venerdì 24 aprile 2015

La Buona Sòla









Guido Gonella [laureato in filosofia, giornalista e docente]di diritto, Antonio Segni [laurea in giurisprudenza, docente di diritto procedurale civile, magnifico rettore università di Sassari], Giuseppe Bettiol [laurea in giurisprudenza, docente di diritto di procedura penale] [democrazia cristiana, governi De Gasperi II, III, IV, V, VI, VII, VIII];
Antonio Segni [democrazia cristiana, governo Pella];
Egidio Tosato [giurista e docente di diritto costituzionale][democrazia cristiana, governo Fanfani I];
Gaetano Martino [laurea in medicina, chirurgo di chirurgia interna, rettore università di Messina e Sapienza di Roma] [liberale, governo Scelba];
Giuseppe Ermini [laurea in giurisprudenza, docente universitario] [democrazia cristiana, governo Scelba];
Paolo Rossi [laurea in giurisprudenza, avvocato] [social democratico, governo Segni I];
Aldo Moro [laurea in giurisprudenza, docente universitario] [democrazia cristiana, governi Fanfani II, Segni II];
Giuseppe Medici [geometra e poi istituto superiore agrario-laurea in scienze agrarie, docente universitario][democrazia cristiana, governi Segni II, Tambroni];
Giacinto Bosco [laurea in giurisprudenza, docente di diritto internazionale][ democrazia cristiana, governo Fanfani III];
Luigi Gui [laurea in filosofia] [democrazia cristiana, governi Fanfani IV, Leone I, Moro I, Moro II, Moro III];
Giovanni Battista Scaglia [laurea in lettere] [democrazia cristiana, governo Leone II];
Fiorentino Sullo [laurea in giurisprudenza e lettere, docente di liceo] [democrazia cristiana, governo Rumor I];
Mario Ferrari Aggradi [laurea in giurisprudenza, docente universitario] [democrazia cristiana, governi Rumor I, II];
Riccardo Misasi [laurea in giurisprudenza, funzionario di partito] [democrazia cristiana, governi Rumor III, Colombo, Andreotti I];
Oscar Luigi Scalfaro [laurea in giurisprudenza, magistrato] [democrazia cristiana, Andreotti II];
Franco Maria Malfatti [giornalista pubblicista][democrazia cristiana, governi Rumor IV, V, Moro IV, Moro V, Andreotti III];
Mario Pedini [nella lista iscritti loggia P2] [democrazia cristiana, governo Andreotti IV];
Giovanni Spadolini [laurea in giurisprudenza, docente universitario e giornalista] [repubblicano, governo Andreotti V];
Salvatore Valitutti [laurea in scienze politiche, fu rettore universitario] [liberale, governo Cossiga I];
Adolfo Sarfi [laurea in giurisprudenza, bancario] [democrazia cristiana, governo Cossigna II];
Guido Bodrato [laurea in giurisprudenza, economista] [democrazia cristiana, governi Forlani, Spadolini, Spadolini II];
Franca Falcucci [insegnante di latino e greco in licei romani] [democrazia cristiana, Fanfani IV, Craxi I, Craxi II, Fanfani VI];
Giovanni Galloni [laurea in giurisprudenza insegnante di diritto agrario][democrazia cristiana, governi Goria, De Mita];
Sergio Mattarella [laurea in giurisprudenza, docente universitario] [democrazia cristiana, governo Andreotti VI];
Gerardo Bianco [laurea in lettere classiche, insegnante universitario in pensione] [democrazia cristiana, governo Andreotti VI];
Riccardo Misasi [laurea in giurisprudenza, funzionario di partito] [democrazia cristiana, governo Andreotti VII];
Rosa Russo Iervolino [laurea in giurisprudenza, funzionario di partito] [democrazia cristiana, governi Amato, Ciampi];
Francesco D'Onofrio [laurea in giurisprudenza, docente di diritto pubblico] [centro cristiano democratico, governo Berlusconi I];
Giancarlo Lombardi [laurea in ingegneria elettronica, industriale] [indipendente, governo Dini];
Luigi Berlinguer [laurea in giurisprudenza, docente universitario] [partito democratico della sinistra, governi Prodi I, D'Alema I, D'Alema II];
Ortensio Zecchino [professoria di storia delle istituzioni medievali] [partito popolare italiano];
Tullio De Mauro [linguista, docente universitario] [indipendente, governo Amato II];
Letizia Moratti [ballerina e laureata in scienze politiche, assistente universitario, moglie di petroliere][forza italia, governi Berlusconi II, Berlusconi III];
Giuseppe Fioroni [laurea in medicina, medico] [l'ulivo, governo Prodi II];
Maria Stella Gelmini [Ha frequentato l'Università degli Studi di Brescia, dove si è laureata fuori corso in Giurisprudenza con voto 100 su 110 con la tesi referendum di iniziativa regionale e specializzata in diritto amministrativo.A ventinove anni ha superato l'esame di Stato per la professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Reggio Calabria nel 2002, dopo aver svolto il primo anno di praticantato a Brescia e il secondo nella stessa città di Reggio Calabria. Tale spostamento, come spiega la stessa Gelmini, fu motivato dal fatto che a Reggio Calabria c'era una percentuale di esami superati di circa il 90% contro una percentuale di circa il 30% delle città del nord Italia] [popolo delle libertà, governo Berlusconi IV];
Francesco Profumo [laurea in ingegneria elettrotecnica, ricercatore per aziende e insegnante di convertitori e azionamenti elettrici] [indipendente, governo Monti];
Maria Chiara Carrozza [Professore universitario di bioingegneria industriale,  rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa] [partito democratico, governo Letta];
Stefania Giannini [Professoressa Ordinaria di Glottologia e Linguistica dal 1999, e già rettrice dell'Università per stranieri di Perugia [scelta civica-partito democratico, governo Renzi].
***



Questo è il tristissimo elenco dei politici che si sono succeduti al Ministero della Pubblica Istruzione, poi Ministero dell'Istruzione, ora Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, dal primo governo post bellico, fino ad oggi.
Non è richiesta alcuna competenza analitica profonda, anzi!, per vedere e comprendere come uno dei Dicasteri più importanti e nevralgici della Repubblica Italiana, sia stato trattato, e lo è ancora, come semplice poltronificio, alla stregua di tutte le altre seggiole, sgabelli, posti a sedere che la Casta da sempre si assegna; perché si sa: un posto al governo, in un sottosegretariato, al Parlamento... e trovano l'America.
E poi davvero, per loro, un posto vale l'altro.
L'importante è avere il culo sempre ben incollato e irremovibile, sistemato dagli Amici della spartizione partitocratica, su una seduta Istituzionale.
Al Ministero dell'Istruzione, ma anche negli altri, non si poltronizzano per meritocrazia, carriera, competenze o spirito di servizio, ma ci sono andati, e ci vanno [a dire il vero ci mettono] personaggi imposti dalla spartizione dello sporco giochetto chiamato "numeri di maggiornaza e opposizione per garantirsi la stabilità del sistema".
In parole povere: si trovano, si riuniscono, si ricattano l'uno con l'altro, mettimi questo all'Interno che io ti faccio mettere quest'altra agli Esteri, se non mi fai sistemare lui alle Finanze io ti metto il veto al tuo alla Difesa e quando chiederete la Fiducia in Parlamento ti votiamo contro e ti facciamo cadere, andiamo ad elezioni anticipate e poi vedi!
Ecco: quando si tratta di "affari" privatissimi loro [perché nulla questa gente ha a che vedere con la Cosa Pubblica] sono puntualissimi, presenti e attentissimi [caspita, devo farsi i cazzi loro e figurati se non presenziano!]; poi spariscono e il lavoro che devono svolgere nelle Aule diventa noioso contorno inutile.
La riprova: la morte del cooperante Lo Porto; tutti i gruppi parlamentari chiedono l'urgente presenza in Aula del ministro degli Esteri Gentiloni che riferisca sul fatto.
Risultato: il ministro ci va ma è praticamente da solo, a parlare a 28 persone [sottolineato ventotto!], gli altri 600 erano già chi in aeroporto, chi tranquillamente a casa o in viaggio per il ponte [loro ce l'hanno il ponte, da ogni giovedì di ogni settimana].
Erano vuoti anche i banchi del Governo.
Provo a pensare: se ci fosse stato da discutere dei loro benefit, riduzione privilegi, aumento anche solo di un'ora di presenza in Aula... ci sarebbero stati tutti, e anche di più.
Si sarebbero fermati anche la notte a far sedute fiume, perché è proprio di notte che fanno passare, votando tutti compatti le peggio cose.
Quando alla Distruzione Pubblica c'era la Mariastella Gelmini in Berlusconi, piangevano lei, il ministro Tremonti, Scajola, Sacconi insieme alle opposizioni [si fa per dire, non c'è mai stata opposizione allo scempio] perché mancavano i soldi per la Scuola Pubblica.
Però di notte trovavano oltre 300 milioni di euro per le scuole private e clericali.
Finanziavano pure quella della signora Marrone, moglie di Umberto Bossi.
Ed è stato sempre così.
Il Ministero dell'Istruzione è in pratica "il tesoretto" di tutti i Governi, da sempre; centinaia di migliaia di dipendenti da mungere per far cassa, quando e come piace a lor signori; in realtà questo Ministero non esiste se non virtualmente perché nella pratica è un'appendice di quello alle Finanze, sta ai suoi ordini e li esegue.
Lo Stato, cioè loro e mai noi, ha bisogno di qualche miliardo?
Nessun problema il ministro di turno ordina a quello dell'istruzione di provvedere ad eseguire quanto lui ha disposto [tagli, tagli e ancora tagli, blocco degli stipendi e cancellazione degli scatti economici, di carriera e anzianità per tutti i docenti, deroghe all'adeguamento dell'edilizia scolastica alle norme di sicurezza...] ed ecco che qualche miliardo lo fanno.
Lo fanno sempre.
Da sempre.
Da otto anni a questa parte lo fanno in maniera ancora più spudorata.
Da otto anni gli stipendi degli insegnanti sono bloccati, il Contratto non rinnovato e che importa se chi insegna in Italia è il peggio pagato d'Europa [molto meno pagato]?
Mica sono gli stipendi di lor signori, sono quelli dei sudditi, ma sudditi particolarmente e doppiamente utili.
Difatti i lavoratori della Conoscenza [docenti, personale ATA, precari...] non solo sono vacche già magre da dissanguare, ma anche Classe di dipendenti disuniti, a 90°, che se scioperano lo fanno mai compatti o addirittura si preoccupano di sostituire i colleghi che sono in piazza a lottare anche per loro.
Non scioperano, però il mattino dopo di una agitazione sindacale, li senti che ricominciano con le lamentazioni, le solite, quelle che vanno avanti da anni... ma mai rinuncerebbero al loro ruolo di Missionariato per la Patria e la Madonna.
Perché devono sempre essere presenti a "garantire il buon funzionamento del Regime e perpetuare l'insegnamento della bontà dell'essere schiavi mai ribelli al padrone" [De Bartolomeis]
C'è ancora di più: se il ministro dell'Istruzione ragiona di testa propria [perchè magari è competente e non decorticato] e si oppone alle sporcizie partitocratiche, rendendo pubblico quanto succede agli ordini del ministro delle Finanze, Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali... succede quello che è capitato a Maria Chiara Carrozza: silurata e in fretta!
"Stai serena compagna, che Sciolta Civica adesso in parte quota PD renziano, non ti vuole e io ci metto la Giannini, altrimenti mi cade il Governo eh!".
Ma che non si dica mai, è proprio di ieri questa frase: "se l'Italicum non passa, si va ad elezioni anticipate, mica io sono qui per tenere le terga sulla poltrona!" [Matteino nel suo ultimo ricatto]
Se la Scuola Pubblica italiana che era Eccellenza Mondiale, soprattutto quella Primaria [elementari] e dell'Infanzia [materne] in poco meno di 20 anni è diventata fanalino di coda nella classifica della vera "Buona Scuola" di Paesi Civili [siamo finanche dopo Grecia, Spagna e Portogallo] e ridotta a macerie; se crolla letteralmente, se si è trasformata in un obbligato lavoro a cottimo, sottopagato, con finanziamenti zero in via di smantellamento e vendita alle "Aziende Ricche"... se le decine di migliaia di precarivengono trattati peggio che carne da macello e i Governi giocano sulla loro pelle e vite, promettendo e rimangiandosi quanto annunciato... non è colpa dei "fannulloni da mandare a casa" [lo dicevano già la Moratti, poi la Gelmini, Brunetta e Sacconi, lo ridice Renzi con i suoi tranquilli accoliti... cioè è sempre il Governo Berlusconi che lo dice], ma del pesce che puzza dalla testa.
La Buona Scuola non sono loro, siamo noi.
Non siamo noi da mandare a casa a calci in culo, sono loro che devono andare, via e per sempre.
La professionalità di quasi tutti Lavoratori della Conoscenza Italiani è da sempre altissima.
La professionalità di tutti questi politicanti mangia pane a tradimento non esiste, non è mai esistita.
Stiamo sereni eh!


[continua]





Lucio Galluzzi

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sabato 18 aprile 2015

SINISTRO TEDIO




Ormai è da giorni che i notiziari nazionali devono per obbligo mandare in onda la marchetta estesa [nel senso che è infinita] del nuovo film di quel tizio che da decenni ci racconta il suo percorso psicoanalitico.
Era quattro anni che per fortuna non produceva noia, già cominciavo a sperare, perché la precedente fatica del girotondista per hobby aveva abbondantemente affettato le gonadi con lo scandalo, ma quale scandalo?, di lui stesso che sodomizzava la tizia che forse era l'ater ego[ista] del medesimo inculatore.
Quella scena, peraltro davvero ridicola, che tutto aveva di comico e nulla d'erotico o porno, era mandata e rimandata in onda continuamente, bisognava che si aprisse un dibattito, una tavola rotonda, un simposio, era argomento Nazionale.
Ma come? Il regista serio e intellettualissimo, tutto a modo, sodomozzava la protagonista, che poi era lui stesso?
E giù così per settimane.
Traduzione dal Vocabolario della Società dello Spettacolo: "O andate a vedere il suo film o andate!"
Sono orgogliono di non aver mai visto un film di questo tizio.
A volte ritornano.
E' ritornato appunto.

La marchetta questa volta si svolge così: ci sono tre tizi seduti, due di sicuro sono Kripstak e Petrektek [cfr: Zelig, Cinema Polacco], tristissimi seduti su sgabelli tristissimi, la terza figura non si identifica bene, si riconosce dalla voce però e dal pensiero che esprime: il tono è quello del tedio fatto persona, l'argomento consiste nell'autocebrazione.
Kripstak e Petrektek stanno zitti per un bel po', annuiscono solo con la testa, come fedeli della Chiesa Intercostale, sottolineano così l'importanza della minchiata di turno che è questa: "ho scelto lei per interpretare me perché io sono lei, già lo aveva fatto, ma questa volta la cosa è più intima. E' un lavoro di calata interiore nel reale della morte di mia madre, che vuole essere la rappresentazione di un sentimento profondo che molti italiani provano quando perdono la mamma e entrano in lutto..."
Kripstak e Petrektek a questo punto diventano contriti, non annuiscono più, quella in mezzo sembra che voglia piangere, l'altra a lato comincia a recitare l'essenza della civetta/gufo colpiti da ictus doloroso.
Ed ecco che quella in mezzo parla: "E' vero, io sono lui, nel senso che lui è me, ma io sono anche sua mamma, e sai calarsi in questa situazione è stato non solo difficilissimo, ma proprio per la complessità interiore sua [di lui, NdA] (lo guarda ammirata come si faceva con Sai Baba, lui gonfia la coda di pavone si gira e mostra l'ano conscio, come fa tutti i pavoni del resto), lui ha una sensibilità  tale che lo porta a pretendere l'impossibile dagli attori..."
Poi è il turno della civetta/gufo, che parla italiano è vero, ma non si capisce cosa dica, un pensiero che ha a che fare con il teatro, prestato al cinema che diventa cinema vero, perché sul palco non ci sono i ciak, mentre lui [il Sai Baba, NdA] vuole la perfezione.
A questo punto hai la conferma, spudoratamente dimostrata, che la quasi totalità dei percorsi psicoanalitici genera narcisi mostri, che non realizzano più la santa riservatezza del proprio privatissimo e fottuto mondo, ma riversano le sfighe più profonde del loro io megalitico su chi ne ha già le palle pienissime del proprio.
Mi domando: ma a noi che michia ce ne deve fottere dell'elaborazione del lutto di questo signore?
Non te lo puoi chiedere.
Spegni la marchetta che passa da RaiNews, SkyTG24, TG3, TG2, TG1, TGCOM24... e speri nella radio.
Invece no.
Anche lì su ogni canale nazionale devi per forza farti carico del dolore elaborato o meno del tizio che ha perso la mamma.
Sia chiaro, io non ce l'ho con questo signore, non particolarmente, ma essendo lui personaggio pubblico si espone al giudizio di chi deve sopportare le molestie delle sue produzioni e conseguenti promozioni "giornalistiche"; veramente diventano puro stalkeraggio.
Ma lui è solo uno dei tantissimi che in nome della presunta intellettualità organica sinistra, ci effondono incultura, inciviltà, culto della personalità, deliri d'onnipotenza e la qualsiasi merda tirano fuori deve per forza diventare "esempio di creatività e intelligenza artistica nazionale".
Invece ci hanno semplicemente rotto il cazzo.
Lui, quell'altro che se ne doveva andare in Africa e non l'ha fatto perché deve scrivere libri e fare film su Berlinguer, l'amico ministro che è diventato tutto artistico, quello di Torino, "punta avanzata" del pensiero moderno, il medico di Roma, l'ex sindaco di Venezia e ce ne sono tanti altri, tutti identiti, con la stessa barba, stesso tono monocorde, uguale sicumera clinica; uno solo tra loro non ha barba, porta baffetti, ma ha rotto i coglioni più degli altri.
E' dal 1994 che non accadeva che tre italiani fossero con i loro film  a Cannes.
Bravi, bene, bis!
Tutti che applaudono contenti.
Ma per cosa?
E' tedio sinistro, orticello privatissimo pure misero di chi non ha più nulla da proporre se non se stesso, nulla in più da dire e/o comunicare all'Altro.
Ma applaudono!
E' una "cultura" questa alla Giovanni Lindo Ferretti che all'improvviso scopre nella Madonna il suo terapeuta, inizia un percorso di vino e ora va di chiesa in chiesa a stonare pure i finti gregoriani.
Mi mancano Monicelli, un certo Bertolucci.
Non riesco ancora a farmene ragione di Carmelo Bene morto.
Una sinistra sinistrata in coma irreversibile.
Sinistro tedio.



Lucio Galluzzi

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