domenica 31 ottobre 2010

MARCEGAGLIA KALI DURGA: FATTI FURBA

PADRONI CONTENTI CON I COLTELLI TRA I DENTI

SI AUTO SGRIDANO E POI FESTEGGIANO SUI MORTI PER LAVORO

- e anche su quelli morti perché il lavoro non ce l'avevano -


Ma guarda un po'! La Emma ha di nuovo riletto il copione dell'indignata per forza, quello solito, è qualche anno che lo usa ripetendolo. Cambia solo i toni vocali. Questa volta si è anche leggermente alterata. Ha pure alzato la voce.

Che paura che ha fatto. Ha strappato un applauso con standing ovulation alla sua, e tutta sua platea di ricconi, era soddisfatta.

Gliele ha di nuovo cantate!

Al Governo eh, non ai confindustriali, ci mancherebbe!

Tra schiavisti regna un bene talmente solidale che il vero Governo dell'Italia infatti sono proprio loro uniti al Vaticano.

Così bisogna capire che senso abbia che il Governo vero, quello economico dei super ricchi, del quale non dimentichiamolo fa parte pure Berlussonini, non come premier, ma principale industriale a livello mondiale, si auto sgridi.

E' come se TremoRti si prendesse a martellate i testicoli insultando la MariaStar Gelly perché ha distrutto la Scuola Pubblica: non ha senso. Semplicemente perché il vero Ministro della Distruzione è lui.

Sarebbe la stessa cosa sentire quella Badessa Bondi che si indigna [lo ha fatto, tranquilli che lo ha fatto pure lui!] per i tagli alla Cultura e agli Enti Teatrali Nazionali.

Il potere che redarguisce se stesso.

In questa era di pazzia conclamata, cronicizzata in schizofrenia, tutto pare normale.

Non è così. Non lo deve essere. Non lo è.

Se quelli che giocano il potere sono fuori di testa come la Terrazza Martini a Ferragosto, non è che noi si debba stare zitti e accettare le malattie di lorsignori come legge divina.

Mitraglietta Marcegaglia è la rappresentante ufficiale anche del Presidente del Consiglio, straparla pure a nome suo. Fa la stessa cosa per tutti gli altri "industriali" dell'entourage politico del Conflitto d'Interesse Nazionale.

Ha poco da recitare la parte della vergine pulita. Non ci sta proprio il ruolo che vuole.



Poi ci ha talmente abituati alla ciclotimia di Stato, che lei interpreta in modo non di certo professionale, non è una brava attrice!, che quando la si sente blaterare, basterebbe chiudere gli occhi, pensarla con una voce diversa, e con la magia dei disturbi da personalità multiple [le loro] diventa di colpo uno Slek Bonanni, Marchettonne, financo LaBrunetta e Il Saccone medesimo, per alcuni tratti potrebbe anche ricordare Capra Sgarbi e quando proprio si "indigna" parlando di fango ecco che si trasforma in Don Abbondio Bersani e Skeleton Fassino, le spuntano pure i baffetti da Capitan Findus D'Alema.

L'ultima volta che si era indignata, solo qualche settimana fa, dopo poche ore, tutti i gerarchi di questa Repubblica di Salò Bis reagirono, commentarono, fecero finta di anche di "tremare".

I quotidiani dell'indomani titolavano solo per lei, aveva "osato" sfidare il premier scrivevano da una parte, viva Emma, pasionaria del cambiamento, dall'altra.

Ma de che?

Cambiò versione, corresse il tiro, non l'avevano capita, non voleva intendere quello che aveva fatto intendere.

Sì, perché in questa italietta dei bananari, adesso, la nostra Lingua Nazionale abbisogna urgentemente di un DDL interpretativo Parlamentare e Comandamenti Contestualizzativi di Mons. Fisichella.

Si autorabbrividì la Capessa Capitalizzata anche per la bestemmia del Capo del Governo.

E come se la prese!

Stigmatizzò, esattamente come ha fatto ieri.

"Non si può più andare avanti così, cambiare toni e programmi, diamoci da fare, occorrono proposte, fango, Italia paralizzata, etica, il Governo cambi e presto…", trita e ritrita.

Oggi: tutti che si sono offesi e non "ti facciamo più amica".

E' un "urlo" di proteste in difesa del Samaritano d'Arcore, tutti i suoi portavoce, cioè tutti!, difendono l'operato del padrone, che però non ha mai capito che deve essere davvero operato: in testa!

Lo so che non si capisce, ma è così: la padrona che rappresenta i padroni sgrida il padrone e i padroncini e così è tutto un malcontento padronale.

E noi, l'Italia paralizzata, che c'entriamo in questa cosa?

Nulla, assolutamente niente.

Per lorsignorie non esistiamo, anzi, se continuiamo a crepare in grandi numeri è meglio, soprattutto quelli che pensano e scendono in strada per lottare.

Non disturbateli, perché loro devono lavorare, impegnati come sono nel Bunga Bunga, a sconfiggere il cancro, dirigere Mediaset, cancellare lo Statuto dei Lavoratori e la Contrattazione Nazionale, eliminare le RSU e ogni possibile "sacca" di opposizione proletaria.

Tanto ce l'hanno già detto: Emmo Marchettonne non ha bisogno dell'Italia, anzi gli è di peso e non lo fa guadagnare, chiuderà battenti FIAT dopo che Lingotta Marcegaglia per anni ha chiesto vero denaro sonante a Silvio Montezuma, ottenendolo.

E' solo una sfumatura, che neppure si nota, il fatto che quei soldi fossero i nostri, sudati e "rubati" dalle buste paga di tutti i dipendenti, soprattutto pubblici.

E' vero però: siamo paralizzati, noi. Solo noi.

Contratti bloccati, scatti d'anzianità mangiati dai buchi economici della Cricca/Casta, immobili morti 200 mila precari della Scuola, 380 mila lavoratori della pubblica amministrazione saranno resi "inoperativi" da LaBrunetta entro il 2013…

Il milione di posti di lavoro elettorali promessi da Berlussonini ci sono davvero: in meno!

Il Paese è paralizzato soprattutto dalla terza settimana in poi in poi [per chi ha lo stipendio], finisce pure la benzina per le automobili e non la si può più mettere, non per moda: è miseria.

E se si sta in casa perché non ci sono i soldi per il carburante, non si esce neppure a piedi, tanto non puoi fare spesa. Stringi la cinghia e basta.

E quanti di noi non possono più pagare l'RC auto, comprarsi un abito nuovo, un paio di scarpe, i quaderni per la scuola dei figli, i buoni mensa…

E quanti l'hanno già fatta finita, e in che numero ancora non lo hanno fatto perché sono "tamponati" d'ansiolitici?

E' vero alla seconda: siamo paralizzati perché incapaci di rivolta.

Intanto poco fa Mitraglietta Marcegaglia ha cominciato a "correggere il tiro" [Ansa], lei non aveva intenzione di "criticare l'esecutivo, il suo di eri era un attacco generalizzato e non mirato a persone specifiche", bla bla bla…

Slek Bonanni plaude fortemente.

Tutti loro son contenti.

Tarallucci e vino sulle bare dei prossimi morti sul lavoro e festa grande perché è bello vedere i padroni contenti, con i coltelli fra i denti.

Fa tanto trendy, in nero.



Lucio Galluzzi
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sabato 30 ottobre 2010

UN UOMO MALATO E SENZA CONTROLLO

IL SAMARITANO DELLA GNOCCA A TUTTE L'ORE





Poveretto, ha le malattie.

Non riesce proprio a contenerselo, è talmente compulso che lo deve dire in ogni luogo frequenti.

Di certo, e aspettiamocelo!, riuscirà a fare un intervento sul suo pezzo di pipindrano anche all'ONU.

Perché tutto il globo terrestre deve saperlo. Non è più questione di Stato italiano: ormai il pisello Berlussoniniano ha sconfinato oltre pure Francia, Russia e Bielorussia, Libia e Brasile.

E' un'uccellata mondiale.

Il corpo cavernoso premierale travalica le Ande corre sulla Transiberiana, lo si può vedere in cielo più esteso di uno Zeppelin, un ultra Boeing, un Apollo oltre il 13 che si staglia pronto pure a penetrare astri, cosmi ed infiniti sconosciuti.

Un pene Universale, insomma.

Un obelisco sempre ritto che gli fa un baffo e anche due a Priapo.

Ormai il Presidente del Consiglio è un perseguitatello totale, fa pena. Anzi fa pene.

Lo vedi e ti viene subito in mente l'immagine di una minchia devastata, presa a sberle da una vita infernale. Perché il Berly vive male. Peggio.

Dorme due o tre ore per notte, pensa sempre al pene del Paese, il suo. Tra una troia e l'altra manca a riunioni ed impegni.

Mentre stava a soffrire i dolori della dura politica nazionale con la D'addario, non si è presentato a due incontri istituzionali, uno riguardava l'elezione di Obama. E come poteva?

Caspita, la giornata lavorativa sua è fatta di oltre le 36 ore, deve fare tutto lui, moltiplicare peni e pesce, controllare che in casa sua entrino solo "persone per bene" come Mangano, Dell'Utri, Lele Mora, Tarantini… difendersi dai giudici comunisti che non gli permettono si sconfiggere il cancro e curare Mediaset al meglio.

Ora poi ci si è messo pure il Napisan, che perché avrà un eccezionale periodo d'insonnia senile, gli rifiuta lo scudo impunitivo retroattivo.

E il Berly va in panico!

Non sa neppure lui quello che deve dire: un giorno vuole fa ritirare il lodo Alfano costituzionale, due ore dopo pensa sia indispensabile contro la Magistratura rossa, non perché lui lo desideri: è solo volontà dei collaboratori fidati che lo proteggono, lui non lo vuole. Fosse per lui medesimo anche adesso andrebbe ad affrontare i processi che lo riguardano insieme al figlio, al fratello e a dieci altri che, guarda caso, l'altro giorno all'udienza per le irregolarità fiscali Mediaset non sono andati. Manco uno.

Che pretendiamo di più un vecchietto 74enne, che sta in piedi con l'Attak Flex e si occupa di miracoli?

E dai suoi beati?





Di certo è vero che alla sua età dorma le ore che dice, praticamente nulla, si produca in tutto il lavoro che racconta, conduca "una vita terribile" con sforzi "sovrumani che nessun altro oltre lui può"… È talmente vero che ci crediamo tutti, così come siamo certi che i fratelli Grimm e la Fata Turchina si siano sposati e vivano ancora adesso felici e contenti.

Sì, E' proprio così.

Questo nonno che si illude di essere un premier insostituibile è talmente inossidabile che sparisce dalla circolazione pubblica istituzionale all'improvviso per quattro/cinque giorni consecutivi. E' una sua caratteristica.

Un'abitudine.

All'improvviso lo colgono malesseri speciali: un torcicollo, una slogatura alla caviglia, la gamba fessa, un improvviso calo pressorio, lombalgia acuta… perché quando gli fa comodo, cioè sempre, è un povero malato con i malanni della sua età che deve starsene nascosto per giorni nel lettone di Putin, o da Putin stesso, quando non da Lukashenko o Lula da Silva.

Invece non è vero, chi l'ha detto? Lui c'è sempre, lo ha detto anche ieri, e lo ripete da tempo, siamo cretini e malpensanti noi, e pure in mala fede. Esso da Bruxelles ci ha tenuto a dire che è attivissimo, presentissimo, immortale e soprattutto gaudente.

E' davvero malato, non sa gestirsi neppure la personalità multipla. Devono poi intervenire le Badesse Bondi, i Ciqui Cappuccetti Azzurri Cicchitti, i Capezzoloni… a smentire la smentita dello smentitore che si era smentito a sua volta.

Sia chiaro che la vita privata personale è assolutamente inviolabile, si tratti di un normale cittadino, del premier o di chiunque altro.

E' altrettanto intoccabile la vita sessuale della persona, le sue scelte, gli usi, i modi, le inclinazioni.

Noi la Costituzione la conosciamo e la rispettiamo, sempre.

Noi sì.

La corrispondenza e le comunicazioni telefoniche individuali sono garantite dalla nostra Carta.

Ma noi non possiamo farci nulla se il premier telefona a cani e porci che sono loro gli intercettati e non lui.

Non è colpa dei giornalisti del Fatto Quotidiano, come dicono i "Direttori" d'Arcore, se Berlussonini si espone o viene esposto a situazioni "scabrose" che lo possono rendere ricattabile.

Il giornalismo non si chiama Alfonso Signorini o Claudio Brachino.

Il vero giornalismo è altro. Non è gossip.

Non è diffamazione per il calzino azzurro.

Il problema serio di questo Capo del Governo che riguarda noi tutti è l'irruzione della sua privatezza nel pubblico.

Già era successo con Veronica Lario. E' stata lei che stufa del "ciarpame senza pudore" portatole in casa e nella sua vita di moglie dal legittimo marito, ha dovuto prendere atto, con dolore di donna cosciente, del bisogno di separarsi da quell'uomo, e così ha fatto.

Per sessuomania, libertinaggio e gusto per le ragazzine e le escort il premier si è giocato la famiglia e tutto lo ha esibito dall'insetto Vespa.

Lui lo ha fatto. Non la "stampa bolscevica".

Ora si è scesi ancora più in basso, si pensava non fosse possibile, e invece…

Dobbiamo venire a sapere da Umilio Fede Retriever [indagato per favoreggiamento della prostituzione insieme alla ex igienista dentale di Berlussonini, poi politica eletta alla Regione Lombardia per il PDL] che il "bunga bunga" è una pratica sodomita della quale si parla in una barzelletta vecchia come Ramsete Andreotti usata cambiando i personaggi secondo le epoche.

Nel caso Rudy/Lele Mora i personaggi sono Ciqui Cappuccetto Azzurro Cicchitto e Badessa Bondi che rapiti da una tribù vengono sodomizzati prima uno poi l'altro in cambio della improbabile salvezza della vita… che gran ridere vero?

"Bunga Bunga" non è poi un mistero nel suo significato. Sia il Cambridge Daily che L'Urban Oxford lo scrivono chiaramente: "[anale] Orgia, bareback, gang bang".

Per questo squallore di gente altrettanto miserabile eticamente hanno scomodato pure i Vangeli, "Berlussonini è un Samaritano", lui voleva solo aiutare questa ragazza marocchina, sparando la palla che è parente di Mubarak, salvandola dalla galera, telefonando da Palazzo Chigi, che forse non è vero che ha telefonato, forse è vero, sono stati i suoi collaboratori, non lo hanno fatto, la Questura però: "dopo la telefonata dall'Ufficio di Presidenza, non è stato adottato alcun trattamento di favore nei confronti della ragazza, ma il caso è stato, come da prassi, affidato al Tribunale per i minori"; si mettessero d'accordo sull'uso del telefono di Stato però!

Se il premier è così buono, cosa che non si mette in dubbio, figuriamoci!, farebbe meglio però a frequentare di più le Caritas e intervenire pubblicamente, alla luce del sole, senza chiudersi in torri d'avorio irraggiungibili.

Non dovrebbe farsi portare i "casi umani" a domicilio da Lele Mora e neppure permettere che "minori in difficoltà" possano "essere adottati dall'entourage" dell'innamorato di Fabrizio Corona… strana questa Samaria che abbisogna di Umilio Fede Retriever e Lady Bonazza Minetti…

Il premier faccia quello che vuole, viva la vita che crede, con le persone che ritiene più opportune, ma lo faccia a porte chiuse, perché per le sue schifezze, e non solo sue, tutti noi italiani stiamo continuando a fare figure a dir poco penose a livello internazionale.

Il Capo del Governo non rappresenta solo chi lo ha votato. E' il premier di tutti gli italiani, nessuno escluso.

Non ho alcuna voglia di essere etichettato come puttaniere, bugiardo, corruttore, ricattabile, vecchio porco… e quant'altro di sente in giro per il mondo civile, per colpa di un malato "senza controllo".

E visto che a grandi lettere coraggiose, Berlussonini, informa, da una platea internazionale, che non intende cambiare stile di vita e promiscuità scopereccia e manco ha intrapreso nel tempo un percorso terapeutico psicanalitico serio che lo aiuti, rimane solo che sia altrettanto coraggioso e "virile sempre teso" rassegnando le dimissioni.

Senza aspettare che gliele chiedano.

Un 74enne che ama le ragazzine deve fare altro.

La figa non è la Nazione.

L'Etica e la Moralità politica non sposano Lele Mora, soprattutto non giocano a carte con Fede.



Lucio Galluzzi
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giovedì 28 ottobre 2010

TRE CIVETTE SUL COMO', UN GUFO E LA STOCCAFESSA

I DIRETTORI DI REGIME SPIEGANO LA LIBERTA' DI STAMPA

Ovvero: pornografia di Stato



Già Adorno rifiutava la comune accezione di "pornografia". Lo stesso, in altri campi, fecero Andy Warhol e Carmelo Bene. A Milano, Graziano Origa con il suo "Punk Artists" sdoganò per l'Italia le pudende maschili erette in primissimo piano, retinate è vero, ma messe in copertina.

Si scende cronologicamente verso i giorni nostri: questi.

Era nella quale pornografia è sempre di più altro dal sesso esplicito mostrato.

Il senso del pudore è perso. E' un vuoto senza resa e tregua, rugginoso, sempre più compromesso a girarsi in acque fetide, torbide come non mai, una fogna senza condotta.

Fuori da ogni condotta, etica e morale, quelli che frequentano questo porno estremo.

A confronto Ilona Staller nelle sue performance migliori appare pure romantica ed innocente.

Si rimpiange la sua castigatissima figura tra i banchi del Parlamento.

Erano tutti lì a scandalizzarsi per la Cicciolina scesa in politica, loro, gli scandalosissimi, i frequentatori della scuola dei bordelli partitocratici.

Gli stessi medesimi che se la facevano con Tangentopoli, nascondendo nei puff di casa tesori rubati al contribuente, profittavano della carica ministeriale per arricchire le proprie tasche a scapito dei malati, infettavano di AIDS consci di quello che stavano facendo con il sangue non testato per le trasfusioni.

Mazzette, tangente madre, rivoli e torrenti di "ammanchi", bustarelle, chi più ne ha ne metta.

Non è mai finita l'epoca degli ineleggibili per fedine penali, eletti e lasciati lì.

Anzi, si sono fatti pure la legge che se ne fotte del volere dell'elettore: sono le segreterie dei Partiti a decidere chi mettere da una parte o dall'altra.

Sempre più in basso, in caduta libera, senza alcuna vergogna.

I nomi sono sempre gli stessi, le trame e gli orditi identici.

Non si chiamano più Democrazia Cristiana o Partito Socialista, Movimento Sociale o Liberali… adesso usano chiamarsi in modi fantastici.

Vanno dai nomi di piante e fiori a quelli di libertà plurime o futurismi zoppi.

Ma nulla è cambiato. Anzi, tutto è peggiorato, nel più nero dei modi.

Ora è diventato normale che del premier si sappia come scopa e con chi, gli anni che devono avere le sue simpatie sessuali. Escono pure libri che raccontano delle sue notti bollenti e quanto spende per pagare troie. Tomi scritti dalle stesse che si sono concesse. Parlano per mesi e mesi delle identiche cose. Passano l'estate a scartavetrarci le gonadi usando i quotidiani di famiglia come bollettini interparrocchiali, e l'unica problematica nazionale urgente diventa la casa abitata da Tulliani a Montecarlo.

Poi la Procura che indaga sul caso lo archivia perché non ravvede alcun reato e la carta pesta regimental ricomincia.

Che palle!

Quando non se la contano tra loro di amenità e bile interna d'amore dissolto Berlussonini-Fini, allora è insulto, sempre e comunque. Prendere la notizia, rigirarla e fare come insegna Minzolingua: tutto a favore del padrone dell'informazione.

Il Macello Dell'Utri non è condannato a sette anni per concorso mafioso, ma siccome è prescritto diventa "assolto"; Ramsete Andreotti compie "il reato ascrittogli" [rapporti con Cosa Nostra] fino ad una certa data, viene riconosciuto colpevole, ma c'è il non luogo a procedere per l'identico motivo del Marcellino di cui sopra: assolto pure lui.

Come rimbomba ancora lo starnazzare della Buongiorno, sua difensora, che tutta presa da orgasmo tsunamico fa allontanare i giornalisti; al telefonino ha Lui, il Presidente, e glielo urla "Assolto! Assolto! Assolto!".

Ma non è vero! Non è assolutamente vero: prescritto, prescritto, prescritto!

Non è assoluzione. Si comprino un Devoto-Oli.

Non è colpevole di alcunché Cosentino, difatti negano l'uso ai PM delle duecento ore di intercettazioni a suo carico. Chissà come mai.

E' un santo specchiato l'ex ministro Lunardi.

Fini vota insieme ai suoi con la maggioranza per salvarlo.

Eppure ce le aveva polverizzate, e tanto, con la storia della legalità nel PDL e della "pulizia" dai corrotti.

Ma l'ex delfino di Almirante fa di più: dà la fiducia per lo scudo Alfano retroattivo.

Cioè: questo premier deve essere salvato dalla magistratura a tutti i costi, costi quel che così, anche a rischio di farci una figura di merda.

Difatti Fini e i suoi la figura che meritavano se la sono fatta.

E' questa la pornografia vera.

E' andare alla chiesa sconsacrata di Santa Chiara l'altro ieri, al convegno del PDL sulla libertà di stampa, dal titolo "due pesi e due misure", organizzato dai Ministero dei Beni Culturali, Sandro Bondi, e dal sottosegretario Daniela Santanché: ospiti i direttori del regime, le tre civette sul comò: Mentone Belpietro, Minzolingua e Littorio Feltri.

E' di una logicità fulminea il comprendere quanto questi nomi abbiano da insegnare a noi tutti, ma proprio a tutti!, sulla libertà di stampa.

C'era la tizia che assomiglia a Miriam Mafai al maschile "fan di Feltri, Bondi, sìssisìssissì senz'altro!" che ce l'ha con Travaglio perché "è equivoco, misericordia! Quello non è un giornalista, è uno iettatore. Perché fonti vere non ne pubblica mai. Gira, gira, gira intorno alla notizia fintanto deh non va a colpire la persona che vuole… La penna di Feltri mi piace eccome, non è Oriana Fallaci, non è Montanelli, però è una penna nobile nel giornalismo italiano [una gran marchesa! Bisogna chiederlo a Boffo e Di Pietro quanto sangue blu scorre nella penna del Littorio! NdA]. Anche Belpietro… quando mancheranno loro non so se le scuole produrranno altre penne come queste [certo! basta andare alle 'premiate manifatture alpini taurinense" e di penne ne trovi di tutte le sfumature per i cappelli dei militi, peccato che non siano d'oca! NdA]"

E' la volta della badessa Bondi che esordisce con "Il nostro Paese è un Paese malato".

E' vero. Peccato che questo personaggio non sia mai riuscito a dirsi che la malattia infettiva grave parte proprio dal suo esecutivo, che ha ormai contagiato tutto. E' metastasi, malignità, sottrazione di felicità e sicurezze.

Come potrebbe una Nazione "guidata" da 15 anni da un morbo che è calamità e disgrazia continue essere sana?

Ma no, la Superiora la pensa diversamente, se pensa: la colpa della malattia è tutta "della faziosità dei conduttori a senso unico… pensiamo a certi politici di sinistra o conduttori… le maggiori trasmissioni televisive di questo Paese che capovolgono la realtà… [TG1 di minzolingua? Tg4 di Umilio Fede Retriever? Mattino 5 di Brachino Calzino Azzurro? Pomeriggio 5 di Barbara d'Urso? NdA].. intossicano la vita e il confronto politico…"

Finalmente prende la parola Daniela Santadeché, e siccome è una cantilena pedissequa recitante le uniche cose che ha imparato a memoria per fare bella figura come sottosegretaria al Nulla,"Comunisti brutti e cattivi, magistrati bolscevichi, il premier è solo, se avessero arrestato le fonti di Travaggio [e chi è?], solo i nostri eroi giornalisti che rischiano la vita sono da plaudire… non lasciamoli soli", la si tronca così che è meglio.

La rifatta con disgusto serve a quello che rappresenta: il niente.

Ecco Littorio Feltri! Naturalmente vomita. Come sempre.

Anche lui si sente abbandonato, perché è un giornalista di destra, mentre "quelli di sinistra hanno tutto quello che vogliono, la qualsiasi cosa… invece Paragone ad AnnoZero è stato trattato come un idiota, ed è venuto fuori proprio così, perché c'era una congiura ambientale… e anche noi facciamo la stessa figura perché siamo abbandonati a noi stessi, anche dal PDL… e abbiamo l'impressione che a voi dei giornalisti di destra non ve ne freghi niente [infatti! Non ce ne può fottere di meno, ma non dei giornalisti di destra, ma di quelli come te, NdA], volete gli Ezio Mauro, e allora teneteveli!"

De profundis: Minzolingua e Mentone Belpietro che si producono in un accorato appello contro la criminalizzazione del loro lavoro e siccome il Littorio aveva concluso con il "teneteveli! Ecco il "teneteveli" alla seconda.

Battimani del pubblico [poco pubblico] Hulk Verdini contento, 'Gnazio la Muffa ride soddisfatto, Ciqui Cicchitto Cappuccetto Azzurro non è da meno, come potrebbe?, la signora in rosa con calza arabescata e stucchi berlussoniniani in viso è stupefatta per la meraviglia, Linda Blair Brunetta all'acme esorcistico...

Gente tristissima, tutta. Grigia e assolutamente fuori dal tempo, questo tempo. Il nostro.

Brutta e asservita, con voci da brivido, quella della Badessa Bondi fa impressione talmente è falsa.

Ira, troppa.

E bile. Fegati marci. Volti incancreniti dal brutto vivere per una misera ciotola di croccanti e un po' d'acqua fresca.

Dicono: "quando non ci sarà più Berlussonini di cosa si occuperanno i giornalisti come Travaglio?"

Dico: "quando non ci sarà più Berlussonini, voi dove finirete? A cerca lavoro da Travaglio?"

Perché pare che tutto quello che vi ha smosso il sistema linfatico basso sia rodimento.

I quotidiani di regime, i vostri, perdono vendite, eccome se le perdono, i bilanci sono fallimentari. Lavorate e scrivete puttanate perché i soldi vi arrivano tramite la proprietà, non dai lettori; altrimenti sareste a pulire cozze insieme a Lele Mora.

Che dire poi del TG1 e di Minzolingua? Quello che era il primo telegiornale della RAI è diventato in poco tempo un'emorragia di spettatori, a centinaia di migliaia a trimestre… non si salvano neppure l'Insetto Vespa e men che meno il "giornalista" Paragone.

Il fallimento non è dovuto al Travaglio, che vi fa molta paura però.

State fallendo perché finalmente un quotidiano senza padroni, per nulla comunista, quindi molto comunista, sta facendo scuola di vero giornalismo.

E' così che si conquista il pubblico vero e ci si forma in coscienze e opinioni, liberi di scegliere.

E' per questo che molta più gente apre gli occhi e giustamente vi abbandona.

Che sia sempre così.

In progressione esponenziale, lontani dalla vostra pornografia.

Di più.



click qui per il video del "convegno" PDL


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martedì 26 ottobre 2010

GOLPE TOTALE E CONSENZIENTE OPPOSIZIONE

QUELLI DEL PD LA COSTITUZIONE L'HANNO MAI LETTA?






Ci sono un sacco di Medee in giro per l'Italia ferita a morte, infettata pare senza più ritorno.

Le recitanti la tragedia minima, perché di quella vera poco ne capiscono, si stracciano vesti, capelli, si graffiano l'una con l'altra, piangono e si disperano, ma tutto sul palcoscenico.

Perché sanno solo recitare. Lo fanno da una vita intera.

Nulla conoscono della Trama, non sanno di Katastrophé, ignorano Katastasi, vanno avanti per "imparato d'inerzia".

Appaiono perché lo devono, soprattutto a sé stessi

Si paludano giganti per imprimersi meglio nelle retine di spettatori ancora credenti al miraggio dei morti vivi.

Come gli attori greci di un tempo calzano coturni dai tacchi altissimi, imbottiscono le spalle per farsi gladiatori, mettono armature sotto doppiopetti, si truccano seguendo l'umore che hanno da suscitare, indossano le maschere con il megafono incorporato per urlare più forte, sovrastano di più incollando onkos cotonatissime, paiono davvero grandi.

Spogliali e davvero tutti sveleranno la nanopresenza, oltre all'orrore dell'errore d'essere ancora lì insostituiti.

Solo questo hanno in comune con la tragedia Classica: l'apparenza.

Sono solo e semplicemente pezzi di Maya [illusione totale], a ragionar bene: non esistono.

Cioè esistono nella proiezione fantastica, nel reale sono solo "fantasmi" [nell'accezione greca del termine].

Non sono neppure bravi a produrre phoné, giacché il loro interrompere il silenzio, se ci fosse silenzio [ma non c'è mai assenza di verbo umano], è solo un porno rumoreggiare monocorde.

Noia mortuaria.

Sono Medee solo perché si vestono in nero e bugiardamente praticano l'orazione funebre.

Hanno permesso l'assassinio di tutto in questo Paese sfasciato dai fasci con la cravatta, non hanno mosso un'unghia per paura si spezzasse. Eppure rumoreggiano. Emettono fastidiosi vibrati anali, però usano la bocca per farli.

S'indignano, dicono loro.

Sono pronti a fare barricate, sottovoceggiano.

L'ordito autentico è sotto gli occhi dei non stolti; questi paraventi d'opposizione sono solo ignavia, null'altro.

E' contiguità al/del potere.

Sono essi stessi il potere, solo che si fanno chiamare in altro modo, ma stanno lì come gli altri.

Hanno scranni, posti, commissioni, dirigenze, troni.

Mai hanno avuto il coraggio, non ce l'avranno, di gridare il vero golpe che da quindici anni ha spolpato il cittadino, scientemente, pezzo per pezzo, portando via non tutte le libertà, ma LA LIBERTA'.

Mai se ne andranno, rinunciando alle poltrone, tagliando di netto la connivenza.

Se ne stanno lì disquisire di non si capisce più cosa [cioè si capisce sì: è cosa loro, e degli altri che definiscono avversari, noi non siamo compresi nella loro catena spiritica], senza fare veramente un solo atto concreto, finale, autentico per ristabilire la verità.

Perché la verità è rivoluzionaria, e figurati se a loro sta comoda!

Conoscono la Costituzione questi?

Ma manco per nulla!

Altrimenti sarebbero a fare il loro dovere: occupare il Parlamento e stare lì, giorno e notte, a far sapere a tutti che la LIBERTA' ce l'hanno mangiata a colpi di morsi da squalo.

Sfiderebbero le polizie di DueMaroni e 'Gnazio La Muffa non andandosene da Camera e Senato e facendo parlare la Comunità Internazionale, finalmente documentata!, dello schifo che stiamo affrontando noi, i deprivati totali.

Perché la Libertà non è solo avere una stampa senza padrone o poter manifestare il proprio pensiero, associarsi, godere dei diritti politici, sapere che la scuola pubblica è per tutti, ma proprio tutti, gratuita per l'obbligo e poi negli altri gradi per chi merita e/o chi non ha i soldi…

La Costituzione della Repubblica Italiana afferma, senza troppi giri di parole e virgolettati interpretativi, che la Libertà dell'individuo è fatta di lavoro garantito, ed è su questo che si fonda la Nazione.

Ma siccome i Padri Costituenti e i Partigiani che la vollero non erano cialtroni ignoranti scrissero pure altro, e tale resta quell'altro.

La Libertà è soprattutto la salute dell'individuo.

Per salute si intende un complesso di cose che è ben lontano dal "produci consuma crepa" imposto dai vari Marchettionne, Mitraglietta Marcegaglia, IlSaccone, LaBrunetta, Slek Bonanni, Slurp Angeletti, Gelli-mini, Berlussonini, TremoRt et similia.

La salute individuale, quindi di tutti e di conseguenza della Repubblica, è godere del tempo libero, che deve esserci oltre il lavoro, usufruire di offerte formative e/o di svago, sapere che esistono "strutture" atte a soddisfare questi bisogni, che non sono le mense Caritas alle quali gli eserciti di non più garantiti devono rivolgersi per mangiare, quelle non dovrebbero proprio esistere in un Paese civile.

La Salute [Libertà] è poter accedere tutti, nessuno escluso, al pane quotidiano, al companatico, alle cure sanitarie appropriate e d'eccellenza erogate anche a chi non ha i capitali da parte; è aprire la finestra di casa, perché la casa la devi avere!, e vedere alberi e verde, respirare aria buona per te e per i tuoi figli e non marcescenze di discariche a cielo aperto che ti tolgono il fiato e ti portano cancro sicuro.

La Libertà/Salute è la tranquillità mentale e fisica della persona.

E' crescita armonica.

E voglio proprio vedere un solo Costituzionalista che contesti!

O un legislatore, vero!, che osi mettere in dubbio la lettura organica del Corpus.

Non è accettabile che le polizie vadano a picchiare chi chiede la Salute.

Non è Costituzionale.

Non si può stare a guardare immobili la precarietà, la disperazione dei licenziati, le famiglie che non mangiano, gli anziani che vivono con 500 euro al mese, i giovani che non hanno futuro, i metalmeccanici sulle gru che minacciano suicidio, i paralizzati sulle sedie a rotelle senza assistenza domiciliare e con l'obbligo di pagarsi pure i farmaci con la pensione da fame che hanno, i carcerati che si tolgono la vita [o ai quali viene tolta]...

Altro che legittimo impedimento e lodo Alfano!

Il problema è un altro, uno solo e gravissimo: l'Italia è diventata una Nazione fondata sulla malattia sociale, devastata da pochi potenti aiutati da molti incompetenti e lacché.

Questa Repubblica non è più tale: è un feudo e noi ne siamo gli ostaggi.

Ha poco da arrabbiarsi la senatrice Finocchiessa del PD alla richiesta della parte giovane del partito suo di "rottamare i vecchi dirigenti", perché con la base, per niente cara signora, lei e gli altri come lei nulla hanno in comune.

Siete lontanissimi da noi.

Voi le Medee, noi gli "squadristi antidemocratici" che non facciamo parlare i Bonanni e gli Schifani alle vostre feste del Nulla senza Rosso.

Viva la Costituzione!




Lucio Galluzzi
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