domenica 25 ottobre 2009

QUELLA MARCEGAGLIA Lì HA ROTTO LE PALLE!


EMMA TUTTOLOGA LE-SA-TUTTE [le preposizioni no!]

Ci hanno ormai, ahimè, abituati ai tuttologi sparati in ogni dove. Li trovi in ogni pensabile, o meno, luogo di spettacolo: politico, gastronomico, canterino, talentuoso, calcistico, commerciale…

Dallo psicologo, forse terapeuta, vestito da prete, con annessa croce tao di legno e capigliatura alla Pampanini, che dispensa saggezza cristiana su ogni dolore e naufraga anche sull’isola dei famosi a fare terapia di gruppo e preghiera, al critico d’arte, che inneggiando alla santità del Papa e all’infallibilità della Santa Madre Romana Chiesta Ortodossa, urla, strepita, insulta, picchia, predica il sesso e l’amore normale, pensando ai letti altrui e mai ai suoi così tanto conosciuti, che saranno di certo a baldRacchino.


Poi ci sta la politica prezzemolo di ogni minestrone, sempre ovunque a mostrare quanto sia impegnata nel suo ruolo parlamentare contro i froci, per la crociata liberatoria della bianca fratellanza che lei sola è la più giusta di tutte e tutti: la invitano a discutere di anoressia e bambini morti, architettura romanica e cartomanti, radici popolari e astrominchiate… e lei veramente partecipa a tutto con impegno devozionale.

L’altro giorno cercava pure di telefonare a Barbara D’Urso dalla Camera dei Deputati durante una votazione, perché c’era da discutere su non ricordo quale stronzata. La linea cadeva in continuazione, la seduta alla quale la signora partecipava era quella sui precari. E tra un “evvaiiii”, forse era stato approvato quello che lei desiderava, e un “mi sentite”… non è riuscita a essere “presente” in trasmissione.

Ma, se un deputato è in Parlamento e sta “lavorando” nella sua funzione per la quale viene pagato lautamente [da noi], è normale/legale che cerchi pure contemporaneamente di beccarsi il cachet TV che Mediaset/RAI le passano quando interviene nei vari siparietti?

Sì dirà: ma alle trasmissioni ci partecipano gratis!

Sì è proprio vero: anche Hansel e Gretel si sposano con la nonna del lupo!



E’ tutta una discesa e caduta di Stile [Stile? Cfr: I maglioni di Crepet]: i tuttologi ormai pontificano senza remora alcuna.

Non si preoccupano neppure di quello che dicono, è logorrea mnemonica. Pigiano il “play” e partono senza più fermarsi.

Lontanissimi dal reale, caricature anche di sé stessi: c’è il Mughini che se la tira da intellettuale organico della fifa [quale?], nega d’essere stato di sinistra, aborro, giammai, io Lotta Continua? Ma no! Su se non sai la mia storia-che-ho-scritto-16-libri prima studia e poi mi intervisti!

Vomitano qualsiasi cosa passi loro per la testa, senza rendersi conto dell’anacronismo e di quanto diventino non sono antipatici ma brutti, veramente mostri.

Si è sentito e si sentirà di tutto: “meglio fascisti che froci, ne vado fiera d’essere fascista, guarda questa si veste da donna e vuole pure parlare [e già perché possono solo parlare quelle vestite da uomo come lei], mi chiedo se alla terza elementare gli abbiano insegnato l’educazione, razza di villanzoni, 91 punti, state zitti! Teste di cazzo, 91 punti! Teste di cazzo, mamma mia. E non parlare male dei preti, ateo bastardo, ateo fasullo, tu sei una merda secca, ignorante, capra, il cazzo gli piace! Cogne, Perugia, Garlasco… la TV è fatta di pubblicità quindi… “

Eh sì, bla bla bla su tutto per tutto in ogni dove, per sempre.

Ma se i tuttologi “normali” non istituzionali, cioè gli interstizi riempi tutto televisivi, fanno ridere con i loro siparietti malinconici gratta soldini, meno fa divertire altro genere di prezzemolo in ogni minestra. Perché altri tuttologi decidono per noi nel Palazzi.


Ed è il caso di certa Signora Marcegaglia Emma, mitraglietta di parole e convinzioni personali molto posate, soprattutto sempre ferme e lineari.

Comincia a parlare davanti ai microfoni dei giornalisti in interviste su tutto il possibile conosciuto della finanza-politica-spesa-lavoro-occupazione-partiti-elezioni-soldi veri [solo per loro industriali], ad libitum... Potresti anche chiederle dell’irruzione dell’antimateria nello 0.5% della sostanza percepita dai sensi umani che lei partirebbe, peggio di Gasparri, a recitarti tutto quello che può in merito. Le-sa-tutte. Ma tutte eh! Si nota sempre, alla fine delle interviste che le stesse non finiscono, in quei pochi secondi di sospensione, prima di ritornare in studio dai mezzibusti vari, lei senza più audio continua a parlare, manco respira, è un altro soggetto in possesso del Verbo.

Ultimamente nel nostro Paese in diversi hanno ottenuto l’Effusione dello Spirito direttamente dal Padreterno, solo che questi non possiedono il potere della xenoglossia, altrimenti sarebbe una liberazione vera non poterli più capire. Dio perché non esisti veramente?

E invece, noi dannati umani dobbiamo sorbirceli in ogni salsa-contenitore mediatico, subirli più e più volte al giorno senza possibilità alcuna di replica e contraddittorio, manco li si può mandare a quel paese una volta per tutte, perché Loro non sono terreni, non si occupano di varia umanità. Stanno nel settimo empireo per nulla interessati agli sfaceli che hanno creato e creano.

Così la Emma è bella come una velina, le disse tempo fa l’altro Divino Unto ed Eletto, EssaLei fece finta di risentirsi per la battuta, ma era solo una finta, in realtà gongolava, perché è veramente bella; di più: nei suoi abiti così ricercati, mai come quelli della Moratti, comunque fa la sua santa e beata figura. E ci tranquillizza questa giovane Madonna, ci rassicura su tutto, e noi dobbiamo crederle perché la televisione non racconta balle. Se la TV lo dice allora è vero!

class="MsoNormal">Tutti noi preoccupati tempo fa per la crisi economica-recessione mondiale, banche-confindustria-governatori vari non se ne erano accorti prima [come no!] e le famiglie italiane cominciano a mangiare meno, a comprare negli hard discount, smettere di acquistare abbigliamento, vietarsi il ristorante una volta la settimana, anche la pizza, qualcuno si da anche fuoco, si impicca, stermina la famiglia a martellate perché perde il lavoro, minuti risparmi sui conti correnti bruciati in pochi mesi, liquidazioni di pensionati mangiati dai vari Parmalat e banchieri internazionali [con i nostri istituti di credito compiacenti che sapevano e non dicevano], operai in pericolo sui tetti delle fabbriche per giorni e notti a difendere l’unica cosa che garantisce un minimo i dignità: il lavoro…

E la Santa Emma che fa?

Ce la conta su tutto, scontandocela.

Prima c’è la crisi che la preoccupa, poi ne siamo usciti, adesso non ne è più tanto sicura perché il suo amico Draghi lo ha detto e lei ha capito che doveva fare cassa di risonanza, anzi: deve fare ancora cassa. Ne farà.

Adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo, sproloquiava, abbiamo dei segnali che anche se timidi ci fanno ben sperare, noi abbiamo il polso della situazione… Ma gli italiani, e meno male, non si fidano più, e tra un Cavaliere senza cavallo [del pantalone!] che invitava a spendere e spandere per risalire la china [di chi?], un ministro delle Finanze che era straconvinto della ripresa, i commercianti che si predisponevano ad incassare nuovamente… le famiglie hanno comprato e comprano sempre di meno!

Anche perché, a dirla in parole semplici: i soldi dove cazzo li possono prendere?

E’ vero, la Marcegaglia ha urlato “VITTORIA” quando ha saputo che l’accordo per il metalmeccanici è stato firmato. Ma la Emma ha dimenticato la differenza tra una preposizione e un’altra. In italiano “per i metalmeccanici e con i metalmeccanici” sono due cose diverse.

A parte che gli operai in causa saranno sicuramente felicissimi di poter spendere ben 28 € lorde al mese in più. Ti cambia la depressione. Te la porta via. Ti viene più voglia di vivere! [che vergogna!].

Ma la Marcegaglia per cosa ha gridato “VITTORIA”… chiamava la sua colf o non si è veramente resa conto che l’accordo è stato firmato da CISL e UIL e NON dalla FIOM, cioè: i metalmeccanici non hanno firmato!

E la nostra prode e coraggiosa tuttologa della industria finanziaria nazionale [e non solo nazionale] sa che la CGIL si è [è stata] estromessa dai tavoli di contrattazione nazionali? Per cosa sarà stata così contenta? Perché finalmente i sindacati altri, che non rappresentano i metalmeccanici si sono adeguati al diktat dei padroni?

Si può ancora scrivere la parola “padroni”? E’ ammessa? Sappiamo ancora identificarli?

O in mezzo a questo sterminio delle parole è tutto così confuso che padrone magari adesso significa benefattore o compagno di sventura?

Chissà cosa mangia la Marcegaglia, quanta benzina mette nella sua auto ogni settimana, se è passata al GPL per risparmiare, se compra al LIDL, se ricicla le scarpe degli anni precedenti, se invece di comprare i quadernoni Pigna ai figli preferisce i pacchi da dieci [anonimi] dei discount?


Ma la Emma ogni tanto guarda fuori dalle sue finestre? Esce per strada, sa che cosa è la Caritas?

Ma no, dai! In realtà gli italiani stanno bene così, che gli fotte agli industriali se da giugno ci sono dati che rivelano di nuove utenze alle mense dei poveri fatte di operai senza più salario e ammortizzatori sociali? Se alla san Vincenzo ogni settimana ci vanno anche famiglie di ex impiegati del ceto medio a cercare indumenti? Se i pensionati rubano sempre di più alimenti nei supermercati?

Si continuerà così perché Loro sono sicuri che il baratro sta finendo; anzi no, ci siamo ancora sul precipizio, chiuderanno un milione di piccole aziende, ma forse ce la faremo, chissà, perché tutti, ma proprio tutti [Sacconi docet] hanno la solidarietà concreta dello Stato, economica, nessuno sarà lasciato solo, anzi li faranno lavorare, quei pochi che lavoreranno ancora, fino a 80 anni, così si risparmieranno pure la pensione, perché che bello sarà morire lavorando, finire la propria esistenza immolandosi per la Patria, schiacciati da un ponteggio che crolla, presi e impastati da un trituratore di immondizie, scaraventati giù da una gru, finiti da dosi eccessive di farmaci, consumati dal fuoco come i Bonzi contro la guerra in Viet Nam… perché siamo in guerra.


E Loro staranno come sempre a guardare dalle finestre dei palazzi signorili, con i binocoli, come nella scena finale del Salò di Pasolini, pontificando, spartendoci fette di torte di merda, offrendoci bocconi di polenta ripieni di spilli nelle ciotole per cani, noi tenuti al guizaglio per i piaceri di lor Signori, sempre più a novanta, in greggi, senza più pecore nere, guai!, e da lontano ci arriveranno le amplificazioni del discorso ultimo alle masse delle Emme così umane.

“Il posto fisso? Sarebbe tornare indietro, ormai non è più concepibile, il posto fisso è un argomento superato.” [Emma Marcegaglia, 21 ottobre 2009]


“Perché quella Marcegaglia lì ha rotto le palle” [un operaio al 1° maggio 2008, Torino, durante intervento del Sindaco Chiamparino]



Lucio Galluzzi

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