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domenica 24 aprile 2011

L'ITALIA E' LA NIPOTE DI MUBARAK ED E' FONDATA SULLA SOCIETA' DELLO SPETTACOLO


LA DISTRAZIONE DI MASSA E' ESERCITATA DAI MORTI

E' domenica di Pasqua oggi.

I morti normali non risorgono.

In una bara Vittorio aspetta il suo funerale, oggi pomeriggio.

Dopo l'indignazione per il suo rapimento e assassinio, come al solito, è sceso il silenzio.

Non fa più notizia quel morto.

Altri cadaveri vengono alla luce.

In una pineta una donna ritrovata trafitta da una quarantina di coltellate.

La gola squarciata, una siringa infilata in quell'apertura, tra il collo e il torace.

Ha una svastica incisa sulle carni.

Assomigliava ad una ragazza ammazzata poco tempo fa sempre nello stesso posto.

Si tratterebbe di un serial killer con ritualistica complessa e mosso da ira pesante.

Le telecamere del TG4 vanno sul posto, la "giornalista" è molto interessata al sangue.



Si chiede perché ci sia solo una pozza rossa sul luogo del ritrovamento e non invece molto più liquido ematico.

Inquadrano quella pozza rosso cupa tra l'erba secca, si vede già bene, ma alla troupe non basta.

Indugiano e stringono il campo.

Ora è a tutto schermo quella cosa terribile. L'inquadratura dura trenta secondi.

L'ultimo sangue della vittima.

La sua anima mollata lì e non cancellata da alcuna piètas, perché lo spettacolo abbisogna di quelle morti.

E poi le illazioni.

Inviate che si improvvisano antropologhe forensi, Lamberto Sposini uno psichiatra del crimine rituale, la moglie di Rutelli tra un richiamo al rispetto della vittima e deduzioni macabre che le dovrebbero far guadagnare il premio "a cena da Lecter", il suo compagno di sventura, sempre accanto a lei per contratto, Don Meluzzi, ex psicanalista pregante dell'Isola dei Famosi, illumina con citazioni dal catechismo macabro condite da mistica hard discount.

Picozzi non è d'accordo, Mara Venier rediviva dopo aver fatto ballare le prorompenti tette saltellando festosa per l'allegria pasquale, cambia registro e tono di voce, fa l'addolorata in mestizia: "se la precedente vittima aveva una vita ambigua e doppia, questa ragazza invece, e dobbiamo sottolinearlo, ripeto: dobbiamo sottolinearlo, conduceva un'esistenza irreprensibile".

Ma il clone di "Chi l'ha visto?", voluto da Mediaset, scopre che quella martoriata irreprensibile aveva una sim telefonica segreta, nascosta in casa, e "chissà per cosa la adoperava!".

Palleggiamenti necrofili rilanciati da uno studio all'altro: dall'Arena di Giletti, al talk scem di Brachino la domenica pomeriggio, dall'Italia e Pomeriggio sul Due all'inguardabile Porca a Porca, giù sempre più in basso fino a Mattino Cinque dove pure Olindo Sallusti si veste da profiler.

Onnipresente il generale ex capitano dei RIS Luciano Garofano, che va dappertutto: ha un contratto televisivo aperto, polivalente, super partes che gli consente di essere sia alla Rai che a Madiaset.

Pure i cani molecolari sono invitati per dire la loro.

Io ho pensato seriamente: se ritrovassero me, buttato in un rigagnolo delle campagne marchigiane, cadavere, ammazzato da uno dei tanti pazzi che girano, la mia memoria sarebbe stuprata da tutti questi sciacalli?

Verrebbero a casa mia a rovistare nei cassetti, spierebbero nel mio pc, chiederebbero di me a questi odiosissimi vicini che ho?

Mi sezionerebbero pezzo a pezzo lentamente buttandomi in pasto agli onanisti spettatori feticisti dei feretri e pure Sgarbi si spremerebbe le carotidi per dire la sua?

Certamente sì, pure se io non voglio.

Preferirei di certo crepare in zone con sciacalli veri, quelli che non lasciano più traccia del corpo, animali sì, ma di certo più rispettabili nel loro ruolo biologico di quelli finti con cravatta e foulard d'Hermes.

Sparire completamente, almeno ti danno per "allontanato volontario" e i pirla non si beccano i gettoni di presenza lucrando sui dolori veri.

Non c'è autorità che li blocchi e metta fine a certe trasmissioni nefaste.

La morte violenta è trendy, fa business, aumenta gli introiti pubblicitari.

La gente la vuole.

Il sangue disseta sempre di più gli svuotati da tutto.

E' la società dello spettacolo che si adegua alla "cultura" disseminata dal regime: il potere somministra morfine mediatiche perché alienare le coscienze dal vero reale è il primo comandamento delle basi nazionalpopolari.

Il regime che bassamente impera in Italia è impegnato da anni a coprire la vita privata, le telefonate, i reati, le riprovevoli scelte di un premier che occupa illegalmente la carica, perché per i conflitti di interesse che aveva, ed ha, non poteva candidarsi e quindi essere eletto.




Fanno leggi blindate perché la Magistratura non possa usare intercettazioni ambientali e telefoniche di Sua Signoria, sollevano conflitti d'attribuzione per tutelare puttanieri, ladri di Stato, golpisti e mitomani psichiatrici, confondono le acque sempre di più sostituendo i veri problemi con distrazioni studiate a tavolino.

Si rivolgono alle "autorità" garanti, che garantiscono solo loro stessi, per bloccare qualsiasi approfondimento televisivo o di giornalismo vero che faccia conoscere verità incontrovertibili sul loro operato "ad personam".

Telefonano in diretta per insultare conduttori, ordinare il da farsi e minacciare.

Allora, appunto, popolano l'etere e la carta igienica stampata, visto che le possiedono tutte e due, di cronaca nerissima, ragazzine violate e "marchiate", corpi sezionati, satanismi presunti, Azuz che piange sulla tomba dei suoi morti ed è sempre un bell'uomo alla moda, Olindo e Rosa che forse sono innocenti e fanno tanta tristezza, tracce di sperma di due uomini sul materasso nel sottotetto della Trinità, ma anche in uno strofinaccio trovato nei locali ricreativi della chiesa e chi era quello "zozzone, schifoso che si puliva proprio lì?"

Ma sì, tanto riformeranno l'articolo 1 della costituzione: "L'Italia è la nipote di Mubarak ed è fondata sulla Società dello Spettacolo".


Lucio Galluzzi

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martedì 8 dicembre 2009

LA SCOMPARSA DEI FATTI E L'IRRUZIONE DEI FATTONI


STRATEGIA DELLA TENZONE





Sono bizzarri i regimi. Talmente lo sono da replicare sé stessi, pur con nomi diversi.
Appaiono misterici eppure nella contiguità sono biunivoci gli uni agli altri, chiari, palesati, senza alcuna ferma ai loro multipli.
Immutabili.
Dovremmo conoscerli bene, ormai. Eppure ci si meraviglia sempre. Perché è fin troppo umano non voler credere al peggio.
E invece è caratteristica regolare la bassezza che i poteri personali impoltronati frequentano.
Stanno lì, questi potenti impotenti, come stavano.
Cambia il progresso. Nel senso che i mezzi a disposizione che una volta venivano usati ora non sono più trendy.
Adesso c'è il grande fratello che può tutto.
Ammansire la massa, lavare i neuroni del pubblico, riprogrammare sinapsi e far apparire quello che è falso come dogma assolutamente non fallace.
Questione di religioni, di fede. Bombe lanciate senza pause che raggiungono targets studiati, sondaggiati, scientificamente colpiti ad hoc.
Sono rassicuranti i nuovi terroristi dell'informazione globale. Non proprio loro. Ma attraverso il simbolo adoperato lo diventano.
Che cosa c'è di più amabile di una mamma tutto che ti asciuga i fianchi? Che in cucina cucinava? Mamma tutto canticchiava anche. La tua mano nella mia, mamma amica mia.
E la paperella acqua e sapone che si fa il lifting per apparire estetica come non mai, esce dal trio delle sorelle e la fanno deputata. La si può anche incontrare la mattina presto nelle rassegne stampa di RaiNews24. Perché la devono invitare per forza. E lei, con imbarazzo visibile del direttore Mineo, quaqquera e con sospiri d'ansia e velocità commenta tutto a memoria. Dice anche "virgola", "punto esclamativo!", "due punti"...
Non dimentica mai che pure lei è una sorta di figlia Umilio Fede e tra una analisi e l'altra è obbligo accendere il carboncino e riempire d'incenso lo studio pregando e benedicendo il suo capo.
Non sa che l'incenso fuma parecchio. E dopo pochi secondi anche attraverso quella nebbia fitta capisci che non c'è alcun arrosto. Ma lei per par condicio ha il diritto di fumeggiare.




La mamma tutto non c'è riuscita a riprendersi una poltrona.
Forse perché alle sedute del Parlamento europeo era molto assente, tanto. Soprattutto muta, quando c'era. Mai una interrogazione, un intervento.
Non canticchiava neppure!
Ma sempre per par condicio pure questa molossa la mettono come collante in ogni dove televisivo.
Perché appunto è tanto simpatica, scrive anche libri, tutti le famiglie cristiane la conoscono e gallina vecchia fa buon brodo. Come Ciriaco de Mita.
Le canzoni napoletane romantiche, il mandolino e la chitarra, i buoni sentimenti, le poesie di Bondi, i calendari della Carfagna che ora è convertita al collegiale, la Brambilla, la Maria Star...
Meno male che ci sono!

Poi come tutti sappiamo, a queste figure così conosciute e acchiappanti, si affianca l'esercito dei mostri ad ogni costo. Questi il lifting non se lo fanno, altrimenti il capo sarebbe geloserrimo. Sono mostri e tali restano, anche perché devono recitare la parte improponibile della ragione ad ogni costo, costi quel che costi, è la loro Ragione di Stato, che però è il loro stato, preoccupante; allora anche lo Stato lo è [preoccupante]. Sta di fatto che, occupando ogni spazio possibile ed in barba a qualsiasi deontologia professionale, etica e morale, portano avanti senza tregua l'attacco al pensiero, al vocabolario della lingua italiana e alla logica, anche alla più semplice.



E' quella che si chiama "SCOMPARSA DEI FATTI". E uno spera che si voglia intendere che certi fatti [persone] scompaiano dal loro essere fatti e anche dalla visione/udito. E invece no.
Scomparsa dei fatti vuol proprio dire DEVONO fare così per occultare i fatti, le notizie, gli interessi veri delle persone. Altrimenti come potrebbero avere la ciotola di crocchette e l'acqua fresca tutti i giorni?

Se quotidianamente non fossero presenti su tutti i media del grande fratello, cioè quasi tutti, a fare di servitù virtù, i fatti verrebbero a galla.

I fatti quelli veri. Quelli che abbiamo in giro, per strada, nelle nostre case, nelle fabbriche, nelle carceri, nelle buste paga, nelle scuole...
Eh no! Non si può far sapere ai più che il Paese è in una situazione di merda. Anzi bisogna dire il contrario. Gli stipendi sono adeguati al costo della vita, le tasse diminuite per i lavoratori dipendenti, la tredicesima sarà più pesante, il Natale ci dimostra che i consumi aumentano perché lo sanno solo loro, i cassaintegrati sono garantiti e lo giurano pure sui loro figli, i precari sono una invenzione di Collodi, i ragazzini non si fanno di coca sempre di più per disperazioni, ma perché è aumentata la ricchezza e se lo possono finalmente permettere, non ci sono capifamiglia che uccidono a martellate mogli e figli causa perdita del posto di lavoro e nessun futuro e neppure suicidi da depressioni ed attacchi di panico...



No, queste cose no! Turberebbero.
Meglio confondere le acque. Spostare le attenzioni. Occultare.
E siccome, si sa per sondaggio, gli italiani sono gran divoratori di cronaca nera, rosa, inciuci sessuali altrui e sono anche molto legati al Papa, alla Chiesa, alla pizza, spaghetti, mafia e trallallà... Ecco fatto, ci vuole un attimo.

Trans a cascate, prostitute a go-go, filmati segreti di segretissime scopate, ricatti, furti di peni altrui, titoloni minchiate, tette rifatte, omosessualità di questo famoso e di quell'altro, outings, Garlasco, Perugia, la donna dalle mani mozzate, Erba, intercettazioni, ripetere "capra capra sei una capra" ad libitum e anche "studia, studia, studia... frocio, vergogna, vergogna...", con le giugulari bombate che però purtroppo non scoppiano mai in diretta, sangue che non guasta mai, l'ultimo libro del qualunque pirla che deve promozionarlo e allora diventa tuttologo, forse quelle tracce biologiche sui pedali della bicicletta sono dovute al ciclo mensile della vittima...

E mentre tutto questo gran bordello si celebra, quelli che devono fare opposizione vogliono sedersi al tavolo e trattare con i tenutari, anche perché: pure Bersani inizia per B e B+B sai come D'Alema orgasmerebbe!
E il Capo, apparentemente sereno, truccato e laccato di fresco, nega tutto, non sa neppure lui cosa, ma nega.




Sono cambiati i tempi, abbiamo pure finito le maglie della salute.
D'altronde non potremmo neppure comprarcele.
Tanto adesso c'è Premium on Demand e lo spettacolo si approfondisce.

Sembravano bizzarri i regimi, misterici.

Pensa un po': una volta c'era la strategia della tensione a distrarre la gente dai veri problemi.
Un autunno troppo caldo saltava un treno.
Elezioni particolarmende delicate: scoppiava una piazza.
Tentativo di Colpo di Stato: una stazione sventrata dal tritolo.
Compromesso storico e pacificazione sociale: rapimento Aldo Moro e suo assassinio, despistaggi, servizi segreti, strane Brigate Rosse, stranissime davvero.
Come strana fu la Falange Armata che pure lei sortiva, necrofaga, puntuale ad orologeria, quasi a comando.
Distrazioni mortuarie.
Tra una P2, qualche Gladio, giornalisti e giudici ammazzati, corpi lasciati lì a raffreddare sui selciati, machine pistoles, dossiers segreti, vertici delicatissimi neri... e verità nulle da Ustica, e ancor prima, in poi.




Poi l'orologeria sparì.
Per un po' di macelleria se ne occupò la mafia.
E poi non si sentì più parlare, per esempio, di Falange Armata.
Né mai si seppe cosa fosse e perché.

Come molte altre di quegli anni piombati.

E' finita quella strategia.

Adesso ci si distrae dal dolore sociale con altro.
Con la tenzone in diretta.

E proprio nel bel mezzo di questo schifo, gli analisti sociali e politici francesi annusano la possibilità che di nuovo gruppi armati, nel nostro Paese, si stiano organizzando, ma lo dice anche Maroni.

La Storia insegna che di fronte a disagi economici e sacrifici reiterati imposti alla gente, nella fame, precarietà e disperazione qualche "avanguardia" si lascia tentare e cade nella trappola della violenza.

In questo autunno caldissimo, in situazioni insostenibili, con opposizioni immobili, sindacati statalizzati, CGIL isolata, conflitto sociale più che pesante, Stato accentrato sui problemi privati di una sola persona, parlamento bloccato nelle sue funzioni causa solo voto di fiducia, alte cariche della Repubblica che si scontrano, ricatto legaiolo al Governo "attenti che se non ci fate passare l'emendamento vi mandiamo a casa"... Proprio in questo autunno, la gente, auto convocatasi, usando il mezzo non controllabile dal regime [il web], ha manifestato con più di un milione di persone a Roma per dire che "Adesso Basta" e chiedere le dimissioni del premier.
Non solo nella capitale, ma in altre città italiane, l'Onda Viola ha detto che non ci sta. Così come a Parigi, Berlino, Bruxelles, Londra, Madrid, Copenhagen...




Il fatto non solo rappresenta una svolta Storica dal punto di vista politico [la base che si organizza al di là dei partiti/bandiere e dei leaders], ma il messaggio dirompente e basilare che il Movimento spontaneo del No Berlusconi Day ha lanciato è preciso e netto: questo popolo non ha bisogno di avanguardie armate, di bastoni, passamontagna, trappole di facinorosi.
Lo ha dimostrato.
Una manifestazione non violenta nella quale ognuno ci ha messo la faccia e il nome.
Ogni nome e faccia chiede la stessa cosa. Uniti in un progetto di libertà da questa tirannìa.
E' stato messo in piedi in pochi giorni un patrimonio preziosissimo.
Diamogli acqua.
Perché è unico e per questo ripetibile.








Lucio Galluzzi


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