domenica 18 ottobre 2009

L'IMMORTALE

Il governo del Faraone

E’ cosa buona e giusta, ma davvero credetegli, che laddove non ci sono vie di comunicazione ordinarie [leggasi: strade] e i paesi vengono spazzati via insieme alle anime che li abitano da fiumi di 10 metri di fango, proprio lì dove cosa nostra e loro ha disboscato colline, bruciato vegetazione sui pendii, reso un pericolo capitale una semplice pioggia; è veramente stragiusto e buonissimo che i soldi per la messa in sicurezza di quelle zone siano spariti e che una “retina” in metallo sottile, una maglietta, facesse finta, solo quella!, di trattenere le frane.

Infatti le ha proprio trattenute.

E che si paghi più a valle il pizzo per avere l’acqua nei campi o in casa a ore alterne in giorni precisi e non garantiti… che la Salerno - Reggio Calabria sia lo schifo che è sempre stata, con cantieri perenni, deviazioni, strozzamenti, morti e morti ancora nei viaggi d’estate per ritornare per un po’ a rivedere le radici proprie… E si potrebbe ancora dire di più, ma a che serve?

Tanto è cosa santa, beatamente benedetta da dio, sacra che, per l’appunto, proprio lì abbiano deciso, ma solo a parole s’intende!, di costruire finalmente il Ponte sullo Stretto.

Eh sì perché davvero i calabresi e i siciliani da una vita lo desiderano e lo invocano, è un’opera di vitale importanza, paesaggisticamente valida, stupendamente realizzabile: che bello! Finalmente non si traghetterà più, i marittimi di Villa San Giovanni, Messina, i cantieri, Trenitalia… lasceranno a casa un bel numero di lavoratori in una zona dove il lavoro te lo tirano dietro, tante sono le offerte.

E beh? Ci sarà nuova disoccupazione? Nessun problema! Daranno gli ammortizzatori sociali a vita, proprio vero!, crediamogli!, e poi, cribbio saran pur capaci quei disoccupati a cercarsi un lavoro o staranno tutto il giorno a ciondolare per strade e bar e a fare i fannulloni?

Eh no! Fino ad un certo punto gli aiuti statali van bene, ma dopo non più: aiutati che il ciel ti aiuta! Il mattino ha l’oro in bocca. Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Chi non risica non rosica e come lui s’è fatto da solo [ma di cosa si sarà fatto?] allora se ce l’ha fatta lui, perché quelli non possono darsi da fare e protestano?

E’ un’opera che ci serve questo ponte! Non la realizzeranno mai [esiste il piano attuativo?], però cazzo come ci serve!

Cribbio!

Ai poveri non bisogna dare il pesce [forse perché da tempo stanno già a 90] ma la canna [si sentono meno i morsi della fame], ah no, era canna da pesca, è vero, loro non vanno giù di canna: Tarantino docet!

E tutti noi si spera, ma proprio tutti! [lo dicono anche i sondaggi!] in un altro progetto gigantesco: - perché certi piccoletti soffrono di una patologia [onestamente sarebbero di più, le patologie] ben nota: delirio d’onnipotenza- una piramide più alta di quella di Cheope a Cologno Monzese! Lì in mezzo agli studi televisivi. Così enorme da fottersi il cielo e tutte le code di Orione. Ma magnifica! Imperitura a testimonianza dell’impero che questa Repubblica, non più democratica e nemmeno basata sul lavoro, sta attraversando.

E già, ci vuole!

Perché ormai il mausoleo privato fatto costruire da Lui per se stesso e i suoi fidati [Previti, Letta, Confalonieri…] su modello di quello di Tutankamon, posto al di sotto delle sue proprietà in Arcore [cfr: Enrico Deaglio, Quando c’era Berlusconi, Ed. il Diario 2006], non basta più.

Tanto è aumentata la Sua figura, l’accomodamento nell’urbano mondiale: tutti se ne devono occupare, chiunque è obbligato a parlare di Lui, nessuno lo può criticare, ostacolare legittimamente, ignorarlo.

E’ enorme l’imbarazzo spaziale che provoca, occupa anche l’etere, quasi tutto, ma non diteglielo altrimenti dalla fase maniacale che sempre lo possiede cade in quella più sciagurata depressa, e sono Casini!

Una nuova valle dei Re, allora, tanto bastano pochi giorni, Lui fa spostare tutto e tutti e ricostruisce accanto, è magico più della Roma, esperto che David Copperfield gli fa un baffo, e POF come d’incanto l’Egitto dei Faraoni sarà tra noi. Sfingi con il viso della Brambilla e il corpo della Carfagna, novelli, ma più grandi, Anubi con le sembianze di Capezzone e gli influssi del Ghedini Niccolò, Buoi Api con le corna di chi sa chi, la possanza di Brunetta e il potere del Maroni…

E via così tra cammelli, elefanti, schiere di schiavi, Vespe, presentatrici e cantanti, serpenti e trabocchetti, sempre più in alto, tra trapezi, angeli equilibristi a volare, donne e uomini cannone, esseri proiettili a far da comete, madonnine Veltri e Giordano che parlano direttamente con Lui, il Domineiddio, Padreterno, sololuieterno, ad intercedere per un nuovo ballerino di Amici sbattuto fuori dalla Celentano e una ragazza di Tropea che vuole fare la beata senatrice, ma non ha l’età.

Venghino Siòri, venghinooo!

Però alla fine, ragionando e fermando l’attenzione sulle parole: e Lui è Sempiterno, quella piramide non la userà mai!

O cribbio!


Lucio Galluzzi

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