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domenica 14 dicembre 2014

VI RACCONTO GLI ALEMANNO - parte prima

Alemanno squadrista con il suo amico Amendola



Dopo una "giovinezza-giovinezza" fatta di tantissimo nero, Fronte della Gioventù, Ordine Nuovo, squadrismo che lo porteranno al gabbio a Rebibbia, nel 1982, nello stesso carcere insieme a Carminati e Buzzi [ma che coincidenze!], il poveretto per un po' di anni, circa una decina, rientra nelle fogne, come tutti i fascisti del periodo 1982/1992.
Non dimentichiamo che "er piccoletto" è genero del [per fortuna defunto] Pino Rauti, il fascistone storico italiano, che in una intervista del TG3 [allora era deputato], alla domanda su cosa andasse fiero della sua attivtà politica del periodo, rispose: "Essere riuscito a far assumere alla RAI mia figlia Alessandra".

il matrimonio Rauti Alemanno
il matrimonio alemanno - rauti

Comunque quella destra, l'Alemanno-Fini, uscita fallita dal congresso di Fiuggi, zeppa di impresentabili e pure innominabili, viene sdoganata da Berlusconi, che "sceso" in campo nel 1993/94, per essere sicuro di farcela, porta dentro a Forza Italia tutta la feccia possibile e anche peggio.
Alemanno così, riverginato direttamente da Arcore, viene nominato Ministro delle Politiche Agricole [il dicastero più inutile della storia di questa Repubblica delle Banane] nel Governo Berlusconi e poi diventa, purtroppo per la Capitale e l'Italia tutta, Sindaco di Roma.
Il 30 marzo 2006 muore in un incedente stradale Giuseppe “Peppe” Dimitri, ex Avanguardia nazionale, ex Terza posizione, ex Nar, soprannominato "er comandante". Al suo funerale, tra simboli e stendardi

fascisti e neonazisti, partecipano molti membri del Terzo Governo Berlusconi:
in testa c'è Alemanno [Ministro Politiche Argricole];
Vincenzo Piso, ex Terza posizione, coordinatore Pdl nel Lazio;
Marcello De Angelis, ex Terza posizione,  deputato Pdl e direttore de Il secolo d’Italia;
Fabio Rampelli,  deputato del Pdl;
Barbara Saltamarini, già provinciale di An, deputata del Pd;
Giorgia Meloni, Marco Marsilio, Luca Malcotti  e Pietro Di Paolo [assessore laziale con delega ai rifiuti]...
Quella destra radicale e Almirantiana aveva aderito in modo assoluto al progetto Berlusconiano, tant'è che ancora oggi i vari La Russa, Gasparri, Storace, la Mussolini, Fiore, l'Alemanno medesimo... e la papessa nera Donna Assunta, vuoi o non vuoi, sono sempre sulla cresta non dell'onda, ma dell'oca.
L'Alemanno "ripulito" da Berlusconi, tra i suoi collaboratori aveva Giorgio Magliocca, già arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica.
E' stato arrestato anche il consigliere regionale Pdl della Calabria Francesco Morelli, da Alemanno sponsorizzato in campagna elettorale: Franco Morelli, risulta tra i fondatori di Area, la rivista di destra sociale che fa capo proprio al sindaco di Roma. 
Alemanno è stato pure ascoltato dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano ed ha dovuto giustificare i suoi contatti con Giulio Lampada, il boss della 'ndrangheta arrestato il 1° dicembre nell'inchiesta sulle infiltrazioni nel mondo della politica, dell'economia e della magistratura del clan Valle.
Il costo della "struttura di supporto" [dal Capo di Gabinetto in avanti] del corso Alemanno al Comune di Roma costa 20 milioni l'anno, raddoppiato rispetto al suo predecessore Veltroni.
Diverse sono le operazioni poco chiare o con palesi conflitti d’interesse. 
Stefano Giovannini, il manager scelto da Alemanno per dirigere la compagnia assicurativa del Comune di Roma [AdiR], è anche alla guida della società [Italbrokers] che si è aggiudicata il servizio di consulenza e brokeraggio assicurativo del colosso Acea [controllato anch'esso dal Campidoglio].
La parentopoli che si è sviluppata sotto la sua gestione nelle aziende partecipate dal Comune di Roma è a dir poco vergognosa.
In due anni 854 assunzioni all'Atac, 100 all'Ama. 
Tra di loro c'è la moglie dell'assessore De Lillo, la compagna dell'ex deputato di An Marco Marsilio, il sindacalista Gioacchino Camponeschi, una cubista, molte persone di Guidonia [il paese dell'ex Amministratore Delegato di Atac Adalberto Bertucci], il fioraio, il nipote di Bertucci e la sua segretaria, la compagna, il cognato, la segreteria e due uomini di Sergio Marchi [assessore ai Trasporti], la compagna di Marco Visconti [delegato del sindaco all'Emergenza abitativa], due ex Nar.
Il Gianni Letta di Alemanno e campione capitolino del familismo allargato è  Franco Panzironi, l’onnipotente amministratore-padrone dell’AMA: la municipalizzata che si occupa dei servizi ambientali e della raccolta rifiuti. 
E’ lui al centro della parentopoli romana ed è Panzironi che aveva favorito la straordinaria ascesa di Stefano Andrini, ex picchiatore fascista, ai vertici dell’azienda. 
Andreini, una vita di turbolenze a sfondo fascista, era stato condannato a 4 anni e 8 mesi per tentato omicidio e lesioni aggravate. 
Nonostante privo di curriculum, ma con l’appoggio di Alemanno, si ritrova promosso Amministratore delegato di Ama.
Come responsabile delle Risorse Agricole, è invischiato nello scandalo Parmalat:
"Alla fine del 2001 la Parmalat sommerge l’Italia di spot su un latte presentato come fresco, ma in realtà imbottigliato a Gransee, in Germania, anche due settimane prima della vendita. Gli altri produttori insorgono. E il governo all’inizio si schiera con loro. Tant’è che l’ispettorato antifrode del ministero multa la Parmalat. Il 13 marzo 2002 il ministro diffida la Parmalat a distribuire il Frescoblu, ma al contempo istituisce con il collega della Salute, Girolamo Sirchia, una commissione per studiare il caso. Il 17 maggio la commissione approva la microfiltratura e un mese dopo Alemanno dà il via libera per decreto. Tanzi, arrestato nel dicembre 2003 e interrogato dai pm di Milano nel gennaio 2004, racconta che il primo voltafaccia di Alemanno pro-Frescoblu non fu proprio gratuito e disse: Sul ministro sono intervenuto personalmente e inoltre, tramite Bernardoni, ho erogato allo stesso delle somme di denaro. Gli inquirenti scoprono che effettivamente Alemanno ha ricevuto un finanziamento di 85mila euro dalla Parmalat, sotto forma di pubblicità sulla sua rivista «Area».Gli inquirenti scoprono che il ministro è pure andato in vacanza gratis a Zanzibar con moglie e figlio a Natale del 2002, per un costo (non pagato) di 14.253 euro. Per le Fiamme gialle «La data di partenza del 28 dicembre 2002 coincide con il termine dei lavori della seconda commissione interministeriale sul latte microfiltrato», quella che ha reso legale la vendita di Parmalat. Tuttavia sarà "assolto per non aver commesso il fatto".

pino rauti e la figlia isabella
Pino Rauti con la figlia Isabella


La sorella Alemanna, la Gabriella, assunta al Ministero dell'Economia, e prima Direttore delle Strategie dei Monopoli di Stato, poi Berlusconi la promuove Direttore dell'Agenzia del Territorio.
Con Lei alla guida le spese crescono e, secondo Il Fatto Quotidiano, sarebbero poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. 
Spese in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre [il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi]. 
Nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno, il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. 
E’ riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. 
Una vera abbuffata di conflitti di interessi. 
 Per non parlare delle fatture delle gioiellerie: non si comprende come mai l’’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria Peroso. «Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza»
L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre: prezzo 1296 euro e destinazione ignota. L’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato 780 euro per ospitare a cena al Villa Oretta di Cortina ben undici persone. 
Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche «il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia».
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal Corsaro Deidda è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno è volata in Veneto e mangia all’osteria da Fiore a Venezia . Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell'ordine dei notai e al direttore dell’agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. 
A “ Cortina Incontra” i convegni della famiglia Alemanno risultano gettonatissimi [gli invitati, infatti, non pagano il soggiorno]. 
 Il 12 agosto 2011 e c’era anche lui, Alemanno.
 Il 22 agosto sotto il tendone dell’Audi Palace lo ritroviamo in quanto alpinista. 
Il 19 agosto invece si parla dei risparmiatori: “Nel o sotto il mattone”. Interviene Gabriella Alemanno, già dirigente dei Monopoli di Stato e direttore dell’Agenzia del Territorio. 
Viene poi il 21 agosto. Si discute di “Politica, sostantivo al femminile”. Tra gli intervenuti Isabella Rauti, consigliera regionale del Lazio, figlia di Pino Rauti e moglie di Alemanno. 
Il caso dell'Alemanna Moglie, Isabella Rauti: emerge quando il coordinatore lombardo del Pdl, Mario Mantovani, in risposta al sindaco  Alemanno, che aveva invitato a non candidare «mai più Minetti nei Consigli regionali»,  ha replicato: «Alemanno non è titolato a fare quelle osservazioni. Nel listino della Regione Lazio ha messo sua moglie, Isabella Rauti. Per cui stia zitto». Controbatte il sindaco: "Paragonare Isabella Rauti a Nicole Minetti è un atto di demenza che si commenta da solo. Isabella fa politica da quando aveva 13 anni e ha un curriculum che parla da solo." 
 Appunto, e grazie alla politica [cui è stata avviata dal padre Pino Rauti, già segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano e parlamentare per cinque legislature] è stata Capo dipartimento del Ministero delle Pari opportunità e consigliera nazionale delle commissione Pari Opportunità, nominata da Maroni e Prestigiacomo.

pino rauti con almirante
Pino Rauti con Almirante

La cognata Alemanna, Alessandra:
Con il ritorno di Berlusconi al governo arrivano 14 "promozioni" di giornalisti a gonfiare ancora l’organico di Saxa Rubra e altri redattori in arrivo per occupare lo spazio che fu di Emanuela Falcetti.
E’ quanto avvenuto al Giornale Radio Rai, dove il direttore-berlusconiano Antonio Preziosi, con un coolpo di mano agostano, ha premiato i suoi fedelissimi, in barba all’austerity professata dal direttore generale. 
Pesanti i riflessi sulle già sofferenti casse di Viale Mazzini, dove premi, stipendi e carriere di tutti gli altri dipendenti sono bloccati da due anni. 
Furioso anche il sindacato: il cdr parla di nomine non adeguate alle esigenze di funzionalità della redazione e spara ad alzo zero su quelle che definisce “carrriere fulminanti”, identikit nel quale in molti riconoscono il neo capo redattore centrale, la “berluschina” Angela Mariella, record di “promozioni” in meno di due anni e la cognata del sindaco di Roma Alessandra Rauti, nuovo capo del Gr3.
Quando usci la notizia in un sito internet comparve il seguente messaggio: “sono Alessandra Rauti vostra lettrice, nonche’ cognata del sindaco di Roma e neopromossa in RAI. Per dovere di cronaca vi informo che la mia non e’ una “carriera fulminante”: da circa venti anni lavoro in questa azienda. Da tempo sono al Gr3 ed e’ stata semplicemente ufficializzata una posizione che ricoprivo da anni,”
Era entrata in Rai appunto 20 anni prima,ce l'aveva sistemata suo padre per l'appunto: Pino Rauti


Lucio Galluzzi

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lunedì 8 dicembre 2014

CARMINATI? UN EROE!

Basterebbe davvero poco per fare piazza pulita della feccia innominabile che da decenni devasta l'Italia, deprendandola d'ogni cosa, assassinandola di stragi, facendo scorrere fiumi di sangue innocente, bruciando vivi e smembrati i coraggiosi che si oppongo a questo maledetto Regime.
Basterebbe un semplice atto di volontà, neppure tanto faticoso: applicare le leggi della Repubblica Italiana, prima fra tutte la Costituzione.
Invece la Costituzione se la cambiano ad uso e consumo loro, così come fanno con le leggi che non gradiscono, perché con quelle, non modificate dai lodi e retroattività ad pesronam, potrebbero essere mandati al gabbio.
Basterebbe un po' più di rispetto per la Resistenza e i Partigiani che hanno liberato l'Italia dal nazifascismo e voluto la Costituzione e la Repubblica: non questa Costituzione e non questa repubblica.



Ma che si pretende in un Paese dove la più alta carica dello Stato racconta bugie?
Nell'ufficialità dei suoi inutili e vomitevoli moniti, ha sempre sostenuto, con la voce strozzata dal pianto del coccodrillo, di essersi battuto in prima persona durante la Resistenza contro la dittatura, per la libertà e contro ogni censura fascista...
Peccato che poi nella sua autobiografia non ha alcun problema a sputtanarsi da solo, e scrive che lui la Resistenza non l'ha mai fatta, perché a quei tempi era nella GUF, la Gioventù Universitaria Fascista, quella fondata da Mussolini per preparare i burocrati che avrebbero governato l'Italia: e difatti eccolo dov'è questo "signore"!
E dove è stato in tutti questi infiniti anni?
Sempre al potere.
Offrendo poi questa sua tragicomica che chiamano "Presidenza della Repubblica", la peggiore che mai l'Italia abbia dovuto sopportare.
Collusi e spergiuri, indagati per mafia e falsa testimonianza, appartenenti alla peggior Democrazia Cristiana ceh si permettono di chiamare il Colle per chiedere favori.
Un Capo dello Stato che beccato a pissi pissi bau bau al telefono del Quirinale, e più volte,  a trattar di non si sa cosa, con uno sotto processo per la Trattativa Stato-Mafia, avrebbe meritato la cacciata immediata e l'essere messo in Stato d'Accusa per Alto Tradimento.
Invece: la richiesta per l'impeachment presentata contro di lui in Parlamento è stata trattata come carta da culo dal Parlamento stesso e quasi tutti gli onorevolissimi hanno detto che no, non si poteva processare quel coso lì.
Niente di nuovo sotto il sole comunque.
Un Presidente della Repubblica che si pavoneggia di tutti gli scudi possibili forniti a lui da quelli che lui stesso garantisce in perpetuo, nominandosi addirittura il SUO governo!, è veramente oggetto penoso.
Attiva il Conflitto d'Attribuzione, mette di mezzo la Corte Costituzionale e la Cassazione, sapendo con assoluta certezza che i parrucconi che stanno in quelle "supreme" aule d'obitorio gli avrebbero dato assoluta ragione.
Così è stato.
Così è lo Stato.
Nessuno deve sentirle quelle telefonate tra lui e quell'altro: che siano distrutte!
Così è stato.
Così è lo Stato.
Poi c'è la prescizione, quella voluta da Berlusconi, firmata dal tizio del Colle.
Che è come l'uomo del monte, dice sempre sì alla Casta, ha firmato la qualsiasi cosa, anche gli sputi alla Costituzione di Calderoli & Falliti d'Italia Uniti.
Anche perché se non avesse firmato tutto, ma proprio tutto, mica l'avrebbeo lasciato al Colle!
E se lui non li avesse garantiti in tutto e per tutto, i suoi "sostenitori", quelli non gli vorrebbero bene come hanno dimostrato in tutti questi sfasciati anni.
Così fan tutti.
Se ne strafottono mentre fottono e non si fanno mai fottere.
Sanno perfettamente che in galera non ci finiranno mai, che potranno sempre scialacquare a loro piacimento e se anche capitasse una condanna in primo o secondo grado... tanto poi c'è la Cassazione che li assolve: o li prescive oppure il reato non sussiste.
Uno Stato malato infettivo grave, una sorta di peste e una Giustizia ingiusta fino alla morte con il cittadino comune, ma osservante religiosissima fedele il rispetto dovuto ai Capi dello sfascismo.
Altrimenti che ci fa Amato lì e chi ce l'ha messo?
E gli altri supremi?
Carminati, poi... un pluri assassino, appartenente alla Banda della Magliana, delinquente e criminale naturale, pare pure in sodalizio con Cosa Nostra... come ha fatto a raggiungere le sfere più alte dell'inciucio politico?
Perché in tutti questi anni non è mai stato ristretto?
Anzi: gli hanno spalancato tutti i portoni dovuti non solo quelli dei Servizi Segreti, ma i ministeri giusti, le divise compiacenti... tnato che nelle intercettazioni due carabinieri, amici aumma aumma, gli dicono che lo ammirano perché uno che ha ammazzato a pistolettate e coltellate come ha fatto lui, è un grande, un genio, un maestro.
E lo lasciano libero?
E i due carabinieri vestono ancora divisa e sono tranquilli?
Beh, certo che lo sono.
Sanno con certezza la Storia d'Italia che conta: quella dei De Gennaro, dei Manganelli, dei generali Mori e Subranni il punciutu.
Conoscono gli iter giudiziari dei loro amici che hanno assassinato di botte e torture giovani nelle patrie galere o nel sotterraneo di un Tribunale e... assolti!
Sanno che loro non rischiano nulla, mica sono i NOTAV che per aver danneggiato un mezzo del canitere in Val Susa sono sotto processo per terrorismo e forse si prenderanno 9 anni e mezzo di prigione!
Si dice sempre quel luogo comune: in qualsiasi altro Paese civile certa gente sarebbe in galera già da anni e non potrebbe più occuparsi di politica, cosa pubblica, vestire divisa, ricoprire cariche di un certo tipo, gli verrebbero sequestrati tutti i beni e i conti correnti...
Ma questa è l'Italia.
E' l'Italia degli Alemanno, dei Saccucci, dei Gelli, del rispetto da portare a Totò Riina che la sua casa/covo non sia mai che gliela perquisiscono dopo l'arresto, così chi di dovere può portare via tutto, delle Brigate Rosse di Stato, delle Falangi Armate, del "partito d'opposizione" che permette alla mafia di godere dello Scudo Fiscale...
Questo è il Paese dove si sa con certezza chi ha fatto saltare in aria l'Italicus e la Stazione di Bologna, Capaci e via D'amelio, ma... si tace: nenti vitti, nenti sacciu e nenti dicu, mutu sugnu!
E se provi a parlare fai la fine di Pasolini che non è per caso che a straziarlo ci sia stata di mezzo la Banda della Magliana e la manovalanza nazifascista roma agli ordini della gia allora Mafia Politica?
Altro che Mafia Capitale.
Questa si chiama oggi come si è sempre chiamata: Regime Sfascista Mafioso Nazionale.
Basterebbe davvero poco: prenderli tutti questi luridoni, portargli via ogni avere [tanto è tutto frutto di malaffare e ladrocinio], sequestrargli case, ville, automobili, restituire il bottino ai cittadini e non l'elemosina deli 80 euro elettorali!
Basterebbe poi tenerli in galera, chiave buttata a mare.
Applicare la Norma: vietargli ogni reimmissione sociale e di conseguenza non più candidati impresentabili e/o sistemati in pubblici uffici.




Se non basta c'è pure un altro mezzo per toglierseli definitavemte dai coglioni: il foglio di via.
Dichiararli "indesiderati" in ogni posto d'Italia dove si presentano, fare terra bruciata intorno a loro, che vivano da barboni e disperati, non più garantiti, senza cittadinanza, clandestini, senza un tetto sulla testa... e vedi che pur non accompagnati lo passano loro stessi, da soli, il confine per andare a vivere finalmente in un vero Paese civile, dove i calci in culo fino al più vicino penitenziario a vita sono garantissimi.
Davvero ci vorrebbe poco.
Infatti vedrai che Carminati verrà assolto da ogni accusa.
Scommettiamo?

Lucio Galluzzi

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venerdì 5 dicembre 2014

MAFIA CA' PITALE

Tutti meravigliati e stupefatti.
Tutti che "non ci posso credere!"
Tutti in coro: "avessimo saputo..."
Il finto ragazzotto fiorentino, lo spocchioso fidanzato di Confindustria,: "E' uno schifo!"
Da oltre 30 anni ripetono le stesse identiche cazzate ai pennivendoli di Stato e ai loro TG, talk show e comizi di merda vari.
Sempre le stesse facce, da culo, gli stessi impresentabili, che vengono dichiarati tali pubblicamente dai loro partiti associazioni a delinquere legalizzate, ma poi nel privato delle stramaledette Segreterie sono eletti, sistemati, una poltrona per tutti.
Mafia Capitale la chiamano ora... 
E' sempre stato così.
E' sempre Stato.
Più si sono succeduti in questi decenni i Governi fantoccio, maggiore è stata la merda che hanno prodotto.



Senatori in svendita, pagati dal puttaniere per voltare gabbana e fagli mettere i remi all'asciutto, lodi Alfano, leggi ad personam, spergiuri che telefonano al Quirinale per farsi proteggere dal Capo dello Stato [ma quale Capo dello Stato!], Supreme Corti che assolvono criminali assassini di oltre 3.000 cittadini, straziati dal cancro ai polmoni, prescrizioni una dopo l'altra, assoluzioni, i fatti non sussistono.
Gli stessi che si sono votati la leggina ad hoc per restarsene per sempre impuniti, loro e gli amici degli amici loro, fanno finta di scandalizzarsi.
E' questo il vero schifo: una classe politica sporca, malata, infettiva, pericolosa che pratica il metodo mafioso, in tutte le sue forme, si perpetuar per passare il letamaio con nepotisimi, bustarelle, tangenti, sesso, troie, ogni tanto ci scappa pure qualche strage, fanno saltare in aria i giudici non addomesticabili, ordinano l'uccisione di giornalisti scomodi a Cosa Nostra... tanto c'è sempre la prescrizione.
Andreotti è stato mafioso fino al 1982, poi non più, il reato è prescritto, tutti urlano "assolto, assolto!", tranne Pecorelli, che non può più, perché l'hanno sparato... ma è statto per l'appunto prima del 1982, quindi nessuno l'ha ucciso; il gobbo era santo, da morto è pure martire.
Mangano alle dipendenze, imposte, di Berlusconi è un eroe perché: "malato gravemente, in carcere, sottoposto a ogni disdicevole pressione, minacciato dai giudici comunisti, non ha parlato, non ha tradito, ha sempre rispettato me [Berlusconi, NdA] e Marcello [Dell'Utri, NdA] che è un grande..."
E' pur vero che lo "stalliere" mise una bomba davanti alla villa di Arcore per dare un certo segno preciso, ma: "ahahahahahaha! Hai visto? Appena uscito dal carcere ha fatto il botto...Ahahahaha! Ma sì dai! Ha messo una bombetta, un po' di polvere da sparo, era un petardo un po' potente... manco ha danneggiato il cancello! ahahahahaha!"
Sono tutti supefatti, non se lo aspettavano, non sapevano.
I ROS trovano 570 mila euro cementati nel muro di casa di un magna-magna Alemanno & Co., ma: "sono i risparmi di una vita...", il pc dello stesso risparmiatore viene lasciato incustodito, dagli inquirenti, nel suo ufficio pubblico e "sparisce", lo rubano.
Diranno che sono stati i Rom o qualche straniero clandestino perché: "Ce l'hanno geneticamente impresso d'essere ladri".
Un ministro della Repubblica Bananara a cena con assassini della Banda della Magliana, insieme ad altri politici, prima era presidente dell'accidenti COOP e guarda caso si faceva fotografare con gli stessi criminali ai convegni "Cosa Loro".
Che c'è di strano?
Nulla.
"Come ministro ora e come Presidente della Lega [dell'accidenti, NdA] COOP, come faccio e come facevo a sapere ... che quelle persone erano chi erano? Io avevo il dovere di ricevere chi si presentava come responsabile di un corsorzio di cooperative sociali... e ho il dovere come ministro... bla bla bla"
Più o meno le stesse parole che ha usato il Gatto delle Nevi Alemanno: "mi stanno di nuovo delegittimando... io avrò pur sbagliato a scegliere la mia squadra... ma essere addirittura associato a mafiosi proprio no! Un Sindaco ha il dovere di ricevere chi si presenta come referente per l'esecuzione di progetti bla bla bla, come potevo sapere?"
Anche Marino recita a copione: "E' pur vero che un Sindaco per dovere istituzionale non può rifiutare a priori l'incontro nei suoi uffici con chi rappresenta aziende bla bla bla e poi ancora bla bla... però io quel tizio non l'ho mai incontrato..."
Spuntano le fotografie che lo immortalano sorridente a stringer mano, dobbiamo stare vicinivicini, con il delinquente di turno e lo sbugiardano.
Che succede ora?
Nulla di nulla.
Perché nessuno di loro sapeva che Alemanno è stato uno squadrista nero di Ordine Nuovo e Fronte della Gioventù, pupillo di Almirante insieme a Fini, La Russa e Gasparri.
Nessuno si occupa più di quanti amici terroristi neri, delinquenti, avanzi di galera, parenti... questo nanetto abbia sistemato sia in Campidoglio che nelle "partecipate".
E mica si deve sapere quanti soldi, del contribuente,  il Fratello d'Italia ha usato per acquistare la sede romana per Casa Pound, sdoganando ancora di più il nazifascismo che tanto lo eccita.
Neppure sanno  dove ha sistemato il Ku Klux Klan italiano [che si chiama White Proud, Nda]; sarà un segreto segretissimo il fatto che hanno "ufficio" in locali comunali periferici?
E' segreto di Stato, ormai, pure che l'Alemanno sia Parente stretto di quel Pino Rauti e non è elegante andare a cercare chi fosse e che vita nera e sporca abbia vissuto.
La meraviglia di cosa?
Renatino de Pedis, capo della Banda della Magliana, finanziatore di miliardi di lire a Marcinkus, portati in borse, in contanti, direttamente in Vaticano dalla sua donna Sabrina Minardi, sepolto in Sant'Apolinnare in Roma, la basilica delle tombe di papi e santi... tutti potevano vedere quella sepoltura in marmo bianco, con nome e cognome scritto in lettere d'argento e foto... ma si taceva.
Alla domanda come mai un assassino, criminale, avesse avuto sepoltura così "alta" la risposta dei prelati è stata: "Era un benefattore".
Gli stessi nomi, le stesse facce, le identiche trame.
Che sia strage alla Stazione di Bologna, piazza della Loggia a Brescia, rapimento e sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, la P2, P3, P4, appalti per il G8, dossieraggio di Pio Pompa e Pollari, arricchirsi con le tragedie nazionali dei terremoti, riciclare denaro sporchissimo, IOR, rapimento e uccisione di Aldo Moro e più a fondo fino alle pagine più nere di questa Nazione devastata dal terrore... ci sono sempre di mezzo gli stessi: sismi, servizi segreti deviati, massonerie coperte, banda della magliana, falange armata, Cose Loro, eminenze grigie, tesorieri di partiti con 'Ndrangheta annessa, Er Batman, Er Spaccapollici, Er Cecato, alte divise delle Forze Armate, ex ministri dei Dicasteri Non Ricordo, Non So, Spergiurare Sempre...
Insomma è sempre la stessa merda.
Non cambia.

Tra qualche giorno si spegneranno i riflettori mediatici sulla Mafia a Roma, come li hanno spenti per la Ndrangheta a Milano, in Piemonte, la criminalità organizzata infiltrata negli appalti TAV, nella ricostruzione dell'Aquila... e tutto tornerà come prima.
Tutti continueranno a fare le stesse cose.
Peggio di ora.
Molto peggio di prima.
Fino al prossimo scandalo; allora cadranno di nuovo dal pero tutti, si vedranno le stesse identiche facce da culo di oggi, che sono quelle di ieri e dell'altro ieri, supefatte e proveranno schifo, si commissioneranno, andranno in TV a far finta di litigare a morte, ci sarano nuove elezioni e gli italiani, il popolo peggiore di tutti gli Stati civili, voterà come ha sempre fatto: la mafia.
E poi dai, che noia parlare sempre di queste cose tristi e serie, ci si deprime!
Ieri per esempio la Juve ha vinto, ma non come poteva.
Doveva regalare alla Nazione un risultato stratosferico e invece...
Morgan aveva lasciato X Factor e poi è ritornato, ma è sempre arrabbiato, giustamente!, con gli altri giudici perché gli eliminano i suoi concorrenti che sono i più bravi; sta a vedere che per la finalissima Arianna la sbattono fuori e sarebbe davvero questo l'enorme scandalo!
Hai visto Salvini nudo su Oggi che peloso? Vladimir Luxuria alla Zanzara ha detto che gli piace, "è un vero maschio, evviva il retrosexual, abbasso il metrosexual!", nel mentre Cruciani si segava.
E poi costruiremo dei grandi ospedali.
I poliziotti saranno più buoni.
Tra poco è Natale e forse l'Iphone 6 da Mediaworld lo promozionano.
A che ora gioca l'Inter?

Lucio Galluzzi

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