martedì 16 marzo 2010

TIFIAMO RIVOLTA


Ma questi sono pazzi veramente,

Non posseggono più un minimo lume della ragione e della "creanza".

Si permettono qualsiasi cosa e si assolvono.

Giudici di sé stessi.

Autopadreterni.

Marie Vergini che si appaiono le une con le altre miracolando qua e là i loro amici.

E' il fondo di ogni fondo, mai visto in decenni.

Neppure i più biechi democristiani dei tempi bui o i missini d'Almirante.

Questi fanno proprio schifo.

Non ci sono altre definizioni.

Non ispirano neppure la minima sensazione di umana considerazione.

Semplicemente: sono un niente diventato tutto col potere del soldo.

Ignoranza, cafoneria, prepotenza, sfottò, calunnie e diffamazioni, sputano anche addosso alla gente.

Vanno a puttane e poi devono farci sapere tutto quello che fanno nel durante.

Dopo sono pronti a giurare che non hanno mai pagato una donna.

Si presentano dal Pastore tedesco, che è di grandissima bocca buona, genuflessione, baciamano, benedizione.

Altri cristianesimi ortodossi integralisti, si battono il petto schiumando alle labbra contro le coppie gay, paladini del matrimonio eterno, difensori strenui del Dio Patria e Famiglia. Poi concubinano, divorziano, fanno figli con altre, hanno magari pure amanti, uomini e donne non importa, ma vanno al Family Day travestiti da Marie Goretti.

Fanno bene attenzione d'essere ripresi dalle TV.

Perché sai, è l'immagine pubblica quella che conta.

La gente in Italia crede solo a due cose: alla chiesa e alle televisioni.

Non è neppure il caso di chiedersi come mai questi cialtroni incalliti sono sempre con il culo posato sugli scranni parlamentari.

E' una decisione divina, incontrovertibile e immutabile.

Una sorta di motore immobile ibrido di massonerie altissime, prelati, divinità personali.

Sempre le stesse facce.

Lo stesso riciclo.

Cambiano nome ai gruppi, colori, si rifanno la faccia, si liposucano, abbronzatissimi anche a dicembre sono come le formiche rosse in carestia.

Entrano dappertutto.

In qualsiasi studio TV, trasmissione qualunque, l'importante per loro è esserci.

Concedersi a dosi massive sempre.

Oppio continuo.

Fumo negli occhi.

E' una maledizione concreta.

Qualcuno ha quasi cent'anni, ad altri è caduta anche la faccia, qualche volta li si vede pure sorretti dai valletti della Camera, passettino dopo inciampo, poi li abbandonano in quei legni, lì muoiono per qualche ora, risorgono solo quando devono votare, stimolo condizionato.

Loro non sono come la valletta onorevole che in un giorno ha firmato più di 250 disegni legge.

Loro no.

Lei ha firmato senza sapere cosa e fregandosene, ha eseguito un ordine.

Loro no.

Lei almeno dimostra energie da vendere in tutta la compulsione che emana. Quando la intervistano sa tutto di tutto.

Risponde ad ogni domanda sempre con la stessa risposta "lodi, lodi, lodi… al mio capo…", va vanti così fino a quando non la spengono.

Povera donna, almeno dimostra di darsi da fare!

Loro no.

Fanno esattamente quello che sono: i morti viventi.

I guardiani del regime.

Uno una volta è rimasto catalettico sulla poltroncina in una diretta domenicale.

Tutti hanno pensato che fosse veramente morto così.

Anche perché è difficile capire quando è vivo o quando potrebbe essere morto pur essendo vivo o morto del tutto.

Non era morto.

E non si cerchi di interpretare adesso qui un attacco ai senatori a vita come la Montalcini.

Proprio no.

Si parla d'altro.

Lei per fortuna sua e nostra non è un fantasma.

Infatti la nomino con il cognome.

Gli altri, i veri morti, non meritano citazione.

Sono solo la continuazione malata del malgoverno che hanno sempre diretto e sostenuto.

Malattia dentro la malattia.

Che ora è realmente cancro.

Metastasi al cervello.

Perché non c'è altra spiegazione.

Non si può essere così marcatamente fuori di testa se non ci sono patologie gravissime.

Tutta la cricca, i morti viventi con i più giovani cadaveri animati uniti ai pagliacci, insieme alle nere sacerdotesse del culto offrono il peggio del peggio.

E questo pessima quotidianità politica la vogliono far passare per sanità.

Per bontà e amore.

Normalità.

Giustezza.

Troieggiano, pippano, corrompono, prendono voti dalla ndrangheta, si fanno le leggi per evitare i processi, si comprano i velinari, li editano, pisciano sulla Costituzione, deridono la bandiera italiana, cantano l'inno nazionale parafransandolo con cazzate, vogliono usare il fucile per staccarsi dal resto del Paese, i cannoni contro i migranti in mare, spengono trasmissioni perché infastiditi dal troppo giornalismo vero, le loro notizie le fanno gestire da uno che da ieri è sospeso dall'Ordine e dai maggiordomi di famiglia.

I problemi reali della Nazione sembrano non esistere.

Ma esistono.

Sono loro che non se ne possono accorgere così impegnati nel culto di una sola persona.

Idolatri maledetti.

Dediti alla fede della carne, del soldo e del potere assoluto.

Ma un popolo di schiene chine, alla fame, disperato, che non vede futuro, ammalato di precarietà, disoccupazione, preoccupazioni, diritti negati, cultura e scuola pubblica allo sfascismo di quattro incompetenti, classe operaia non rappresentata nelle istituzioni, insulti, risate in faccia al dolore… non reggerà ancora per molto.

Questo popolo arriva dalla Resistenza.

Ha radici forti partigiane.

E' abituato al sacrificio.

Che però ha un suo naturale limite.

E il limite è colmo.


Lucio Galluzzi

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