VIVONO E LAVORANO DA SEMPRE IN MEZZO A NOI
Quando si scoperchiò un pezzo della realtà sulla P2, con i sequestri dei documenti segreti a Castiglion Fibocchi nel 1981, la massoneria "ufficiale" si affrettò a dire che Licio Gelli aveva agito da solo, che loro non ne sapevano nulla; la loggia coperta Propaganda 2 era, insomma, una creatura sciagurata e la responsabilità dello schifo che rappresentava era solo ed esclusivamente del "venerabile neonazista" che l'aveva creata.
Niente di più falso.
Gelli chiese per scritto il permesso al Grande Oriente informando sulle sue intenzioni; ancora di più: la massoneria "centrale" caldeggiò fortemente l'idea di raccogliere quei potenti amici in un unico "tempio".
Il venerabile golpista, quindi, non fece nulla all'insaputa di quelli che si stracciarono, e si stracciano, i grembiuli abiurandolo.
Negli elenchi degli affiliati alla P2 c'erano un bel po' di nomi noti.
Silvio Berlusconi, convocato dalla Commissione Parlamentare d'Inchiesta Tina Anselmi, usò per primo la tecnica Scajola: lui la tessera P2 ce l'aveva, ma non lo sapeva, qualcuno gliel'aveva forse mandata per posta come normale pubblicità in buca delle lettere o buttata sul tavolino durante una contentino mentre lui firmava autografi e manco se n'era accorto.
Non ricordava neppure le date tanto che si guadagnò una denuncia per falsa testimonianza e reticenza.
Il processo non ebbe luogo perché fu amnistiato.
Da quasi vent'anni è, guarda caso!, il presidente del Consiglio e nessuno riesce a schiodarlo dal trono.
Fu Roberto Gervaso che lo avrebbe presentato a Gelli ed introdotto in Loggia, dove c'erano anche Maurizio Costanzo, Fabrizio Cicchitto e altri nomi noti del rampantismo political-finanziario-golpista.
Roberto Gervaso, che onestamente non si capisce chi lo abbia letto come scrittore e seguito nelle sue opere televisive, da sempre conduce una trasmissione ridicola sulle reti Fininvest; ormai non riesce ad esprimere neppure concetti limpidi causa difficoltà di parola e senilità mentale. Eppure lo devono mandare in onda, lo fanno di notte, ma lo fanno e non si capisce perché o lo si capisce fin troppo bene.
Maurizio Costanzo, colonna portante delle reti del cavaliere, appena viene fuori il suo nome come piduista, si butta nella carta stampata ed esce con un quotidiano, L'Occhio, formato e contenuti simili allo scandalistico The Sun, il progetto fallisce, il giornale chiude.
Nessuno si è mai chiesto chi lo editasse, perché, da dove arrivassero i fondi, come mai investire soldi, e parecchi!, a perdere.
Forse stavano provando l'inizio del controllo sulla stampa, tant'è che ad oggi ci sono riusciti quasi del tutto.
Ma il piduista Costanzo entrava, ed entra!, nelle case degli italiani con programmi quotidiani di distrazione ultra sponsorizzati e la sua ultima moglie non è da meno, anzi.
Ancora oggi nessuno ha mai chiesto apertamente al signore dello show di seconda serata che cosa ci facesse nella P2 e come mai da allora i suoi contratti TV sono intoccabili.
Annozero intanto viene attaccato proprio dai piduisti, in accordo con Masi, con la benedizione del presidente del Consiglio e lettere per il licenziamento di Santoro scritte da Bisignani [P2/P4] e fatte passare per parto di quell'ex direttore generale.
Gabanelli, Fazio e Dandini pure loro danno fastidio alla tranquillità e oppio per le masse.Le stanno provando tutte per cancellarli dai palinsesti.
Bisignani dichiara ai PM: "Mi occupavo di RAI perché ero convinto che Masi non fosse all'altezza…"; quindi a nome e per conto della cupola segreta, che poi tanto segreta non lo è più, era lui il vero direttore generale RAI.
Fabrizio Cicchitto, tesserato P2, è da sempre il portavoce plenipotenziario del PdL, già lo era per Forza Italia.
Chi mai ha avuto il coraggio di chiedergli, pubblicamente, come mai un incappucciato di Gelli sieda in Parlamento e ha la sua carica?
Lo stesso Gelli poco tempo fa dichiarava: "Ho scritto io, per la P2, il Piano di Rinascita Democratica per l'Italia in 53 punti. Devo dire che lo hanno applicato quasi tutto, manca solo la riforma della Costituzione… dovrò chiedere i diritti d'autore…"
Luigi de Magistris nelle inchieste Why Not e Poseidon tocca punti nevralgici del malaffare massoneria/mafia/politica credendo fermamente a quello che Tina Anselmi, dopo l'esperienza nella Commisisone d'Inchiesta Parlamentare sulla P2, scrisse nei suoi diari: la P2 non era morta, ma ben radicata ed inserita nel tessuto politico, economico e di poteri, avrebbe continuato ad agire, cambiando nome e diventando sempre più insidiosa.
Così a De Magistris tolsero le inchieste, si inventarono i vizi procedurali, cominciarono a diffamarlo, come gà fecero per Di Pietro e la Forleo.
Oggi si può cominciare a capire i perché.
Quella macchina del fango che tanto sbandierano da anni attribuendola a Travaglio, il Fatto Quotidiano, Repubblica, Santoro, Landini… in realtà è tutto il contrario.
Bisignani, Papa [senatore Pdl], Servizi, corrotti e corruttori, piduisti incalliti, faccendieri pluvi pregiudicati, ministri e ministresse, banchieri, pennivendoli maggiordomi, sofferenti di cervicale massaggiati senza preservativo, gentiluomini di Sua Santità… tutti insieme spregiudicatamente insieme a fabbricare davvero tonnellate di melma da abbattere sugli avversari: spiandoli, divulgando segreti, costruendo attacchi mediatici, ordinando chi può parlare e chi no, spostando enormi capitali a favore di quell'amico degli amici o di quell'altro, pilotando indagini e processi, inquinando prove, depositando… tutto finalizzato al mantenimento del golpe.
Ci vorrebbe una retata dei Carabinieri, globale, prenderli tutti senza guardare in faccia nessuno, scortarli lontano dalla società civile e metterli a lavorare in miniera.
Se proprio nessuno vuole muoversi, c'è ben poco da fare d'altro: ritorneranno le ghigliottine?


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