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lunedì 24 ottobre 2011

IL BLOCCO NERO, INDYMEDIA E IL "COMPAGNO" METODO BOFFO

SQUALLORE DA QUERELA, E DIFATTI...









Ma che "compagni" siete voi? Che nome e faccia avete soprattutto?

Perché non è molto simpatico, per dirla con povere parole, avere a che fare con anonimi violenti.

Nessuno ha un nome, potreste essere chiunque.

Quando vi si vede siete mascheroni, insultate in piazza, dai siti vostri e pure sugli spazi altrui nel web.

Dissociarsi dal vostro delirio significa essere inseriti nella lista nera fascia del "ti bruciamo vivo", e lo scrivete pure con errori: "hai delatori bisogna fare kuello k si meritano".

Bravi davvero, soprattutto utili, ma solo al regime nero come voi.

Perché di quello siete contingui, identitici ai pennivendoli di Stato che tanto criticate, poi, però usate lo stesso metodo: quello che ha distrutto la vita e il lavoro dell'ex direttore di Avvenire Boffo, perché un poveretto, servo del Padrone dell'editoria italiana, si era inventato di moleste omosessuali, telefonate piccanti e altri squallori umani.

Era tutta un'invenzione.





Intanto Boffo si era dimesso dal suo incarico e il pennivendolo contento del risultato rettificava a disastro avvenuto.

E' così che funziona la diffamazione a mezzo stampa e l'infamia via web.

La gente ci crede: l'ha detto il giornale, l'hanno detto da Raffaella Carrà, l'ha detto il parroco.

Siete identici a Straquadanio, quel tizio consulente della Ministra EnteroGelmini, che contento dei risultati ottenuti dal pennivendolo di cui sopra, senza farsi alcun problema dice "usiamo il metodo Boffo per far fuori l'avversario".

Riuscite anche ad essere più pericolosi di coloro che dichiarate di combattere.

Arrivate come lupi affamati, senza un senso, una ragione e devastate. Non ha importanza se date fuoco all'automobile non ancora finita di pagare di un operaio o di una pensionata, lo fate e basta, perché il fuoco vi eccita.

Come vi fa godere devastare negozi, quelli che capitano, basta fare casino, rompere vetrine, saccheggiare e scappare.

Tanto siete anonimi, mascheroni e se qualcuno dal corteo tenta di fermarvi non ci pensate due volte a spaccare teste e faccia.

Quando venite pinzati e arrestati siete subito pronti a rivendicare politicamente quello che avete fatto, talmente coraggiosi che "ho tirato l'estintore perché non aveva spento l'incendio e mi ero arrabbiato, volevo aiutare i pompieri", come i bambini beccati con il dito nella marmellata.

Ma quando fate i "guerriglieri video game" non è marmellata quella con la quale solo voi "giocate", sono vite quelle, identiche alle vostre, esistenze di lavoratori, sfruttati esattamente come lo siamo quasi tutti.

Eppure lo studente 23enne arrestato a Chieti, accusato d'essere uno di quelli che ha assaltato la camionetta dei carabinieri in piazza san Giovanni, parlando al telefono con uno spacciatore diceva: "li avrei bruciati vivi quei due carabinieri" e si stava preparando per andare a vedere se fosse riuscito a dare fuoco mortale davvero a qualcuno in Val Susa, oggi.

Preparati veramente siete, per la neurodeliri come minimo.

Come il tizio che si fa intervistare dal Fatto Quotidiano in un video "dal cuore del blocco nero" e spara tante di quelle scemenze, recitate a memoria, da far capire a tutti quanto sia autentico e vero quello che dice, soprattutto sentito.

E' talmente spontaneo che si era fatto recapitare precedentemente le domande via Skype e nonostante il tempo avuto per preparare risposte, ci fa la figura del poveretto, insieme a lui quelli che hanno stilato il "proclama" recitato neppure ad arte.

Naturalmente non lo si vede in faccia, è anonimo, voce anche camuffata.

Dal "cuore del blocco nero" ci declama che gli indignados del 15.O sono dei naif, impreparati, senza capacità di lottare, falliti che alimentano la stessa casta politica: allora è spontaneo cercare di capire perché questi "soldati in erba" della "vera rivoluzione avanguardista" non siano andati a Montecitorio quel giorno, non abbiano occupato il Parlamento, Palazzo Chigi, residenza Grazioli, Senato, ma si siano fermati a fare disastro e cercare il morto davvero in piazza San Giovanni.

Come mai non hanno permesso a centinaia di migliaia di manifestanti "naif e anacronistici" di arrivarci loro a Montecitorio.

Non ci sarà alcuna risposta, perché questi non sanno rispondere, devono prepararsi il discorso prima e chiedere ai capetti loro se il testo da recitare è organico al proclama o meno. Viva la libertà, vero?

Sempre lo stesso portavoce comunica che prima della manifestazione del 15.O avrebbero voluto "confrontarsi con gli indignados italiani, magari a cena… però, dopo quello che è successo il giorno dopo, la delazione, le foto dei ragazzi che lottavano messe sui social network, offerte alla polizia, l'infamia del consegnarli alle forze dell'ordine… non ci paleremo più, è una frattura incolmabile".

Meno male che non c'è stata alcuna cena preventiva, altrimenti questi avrebbero comunicato, poi, in commedia recitata che lo squallore di piazza San Giovanni e via Cavour lo avevamo organizzato insieme a loro; anzi, di più: gli avevamo detto di essere il nostro braccio armato.

Magari durante la cena, visto che siamo ignoranti naif anacronistici, ci avrebbero preso a randellate in testa, per farci capire che l'unica lotta rivoluzionaria possibile è la loro, così tanto ben preparati, propositivi e risolutivi.

Per ultima c'è la chicca della scemenza: il "portavoce" del fantomatico "blocco nero" dice che "mettere on line e sui giornali le foto dei teppisti violenti del 15.O a Roma, equivale alla infame delazione che si si usava ai tempi del nazismo. Denunciavano il vicino di casa perché ebreo e lo consegnavano alla Gestapo…"

Una considerazione che non merita alcun tipo di commento, tant'è grottesca e idiota.

Sì, loro sono talmente avanti nella lotta e organizzazione della rivoluzione che nei loro siti ti lasciano proprio dialogare e ti rispondono pure. Io ci ho provato e ne ho ricavato insulti gravissimi e minacce: "delatore della polizia e sbirro idiota", la più tenue, "pedofilo di merda" associato al mio nome e cognome, la più squallida e pericolosa.

Sono anche arrivati a linkare la mia pagina Facebook, con foto, avvertendo di isolarmi, perché "pericoloso, infame, spione e sbirro".

L'amministratore del sito ha dato man forte agli anonimi fuori di testa, fino a censurare i miei due interventi "nascondendoli" con il titolo: "questo è un idiota, dovessimo pubblicare tutti i commenti come questo, non ci resterebbe più spazio per altro".

Il metodo Boffo, esattamente identico, tanto che per giorni sulla mia pagina Facebook un centinaio di deficienti si sono scatenati nella diffamazione continua, insulti, mails di minaccia e quanto più di schifoso potessero produrre menti malate e piccole.

Un povero idiota si è anche permesso di pubblicare una foto di Stefano Cucchi morto, primo piano del viso con il messaggio: "attenzione, Lucio Galluzzi è uno di quelli che ha ammazzato Stefano… facciamogliela pagare".

Questi sarebbero "compagni"? Anarchici indignati? Pezzo di movimento?

A me sembrano solo pezzi di fango, pure marcio.

Difatti li ho querelati civilmente e penalmente, perché è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità, smettendola di usare l'ignavo anonimato per lanciare merda sulle persone.

E' gente dolorante che ha nulla da perdere, che per dolore subito ora deve vendicarsi, confusi tra ideologia velleitaria ed inutile e fascismo straripante.

Colpisce però anche una cosa, più del loro schifo vomitato: dalla mia pagina Facebook, oltre 4.000 "presenze" e dal Gruppo che ho creato, altri 1.200 "Disobbedienti" [5.200 persone sono tante: un piccolo paese intero], solo tre o quattro persone hanno espresso solidarietà concreta, mandando protesta scritta al sito che chiedeva di prendermi a calci nei denti e di venirmi a cercare dove abito per farmela pagare.

Da una parte ci sono i "compagni" neri, che più neri di così non si può, che fanno fallire le manifestazioni sputtanando il Movimento; dall'altra una massa di immobili, silenti, passivi e "distratti" chissà cosa, che pur vedendosi passare davanti agli occhi, nel social network che adoperano per "fare informazione e lotta", la denuncia di una persona che viene fatta a pezzi ora dopo ora, con attacchi orribili, fanno finta di niente, come nulla fosse.

Che c'è da dire di più?




Che è inutile stare su un Social Network e usare il mezzo potentissimo della Rete per cliccare solo "mi piace" sulle foto carine e le battute che stanno simpatiche; non serve ad alcunché continuare a non leggere e perseverare, perché così facendo anche questa risorsa ce la giocheremo male, come ci siamo già fottuti un sacco di altre opportunità, da diciotto anni a questa parte.

La gente che fa "Movimento" concretamente si sta dicendo da tempo che gli italiani non sono ancora pronti ad usare il web come veicolo di mobilitazione e di aggregazione. Siamo indietro di dieci anni.

In molti di noi che adoperiamo gli spazi "veloci", come Facebook, è sempre più forte la voglia di mollare la "truffa" del "mi piace" e basta.

Forse è il caso di pensarci su con attenzione, capire che se siamo ai livelli dove siamo, in Italia, la causa è proprio nostra.

Pecore che neppure sanno più belare, incapaci di solidarietà, depresse e represse, prive di volontà e svuotate d'atti d'amore.

Così è che si perde.


*

Perché li ho querelati:


i link del "metodo boffo" contro di me da Indymedia

http://lombardia.indymedia.org/hidden/show/41473


[commento dell'amministratore del forum: questo è un idiota non un collaboratore - dovessimo pubblicarli tutti non ci sarebbe spazio x altro]

http://lombardia.indymedia.org/hidden/show/41508


Altre persone, come me, "buttate" negli "hidden" hanno ricevuto lo stesso trattamento; i links sono tuttora presenti e leggibili.


Lucio Galluzzi

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martedì 18 ottobre 2011

"SE DENUNCI I VIOLENTI SEI UN INFAME"

I FASCISTI CON LA CAMICIA ROSSA


Pubblicare le foto degli idioti decorticati che a Roma hanno fatto fallire la manifestazione del 15.O è pericoloso, ti arrivano una marea di insulti e minacce... dai "compagni, cioè nella misura in cui".

L'esperienza mia diretta su Facebook.






Tornato da Roma, senza aver potuto manifestare, insieme ad altre 500.000 persone, causa i disordini di presunti/fantomatici black bloc e infiltrati, polizia assente, prevenzione disordini zero… ho cominciato ad usare il mio spazio FaceBook per raccontare quello che avevo visto, sentito, fotografato.

Di cose da dire ce ne sono tante, troppe.

La più importante: vorrei sapere e capire perché questo importante e vitale appuntamento è stato fatto fallire in modo ignobile, sospetto e criminale.

Quello che è avvenuto a Roma, mi ha ricordato il G8 di Genova, stessa regia.

Questa volta però le forze dell'ordine non hanno visibilmente agito, quando lo hanno fatto è stato con sconosciuta "dolcezza" d'intervento.

Strano.

Un comportamento mai visto prima.

La penso esattamente come Curzio Maltese nel suo commento in diretta dalla manifestazione, sottoscrivo parola dopo parola [http://www.youtube.com/watch?v=iIJF9ZZ9rnI].

Da sabato 15 ottobre fino a ieri notte, su Facebook, Twitter e Comitato Internazionale 15.O, ho cominciato a mandare foto e documenti sulle "stranezze" successe a Roma.

Dagli agenti con la kefia e in borghese a quelli apparentemente manifestanti, ma con il casco azzurro, bastava lo togliessero e il gioco dell'irriconoscibilità era fatto, da piazza san Giovanni impresidiata [solo 6 camionette tra Carabinieri e GdF] per cinque ore in mano a 200/300, a me parevano di meno, tizi non meglio intensificati che di Black Bloc poco avevano, devierò poco, quasi nulla: neppure l'età.

Curzio Maltese racconta di "studenti medi di 49 anni in corteo", "ragazzi che prendevano sampietrini facendo voragini nel selciato, gli agenti li guardavano e non intervenivano", "presunti antagonisti in corteo, che indisturbati e tranquilli uscivano dalle fila, andavano a spaccare vetri delle macchine o vetrine, nessun agente a fare qualcosa… ".

Di fatto la manifestazione fallisce, i 3.000 agenti che avevano blindato piazza san Giovanni non si sa dove fossero quando è cominciata la "guerriglia", tutto è andato come lo Stato delle cose voleva.

Pochi deficienti sono riusciti a far parlare solo della violenza, del morto evitato, devastazione, "questi sono i cocchi della sinistra", "chiudiamo tutti i centri sociali", "chi sta con Carlo Giuliani è un criminale Black Bloc" [Il Giornale, Libero, Il Tempo…]

Risultato: ieri blitz in tutta Italia delle forze dell'ordine contro sedi anarchiche, divieto di Alemanno, per un mese di manifestazioni non stanziali nel Municipio 1 di Roma, alla FIOM che il 21 ottobre doveva essere in corteo viene autorizzato solo un sit-in; Antonio di Pietro chiede leggi speciali come negli anni di piombo, vuole una Legge Reale 2; Maroni è d'accordo; pene più severe, altre garanzie Costituzionali sospese.

Intanto si viene a sapere che il Capo del Governo si faceva consigliare da quel certo Lavitola e per questioni di interesse nazionale.

Il premier voleva "due/tre milioni di persone per fare la vera rivoluzione, spazzare via il Tribulane di Milano, assediare Repubblica… perché tanto il Parlamento conta un cazzo, gli italiani contano un cazzo…" [Repubblica.it]

Per questo golpe in atto, per le prove che ci sono, documentate, depositate agli atti: nessuna legge speciale.

Basterebbe la Costituzione per destituire causa Alto Tradimento, Indegnità, Incitazione al sovvertimento delle istituzioni democratiche, insulto al Parlamento e al Popolo Italiano…

Ma nulla, non fanno niente, va bene così.

Vogliono le leggi speciali per vietare una volta per tutte il diritto di manifestare.

Questo è quello che hanno voluto ottenere i "violenti" del 15 ottobre.

Ora, qualcuno dovrebbe spiegarmi che cosa c'è di "compagno", "anarchico", "libertario", "costruttivo al sociale", "utile al movimento"… in quelle decine di coglioni che stavano a giocare alla guerra in san Giovanni.

Ma c'è di più, ed è preoccupante: se pubblichi le foto degli stronzi decorticati [chiunque essi siano, da qualsiasi parte arrivino, non m'importa] per farli riconoscere e di conseguenza dare strumenti alla magistratura perché tutto non venga insabbiato come al G8 di Genova, allora non lo dovresti fare.

Te lo vietano i "compagni" fascisti con la camicia rossa.

E' successo a me.

Questi sono i commenti e le reazioni alle foto che ho pubblicato, e continuerò a pubblicare su Facebook:




Da Facebook

- testa di cazzo coglione fascio sbirro di merda impara l'educazione

- Ma ti pare che pubblichi le foto dei compagni a volto scoperto e chiedi di riconoscerli?!?!? peggio degli sbirri xxx xxxx [bestemmia]

- queste foto infamano i compagni.

- innanzi tutto stai calmino....io mi sono rivolta a te con molta educazione quindi fai altrettanto se non vuoi un vaffanculo in diretta, secondo trovo aberrante sta cazzata che stai facendo così pubblicamente perchè c'è il rischio che ci vadano di mezzo i compagni, e ora che mi hai spiegato il cazzo di motivo posso chiudere la conversazione e il contatto con te che vali meno di un coglione.

- a ridaje con ste stronzate! affidatevi ai media che fanno passare un organizzazine come la RASH per fascisti xxx xxxxx [betemmia]...e solo perchè sono skinhead

- e se non fossero tutti degli infiltrati? se fossero delle persone furiosamente e giustamente incazzate?

- ehi stronza invece di ridere e prendere per il culo le persone di al tuo amico lucio l'infame di smettere di dire stronzate e di sbloccarmi se ha un po di coraggio.facile da dietro un pc.

- SEI UNA MERDA ALTRO KE COMPAGNO.....FORSE IL LORO!SMETTILA DI FARE L INFAME

- INFAME MERDONE

- Su indymedia lombardia c'è il tuo nome.

Si dice che fai l'infame e pubblichi da infame foto di compagni alla manifestazione di sabato.

Un consiglio pacifico: CANCELLA TUTTO e smettila di rompere i coglioni, merda.

- ma sei convinto che vada bene pubblicare queste foto?...sei sicuro che quello che ritraggono sia la verità?....io ci andrei cauta.....vedi tu

- perfetto...non credo che tu sia un contatto da mantenere......non ho mai provato simpatia per coloro che fanno questi giochi.

- Ciao Lucio, non ci conosciamo ma alcuni miei amici hanno condiviso le tue foto sulle loro bacheche, così ho immediatamente commentato chiedendo di cancellare immediatamente tutto questo materiale.


Ti prego di ascoltarmi, sono entrata nella tua bacheca apposta per capire che succedeva e ho capito che sei una persona in buona fede e che credi di fare la cosa migliore, ma ti assicuro che da tutti i punti di vista stai commettendo un grosso, un enorme errore.


A te ovviamente non chiedo di buttare via le tue foto, che comunque sono delle testimonianze importanti (che devi MANDARE ALLA POLIZIA come testimonianze dei fatti, loro poi ti chiameranno come testimone in tribunale, allora sì potrai fare il tuo dovere di cittadino), ma di toglierle dal web per un principio di DIRITTO che una volta violato per gli altri, può essere violato per tutti, anche per me e per te.

Ricordati che queste persone (sicuramente SQUALLIDE nella loro incapacità di pensare invece di agire come barbari, non lo nego) che ci piaccia o no, sono degli INNOCENTI LIBERI CITTADINI finchè un Magistrato non emette una sentenza di condanna.

Di questi tempi la democrazia è stata sovvertita in tanti modi dai nostri politici, non mettiamoci anche noi a fare le stesse cazzate, dando loro man forte.

In secondo luogo, e ancora più importante, ti devo dire, davvero da amica anche se non ti consco, che stai rischiando moltissimo in prima persona nel fare quel che fai, e non parlo affatto delle possibili violenze fisiche ma di qualcosa di ben peggiore.

Ognuna delle persone che hai fotografato e di cui stai usando l´immagine può denunciarti domani mattina, ognuno di coloro dei quali hai pubblicato nome e cognome e il contenuto dei messaggi PRIVATI può denunciarti domani mattina e sai che c´è? Ti farebbero a pezzi a norma di legge, perchè sei nel torto più marcio dal punto di vista legale e ti ritroveresti a dover pagare somme allucinanti di danni morali ad ognuno di loro, se non addirittura finire in galera (e ti assicuro che succede sul serio, non è un film). Roba da rovinarti il resto della vita.

Non sto scherzano affatto, nè esagerando, so quel che dico perchè una mia amica di fb per una sciocchezza di entità incommensurabilmente inferiore rischia il carcere o il pagamento di una somma enorme. Lei dovrebbe farcela, ma si sta ammazzando per pagare l´avvocato che la tutela...

Per favore pensaci bene, metti da parte l´orgoglio e poi cancella TUTTO, fino all´ultima parola, se non altro per prenderti del tempo per ragionare.

Se puoi, contatta subito un avvocato anche tu, domani, perchè questa non è gente sprovveduta. Fanno gli alternativi, ma come niente c´hanno il papà avvocato, magistrato o notaio...

Non rischiare per niente: anche se li mettessero in galera tutti domani pomeriggio, per noi cittadini italiani non cambierebbe assolutamente NULLA, dunque il tuo sacrificio sarebbe del tutto inutile.


Spero che tu abbia letto con attenzione, sono disponibile per altri chiarimenti, ma spero non ce ne sarà bisogno, buonanotte!


E.


Da Indymedia Lombardia:


- Tale Lucio Galluzzi su facebook ha pubblicato foto di compagni auspicandosi un intervento delle forze del dis-ordine.
Chiunque con un profilo può mandargli un messaggino facendogli sapere cosa ne pensiamo a riguardo, non siate avari di complimenti, mi raccomando.

- INFAMI E DELATORI ALLA GOGNA!

- hiddiamo sti delatori

- "Io sono d'accordo a denunciare i violenti di quella manifestazione"

Denunciare i comapgni è una cosa da infami e da vigliacchi, se ci sono dei problemi ce li risolviamot ra di noi, non distruggiamo un movimento,

"dopotutto hanno fatto un doppio danno: dei danni materiali a strutture pubbliche che quindi pagheremo tutti "

E quindi? Certo le azioni non saranno state eseguite ad arte e ci saranno stati vari errori, ma non vedo proprio cosa ci sia di male a sfasciare banche e cose simili.

"e danno al movimento, cioè hanno offerto l'occasione su un piatto d'argento ai media come il telegiornale di Emilio Fede di sputtanare la manifestazione. Dovevate sentire i commenti di Feltri sul tg di Fede."

Ma scusa ma sei per caso idiota??Ma cosa ti aspettavi dai tg, da quello di fede poi???I telegiornali hanno un scopo ben preciso che tutti sappiamo qual'è...preoccuparsi di quello che dicono è da stupidi, tanto dicono quello che vogliono, quello che gli è fubzionale, indipendentemente da cosa succeda...

"Chi si reputa attivista ha il compito di isolare i violenti"

Più che attivista mi reputo militante, e mi sento più in dovere di isolare merde, infami e spioni...

"non di distruggere le utilitarie dei proletari per sfogare la frustrazione di non potere aggredire i potenti, troppo facile!"

Distruggere delle macchine a caso (a meno che non siano suv o simili) è una cazzata, e con ciò?Può averlo fatto chiunque, ragazzini senza troppa coscienza politica ecc...Basta la prossima volta magari stare un po' più attenti, ma star qui a fossilizzarsi su questa manfrina è una cosa stupida a controproducente.
Qua dobbiamo ragioanre di più in termini politici sul giochetto che sel e fiom stanno facendo per accaparrarsi qualche posticino in parlamento, sfruttando la buonafede degli allocchi come te... [da indymedia lombardia]


- Chi denuncia è meglio che si guardi le spalle perchè gli infami prima o poi pagano e questo vale anche per i sindacati o paritini eventuali tipo sel o rifo( che erano in corteo solo perchè non sono rappresentativi in parlamento ma che smagnano di rientrare). Poi è davvero ridicolo sentire qualcuno che si lagna di cosa può aver detto Fede o Feltri...TAnto chi legge o vede quella merda pensi che sarebbe mai dalla tua parte? TAnto pensi che Fede o Feltri avrebbero parlato bene del tuo corteo perfetto con i volti sorridenti e la birra in mano? Se non accadeva nulla non ne avrebbero parlato proprio.Almeno se i pacifisti si presentassero ai cortei senza quel sorriso del cazzo e senza ballare mostrerebbero almeno un po di rabbia e di preoccupazione.Pacifisti banda di coglioni!!!

- Fatevi fuori tutti da soli! Che così nn ci sporchiamo le mani noi! Ahahah

- ridi, ridi, dopo tocca a voi

- Rido si e anche di gusto! AhHah

- Infamatevi sudi! Ahahahah







Non ho altro da aggiungere, spero solo che si apra un dibattito, non fatto di minacce, insulti, bestemmie e consigli "amicali" 'altrimenti ti denunciamo e ti roviniamo la vita'.

Lo spero, davvero, perché da tempo non sentivo "l'ala dell'imbecillità sbattermi così sul collo".

Se siamo a questi livelli, penosi e dolorosi, "davvero viviamo in tempi bui", la notte è proprio in mezzo a noi.


Lucio Galluzzi

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