lunedì 28 febbraio 2011

ASINI DI STATO

TE LA RACCONTO IO LA SCUOLA, MA DALL'INTERNO


Berlussonini 48 ore fa: "Crediamo nell'individuo e crediamo che ciascuno debba avere il diritto di realizzare se stesso, di aspirare al benessere e alla felicità, di costruire con le proprie mani il proprio futuro, di poter educare i figli liberamente; e liberamente vuol dire di non essere costretti a mandarli a scuola, in una scuola di Stato, dove ci sono insegnanti deh vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli, educandoli nell'ambito della loro famiglia"

Enterogelmimi oggi: "Bersani si rassegni, la scuola non è proprietà della sinistra, del suo indottrinamento e il nostro sistema educativo sta abbandonando i vecchi slogan e va avanti"

Berlussonini 24 ore dopo, la smentita: "Come al solito rovesciate le mie parole, la solita pretestuosa strumentalizzazione; il mio richiamo, al contrario il mio richiamo al valore. La Scuola pubblica presuppone libertà di insegnamento, ripudio dell'indottrinamento. A questo punta la nostra Riforma".


Come al solito siamo sempre noi che non capiamo e travisiamo le sue parole, strumentalizziamo e manchiamo di contestualizzazione

E se riprendiamo esattamente le parole che ha pronunciato 48 ore fa il barilotto zoppo, siamo degli sporchi comunisti al soldo bolscevico.

Perché lui quelle cose non le ha dette così come le ha dette, nella sua testa erano altre, poi se la sua bocca le ha fatte uscire in modo diverso non è colpa sua, ma nostra che non siamo bravi in telepatia.

Povero Silvio, capito così bene dalla Enterogelmini che era in sala e non ha osato proferir parola, come se lei non fosse la ministra dell'istruzione, neppure rappresentante dello Stato.

Infatti la Mariastar legge nel pensiero del suo padrone, ed è pronta a donarci la vera e sacrosanta idea primieva che il duce pazzo concede solo alla sue podestà.

Questi tizi del partito dell'amore solo loro, si permettono, da sempre, qualsiasi esternazione cretina e grave, poi quando ci si indigna per lo schifo che fanno: smentiscono.

E tutti i servi della corte a ripetere la negazione della realtà come fosse la cosa più normale di questo mondo.

Ma non è così.

In pochi anni, cinque per l'esattezza, di gestione della Scuola Pubblica sotto la guida malsana e incompetente della Maria Letizia la Monatta, prima, e di Enterogelmini dopo, l'istruzione statale è stata resa macerie, relitto abbandonato.

L'istruzione e la cultura ridotte ad una sterile voce del capitolo finanziario di TremoRti, che di fatto è il vero ministro dei ministri, soprattutto della Mariastar.

Quello che l'acida ed antipaticissima ministressa fa passare per rivoluzione pedagogica e didattica, strutturale, epocale della scuola italiana, ha in realtà un solo nome: tagli economici, indiscriminati, ordinati dal ministero dell'economia, cioè solo ed esclusivamente sempre da TremoRti.

Non si capisce, e non lo capiremo mai, noi insegnanti, che competenze precise abbiano questi personaggi per intervenire così pesantemente in sistema educativo che era tra i primi del mondo.

Lo era, purtroppo.

La rovina berlussoniana si è abbattuta su tutto, complici i sindacati padronali Cisl Uil e Ugl con la connivenza vergognosa del PD che mai ha assolto al compito di opporsi seriamente alla banda di cialtroni che di cosa pubblica non capisce alcunché.

Da anni la Nazione è ostaggio del privatissimo e squallido mondo malsano e malato di un premier che impone al Parlamento di lavorare solo ed esclusivamente su leggi ad personam: deve salvarsi a tutti i costi, costi quel che costi dai processi che lo attendono.

Così, nella completa disinformazia di regime, gli insegnanti non solo vengono umiliati con il blocco degli stipendi per tre anni, ma sottoposti all'insulto d'essere giudicati da colleghi loro che stabiliranno se sono veramente bravi, solo così avranno aumenti in busta paga.

Questo significa una sola cosa: la guerra dei poveri. Insegnanti di serie A contro quelli di serie B e C. Chi si adegua al sistema ed è virtuoso, non sciopera, non protesta, non si ammala, dice sempre sì, onora il capo e i suoi tirapiedi… verrà considerato "professionista produttivo" e sarà premiato.

Gli altri: si fottano!

Non basta: gli aumenti maturati negli ultimi periodi, mai versati e promessi a gran voce dal governo, non sono mai stati percepiti e neppure si può sapere indicativamente quando saranno versati, se lo saranno.

Ma, siccome il dipendente pubblico è il limone unico da spremere fino alla morte, questo mese, ognuno di noi docenti, si è ritrovato con una media di 200 euro in meno di stipendio: conguaglio previdenziale c'è scritto.

Loro i soldi che ci devono non li tirano fuori, se lo faranno saranno senza interessi perché gli arretrati per gli statali funzionano così; ma quando devono fottersi parti consistenti del nostro salario sono puntualissimi!

Quello non lo dimenticano.

Si va anche oltre.

Siccome noi insegnanti siamo considerati dall'altro nano LaBrunetta dei fannulloni e truffatori, quando ci ammaliamo non solo veniamo multati, ma ci viene riservato un trattamento penosissimo: ridotti agli arresti domiciliari.

Per il lavoratore privato l'orario di visita fiscale va dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

Per noi l'orario è dalle 8.00 alle 20.00, con un'ora di libertà 13.00-14.00, undici ore su dodici.

E' una vergogna!

Chi si è preoccupato di denunciare questa disparità incostituzionale di trattamento fra cittadini italiani? Nessuno!

In tre anni la gestione berlussoniniana della scuola pubblica ha tagliato otto miliardi, tagli puri, solo ed esclusivamente per "fare cassa" pro TremoRti e manovra finanziaria-patto di stabilità; l'istruzione è vista dall'esecutivo come un "bene" del tutto inutile ed accessorio. La Enterogelmini si giustifica adducendo alla Riforma epocale sua: quella fatta di grembiulini obbligatori e maestro unico.

130 mila insegnanti tagliati più 45 mila tecnici ATA.

Di epocale nella Riforma Enterogelmini c'è solo questa ecatombe che ha inferto un colpo mortale alla scuola primaria [quella che una volta si chiamava in modo molto più comprensibile "elementare"], prima era considerata l'avanguardia mondiale dell'istruzione; venivano da ogni parte del mondo a studiare il nostro modello.

Le scuole di, Reggio Emilia, per esempio hanno ottenuto riconoscimenti internazionali come le migliori del mondo.

Eravamo un'eccellenza.

Oggi, grazie ai distruttori al governo, siamo diventati uno schifo.

Smontati i moduli, negato di fatto il tempo pieno nonostante la continua crescita di richieste da parte delle famiglie, difatti il ministero ha smesso di rendere pubblici questi dati, tutti possono capire il perché.



Gli "utenti" della scuola primaria hanno bocciato sonoramente il modello elementare della Enterogelmini di 24-27 ore settimanali; l'80% sceglie e vuole il tempo prolungato in modulo, tre insegnati su due classi, e pieno.

Il numero degli alunni per classe è stato innalzato, nelle superiori si arriva anche a 35, in barba ad ogni norma di sicurezza e bypassando i limiti imposti dalla legge se in aula è presente uno svantaggiato; in questo caso gli alunni non possono essere più di 20.

Il governo e il ministero se ne fottono altamente. Denunciati in class action dalle famiglie di portatori di handicap e condannati dal TAR del Lazio, fanno finta di nulla.

Gli insegnanti di sostegno dono stati decimati e sempre di più il docente di classe, che non ha specializzazione idonea, è costretto a sopperire scegliendo di seguire o gli alunni normodotati o quello abbandonato a se stesso.

Le famiglie pagano una tassa, calcolata molto per difetto, di 100 euro l'anno, non prevista dalla legge: a scuola manca tutto, anche la carta igienica.

Ai genitori si chiede di tutto: risme di carta per fotocopie, sapone liquido, rotoli di carta Scottex.

Le "private" invece godono ottima salute, non solo vivono nell'oasi privilegiata del Concordato, la maggior parte è a gestione confessionale, ma la ministra bugiardona in una notte ha trovato per loro 245 milioni da elargire subito.

Solo la Slovacchia investe meno di noi nell'istruzione.

Siamo i penultimi in Europa, scavalcati dall'Estonia e nel mondo anche dal Brasile.

La spesa pubblica italiana per la scuola è pari al 9% di quella pubblica totale, il livello più basso fra i Paesi industrializzati, e totalmente usata per gli stipendi da fame di noi docenti.

E' un vero disastro al quale si aggiunge la riforma della scuola superiore: tagli negli orari, cancellazione di sperimentazioni, separazione netta tra licei e professionali così i figli tredicenni dei ricchi vanno da una parte e quelli dei poveri Cristi dall'altra.

Allora ha ragione il duce nano: la scuola pubblica non educa?

Certo che nella situazione di sfascio nella quale l'ha scaraventata, lui e i suoi ignoranti rappresentanti, si può fare ben poco oltre.

Lo sappiamo noi che ci lavoriamo dentro ogni giorno e viviamo momento dopo momento tutti i problemi che ci cadono addosso, le umiliazioni, il senso di fallimento perché senza mezzi è difficile creare interesse, le offese, i genitori arrabbiati, la sfiducia, il senso di impotenza quando vedi che c'è uno sciopero generale e la tua scuola resta aperta, gli alunni poveri ai quali non puoi dare un minimo di aiuto se non di tasca tua…

E che cosa va a urlare quel cialtrone ai cristiani riformisti? Che la scuola non inculca i valori della famiglia?

Lo dice a braccio, lasciando il discorso preparato, lo fa solo per ingraziarsi la benevolenza del potere ecclesiastico.

Lui che si permette di dare lezioni sulla famiglia a noi docenti?

E' l'ultimo che può e deve parlarne di famiglia e di valori cristiani, con tutte le porcate che sono venute fuori sulla sua passione irrefrenabile per troie pure minorenni, i divorzi che ha sulle spalle, le convivenze e la sporcizia vergognosa che ha sparso su tutta l'Italia.

E la Enterogelmini invece di fare la cagnolina lobotomizzata che difende il puttaniere di Stato, ripetendo sempre la stessa manfrina sul '68 e l'indottrinamento della sinistra nelle scuole, farebbe bene a dimettersi, prendere a braccetto il suo amato capo e iscriversi tutti e due al CEPU, ad un corso di Educazione Civica, che a loro tanto manca fin dalle basi, magari leggendosi a qualche libro serio, invece di usarli puciandoli nel cappuccino al mattino.

Ai miei alunni il Bunga Bunga non lo insegnerò mai!



Lucio Galluzzi

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domenica 27 febbraio 2011

PUTTANIERI TRA GLI OSANNA DEI CRISTIANI RIFORMISTI

... E LA SANTA SEDE TACE





Non so cosa voglia dire "cristiano riformisti". Le etichette dei prodotti il più delle volte sono peggio del bugiardino illeggibile dei farmaci.

Cristiano lo si comprende bene, dovrebbe essere colui che segue il cammino insegnato dal Messia, applica e vive concretamente i Vangeli, rispetta i Comandamenti, rifugge dal peccato e Vizi Capitali e persegue le Virtù.

È quel "riformista" messo vicino a "cristiano" rende i due termini elisivi l'uno dell'altro.

Bugiardini, insomma.

Un cristiano riformista vuole proporre leggi per cambiare la propria condizione di credente?

Si allea con i politicanti perché la forma della croce sia modificata?

Oppure è desideroso di mettere mano alle Scritture per renderle consone all'uso e consumo del mortale?

La confusione è tanta in questa era di falsificazioni linguistiche e di verità, di ideali prostituiti, etica e morale usate come tacchi per calzature.

È l'epoca berlussoniniana che tutto pervade di scemenze, bugie, false personalità, mito narcisista e malattia profonda mortale fatta passare per santità.



Ormai i gestori della vergogna non hanno più alcun pudore.

Sono talmente alla frutta che come vacche in sindrome da mucca pazza offrono pubblicamente il peggio immaginabile, a ruota libera, senza ritegno.

La paranoia e la compulsione psichiatrica ogni giorno di più sono esibite in sproloqui che manco gli astinenti ai SERT riuscirebbero a produrre.

Ieri quel tizio che pensa ancora d'essere il presidente del Consiglio è andato, per l'appunto, al congresso dei cristiani riformisti e, come al solito, non si è risparmiato la quotidiana figura di merda.

Ma se ormai tutti siamo abituati alla sue pagliacciate di orrido gusto, io, per esempio, non mi sarei mai aspettato che la platea di quel congresso battesse la mani e osannasse affermazioni e idee da postribolo per soldati in libera uscita.

Bisogna davvero essere pronti a tutto e munirsi di un antiemetico da usare come salvavita.

Berlussonini sarebbe una macchietta inutile pure a se stesso senza il consenso, finto peraltro, dei coglioni che ancora lo acclamano.

Gli idioti ormai battono le mani e offrono ovazioni senza neppure stare a sentire cosa realmente dice il pazzo.

Robotici.

"Noi siamo per la famiglia tradizionale, quella sancita dal matrimonio tra un uomo e una donna [applausi e osanna], che hanno figli [applausi e più osanna], una famiglia sana, con i valori che da sempre difendiamo e che sono alla base della nostra società. Mai e poi mai, finchè saremo al governo permetteremo famiglie di omosessuali [alza il tono e il volume della voce: applausi forti e grida di consenso]… o adozioni per omosessuali e anche single [ovazione] - scende tra la gente - dai adesso tutti al bunga bunga! [applausi e risate accondiscendenti]".

Sono alcune delle frasi che il barilotto zoppo ha regalato a quei cristiani che arringava.



Lui sparava queste incredibili minchiate e quelli applaudivano.

Ma a cosa?

Perché battevano le mani? Che cosa hanno realmente capito?

Capiscono?

Perché a questo punto è spontaneo pensare che siamo circondati da decorticati totali, zombies che hanno perso pure la schedina di memoria e reagiscono solo per stimolo condizionato.

Allora per chiarezza provo io da solo a capirci qualcosa: un divorziato che ha fatto figli con una moglie, si mette con un'altra donna e se la sposa, fa altri figli; tra una schifezza giudiziaria e l'altra [evasione fiscale, falso in bilancio, corruzione di giudici, falsa testimonianza, la P2, rapporti con la mafia… ] la seconda moglie lo lascia dopo averne reso pubblico il motivo: il marito è un puttaniere che vuole anche minorenni; si separano con colpa del tizio e da quel punto il bi-divorziato entra nel vortice che porta alla rivelazione della sua reale malattia: è un sessuomane, un vecchio ultrasettantenne che va con ragazzine già troie ed intorno a lui si muovono montagne di soldi, tra le mani di Lele Moric e Umilio Fede Retriever.

Si viene a sapere pure, dagli atti della Procura di Milano, che a 12 ragazze, questo essere squallido, ha versato la bellezza di oltre 400 mila euro, oltre alle automobili che regalava ad ognuna di loro, solitamente delle Smart.

Ad una ragazza molto bisognosa, fece recapitare un bolide da 3000 cavalli: aveva molto bisogno.

Le ragazze che partecipavano ai suoi Bunga Bunga si comunicavano telefonicamente i risultati delle analisi del sangue: "i globuli bianchi sono a posto, non ho l'Aids… con quello lì è meglio controllarsi, con tutte quelle che si scopa!", si lamentano anche di aver ricevuto la Smart e non la Mini come altre.

Questo tizio è lo stesso che ha fatto venire il criminale Gheddafi a Roma e ha organizzato per lui la festa magna con finale di quelle centinaia di ragazze, entrare nella tenda del dittatore, ad ascoltare quanto sua bello convertirsi all'Islam.

Allora: il personaggio premier in questione, ieri, ai cristiani [?], si permette di disquisire di famiglia tradizionale e sana.

Lo dice proprio lui!

Quelli in platea lo applaudono.

Se avesse detto "la pece è utile per sbiancare il sedano d'inverno", quei deficienti chissà come si sarebbero spellate le mani!

Il suo collegio difensivo, i gerarchi e podestà che lo sorreggono, le troie che bungavano con lui dicono che sia la Caritas, perché è generoso e aiuta tutti, cioè: tutte, basta che siano giovani, bone, porche e escort di lusso.

Ma la vera Caritas, quella che aiuta gli ultimi degli ultimi, non s'indigna d'essere paragonata ad un puttaniere incallito?

La Santa Sede perché tace?

E' vero c'è il Concordato Economico fra Stato e Vaticano, da quando i nani sono al potere arrivano molti più soldi nei tentacoli papali, anche illegalmente [vedi Lunardi], ma di fronte a cose di questo tipo, possibile che non ci sia un solo prelato che abbia voglia di tirare un pastorale bello pesante in mezzo alla fronte del pazzo?

Sì, possibile.

Benedetto XVI è più interessato a preparare Angelus domenicali invitando i libici ad amare i propri macellai.

Che vogliamo di più!

Abbiamo Merdaset che da anni propone proprio quei modelli di borders sociali come il premier: dal Grande Fratello alle Domeniche 5, da Uomini e Donne a Matrix fino ai talk show di Setter Brachino: corna, tradimenti, gente che scopa a favore di telecamere, Lori del Santo che spiega come fare a cambiare tanti maschi giovani ed essere felici, Fabrizio Corona eroe vergine e via così giù sempre più in basso fino a "non ho telefonato a Gheddafi perché non volevo disturbarlo".

È probabile allora che la realtà preparara sia la richiesta dei cristiani riformisti di un DDL, con voto di fiducia, appoggiato da Casini, Fini e tutti i divorziati come loro, per sostituire il Crocifisso con la riproduzione del lettone di Putin, eddai: tutti al Bunga Bunga dopo, tanto a quei festini si prega pure, eccome se si prega!

Poi alla fine, nelle prime ore del mattino, ubriachi persi e strafatti, usciranno per strada e sprangheranno per amore divino, applicato da loro, gli omosessuali, le trans e tutti quelli che non sono bunga bunghiani.

Il Pastore Tedesco li benedirà pure, perché è proprio così che si affermano i valori tradizionali: Dio, Patria e Famiglia nel quarto Reich.

Se leggessero con attenzione il Discorso della Montagna, morirebbero tutti?

"Non potete servire due padroni, non potere avere Dio e ricchezza, gente di poca fede"



Lucio Galluzzi

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venerdì 25 febbraio 2011

MI VERGOGNO SEMPRE DI PIU'


DI ESSERE ITALIANO






L'Italia ormai e quasi esclusivamente una palude di masse silenziose. Un popolo intero che ha perso memoria e dignità e sopravvive alienandosi ogni giorno di più.

Non c'è niente che smuova coscienze ed impegno civile.

Lo sciopero generale è diventato un crimine contro la Santa Patria.

Chi cerca di uscire dallo schema prefissato, sa già come andrà a finire.

Sarà ostacolato, ridicolizzato, mobbizzato, diffamato, umiliato e infine tritato.

Lo possono fare senza problema i fascisti al potere, perché noi italiani abbiamo pure perso ogni senso di solidarietà verso l'altro.

Se al lavoro il tuo capo ti rende la vita difficile perché gli stai sul culo e non sei conforme al sistema, stai sicuro che i tuoi colleghi non muoveranno un dito per te. Se ne staranno buonini nel loro orticello a far finta di nulla. Non certo per paura.

E' il "me ne fotto" tanto in voga nel ventennio che è ritornato prepotente ad imporsi in questi quasi due ultimi decenni di berlusconismo e pidiessismo.

Non si lotta, né si scende in piazza, tantomeno si alza la voce.



Tutti in sottomissione religiosa e missionaria.

L'Italia è diventata lo zimbello internazionale a causa di un presidente del Consiglio puttaniere ed impresentabile?

Non fa niente. Si continua lo stesso a galleggiare tutti insieme sulla merda totale, siamo pure capaci di dire che non sentiamo neppure puzza.

Corruzione, cricche, casta, appalti delle Grandi Opere tangentizzati, voto di scambio, ministri ridicoli e pagliacci, compravendita di deputati?

Nulla ci tocca, va tutto bene.

Va talmente tutto bene che permettiamo vadano anche oltre, perché allo schifo non c'è mai fine.

Così scopriamo che puttana è bello e liberatorio per la donna, vendere il proprio corpo per fini di carriera politica è cosa buona e giusta, l'utilizzatore finale è un grande anche se nano, Silvio Berlusconi anagrammato diventa "l'unico boss virile", le finte nipoti di Mubarak ricevono dal Cavaliere 150 mila euro al netto dei gioielli, abiti e altre regalie di lusso, le orge tenute a casa del presidente del Consiglio col Bunga Bunga e ragazze, anche minorenni, travestite da poliziotte, infermiere sono ricevimenti di classe, casti e cinefili.

Chi ha letto il libro della D'Addario sa che è tutto vero.

Infatti le troie vanno nelle ville del premier solo per guardare pellicole come Baaria, filmati di comizi del duce d'Arcore, cantare "Meno male che Silvio c'è" e bere cocktail analcolici dove Lele Moric ci versa dentro polvere magica di ginseng.

Noi italiani siamo davvero bravi, talmente lo siamo che meritiamo l'estinzione.

La ministra Gelmini alla "festa" romana per Gheddafi


Quel criminale, terrorista, pazzo furioso, assassino di Gheddafi viene in Italia, e l'esecutivo lo accoglie in pompa magna, le ministre in orgasmo si sono fatte fotografare accanto a lui, la borghesia e i cialtroni nobili nazionali erano tutti lì, mostravano le toilettes da sera talmente cafone, le toilettes, dai farli sembrare letteralmente dei cessi.

E' stata tutta una festa imposta dal Cavaliere pazzo, amico intimo del pazzo libico, un amore grande. L'impresentabile Berlussonini è riuscito pure a baciargli mano ed anello definendolo, nel discorso ufficiale, "un grande saggio".

Qualche centinaio di ragazze, naturalmente tutte rigorosamente bone e maxi tettone, assoldate da un'agenzia per andare ad onorare il beduino al botox; lui, l'uomo cammello, ha regalato una pregiata copia del Corano ad ognuna di loro e poi ha sermoneggiato sulla giustezza della conversione all'Islam.

Alla caserma Salvo d'Acquisto, la sera, grande show, con i due buffoni su jeep ed esibizione di cavalli arabi insieme ai nostri Carabinieri pure loro su quadrupedi.

Gli italiani che hanno fatto?

Si sono ribellati?

Ma manco per niente. Tutto è scivolato come avevano programmato i fascisti del Palazzo.

Qualche sparuto gruppo di studenti è vero, ha contestato, naturalmente manganellati a dovere; voci di cattolici, poche, che hanno denunciato lo scandalo, la Santa Sede se ne è ben guardata!, Emma Bonino che senza mezzi termini ha detto quello che pensava… Il resto: maggioranza silenziosa, tutti chiusi in casa, meglio non immischiarsi, tanto ci sono loro che comandano che sanno quello che fanno.

Maledette deleghe politiche.

Maledetti quelli che credono ancora in elezioni libere.

L'Italia è stata sempre tenuta fuori da azioni solidali nei confronti degli ultimi, non ha voluto collaborare con l'Europa nell'accoglienza dei diseredati clandestini, li ha respinti senza pietà, cacciati nei campi di concentramento di Gheddafi, fatti morire nel deserto…

E' una Nazione criminale la nostra, connivente con criminali, che si è legata in amicizia pericolosa con gli ultimi dittatori d'Europa e nazisti puri come il rais di Tripoli, grazie alla sventurate idee di un nano che dice di guidare un approssimativo esecutivo che tutto fa tranne che governare seriamente.

E ora che la Libia è diventata un cimitero a cielo aperto, con fosse comuni sulle spiagge, crimini contro l'umanità mai visti prima, si sa che i morti sono ad oggi 12.000, i feriti oltre 60.000, mercenari anche italiani che vanno negli ospedali, uccidono i feriti e ne fanno sparire i cadaveri… il premier racconta che non ha telefonato al suo amor fedele perché "non lo voleva disturbare".

Cioè, l'assassino trucidava la sua gente e il nostro pazzo di casa non lo voleva disturbare?

Poi quando il genocidio è emerso ecco che l'utilizzatore finale ha dovuto per forza condannare, peraltro con mitezza di espressioni, la violenza sui civili e chiedere, per finta!, l'intervento comune per pacificare la situazione.

Il maestro di sci dei figli di Berlussonini che impersona il ministro degli Esteri, biascica parole e concetti incomprensibili, una vigliaccheria vergognosa; questa non è diplomazia: è merda!

La paura! Caspita: saranno oltre il milione e mezzo i libici che scapperanno dal loro Paese per approdare in Italia, ci fa sapere Maroni; nessuno gli dice di farsi furbo, di comunicare da dove prende questi dati [glieli avrà passati Borghezio o Calderoli?] e di essere meno deficiente.

Il Capo dello Stato si è accorto ieri che "abbiamo per troppo tempo dimenticato il Nord Africa e che ora non è più tempo di fare finta di nulla".

Bravo!

Come dire: tutte le denunce, i dossier, i filmati, le prove provate rese pubbliche da Amnesty International, Human Right Now, Emergency, Medici Senza Frontiere, Alto commissariato Onu per i Rifugiati, CIR nessuno di questi signori li ha visti?

Il Presidente della Repubblica non saprebbe, per esempio, che quel tizio che finge di fare il ministro degli Esteri ha insultato pubblicamente Amnesty International e l'ACNUR Italia proprio perché il nostro Paese è stato inserito nella lista degli Stati che non rispettano i Diritti dell'Uomo?

Napisan non è a conoscenza che sia il Ministro degli Interni che quello della Difesa hanno usato le stesse parole di LaFrattina?

Ma allora che ci state a fare lì dove siete tutti?

Di cosa vi occupate veramente?

Del nulla che ruota solo semplicemente intorno a quell'essere che dal 1994 "governa" solo per farsi leggi ad personam.

Gli italiani tacciono. Non si accorgono di nulla, non leggono libri, manco quotidiani, si annoiano ad informarsi. Lo vogliono questo Stato di morte.

Mi auguro che i libici, algerini, tunisini, marocchini, egiziani siano molto di più del milione e mezzo che si è inventato DueMaroni.

Che arrivino in tanti e immettano nuova linfa vitale nelle nostre vene.

Che ci insegnino il coraggio per riconquistare anche la nostra libertà, perché senza di loro saremo solo e sempre un popolo di falliti.

Io mi vergogno, davvero, e sempre di più d'essere italiano.

Provo orrore al pensiero che sono rappresentato nel mondo da questi pagliacci.



Lucio Galluzzi

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lunedì 21 febbraio 2011

I MISERABILI

MA CHI SONO QUESTI BERLUSCONES?



Ebbene sì: abbiamo dovuto pure sorbirci la più fallita delle soap interpretare dall'attore Suka Barbareschi. Quella del tizio che non vuol dire subito d'essere marchetta, fa finta di sbagliare al voto di fiducia, ma è sempre fedele all'ideale, ci ripensa e fa sapere che non è vero, non ha sbagliato, lo ha fatto per far parlare del film suo che era in programmazione su RAItre, voleva che lo guardassero in tanti. Invece è stato un flop: solo 800 mila persone hanno avuto il fegato di sintonizzare il televisore per guardarsi le pantomime del "Trasformista".

Caspita! Se lui avesse votato con l'ideale senza la finta di sbagliare e non ci fosse stata la "pubblicità" del caso… il film lo avrebbero visto solo quelli del bar pizzeria "da Tony"?



Sta di fatto che tira e molla, molla e tira, il grand'attore politicante ha capito che c'erano odori di contratti per serie televisive da far sparire nelle sue nasche e così affanculo ideali, me ne fotto del futuro e della libertà dell'Italia, non posso più tornare con il PDL perché Gnazio La Muffa m'ha messo il veto, mi accoppio con il Gruppo Misto e dimostro al Duce che sono un uomo con le palle.

Lo vedremo di certo in qualche nuova telenovela, magari nei panni di un commissario sperduto nelle nebbie d'Arcore che indaga sui furti dei crocifissi spariti dalle aule di scuole padane o in armatura luccicante da cavaliere sprezzante del pericolo che corre nelle foreste brianzole a salvare le nipotine di Mubarak minacciate dagli orchi rossi della strega Ilda.

Lui dice che non ha bisogno della politica, ha di suo, fa lavorare 700 persone l'anno e che i giornalisti la devono smettere con le illazioni.

Ma allora siamo tutti scemi mi sa; e lui che pare il più idiota, sta a vedere che invece è il più furbo e logico.

Se lui non ha bisogno della politica e sta bene di suo, perché fa il deputato?

C'è sempre qualcosa che non funziona nel pensiero concreto di questa gente.

O siamo noi extraterrestri o gli alieni sono loro.

Che poi onestamente, agli italiani tutti, cosa può fregare degli smarchettamenti politici di questo Suka Barbareschi?

Hanno talmente abituato il Paese a seguire qualsiasi cialtronata che pure la pisciata insignificante di un essere che viene fuori dal "Gioco delle Coppie", peraltro di una antipatia e sicumera uniche, deve diventare affare di Stato.

Se ne deve parlare per obbligo.

Ma vada a quel paese lui e tutti i TG e i quotidiani che perdono tempo a seguire questi cagnolini da riporto.

La davano pure come prima notizia nei sommari della sera.

Ma non sarebbe il caso di chiamarli invece "somari continui"?

Tanto, più che asinate non raccontano.

E poi perché si deve fare attenzione e concedere così tanto spazio e perfetti sconosciuti che improvvisamente diventano ministri e minestronesse?


E' vero, l'informazione italiana è quasi tutta completamente asservita al Duce e ai suoi gerarchi, ma gli italiani possono fare scelte: spegnere il televisore, cambiare canale, far cancellare programmi per share troppo basso o inesistente, non comprare certi quotidiani e/o rotocalchi, boicottare case editrici, non comprare prodotti che sponsorizzano certe reti TV…

E invece niente!

Agli italiani piace il brodo sempre identico, pure riscaldato, se lo sucano anche avariato o vibrionico: l'importante è non masticare, non sprecare energie, e se poi proprio devono mangiare qualcosa di sostanzioso, ci sono sempre gli omogeneizzati predigeriti.

Ma è così difficile chiedersi chi è la Mariastar Enterogelmini e da dove arriva?

Perché è lì dov'è?

Come mai la Benita Petaccia Santadeché ha un sottosegretariato di un dicastero fantasma? Che esperienza politica pregressa e professionalità specifiche ha per fare la portavoce [leggi: porcavoce] di un governo?

E LaFrattina? Era il maestro di sci dei figli del Duce e ora si trova a impersonare il ministro degli Esteri.

Gnazio La Muffa alla Difesa, Sputazzetta Gasparri uomo [leggi: uomo?] di fiducia del PDL, Ciqui Cicchitto Cappuccetto Azzurro P2 nominato sapiente saggio che deve intervenire sull'Universo scibile, Badessa Bondi alla Cultura e Beni Artistici, Autoreggente Brambilla al Turismo, Beata Nicole Minetti consigliera regionale per il Formicone e addetta alla bernarda di Stato, Lele Moric ministro "ombra" dello spettacolo privé, e via così fino a nomi impronunciabili [perché portano sfiga] come quel tizio della Lega con il capello fulvo cotonato, portavoce pure esso, che parla sempre a memoria senza enfasi, mai una virgola o un punto, senza prendere fiato.

Da dove arriva questa gente? Chi è?

Soprattutto: perché loro?


il Duce è un affabulatore, uno che promette tanto e mantiene, solo per i suoi fidati s'intende!, sistema questo lì, quell'altro là, la scema di turno a fare la papera ripetente, l'idiota leccante a recitare i comunicati che gli scrivono, un Capezzolone al giorno ti leva il processo di torno.

Tutti quanti ormai da due anni suonati continuano a ripetere le stesse identiche frasi, usano anche aggettivi uguali.

E' il Novissimo Vocabolario della Lingua Italiana Berluschelli.

Dovunque vadano dicono sempre: "Il premier è stato eletto dal popolo ed è il popolo che deve decidere se lui resta o se ne deve andare, non si dimetterà", "contestualizziamo il fatto specifico e le frasi adoperate e vi apparirà la verità", "è la sinistra che ha ordito un complotto per far fuori il Presidente del Consiglio", "non crediamo alle accuse e al fango mediatico che state riversando su una persona pulita e generosa"…

Oltre questo non sanno dire altro.

Difendono l'indifendibile. Una di loro è arrivata anche a dire che: "fare sesso con una persona che poi ti versa dei soldi non vuol dire prostituzione; una ragazza pure bella può decidere di dare il suo corpo ad un uomo anche anziano, se poi l'uomo per sua volontà le regala dei soldi, potete dire che quella ragazza è una puttana? Così offendete tutte le donne italiane, vergognatevi!"

Lo ha detto una, lo hanno ripetuto poi tutti gli altri. Compreso Disturbato Sgarbi, solo che lui è più colorito [leggi: porco].

Ma perché il ministro degli Esteri deve esternare il suo parere, che poi non è suo, sulle bernarde che il Duce ha sempre in testa? Che senso ha che la Enterogelmini si profonda in difese accorate sul pene del Premier esprimendo tutta la sua devota ammirazione? E lo squallido Ciqui Cicchitto Cappuccetto Azzurro P2, perché si fa pure lui figure di merda più volte al giorno? Badessa Bondi pare l'innamorata globale del suo Padrone, ne parla sempre in estasi goduriosa…

E' tutta gente venuta fuori dal nulla, dal buio assoluto, comparse che il Duce ha chiamato e voluto, ben pagate. La manna dal cielo in pratica: stipendi d'oro per fare nulla, privilegi assoluti, scorte, auto blu, case regalate fronte Colosseo, castelletti in pieno centro storico romano pagati nulla, niente più rinunce, troie a volontà e tanta, ma proprio tanta notorietà.


In cambio le comparse devono recitare, senza vergognarsi mai, fino all'indecenza assoluta; quella raggiunta in questi ultimi mesi.

Rappresentantesse dell'esecutivo costrette per marchetta politica a dire che "puttana è bello", gerarchi del Duce felici di rappresentare e confondersi con Datore di Lavoro che ragiona col cazzo e tratta le donne come merce da fast macelleria.

Oltre questo, dentro non hanno nulla.

Fanno così perché sanno perfettamente che quando il Duce cadrà, perché cadrà, loro torneranno nel buio, dimenticati, più miserabili di prima, saranno solo polvere, bruciati socialmente e politicamente. Impresentabili e miserabili com'erano.

Ora che il regime berlussoniniano sta agonizzando in putrescine e cadaverine avanzate, le comparse sono terrorizzate, devo unirsi sempre di più al poco che rimane, raschiarlo fino in fondo, prendere tutto quello che c'è.

Dicono pure che vogliono le elezioni anticipate.

Sanno perfettamente che se si votasse nel giro di pochi mesi, gli italiani, coglioni come sempre, darebbe comunque la vittoria al centrodestra, cioè ai fascisti.

Perché gli italiani non imparano.

Agli italiani della loro Nazione fotte sempre di meno.

Niente elezioni anticipate, ma opposizione senza tregua, pubblicazione delle verità, sputtanarli sempre di più per quello che fanno, unirsi con un unico scopo: mandarli a casa.

Serve veramente un governo di transizione, senza i berluscones, che ci porti con calma al voto non truccato dalla legge porca di Calderoli, per dimenticare i miserabili una volta per tutte.

Che se ne tornino da dove sono arrivati: le fogne.



Lucio Galluzzi

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