sabato 19 marzo 2016

PADRI VIRILI D'ASSASSINI MASCHI ALFA

Il signor Foffo, padre di Manuel, uno dei torturatori assassini di Luca Varani, ha nuovamente esternato.
La prima volta l'aveva fatto da Vespa, a poche ora dal macello e ci informava che suo figlio "è un bravo ragazzo con un quoziente intellettivo al di sopra della media" e si interrogava se per caso avesse generato o meno un mostro, se fosse stata colpa della cocaina, perché quello che ha fatto è una barbarie, se i conti coincidono hanno anche dormito con il morto."
Il morto è Luca Varani, 23 anni stava andando a lavorare, in treno, adescato da un sms che i due macellai avevano già mandato a diversi altri, tutti maschi, perché qualcuno cadesse nella rete loro, volevano uccidere, semplicemente per vedere cosa si prova.
Ma il signor Foffo lo chiama "il morto".
Suo figlio Manuel e l'amico Marco Prato hanno premeditato, organizzato, cercato come in un casting la vittima.
Hanno usato benzodiazepine nell'alcool per stordire il ragazzo, ci avevano provato anche con altri, senza riuscirci, pare.
A Luca, quello che il signor Foffo chiama "il morto", sono state tagliate subito le corde vocali, così non avrebbe potuto urlare, poi colpi di martello e coltellate, a decine, ore di strazio e tortura fino alla morte per dissanguamento.

Luca Varani

La lama conficcata nel cuore per dargli il colpo finale. Luca era già morto, forse.
Da poche ore quel che resta del corpo di Luca è stato riconsegnato alla famiglia, oggi ci saranno i funerali in forma riservatissima.
Il signor Foffo che si era, per l'appunto, già profuso in dichiarazioni quanto meno inopportune a "Porta a Porta" mentre Luca era ancora caldo.
Non una sola parola di pietà per la vittima,"il morto".
Neppure una minima frase di compassione per la famiglia di Luca.
Ma suo figlio Manuel, che "è un bravo ragazzo con un quoziente intellettivo al di sopra della media", faceva poi sapere dal carcere che avrebbe voluto assassinare il padre stesso e glielo ha detto in faccia quando il genitore è andato a trovarlo.
Solo che non potendolo fare, dice il figlio Foffo, ha ripiegato insieme al suo amico, su uno a caso, scelto tra una ventina.
Subito dopo padre e figlio si sono abbracciati e hanno pianto molto.
Si sperava che le dichiarazioni fuori luogo del padre scampato ai beccai finissero lì, da Vespa.
Invece no.
Ne fa altre, al Messaggero, questa volta a poche ore dalle esequie di Luca.
Se da Vespa si era esibito sconvenientemente, fastidioso e cinico, questa volta, il genitore va oltre e ci tiene a precisare che: "Alla famiglia Foffo i gay non sono mai piaciuti, a noi piacciono le donne vere, e Manuel non è da meno."
Come dire: io sono maschio etero, mio figlio pure; le martellate, coltellate, torture, l'assassinio di Luca solo dettagli.

Funerali di Luca Varani

Quindi: fino a poco tempo fa: "Meglio fascista che frocio" [Alessandra Mussolini], da oggi :"Meglio torturatore, criminale, assassino che gay" [Valter Foffo].
Questo signor padre di Famiglia Tradizionale Normale, che ha insegnato la sua Normalità al figlio, la Normalità del farsi piacere donne vere e non froci, ha trasmesso quindi anche la Normalità del patricidio sublimato e proiettato, Normale è che invece di macellare lui, suo figlio e il suo amico del cuore abbiano trucidato Luca.
Tutto Normale, insomma.
Normale che questo padre non si accorga del figlio strafatto di coca e chimiche, che si traveste da donna per far piacere sessuale al Prato che lo voleva "bambolina", che facesse pompini a Marco mentre Luca agonizzava, che abbia dormito abbracciato al suo uomo con Luca cadavere lì accanto, che adescasse maschi a pagamento, che facesse chemsex party.
Il signor padre Foffo ci manca solo che aggiunga che Luca era gay e se l'è cercata, così chiude  il suo cerchio di delirio.
Lui nega pure che il figlio avesse rapporti sessuali con Marco, peccato che esista la prova filmata.
Appena lo viene a sapere, smette di negarlo e accecandosi ancora di più, usa l'informazione per giustificare l'orrore: "mio figlio era ricattato, è stato costretto a fare quello che ha fatto per via di quel filmato, ha avuto solo un rapporto sessuale il 31 dicembre con marco, mio figlio non è gay..."
Il signor Foffo, proprio a stare zitto non ce la fa.

funerali di Luca Varani

Non solo è scampato alla morte perché Luca è stato ucciso al posto suo, e questa cosa dovrebbe già renderlo muto, invisibile e lontanissimo da ogni velleità di buon genitore, ma lui vuole essere certo che il suo rampollo è maschio vero e per questo sta sparando minchiate che altro non fanno che peggiorare la posizione processuale del figlio, che già è gravissima.
Ok padre Foffo: suo figlio ha macellato Luca con altissima virilità, da vero maschione alfa dominante ed è proprio per questo che dopo l'assassinio di Varani, ha dormito abbracciato stretto con Prato; se ne faccia una ragione e provveda, insieme alla sua Famiglia Normale, a farsi aiutare da un analista lacaniano gay.


Lucio Galluzzi

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lunedì 14 marzo 2016

LA NON BANALITA' DEL MALE

"PERCHE' MIO FIGLIO E' UN MODELLO"

E' vero che siamo tutti cannibali, nessuno escluso, fino anche all'ultimo dei vegani.
Perfettamente educati all'impassibilità di fronte a popoli interi sterminati, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Trecento mila i siriani ammazzati, non importa da chi, ma ammazzati di bombe, gas letali, kalashnikov, fame e sete.
Quattro milioni di profughi che stanno scappando, ora, in questo momento, mentre scrivo, prigionieri di nuovi muri, fili spinati, xenofobia, nazismi.
15 mila disperati alle nostre porte, lasciati al freddo, alla pioggia e al fango, concentrati tra i plotoni tra poco d'esecuzione, condannati alle polmoniti, epatite A, denutrizione, dissenteria infettiva.
Il mare divenuto cimitero.
Niente che ci scalfisce.
Nulla ci provoca il seppur minimo graffio epidermico.



Stiamo lì, catatonici, con le bocche aperte, sbavanti a guardare tutto in diretta, agonia dopo agonia.
Zapping di qua e dopo di là.
Facciamo diventare caso internazionale l'insulto di Sarri a Mancini, le puttanate quotidiane dei Di Maio/Battista loop infinito sui social, le ingiustizie a Masterchef, Segreti, Barbara D'Urso, L'Arena e Giletti, Lilli Gruber, la Loren lascia Armani perché è ingrata e sceglie Dolce&Gabbana...
E' vero che ci mangiamo vivi l'uno con l'altro, coltiviamo vipere mortali nei nostri petti, siamo noi la Guerra, l'altro è il nemico, perché non conosciamo l'altro, siamo solo dei miserabili inutili "Io".
Però, ogni tanto, qualche volta l'anno, ci strappiamo due o tre peli pubici e urliamo per finta straziati per l'agnellino che mangiano a Pasqua, ci infiliamo l'unghia più appuntita nel culo e urliamo, si fa per dire, allo scandalo dei cuccioletti abbandonati o dell'aragosta che urla mentre la fanno bollire.
E' questa la nostra morale malata, la nostra etica di merda infetta.
Tutti chiusi nella loro casetta in Canada, con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà e tutte le ragazze che passavano di là, dicevano che bella la casetta in Canada.
Tutti nella famiglia perfetta, quella tradizionale, il Family Day, da noi tutti normali, nessun frocio, solo sesso a fine procreativo, niente culo perché è atto di Satana, se sprechi sperma è come l'aborto.
Poi tra le benedette e sante mura delle casette in Canada avviene di tutto, qualsiasi nefandezza, i crimini più feroci, le botte spietate, le mogli stuprate per diritto matrimoniale, i figli negati perché sculettano, fucili e pistole carichi, partono i colpi, ma è un pettine appuntito che gli ha leggermente forato un braccio, si muore per dissanguamento e si sta a guardare, tutti, persi per manina, nella bella e cristiana famigliola timoratissima di Dio.
Tuo figlio che si massacra di eroina, quella che gli passa la tua amica, che ha la tua stessa età di mamma, che forse se lo scopa, o lui si tromba lei, perché le ricorda te, sua mamma,  e tu ti fotti quel vecchio che ha i soldi e ti sistema, ma anche l'amico di tuo figlio che ha gli stessi anni di tuo figlio, e lui si scopa il suo amico dopo che te lo sei scopato tu.
Tuo figlio che sta malissimo nel corpo con il quale è nato, ma maledetto, devi essere maschio e darmi i nipotini, se non lo fai ti spacco io il culo, guarda tua madre come l'hai ridotta, è impazzita per il dolore, colpa tua mezzomaschio fallito di merda.
Tuo figlio che vende il culo o il cazzo a chi gli capita perché deve comprarsi, costi quel che costi, quel cappellino che fa in, l'anfibio USA, l'anellino per la tipa, l'Iphone obbligatorio e vaffanculo alla scuola, la Beats quella rossa... e sei troppo preso dalla tua professione di alta responsabilità aziendale per accorgertene, difatti quando non ritorna a casa la notte, non puoi saperlo, perché manco tu ci sei a casa tua.
Tua figlia trucco truce e zeppe alte, top brillantinato, tette rifatte regalo di mammà per il suo diciottesimo compleanno, la Crystal-Meth nella borsetta, poi che vuoi che sia una birra? Dai su, bisogna pur essere moderne, non siamo nel Medioevo, marchiata a fuoco, ma tu non l'hai mai vista, non la guardi molto in faccia, non hai tempo, devi guardare già la tua, beve il piscio del suo amante, si fa tagliare con il bisturi, ha il nome di lui scarnificato sulla vagina, vomita di continuo, sarà un'influenza, strafatta persa, ma sarà solo stanchezza.
E come è bello quello strafigo di tuo figlio, un Dio in terra, lui al di sopra di tutti, un genio, fa inginocchiare gli altri ai suoi piedi e lo adorano in preghiera, perché guarda che muscoli che ha, è perfetto, tutto quello che non sei tu è lui: maschio, potente, col cazzo grosso, senza paura, coca e viagra, si traveste da donna per essere la bambolina del suo amico del cuore, ma è normale, non è omosessuale, è un ragazzo a posto, voleva diventare donna da piccino, appunto da piccino, poi questa fantasia gli è passata, adesso è vero maschio, ha anche i peli, 
Così, pare sempre all'improvviso, a tua insaputa, ecco i mostri, proprio quelli che hai cresciuto tu o meglio, quelli che si sono cresciuti da soli, senza padri e senza madri, proprio perché hanno quei padri e quelle madri, figli naturalissimi di questo ultimo ferale trentennio, prole dell'attuale infame sarcofaga società decorticata, educati alla consuetudine della morte e dell'orrore come normale prassi quotidiana, villani descolarizzati concepiti e partoriti, magari per caso, da villani descolarizzati, fedeli totali dei predoni Grandi Fratelli che hanno imposto questo Stato di cose, Governo dopo Governo, zombie a immagine e somiglianza dei loro Alti Patrigni per i quali la vita è tale solo se è la loro, quella degli altri non serve.



Macellano i Luca o le Gloria indifferentemente, perché non possono farlo ai loro padri e madri, perché non hanno davvero padri e madri, li hanno avuti e li hanno solamente e sempre li avranno solo come figurine, per questo li odiano, essendo odiati e negati.
Figurine sbalordite, meravigliate, che forse mai hanno detto un no pedagogico, mai una dose di sberloni e calci in culo,  pronti a poche ore dalla macellazione ad andare nei salotti TV o scrivere lettere pubbliche sui blog, farsi intervistare nei corridoi dei tribunali e mio figlio è un dolce ragazzone, è anche laureato, io gli ho insegnato i valori della vita, quelli per cui mi sono sempre battutto, anche se lo vedessi con i miei occhi non ci crederei che mio figlio abbia sfregiato con l'acido, mi domando, se ho sbagliato, io in che cosa avrei sbagliato?, io sono ancora qui, io con io, io che ve lo dico che non potete giudicare, io che sono la buona famiglia, io che sono io, sempre io, fortissimamente io.
Non una parola di pietà per le vittime, non una frase di compassione per le famiglie altre, per i genitori dei morti ammazzati dai loro figli, per gli sfregiati a vita dall'acido, mors tua vita mea, per l'appunto.
Ma quale Banalità del Male della Arendt?
Villani descolarizzati che citano cose neppure mai lette.
Così fan tutti e così fanno loro e i corifei sciacalli che li ospitano.
Semmai è la realizzazione materiale di American Psyco e Funny Games.
Nessuna banalità del Male, ma il Male stesso di noi tutti cannibali, dipendenti clinici dal sangue dei nostri fratelli e sorelle, noi tutti che siamo la Guerra, vediamo ammazzare per il solo gusto di ammazzare e ammazziamo per vedere davvero l'effetto che fa.
Poi ci strappiano qualche pelo pubico e urliamo di dolore, finto, per l'agnello pasquale...

Lucio Galluzzi

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mercoledì 2 marzo 2016

BUFALE, SOCIOPATIA E DISTURBO PSICHIATRICO

Le raccontano ormai da tempo e sono sempre più grosse ed inverosimili; dagli aerei nemici che irrorano il cielo di scie chimiche per variare e controllare il clima fino a contenere sostanze che ci vaccineranno tutti ricadendo sui terreni ai virus inventati dalle aziende farmaceutiche per poter vendere più medicinali, dalle vaccinazioni che distruggono il cervello e il corpo dei bimbi agli extraterrestri che vivono con noi e sono i vicini di casa, dai gruppi superpotentissimi [è quasi sempre il Bilderberg o la Loggia Segreta Rockfeller/Banchieri Ebrei] veri Governi per tutto il Mondo al Nuovo Ordine Mondiale che con la telepatia maligna e i messaggi subliminali ha preso possesso del comportamento umano, macchine per il moto perpetuo, sfere per creare l'elettricità senza fili e trasmetterla gratuitamente nelle case dei cittadini...
Sono le bufale, un fenomeno sempre più in ascesa che ormai si è impadronito dei 3/4 di tutte le informazioni che circolano su Facebook.
Vuol dire che su quattro informazioni/notizie postate sul social network, tre sono panzanate inventate di sana pianta.


Un dato questo che riguarda Facebook e non per esempio Twitter.
Facebook ha dato voce, e continua a darla, al peggio dell'utenza internet, senza alcun filtro: tutti possono dire quello che vogliono, così aumentano a dismisura gli iscritti e di conseguenza i guadagni stratosferici del Gruppo Zuckerberg con la pubblicità globale, la vendita delle tracciabilità dei gusti e usi degli utenti alle aziende [altra pubblicità inviata a martello continuo nelle mails private e nei banners di navigazione.
Facebook è anche il luogo dove si concentra la maggior parte degli imbecilli, privi di qualsiasi cultura di base, discernimento logico, mente politica.
Insomma: è il Social Network dei disperati, delle madamine che a fine giornata si connettono un po' per evadere dal marito-figli-cucina rassettata e si occupano solo di pubblicare per cucciolate da adottare, preghiere a Padre Pio, aforismi famosi, ricette evviva MasterChef e quel bonazzo della Fiction che tanto piace.
E' palese che in una società virtuale fatta di deboli e descolarizzati, depressi e intellettualmente indifesi, prenda piede e abbia enorme successo 'la Setta'.
Perché quella dei bufalari è tale: una setta vera e propria composta a soggetti identici gli uni agli altri, che pensano le stesse cose, parlano allo stesso modo, hanno i medesimi interessi e sono chiusi in quella che gli studi recentissimi comportamentali chiamano "Echo Chamber".
l'Echo Chamber è il 'cerchio'/gruppo dove si ritrovano sia gli inventori delle bufale [Lo Sai, Informare per Resistere, ReteNews24, Il Fattone Quotidiano, Gazzetta della Sera, La Stella...] e i fruitori delle false notizie.
Questa catena è sul Social Network, pubblica e visibile a tutti, ma assolutamente impermeabile da 'estreanei': i bufalari non condividono contenuti che non siano i loro o di quelli come loro, non pubblicano notizie se non provengono dai siti complottisti della disinformazione, non leggono i post altrui, non interagiscono con chi è al di fuori della loro Echo Chamber: in pratica si parlano addosso; convinti che l'altissimo numero di falsità [che loro scambiano per "La Verità"] circolanti su Facebook sia la legittimazione assoluta che loro stanno nella realtà e gli altri utenti [l'1 su quattro che posta informazione autentica] vivano nella menzogna e siano i servi ignari del Nuovo Ordine Mondiale.
Il Laboratory of Computational Social Science (CssLab) e l'Istituto di studi avanzati di Lucca e della Sapienza Università di Roma hanno analizzato i dati relativi a 39 siti che pubblicano bufale, 200 mila post, 6 milioni e mezzo di "mi piace", 836 mila commenti, 16 milioni di condivisioni per un totale di un milione di utenti e sono state individuate quattro aree di "interesse" disinformativo:  geopolitica [tutto quello che riguarda il Nuovo Ordine Mondiale], clima [scie chimiche...], salute [vaccini e autismo, complotti farmacologici, rimedi miracolosi...] e diete.
I bufalari vivono come nell'antichità. 


Tanto tempo fa gli esseri umani non avevano le conoscenze per spiegarsi il fulmine, il terremoto, l'eruzione di un vulcano e attribuivano i fenomeni agli dei o esseri soprannaturali.
I complottisti proliferano in ogni scenario dove ci sia confusione nei processi di causalità.
La velocità delle informazioni fornita dal web e la non intermediazione delle notizie false [dalla fonte le bufale passano direttamente al bufalaro] hanno fatto sì che la dinamica della disinformazione condivisa sia amplificata a dismisura.
Gli utenti nei commenti e nei "mi piace" sono sempre gli stessi, al di là della categoria di appartenenza del singolo post: il 62.95% segue la "geopolitica", 18.39% il clima, salute 12.73%, diete 5.94%.
I post più persistenti nel tempo [analisi dalle date dei commenti] sono quelli "geopolitici"
Gli utenti delle pagine complottiste, al di là del tipo di complotto, sono sempre in gruppo chiuso e formano quello che gli analisti definiscono "cluster omofilo": gli iscritti che le seguono tendono a rimanerci e si informano solo da quelle.
Una cassa di risonanza, insomma: l'Echo Chamber.
Quando un utente "abbraccia" una delle aree complottiste, nel giro di breve tempo, diventa attivo anche nelle altre.
I siti che smontano le bufale, paradossalmente, riforzano l'Echo Chamber, perché i complottisti non leggono i vari articoli, non li vedono proprio, e se uno di loro ha l'occasione di imbattersi in un link che lo sbugiarda, gli altri del cluster omofilo sono immediatamente pronti a 'difendere' l'attacco e rassicurare; è talmente smisurato il numero di boccaloni a scapito di chi fornisce informazione corretta che sbugiardare bufale diventa "pubblicità" all'Echo Chamber.
Infine, se poi un utente che si occupa di informazione corretta fa notare al bufalaro, direttamente sul Social, l'errore che sta postando, il complottista neppure risponde e il più delle volle "blocca" il 'pericolo'.
Insomma: una tristezza infinita.
Il pericolo oscurantista è serio e fino a quando i gestori dei Social e di Google non inizieranno a mettere filtri per fermare questa deriva squallida, poco noi utenti della rete possiamo fare.


 Lucio Galluzzi

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