
Uno spettro si aggira per l'Italia: l'ignoranza della ferocia del potere.
Sembrerebbe che non esistano più le classi nel nostro Paese.
Il berlusconismo negli anni in cui ha applicato il suo sfacelo totale, e non smette ancora di distruggere, ha reso la lingua italiana e i concetti che rappresentano i suoi termini qualcosa d'altro.
Il lessico è diventato opinabile, obliquo, mai certo.
Questi pazzi al potere usano "persecuzione" al posto di Giustizia, "aggressione" invece di Processo, "metastasi" e "geneticamente non umani" sono i Pubblici Ministeri, "lasciatemi lavorare" significa impunità totale, "riforma" vuol dire smantellamento e licenziamenti in massa, "governo del fare" è esecutivo che in 16 anni ha solo fatto i casi suoi, "lodo" lo usano per indicare leggi incostituzionali fatte ad hoc in nome e per conto del premier per salvare il suo culo dalle aule dei tribunali e quello dei gregari che di volta in volta sono invischiati in reati gravissimi…
Che pena indescrivibile vedere poi ministri e sottosegretari in televisione e sui giornali difendere, urlando e stracciandosi le vesti, il bunga bunga; le prostitute non possono più essere chiamate così, tuonano i berluscones, è, per loro, un insulto a tutte le donne italiane. E come dovremmo chiamarle le troie?
Ieri si è saputo che giovani del PDL stanno raccogliendo le firme per chiedere le dimissioni immediate dalla carica politica in Lombardia di Nicole Minetti e Formigoni si è infuriato, perché "non conoscevo questa signora, mi è stata presentata da Berlusconi come una persona preparata e con passione politica, chi raccoglie firme contro di lei è fuori dal partito. Prima di chiedere la testa di qualcuno occorre aspettare i risultati dei processi…"
Formigoni è di Comunione e Liberazione, per lui è stato facilissimo adottare in pieno il vocabolario dei berluscones: infatti è intoccabile Governatore regionale e cambia i termini "igienista dentale", "coinvolta in sfruttamento della prostituzione" in meritevole signora.
Bravi tutti, siete talmente una vergogna totale, che si capisce perché la povera primogenita del premier abbia detto poche ore fa che Saviano gli fa schifo e orrore: Mangano invece gli piaceva di certo quando li accompagnava a scuola e li proteggeva, lui sì che era uno da stimare. Perché un pluriomicida mafioso da questi potenti dementi merita il rispetto e la dichiarazione di "eroismo". Quelli che lottano, rischiando la vita ogni giorno, per la verità, contro il malaffare e la criminalità organizzata, fanno schifo.
La Santanché, nei suoi deliri nazional popolari, è arrivata anche a dire che la legge contro le intercettazioni è giusta perché anche i boss mafiosi hanno diritto alla loro privacy.
Così cambiando a loro uso e consumo i significati delle parole [lo stesso metodo usato dal Terzo Reich per fare poi passare a livello popolare l'assioma "ebrei=popolo da eliminare", infatti i tedeschi votarono compatti la fiducia a Hitler] siamo arrivati a non comprendere più il senso concreto della situazione nazionale.
Incapaci di analisi politiche, storiche e sociologiche serie non ci accorgiamo che le classi in Italia e sistemo eccome.
Non sono le aule di scuola, come ci direbbe la Gelminessa mastina, ma strati sociali, persone appartenenti allo stesso livello economico e lavorativo, con problematiche simili, obiettivi comuni, loro rappresentanti e lotte per il miglioramento delle condizioni che vivono.
La classe non è solo ed esclusivamente il proletariato, che esiste, nessuno l'ha cancellato, ma anche quella padronale. Classe è pure quella clericale, la borghese, la dirigenza politica e dell'esecutivo, classe è anche tutti gli amministratori locali…
Proprio i padroni, la Confindustria, la Federmeccanica, quindi il gruppo di persone più potenti a livello economico del nostro Paese, da tempo è in lotta di classe contro i metalmeccanici e di conseguenza poi lo sarà contro tutti i lavoratori dipendenti privati.
Siccome i patrimoni monetari, le quotazioni in borsa, gli accordi internazionali ed interni, le società off shore, insomma il mondo dei padroni, sono diventati, grazie ai berluscones, parte integrante delle azioni di governo allora hanno chiamato Bonanni ed Angeletti a dare una mano contro la CGIL perché passino tutti gli accordi fascisti e vessatori dell'apripista Marchionne.
Prima c'è stato Pomigliano: lavoratori o votate quello che vuole il padrone o saranno cazzi amari.
Sono pure intervenuti i fantasmi del PD a dare una mano ai venduti e ai nero pensati: Fassino, D'Alema e altre miserie.
Poi Mirafiori-Lingotto, ed è passato un altro accordo senza tener conto della volontà popolare. Perché diciamocelo chiaramente: è proprio così. Non è solo la FIOM, maggiore rappresentanza metalmeccanica, a dire no alla vergogna, ma tutti gli italiani senzienti.
Come si fa ad accettare lo schiavismo, la riduzione a robot delle maestranze, l'uscita dal Contratto Nazionale e dallo Statuto dei Lavoratori, gli sputi sulla costituzione, altra fame e la precarietà che si aggiungono a quelle esistenti?
Chi lo fa o è idiota o connivente con i criminali. E una fetta di italiani lo è: idiota e connivente. Colpevole nella stessa misura colmata dai potenti cannibali del regime politico ed economico.
Ministri che difendono come famigliari stretti l'AD della FIAT, PD che neppure si è preoccupato di andare una sola volta ai cancelli Mirafiori, bravo Chiamparino!, però poi al chiuso delle loro convention déjà vu si schierano, ma mai che si facciano coinvolgere nelle piazze e nei luoghi di protesta vera. Prendono posizione, ma non perché analizzano per intervenire contro l'attacco padronale, solo per far prevalere la corrente propria all'interno dei voti di qualche primaria loro.
Appena passato l'accordo Mirafiori, per 9 voti ricordiamocelo, subito, il mattino dopo, Fincantieri di Genova ha manifestato la volontà di disdire il CCNL suo per seguire l'identica via di Marchionne, compresa l'uscita da Confindustria.
L'AD FIAT ci va giù ancora più duro: se gli è andata bene a Pomigliano e Mirafiori, adesso il suo modello sarà applicato a tutti gli altri stabilimenti italiani che amministra.
Come si può chiamare questa cosa se non lotta di classe dei padroni? Attacco totale senza esclusione di colpi allo stato sociale e a tutte le conquiste del Movimento dei Lavoratori.
Accordi siglati massonicamente solo per il tornaconto del potente di turno, che non soddisfatto del suo già immenso potere monetario, ne vuole sempre di più, e lo ottiene ricattando: o mi fate ancora più ricco i me ne vado e chiudo gli stabilimenti.
E la povera gente già con la schiena curva, le famiglie a carico, i figli che studiano per diventare disoccupati a vita, le rate dei mutui che non possono già pagare, i soldi che mancano per curarsi e mangiare, che cosa può fare se non frantumarsi ancora qualche vertebra?
Devono per forza dividersi nelle scelte.
Licio Gelli, maestro di Berlussonini e Cappuccetto Azzurro Ciqui Cicchitto e di altri legati a questo nonGoverno, nel suo programma di Rinascita Democratica P2, voleva proprio questo: la divisione dei sindacati, estromettendone uno, mettere gli operai uno contro l'altro, usare rappresentanti sindacali e politici "obliqui" e "sensibili" a passare dalla sua parte, anche pagandoli lautamente o offrendo posti di prestigio.
E' successo.
Come sono accadute altre "indicazioni programmatiche" dettate dal golpista fascista venerabile.
E' proprio lotta di classe nera, la più pericolosa dal dopoguerra.
Noi che si farà?
Lucio Galluzzi
©2010 Common Creative Licence
su Blogger
su I Nuovi Mostri Oliviero Beha
su Liquida
su faceBook
su Twitter
su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election
Nessun commento:
Posta un commento