mercoledì 18 aprile 2012

TERMINATEVI

La gente è fuori completa.
Due decenni di idiozie sparate basse in tutte le salse hanno colpito in pieno.
Ed è stupore amaro constatare quanta maleducazione, rozzezza, squallore, disinteresse totale per l'altro, egostimo imperante, siano i padroni indiscussi della stragrande parte degli umani d'italia.
Se si aggiunge l'ignavia, la bolgia infernale è completa.
Talmente pazzi che non si accorgono neppure d'esserlo.
Come potrebbero?
Pieni di sé stessi, interessati esclusivamente alla carne, senza sentimenti, di fretta.
Ti offendono come nulla fosse.
Diffamano come bevessero un bicchiere d'acqua liscia.
Una volta glielo si faceva anche notare e c'era, forse anche, possibilità di dialogo.
Oggi se provi a dire cafone a un maleducato è già tanto se sente le parole.
Perché sono anche sordi.
Disinteresse globale, catene basse alle quali si aggrappano per scendere sempre di più nella merda.




La disgrazia è che in questo loro naufragare, senza un solo valore, manco saprebbero suicidarsi!, si tirano dietro menti che servirebbero, eccome!, alla Nazione.
Ricordo le ultime parole/testamento di Monicelli, era chiaro si sarebbe ammazzato, ma oltre un piccolo borghese risalto dei soliti e sordidi "compagni" della slavatura intellettuale [bla bla bla], tutto rimase, e rimane, piattume/pattume.
Il dolore nel Volto dell'Altro [cfr. I. Levinas], il riconoscersi in pietas condividendo cum/panis, facendo passi insieme, gridando l'Amore, non lo usano più.
Maledetti, neppure comparabili ai protozoi.
Si sbattono, si fiondano la qualsiasi chimica, si prendono l'un l'altro e fottono, senza una sola carezza o sguardo vero, se la luce è spenta è meglio.
Se ne vanno senza saluto.
Demoniaca eredità genetica da Impero Romano, fissata e redistribuita con il fascimo mussoliniano, praticata di nuovo per vent'anni da quel deficiente di Arcore e sua corte dei miracoli.
Buona a nulla questa massa italiana, da qualsiasi parte la si guardi, inetta e mostruosa.
Il nuovo moto alla moda, da qualche anno a questa parte è vedere nell'Altro, sempre e comunque, quello che te lo metterà nel culo e se potrà ti ammazzerà pure.
Lui penserà la stessa cosa di te.
E' tutta una transitiva, infinita.
Tutti si odiano e si fanno del male.
Tutti hanno la guerra dentro.
Tutti si macellano.
A niente è servito Pasolini.
Carmelo Bene non sanno neppure chi sia.
Il pallone sì, quello ci mancherebbe altro!
L'unica Natura o Ecologia che rispettano è l'erba degli stadi.
S'accoppiano con SUV, praticano il sesso come arma di distruzione di massa.
Appena si accorgono che qualcuno esce dal loro campo seminato a morte, per quel qualcuno è condanna a morte.
Chi non mette la divisa imposta, non mostra i colori del nuovo ordine, non sta in fila come si deve, parla male del papa o, peggio ancora, parla semplicemente, è nemico degli zombies.
E' così.
Un'amara moltidudine di sragionanti becchini.
Questo è diventato il popolo italiano, che chiamare popolo è bestemmia, peccato mortale.
Lo bombardassero davvero questo immenso branco di disastri semoventi.
Si spargesse la carestia, pesante e nera, la fine imminente gliela facessero vedere concretamente, i fili spinati, i campi dove li concentreranno.
I milioni di pompanti funebri di questo hanno bisogno.
Se non crepano davvero non si svegliano.

Lucio Galluzzi

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