui così attento agli inguini altrui, così servilmente affermato, che apertissimamente “sputtana” tutti senza paura e cerca ad ogni costo la verità ci dica: come fa sesso, con chi, a che ora, quante volte… e tutto il resto.
Perché in questa Repubblica da buco del culo queste sono le cose che interessano, non che stiamo tutti morendo di fame, disoccupazione, fascismi, galere…
Lucio Galluzzi
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