VUOTO ELETTORALE
Ormai da tempo stiamo assistendo alla totale esibizione della follia governativa in ogni dove, a qualsiasi ora, con qualsiasi con qualsiasi contenuto [che rigorosamente non deve essere mai politico/programmatico].
L'altra sera Berlussonini ha dimostrato a tutti quanto il mago Casanova abbia ragione: è possibile comparire contemporaneamente su quasi tutte le emittenti televisive e fare appelli.
Padre Pio con il suo dono dell'ubiquità era un principiante a confronto.
Non ho visto il premier multilocato.
Una volta ci riuscivo.
Mi faceva ridere.
Le sparava talmente comiche che mi divertiva.
Ora non più.
E' in agonia della ragione. Completamente bruciato di testa.
Io onestamente non so al mattino quando si sveglia quanto sia brutto e spaventevole senza trucco e stucchi.
Ma sotto quel cerone colorato di apparente vita deve essere un'epidermide tra il verde e il grigio.
Pallida, virata in zone all'itterico.
Labbra sottili viola-bluastre.
Occhiaie e borse devastanti.
Rughe, e non solo d'espressione, da fossile rinoceronte Ionescano.
Qualche volta la curatrice della sua immagine non ha calcato molto la mano, forse c'era bisogno di mostrarlo sofferente, difatti lo si notava: se solo un po' di trucco in meno lo fa sembrare uno zombie in astinenza di carne fresca, figuriamoci quando è struccato.
Come avrà fatto la D'addario?
Doveva proprio essere disperata.
Le cronache di famiglia, cioè quelle dei suoi "giornali", parlano di un premier depresso, preoccupato, spaventato, perseguitato, minacciato dal mondo intero… e lui in questi ruoli si cala sempre volentieri.
Si sa, la Storia lo insegna: i dittatori hanno il culto della personalità talmente elevato che la cosa più importante per loro è l'apparire, l'estetica corporea innanzitutto.
Prima o poi il premier si farà installare anche le luci e i razzi anti gravitazionali alle scarpe così non solo farà crepare d'invidia, lo pensa solo lui!, i capi di governo esteri; ma riuscirà a stupire tutte le madame deliranti in estasi che ai suoi comizi ci vanno perché "lui è bello".
Adesso, in questi ultimi giorni, però è uscito fuori di cranio più del solito.
Non si è limitato alle solite tristi e omogeneizzate battute da bordello di provincia brianzola, che così tanto divertono tutta la sua corte dei miracoli e miracolati, a varcato il limite della decenza contro ogni etica e buon gusto.
Durante l'esibizione in piazza san Giovanni ha chiesto il voto ai milioni e milioni e milioni di astanti promettendo che "in tre anni debelleremo il cancro".
Ora, a parte la balla scientifica grossa come tutti i Colossei dell'Universo dato [intanto i miliardi di manifestanti sotto il palco applaudivano comunque, perché pur non avendo capito una tega, il cartello "applausi" ormai gli si accende in testa per stimolo condizionato, poi in molti erano anche pagati per farlo], il pirla ha fatto qualcosa di estremamente grave.
Si è preso gioco per fini elettorali dei malati oncologici, dei chemioterapizzati, dei terminali, del dolore dei famigliari e senza alcun ritegno, con la solita faccia sicura da prepotente e l'urlo da duce, non ha neppure poi chiesto scusa.
Ma si sa, lui queste cose non le fa.
Anzi, tra poco ci farà dire dai suoi solerti maggiordomi avvocati che lui quella cosa non l'ha mai detta.
Che le registrazioni della manifestazione del Palo delle Libertà sono un falso costruito ad arte dai comunisti eversori del Fatto Quotidiano.
Ciqui Cappuccetto Azzurro, in Parlamento indicherà Travaglio come mandante e Di Pietro esecutore materiale.
Io mi meraviglio, e non poco, che il giorno dopo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, gli Istituti di ricerca come il Pasteur, le Associazioni dei malati oncologici… non abbiano protestato fortemente contro l'insanità delle affermazioni di Berlussonini, sconfessandolo e soprattutto denunciando il suo scorretto e schifoso tentativo di "sfruttamento della credulità popolare".
Ma anche i giornali non hanno fatto titoli cubitali chiedendo spiegazioni per la sparata del pazzo di Arcore e le sue dimissioni immediate.
Chissà perché.
Abitudine?
Paura?
Sottovalutazione del personaggio?
Lui telefona all'AGIcom, vuole che Santoro non faccia più la sua trasmissione, che Ballarò chiuda, Di Pietro non sia accettato più negli studi RAI, magari pure anche la Dandini… minaccia, pretende, chiama i carabinieri, urla, insulta… e poi?
Che cazzo vogliono da lui?
Lui è il presidente del consiglio, e più fare quello che vuole!
Se anche non lo può fare perché c'è reato di minaccia e concussione lui se ne fotte, basta uno schiocco di dita e i maggiordomi avvocati cambieranno la legge.
Lui è scandalizzato per tutto l'affare Annozero che lo coinvolge.
Noi di più.
Ci si vergogna ad essere rappresentati da questi personaggi e dell'immagine dell'Italia che rimandano all'estero, dove tutti ridono di noi.
Le immagini del tizio che impersona il ministro della difesa che minaccia un freelancer durante una conferenza stampa istituzionale del capo hanno fatto il giro del mondo. Lui, il tizio, si è fatto pure placcare dai suoi amici d'avventura nera, altrimenti gli avrebbe pure spaccato la faccia, al giornalista.
Sono idolatri pagani. Lo ammettono pure loro, pubblicamente.
E il pontefice ne è talmente contento che li riceve, li benedice e si fa baciare l'anello.
E questi, forti dell'imprimatur vaticano, diventano la via, la verità e la luce.
Pagando solo un piccolo prezzo simoniaco: "se votate Emma Bonino: don Bosco, la Madonna, i Salesiani, Casini-Rutelli-Buttiglione-Binetti piangeranno. Attenti: dio nella cabina elettorale vi vede!"
A piazza san Giovanni, per l'appunto, un altoparlante diffondeva la minaccia contro il voto non cristiano del ventennio.
Basta cercare su youTube.
Che si può fare in questo momento se non resistere in quei pochi spazi che ancora il regime non ha occupato?
Io posso fare solo questo, scrivere, usare la parola.
Dissentire e schifarmi.
Qualcuno potrebbe fare molto di più.
Potrebbe per esempio chiedere visite urgenti d'accertamento psichiatrico per il dipendente pubblico, perché tale è, Berlussonini e stabilire una volte per tutte se è in grado di guidare con lucidità il nostro Paese.
Richiamare pubblicamente tutti i ministri del governo al ruolo che loro compete, che non è quello di bodyguards e/o esternatori clonati del loro padrone.
Applicare la censura, che è prevista, per i comportamenti illeciti e lesivi dei rappresentanti istituzionali che violano la massima Legge della Repubblica.
Non firmare provvedimenti contrari alla nostra Storia democratica, che ha radici nella Resistenza alla quale dobbiamo rispetto per averci liberato dai nazi fascisti, che oggi sono tornati.
Soprattutto, e ce ne sarebbero di motivi!, sciogliere le camere per indegnità morale ed incapacità politica di questi governanti.
Ma Pertini non c'è più.
E il nostro Capo dello Stato non si sogna minimamente di ricordare quanto il suo predecessore ci ha lasciato come eredità: "il fascismo non è una fede politica e va combattuto con ogni mezzo".
E' una par mostricio totale questa.
Oggi e domani si metteranno croci al vuoto elettorale.
Si daranno voti a puttanieri, collusi, riciclati, voltagabbana, prepotenti, mascheroni, mafia che ringrazia, ignavi, manganellatori, tiepide gelatine rosa e melassa d'opposizione, novelli santi, vergini, igieniste dentali, attrici-cantanti del varietà-d'alemiane poltroncine rosse… e via così, attendendo la prossima purga d'olio di ricino e querce che fioriscono margherite.
Daniele Luttazzi for President [e non è una battuta].
Lucio Galluzzi
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